Fanfic su attori > Cast Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Spensieratezza    18/08/2014    4 recensioni
Jared Tristan Padalecki è un gigolò che sa far felici i suoi clienti. è dolce, gentile , premuroso e un amante focoso....Jensen è un ragazzo distrutto dal tradimento della donna che stava per sposare. cosa succederà se si incontrano ?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il lavoro di Jared l’aveva portato a empatizzare di più con le persone.

Certo, era sempre stato un ragazzo molto sensibile e dolce, ma fare proprio quel lavoro, l’accompagnatore…l’aveva portato a sensibilizzarsi ancora maggiormente sui bisogni e i desideri delle altre persone….

A percepire la loro solitudine…

Lui si occupava di arginare quei vuoti…non gliene fregava niente dei soldi…forse inconsciamente era un modo per farsi amare dalla gente…l’illusione di essere amati…non è quello che rincorriamo forse tutti?

Per riuscirci saremmo disposti a fare qualunque cosa….qualunque cosa….
 

Jared mano a mano si era quasi convinto che la gratitudine che riusciva a ricevere dagli altri, e il benessere che riusciva a trarvi, potesse arginare in qualche modo il suo senso di vuoto….che potesse colmare il suo bisogno di essere amato…
 

Se aveva tante persone di cui occuparsi, tante persone da coccolare…non si sarebbe più sentito cosi vuoto, no?
 

E invece no!
 

Più continuava, maggiore era crescente il desiderio di rendere tutte quelle attenzioni solo a una persona….un’unica persona….
 

Cercò di scacciare via quel bisogno giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese….fino a quando….
 

Arrivò Jensen.
 

Lo vide in quel bar e gli cambiò la vita.
 

Lo vide in quel bar, cosi distrutto, e affranto…che stringeva quel bicchiere fino a farsi male, fino a farsi uscire il sangue….

Dall’istante in cui lo vide, percepi un tormento difficile da immaginare e anche da spiegare a parole, supponeva lui.

Dal primo istante in cui lo vide, desiderò abbracciarlo, stringerlo, consolarlo…dirgli che chiunque gli aveva fatto del male era un mostro e che non gliene avrebbe più fatto.
 

Il ragazzo era incoerente, soprattutto a parole…di certo era confuso, quasi sicuramente sotto shock…facile da prendere subito in simpatia…
 

Jared capi subito che aveva ricevuto una grande delusione d’amore…

Gli chiese di accompagnarlo a casa non perché volesse cercare di abbordarlo, ma perché voleva offrirgli un po’ di compagnia, e perché lui per primo, non si sentiva ancora pronto a salutarlo…

Ma non ne avrebbe approfittato….

Mai.

Lo salutò davvero quando Jensen lo ebbe accompagnato.

Jared capiva da solo quando la gente non voleva o non era ancora pronta ad avere compagnia e voleva restare sola con sé stessa….
 

*

“Cosi adesso tu sei un guaritore?”

“Sono quello che tu desideri che io sia”
 

Jared non sapeva perché gliel’aveva detto, o forse si, lo sapeva.

Forse da un lato desiderava essere lui quello che l’avrebbe guarito.

Forse era presuntuoso da parte sua, ma sentiva un’elettricità tra lui e quello strano ragazzo…come se si conoscessero da sempre…come se il loro incontro fosse scritto nel destino….
 
 
 


*

Quando Jensen gli chiese un innocuo massaggio in veste di cliente, Jared non avrebbe dovuto sentirsi in imbarazzo…

In fondo era abituato da sempre a toccare i corpi, femminili e maschili, e non propriamente in modo innocuo….eppure con Jensen era diverso….

Era…imbarazzante far finta di non desiderarlo, di non fare pensieri proibiti su di lui.

Jensen gli aveva chiesto un innocuo massaggio e Jared doveva cercare di non pensare al suo corpo perfetto, alla sua schiena tonica…ai suoi muscoli, e alle sue spalle larghe…

Doveva fingere di non esaltarsi quando Jensen sospirava sotto il suo tocco…

Oppure restare calmo e non agitarsi quando Jensen cominciò a fargli domande su di lui…domande personali…, sul suo desiderio di trovare l’amore…
 

Cercare di non agitarsi quando Jensen gli chiese se avrebbe potuto smettere di fare questo lavoro, per un uomo….
 
 

E poi la scenata di Jensen….come se n’era andato via quando Jean aveva suonato al campanello…

Li per li non si era offeso per la battuta di cattivo gusto sui 50 dollari…

Era rimasto li per un tempo indefinito come un baccalà a cercare di realizzare che quello strano ragazzo aveva come fatto una specie di scenata di gelosia!
 

Cosa aveva fatto? Niente che avesse voglia di raccontare in giro, e avrebbe minacciato di morte sicura chiunque l’avrebbe fatto.
 

Dopo aver tentato di telefonargli inutilmente, era tornato al bar “il Marchio”, sperando di trovarlo li, e infatti l’aveva trovato. Intento a bersi un drink.

L’aveva rimproverato. Era stato un maleducato. Gli aveva fatto fare una pessima figura con Jean e d’altronde non aveva nessun diritto di prendersela cosi. Sapeva il lavoro che faceva! E comunque ora l’appuntamento con Jean era saltato!

Jensen non aveva aperto bocca. Forse si sentiva un po’ in colpa o forse era solo vergogna. Chissà…forse stava solo cercando di non sorridere.

Dopo il rimprovero, Jared gli disse duramente che lo aspettava da lui domani, e che per il suo bene era meglio che non fosse ubriaco! E poi se ne andò!

Jensen usci da quel locale 30 secondi dopo, con un sorriso smagliante sul viso.
 
 


*

 
 


Jared lo desiderava….ma percepiva il non lasciarsi andare del tutto di Jensen…

E lui non voleva forzarlo…voleva farlo sospirare, voleva che lo desiderasse.

Era bello, e struggentemente sensuale, accarezzare il petto di Jensen con quella rosa, quel giorno, mentre era nella vasca da bagno.
 


Quando parti la canzone “Sono come tu mi vuoi” Jared quasi per dispetto, avvicinò il viso al suo, durante la frase: “Forse…se tu baciassi me…”

Ma non lo baciò…non ancora…sapeva che Jensen non era ancora pronto.

Le ferite occorrono tempo per guarire…
 
 
 
 
 


*

Jared lo desiderava troppo. Non ce la faceva più.

Durante il lento sapeva di non potere più controllarsi.

Lui, Jared…era sempre stato quello che faceva capitolare gli altri…

Cos’era questo sentimento sconosciuto che minacciava di sprofondarlo verso il basso?

Era forse passione?
 

I baci di Jensen sul suo collo….

Cavolo, aveva delle labbra , Jensen…pazzesche…

Gemeva e sapeva che Jensen poteva sentirlo…

Chissa che figura…ma non gli importava…
 

Quando gli disse che lo voleva, niente importava più…
 

Fecero l’amore, e Jared non sapeva se, il diminutivo che Jensen gli aveva dato, “Jay” l’aveva fatto sciogliere di più o cosa, ma fece l’amore con coinvolgimento e in quel momento seppe che non era solo sesso…
 
 
 
 


*

Guardare Jensen dormire era bello. Lui era bello. Era come un Dio greco e Jared si ritrovava a pensare che loro due insieme erano belli, e anche se forse era un peccato di sdolcinata romanticheria, poco importava.
 
 


“Il merito è tuo, tesoro…il tuo corpo è un ottimo rifugio in cui rifugiarsi.” 

"vorrei che stessimo insieme oggi, vorrei passare la giornata con te…tu hai qualche impegno?” 

Jared aveva voglia di piangere dalla contentezza. Non era la prima volta che qualcuno gli chiedesse di stare più tempo con lui, ma quelle parole dette da Jensen, sapere che lui voleva stare più tempo con lui, che forse non era solo sesso…lo scosse nel profondo.

“Certo che possiamo” disse Jared, con gli occhi che gli brillavano di una felicità che minacciava di fargli scoppiare il cuore dal petto.
 
 
 
 
 


*

Quando Jared scopri che Jensen era disposto a tagliare le gomme della sua amata Baby pur di stare con lui, seppe di essere proprio fregato.

Eh si, ti sei fatto proprio fregare mio bel Padalecki!

Seppe in quell’istante di essere completamente, perdutamente, irrimediabilmente innamorato di lui.
 
 


*

Quando Jensen gli rivelò di non sapere più chi era quando stava con lui, all’inizio la pensò come una cosa brutta, ma quando poi capi in che senso voleva dirlo Jensen, dovette trattenersi per non scoppiare a piangere.

"Sei sicuro di star dicendolo alla persona giusta? Un gigolò?” gli chiese, perché pensava di non meritare quello che forse era l’amore di Jensen quello che gli stava dichiarando.
 

“Tu…non sai quanto sei adorabile…” disse Jensen.


“Io so solo che….non avevo mai spento il telefono per nessuno prima d’ora” disse jared, carezzandogli il viso con un dito, e poi dandogli un bacetto sulla fronte, e abbracciarlo.
 

Jared era rimasto senza fiato davanti alla frase di Jensen “tu non sai quanto sei adorabile “ e aveva voluto ricambiare, aprendogli a sua volta il cuore.

Era il suo modo per dirgli: mi sto innamorando di te, Jensen, e forse lo sono già.

Ma forse era meglio dirglielo.
 
 
 


“Ti va di parlarne?” gli chiese Jared.


“Il cuore mi batte cosi forte che non so se ne sono in grado. Mi sputeresti in faccia se ti chiedessi di farlo domattina?”
 



Jared lo guardò bene in faccia e poi sorrise:


“Sputare in faccia a una cosa tanto meravigliosa? Sarei pazzo a farlo.”


“Io…non sono meraviglioso, Jared.”


“Schhh…lascialo decidere a me.” Gli disse jared, mettendogli un dito sulle labbra.
 


Jensen lo abbracciò di nuovo, e jared ricambiò.


Un abbraccio dolce, struggente.


Jared era felice, cosi felice che non diede peso alla stretta di Jensen, quasi disperata, timorosa del fatto che Jared potesse scivolargli via.
 
 

Domattina. Domattina si sarebbero detti tutto.
 
 
 



Ma domattina successe la catastrofe. La fine di quel meraviglioso sogno.

La fine di tutto.
 

Quando ci fu quella telefonata, Jared pensò che Jensen fosse semplicemente geloso e gli venne un po’ da ridere.

Ancora non aveva capito che aveva intenzione di mollare tutto per lui?
 

Ma poco più tardi capi perché Jensen era cosi nervoso.

Jensen era troppo nervoso per essere solo geloso.

E quando Jared capi perché, avrebbe solo voluto sbatterlo via dalla sua casa, dalla sua stanza…dal suo letto!

E invece rimase li a chiedergli perché.
 
 



Lacrime di rabbia e di senso di colpa.

Di rabbia perché Jensen gli aveva spezzato il cuore.

Di rabbia perché scopri in quel momento che il mostro che aveva spezzato quello di Jensen, era proprio lui!
 

Come aveva potuto fare questo a Jensen?

Come aveva potuto Jensen fare questo a lui?

Come aveva potuto fare questo a loro due?

Lui, Jensen, entrambi!
 

Perdonami, voleva supplicarlo, piangendo!

Sei un mostro! Voleva gridargli nello stesso momento!
 
 



 "Io non ti conoscevo, Jensen! Non ti dovevo nulla, era lei che doveva rimanerti fedele! Io non c’entravo niente!!”
 
 


Ma Jared sapeva che non era vero.. Lui c’entrava….c’entrava eccome…ma in quel momento non gli importava…non voleva più saperne né di lui né di Vicki…voleva solo che andassero tutti e due all’inferno, e odiava Vicki sopra ogni altra cosa…anche più di Jensen.
 


“Jared, lasciami spiegare.”


“spiegare cosa? È tutto talmente evidente” disse jared con gli occhi pieni di lacrime. “è tutto cosi tremendamente chiaro…è tutta una tremenda soap opera, e neanche cosi tanto originale, soprattutto per la conclusione.” disse Jared con la voce rotta e gli occhi sempre più lucidi .
 

Jared si sentiva usato, tradito, ferito e non voleva sentire altro…l’idea che per Jensen era stato solo una vendetta, era insopportabile…
 

“Tu..mi hai usato…e pensare che io mi stavo anche….ahhhhh” ringhiò Jared, in un momento di frustrazione.


“Che cosa? Che cosa? Dillo, Jared. Che anche tu mi ami, come ti amo io, è cosi, vero?”
 


Jared scuoteva la testa freneticamente. Forse sarebbe scoppiato.
 


Non voleva dirlo!!
 


“Vattene…”


“Jared, ti scongiuro, se ci tieni un po’ a me….”


IO NON TI VOGLIO!!!” gli gridò Jared con quanto fiato aveva in gola.



“E adesso vattene” gli disse poi, ora piangendo proprio.
 
 


Sapeva di star ferendo Jensen, ma non lo voleva più intorno. Era troppo doloroso.

Non era vero che non lo voleva. O forse si.

Lo amava ma in quel momento non voleva più vederlo.
 


Jared rimase  seduto sul pavimento di fronte alla porta, che si teneva le mani sulla testa, continuando a piangere, cercando di non guardare Jensen uscire dalla sua casa, per sempre….
 
 
 
 
 
 





***


Jared stava pensando a tutti questi ricordi, mentre piangeva nella sua casa.

Guardava le foto che avevano scattato insieme allo zoo e le buttò per terra con rabbia,

senza però avere il coraggio di stracciarle.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



















Note dell'autrice: 

ehilà sono tornata xd

devo innanzitutto scusarmi...perchè ho notato oggi che il capitolo 3 e il capitolo 4 li avevo invertiti O_____O
ma non è stato cosi da sempre, tranquilli! devo averli invertiti in questa settimana che sono stata in vacanza...per sbaglio xd
tranquilli, ho corretto!! xd
questo lo dico solo per chi ha cominciato a leggere la storia da poco e non gli torna come mai Jensen nel capitolo 3 conosce già Jared e nel capitolo 4 lo incontra per la prima volta xd hahahha
adesso i capitoli sono giusti! e dopo quest'ennesima figuraccia, vi chiedo scusa per la tanta introspezione, ma è necessaria per far capire entrambi i sentimenti dei due xd

a presto!!



JARED SCONVOLTO:

http://68.media.tumblr.com/bd14e3a92e854af3b1a2529af9e6116b/tumblr_nwgv8fiYpV1t0u04do1_1280.jpg
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza