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Autore: Mizu_The little kiseki    18/08/2014    4 recensioni
Due ragazzi, uguali ma allo stesso tempo molto diversi; amicizie, amori e promesse cambieranno la loro vita, scoprendo che il filo rosso non mente mai e che a volte esso ti lega alla persona che meno ti aspetteresti.
Spero di avervi incuriosito By la vostra Mizu
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: April O'Neil, Donatello Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yo Minna!!! Ecco il capitolo numero 4 che stavate aspettando, spero di non deludervi, però prima voglio ringraziare ESME123 e METROIDPRINCESS per aver recensito il cap. precedente, grazie di cuore. Bye Mizu.
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-Ok, basta con le smancerie, allora quale pizza preferisci?- Mikey tornò sull'argomento scatenando l'attenzione di tutti su di me.
-Ehm...potrei avere...una semplice margherita?- dissi io con le spalle al muro, anzi, sul divano.
-Margherita? È una pizza?- mi chiese Donnie.
-E cosa c'è sopra?- aggiunse Leo.
-Pomodoro e mozzarella-
-.....tutto qui? Ma che cavolo di pizza è?- Raph fece spallucce.
-È una semplice, normale e UMANA pizza-
-Va bene, avrai la tua margherita, ma non sai cosa ti perdi con la mia pizza "piccadolciato"-
-Piccadolciato??!- esclamai io.
-Si, le caramelle sono dolci, le acciughe sono salate e il peperoncino è piccante, quindi piccante, dolce e salato insieme fanno "piccadolciato"!- Mikey alzò le mani al cielo come fosse Gesù Cristo.
-Lascialo perdere, a Mikey piace inventare nomi- Raph venne vicino a me cercando di distrarre la mia attenzione da Michelangelo.
Rimasi a mangiare la pizza con le tartarughe, era incredibile come il loro stomaco riussisce a ricevere al suo interno quel miscuglio di cibi; io mi sarei messa a vomitare subito dopo aver toccato quella cosa con la punta della lingua, eppure loro la mangiavano, eppure di gusto.
-Allora April che ci dici di te?- mi chiese Donnie con ancora la pizza in bocca.
-Oh beh, che c'è da dire, ho sedici anni, vado al liceo e vivo da sola con mio padre-
-E tua madre?- mi chiese Mikey con tono preoccupato, io tentennai per quasi un minuto, non mi piaceva parlare di mia madre, neanche con mio padre ci parlavo mai;
Leonardo deve aver intuito la mia paura e cercò subito di cambiare discorso.
-Senti April, Hai amici umani?- quella domanda mi fece ritornare con i piedi per terra.
-Si, la mia migliore amica si chiama Irma e poi c'è Casey-
-CASEY!? Ma è un maschio o una femmina?- Donnie scattò subito sull'attenti.
-Maschio, Casey Jones, è molto irresponsabile ma è molto divertente- risi io, Donatello divenne improvvisamente serio, si alzò in piedi non guardando più nessuno negli occhi.
-Scusatemi, mi congedo un attimo-
-Ma che gli prende?- mi girai verso gli altri.
-Gelosia- disse sotto voce Mikey prima di ricevere le mani di Raph e Leo sulla bocca.
-Donnie ci tiene a te, è stata sua l'idea di portarti qua- mi disse Leo.
-Davvero?-
-Si, noi avevamo intenzione di lasciarti sul marciapiede in attesa che qualcuno ti notasse-
-Ah...grazie- dissi offessa con la gocciolina sulla fronte.
-Ne andava della nostra identità, non credo che la gente la prenderebbe bene se scoprisse che vivono quattro tartarughe mutanti nelle loro fogne-
-ah non avete tutti i torti, scusate, voi avete un bagno?-
-Si, vai avanti per il corridoio, poi giri a destra e vai dritta- mi disse Leo indicandomi il corridoio.
-Grazie- mi alzai e m'incamminai verso il bagno.
-Ragazzi! Non..non r-respiro!- Mikey era a corto di ossigeno.
-Devi imparare a tacere testa di legno!- dissero in coro Raph e Leo tirnadogli un pugno in testa.
-Scusatemi, non l'ho fatto apposta- Mikey rimase con le lacrime agli occhi.
-Credi che Donnie abbia qualche possibilità con lei?-
-Secondo me.....no-
-Anche per me-
-Non siate così duri con lui, l'amore è imprevedibile, colpisce tutti, umani e animali, l'unica cosa che potete fare come suoi fratelli è tifare per lui- disse Splinter uscendo dalla sua stanza dalla quale era rimasto a meditare per un'ora intera.
Finalmente uscii dal bagno, stavo per dirigermi verso il soggiorno quando notai una porta mezza aperta; sapevo che era da maleducati, ma decisi comunque di entrare spinta dalla curiosità.
Dentro c'erano ampolle, provette, fiale e centrifughe, sembrava il laboratorio di Frankestein.
-Wow, mai visto niente di simile, neanche nel laboratorio di scuola- presi in mano una provetta con dentro una strana sostanza blu.
-April, che fai qui?- mi prese il panico e feci cadere la provetta per terra rompendola, poi mi girai di scattò notando Donatello sul ciglio della porta.
-Oh mio Dio, scusa, scusa tanto, non volevo, è solo che mi sono spaventata e..- gli spiegai cercando di tirare su i pezzi di vetro.
-No, no, non toccare- corse verso di me spostandomi delicatamente da quella sostanza.
-questo è un miscuglio di vari liquidi urticanti delle meduse, se lo tocchi ti potrebbe creare un'infiammazione- disse pulendo con lo straccio.
-Oh scusa-
-Nah, tranquilla, non è niente- mi sorrise.
-Le altre tartarughe mi hanno detto che è stata tua l'idea di portarmi qua, ti ringrazio molto, è stato un gesto molto carino da parte tua- ricambiai il sorriso facendo arrossire leggermente Donnie.
-Eheeheeh, beh, niente di che, ho solo pensato che non fosse gentile lasciarti là tutta sola-
-E ti voglio chiedere scusa-
-Scusa per cosa?- chiese Donnie perplesso.
-Per quella sceneggiata che ho fatto all'inizio e per averti fatto perdere un dente colpendoti con la cartella-
-Cosa? Ma noooo, il dente mancante ce l'ho dalla nascita, non è stata colpa tua-
-Davvero? Che sollievo, meno male- sospirai tenendomi la mano sul petto.
-Ti piace la chimica?- chiesi.
-Si, sono uno scienziato, specializzato in chimica, informatica, meccanica e altre cosette-
-Wow! Il bello è che tu non sei mai andato a scuola! Come hai fatto a imparare?-
-Da piccolo leggevo 24 ore su 24, poi sono riuscito a costruire un portatile e ho cominciato a studiare su internet-
-Avessi io un minimo della tua intelligenza-
-Ma...ma che dici? Tu sei molto intelligente..non..non dire così- Donatello si girò verso di me e cominciò a grattarsi la nuca, era molto tenero quel nerd.
-Se ti va April, possiamo studiare insieme qualche volta-
-Sarebbe fantastico- dissi io con le stelle negli occhi, delle ripetizioni mi avrebbero fatto molto bene.
-Grazie Donnie, sei il migliore!- lo abbracciai facendolo irrigidire del tutto, il suo corpo divenne improvvisamente molto caldo, cominciò addiritura a sudare.
-Maaaaaa figuuuurati hehehheheehh tutto per te piccola-
-Cosa posso fare per ricambiare il favore?-
-Non ti muovere-
-che?-
-Niente! Va bene così, sono felice di esserti d'aiuto, siamo amici adesso- rimasi abbracciata a lui per qualche secondo,poi sentii il cellulare suonare, era un messaggio di Irma e a quanto pare era molto arrabbiata.
"Cavolo! Le avevo detto che saremmo uscite oggi! Sono in ritardo di mezz'ora!".
Presi la cartella, salutai Donnie e gli altri e corsi via a tutta velocità lasciando le tartarughe sorprese e un pò confuse.
-Arrivederci....mia dolce principessa- Donnie svenne per terra.
Corsi a più non posso per andare ad incontrare la mia amica che mi stava aspettando al nostro bar preferito sorseggiando un cappuccino, appena mi vide il suo sguardo divenne più infuriato e mi fece il segno dell'orologio con braccio, lei però non aveva nessuno orologio, ma vabbè.
Purtroppo non avevo tenuto conto di una cosa importante, molto importante...ero appena stata nelle fogne, e cosa succede a chi va nelle fogne? Esatto! Avevo un odore terribile, non avevo avuto il tempo di darmi una lavata.
-April, per carità, puzzi come una fogna- disse Irma chiudendosi il naso con le dita.
-Scusa ma ho avuto una giornataccia- cercai di giustificarmi dicendo che ero inciampata sopra i sacchetti dell'immondizia; a questa storia non ci crede mai nessuno, ma Irma si, e meno male che ci ha creduto, di certo non potevo raccontarle che sono stata inseguita dai dragoni purpurei nelle fogne e sono stata salvata da delle tartarughe mutanti ninja parlanti.
Restammo insieme per tutto il pomeriggio, fino alle 19.00 di sera quand'era il momento di rincasare.
-A domani Irma-
-Ci vediamo a scuola!- -Domani è sabato-
-Ah giusto! Allora ti chiamo io domani mattina-
-Ok- cominciai a dirigermi verso casa, per fortuna non incontrai di nuovo quei brutti ceffi; salii le scale, aprii la porta e.....vedetti la mia casa tutto sotto sopra.
"Cos'è successo qui!?" mi guardai in giro, il mio portatile c'era ancora, vaso antico anche, non sembrava avessero rubato qualcosa quindi provai a chiamare papà...
Nessuna risposta.
Mio padre risponde sempre.
-Cosa sta succedendo qui!?- fu in quel momento che notai qualcuno che mi stava osservando.
-I kraang hanno aspettato quella che va chiamata April O'Neil per un lasso di tempo chiamato ore, ora i kraang porteranno April O'Neil nel luogo che è il luogo dove porteranno April O'Neil- mi girai di scatto e vidi un uomo molto alto, aveva capelli neri e la camicia da uomo d'affari, parlava in modo strano, quasi non umano.
-.....Ti prego dimmi che sei l'uomo dell'Enel..-
   
 
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