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Autore: grelaria    18/08/2014    4 recensioni
Tutto è cominciato da una semplice idea, una di quelle che prima o poi vengono a tutti, quelle idee che sono assurde, ma che per qualche motivo hai voglia di far diventare realtà. E che a volte ti cambiano la vita. Per sempre.
***
- L’ho trovata! - dissi.
Ci scansammo tra la gente cercando di raggiungere quella misteriosa persona che la teneva in mano. Da dietro sembrava carino. Un ragazzo, alto poco meno di 1.80 m, ricciolino.
- Hey, ciao! Siamo le ragazze dell’ag.. - si voltò.
- Oh porca troia. - esclamai.
Quel ragazzo era Harry Styles.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Greta’s diary

Non dormii per tutta la notte. Sentivo il sangue che mi scorreva veloce per le vene. Continuavo a rigirarmi tra le coperte, fino a quando non mi stufai, e cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare Ilaria, uscii in balcone.
C’erano dei ragazzi ubriachi che cercavano di flirtare con alcune ragazze, e non poteva mancare il classico traffico Newyorkese. Tirava un po’ di vento che mi fece rabbrividire la schiena. Ero immersa nei miei pensieri, quando di scatto si aprì la porta di un balcone distante qualche camera.
Subito non ci feci caso, solo dopo mi accorsi… che era Niall.
Ma non doveva essere dall’altra parte del corridoio la sua camera? Stetti in silenzio, ma lui si accorse della mia presenza.
<< …Greta? Sei tu?>> mi voltai molto lentamente, come se non mi fossi accorta che ci fosse.
<< Niall! Che sorpresa…>>
<< Ehm, come va?>>
<< Oh, bene. Tu?>>
<< Si tira avanti… Wow, ti sei alzata!>>
<< Eh, hai notato?>> rise. Eravamo entrambi a disagio, ma sarebbe stato imbarazzante e stupido ammetterlo. Mi voltai nuovamente a guardare i grattacieli di fronte a me. Non sapevo cosa dirgli, o che domanda aspettarmi da lui.
Dovevo rompere il silenzio in qualche modo.
<< Voi non eravate in un’altra stanza?>>
<< Sì, ma avevano sbagliato il numero di letti, perciò ci hanno spostato... Tu come fai a saperlo?>> Oh, merda.
Cosa gli rispondevo ora?
<< C-ce l’ha detto Elizabeth. Già.>> Dopo qualche minuto finsi uno sbadiglio.
<< Okay, inizio ad avere sonno, io entro. Ci vediamo domani Niall, buonanotte.>>
<< Notte, augurala anche a…>> Sorrisi, e lui contraccambiò. Mi rimisi sotto le coperte.
<< Niall di dà la buonanotte.>> sussurrai a Ilaria; quasi impercettibilmente i bordi delle sue labbra si sollevarono, come a formare un sorriso.
Chiusi gli occhi, e anch’io mi addormentai.

La sveglia suonò alle nove in punto. Si alzò prima Ilaria, che mi porse la confezione con l’abito.
Dopo venti minuti eravamo entrambe pronte alla reception dell’hotel con gli abiti nelle loro rispettive confezioni. Chiamammo il taxi che ci portò nel centro benessere: Ryan e Cassandra ci aspettavano all’ingresso, impazienti del nostro arrivo.
<< Finalmente siete arrivate! Su su, dobbiamo sbrigarci!>> Le altre clienti ci guardavano come se fossimo degli alieni, e non potevo biasimarle dato che entrambe non ci eravamo prese la briga di truccarci, né tantomeno spazzolarci i capelli. Sembravamo appena uscite dal set di The Walking Dead, ma fortunatamente in appena un quarto d’ora i due parrucchieri composero le acconciature e ci fecero il trucco.
Alla fine mi guardai allo specchio, e non feci a meno che esclamare un forte “wow”.
Il trucco scuro mi risaltava il colore degli occhi, mentre i capelli... Ero quasi sicura di non averli mai avuti così belli, quasi brillavano.
Mi avevano fatto dei boccoli enormi, spostandoli tutti da un lato. Mi piacevano da morire. Poi arrivò Ilaria: sembrava uscisse dal mondo delle favole.
I capelli erano avvolti in uno chignon spettinato, mentre il ciuffo copriva metà fronte. Ci porsero i vestiti e andammo nei camerini a cambiarci, e quando uscimmo le altre clienti ci fecero addirittura l’applauso!
Modestia a parte, eravamo splendide.
Arrivò ben presto la limousine fuori dal negozio, e quasi magicamente ci ritrovammo davanti una decina di paparazzi pronti a scattare per le loro riviste. Entrammo velocemente in auto e ci dileguammo verso la casa di Elizabeth. Presi la pochette e ne estrassi il cellulare: per quanto la connessione internet fosse lenta, riuscii a trovare alcune foto scattate pochi istanti prima. Ma come diavolo facevano?
In pochi minuti arrivammo. Elizabeth ci aspettava già vestita e truccata, inutile dire che sarebbe stata l’indiscussa protagonista del matrimonio, come effettivamente sarebbe dovuto accadere: era bellissima.
Scendemmo dalla macchina e corremmo ad abbracciarla.
<< ALT! ALT! Non posso far piegare il vestito, e voi non dovete sporcarvi!>> ci fu una pausa di silenzio.
<< … Ma siete bellissime.>> ci spuntò il sorriso. Iniziammo a fare le foto con tutti gli altri invitati della sposa. Niall aveva ragione, in tre anni eravamo cambiate tantissimo. I continui allenamenti in piscina e palestra ci avevano aiutato a mantenere la forma fisica, e non potei che essere fiera dei numerosi sforzi che facevamo e continuavamo a fare nonostante i numerosi impegni.
Alle 10:20 precise iniziammo a dirigerci verso la chiesa. La maggior parte degli ospiti era già la, ma non c’era ombra dei ragazzi. Dovemmo aspettare fuori dalla chiesa l’arrivo della sposa in limousine, in fondo doveva essere lei l’ultima ad arrivare. Intanto parcheggiò un Range Rover nero.
<< E’ arrivato il momento, Greta.>> mi sussurrò Ilaria all’orecchio.
Ero tesa come le corde di un violino, ma cercai di non darlo troppo a vedere. Si aprì la portiera e uscirono loro. Fissai Ilaria, e lei ricambiò lo sguardo, era giunto il momento. Louis finalmente si girò verso di noi, sgranando gli occhi.
<< Wow!>> si voltarono anche gli altri. Ero imbarazzatissima. Ci guardavano tutti e cinque in modo strano, come se davanti a loro fosse appena passata Megan Fox o Adriana Lima.
Ah, uomini.
Alzai la mano in cenno di saluto, e loro si avvicinarono.
<< Ehi, dove sono finite le scricciole di tre anni fa?>> non potei non ridere.
<< Zayn, ci siamo evolute come i Pokemon, hai visto?>> terminai la frase voltandomi verso Harry. Anche lui era imbarazzato.
Niall invece non smetteva di guardare Ilaria.
<< Ragazzi entrate, dovete salire sull’altare e postarvi a fianco dello sposo, chiaro?>> a chiamarli era stato un tizio calvo, molto magro e dall’aria autoritaria.
<< Arriviamo Michael, arriviamo…>>
Entrarono uno alla volta, ma Harry si fermò di fronte a me.
<< Ci... ci si vede dopo?>> non risposi, ma sorrisi.
Notai che appena Harry entrò in chiesa si tirò una sberla sulla fronte, scuotendo la testa. Risi, ma dovetti non pensarci, perché arrivò la limo di Elizabeth.


Ilaria’s diary 

Durante la cerimonia non ci fu molto tempo per pensare ai ragazzi e alle loro parole. Io, Greta e Bridget, in quanto damigelle d'onore, dovemmo tenere lo strascico ad Elizabeth. Un gioco da ragazzi se non fosse stato per le scarpe con tacco vertiginoso e i fiori sparpagliati a terra che formavano una trappola mortale per i tacchi... L'altare si trovava sulla sommità di una scalinata. Noi damigelle insieme ai testimoni, dovemmo stare al fianco dei due sposi.
Guardai di fronte a me e vidi Niall sorridermi: sapevo di essere cresciuta e di non essere più la ragazzina di un tempo, ma niente di tutto ciò mi impedì di sentire le farfalle nello stomaco e il cuore battere alla velocità della luce.
Contraccambiai il sorriso e voltai il viso verso il sacerdote. Arrivò il momento di scambiarci il segno di pace e lì arrivò il bello. Niall ed Harry, invece di girarsi semplicemente verso la prima panchina dietro di loro, si alzarono, ci raggiunsero e ci strinsero la mano. La cosa mi fece stare bene, perché era come se avessimo fatto veramente pace.
Dopo ciò ritornarono al proprio posto con soddisfazione. Io e Greta ci guardammo stranite, poi ci concentrammo nuovamente sul matrimonio.
La cerimonia non durò molto e in meno di un'ora fummo fuori dalla chiesa, pronti a recarci al Plaza Hotel. La sala per il ricevimento era fantastica e i colori erano stati abbinati con classe, si vedeva che c'era lo zampino di Elizabeth. Erano da lei quei centrini da tavolo decorati d’ oro e quei bicchieri di cristallo troppo belli per sembrare veri. Sembrava la sala da pranzo di una principessa e in quel giorno speciale, Elizabeth lo era.
Non era ancora iniziato il pranzo, ma Elizabeth era già sul piccolo palchetto allestito nella sala, e per giunta aveva in mano un microfono.
Non prometteva bene.
<< Signori e signori, come ben saprete è tradizione che i testimoni e le damigelle degli sposi, facciano un discorso!>> io sbiancai, non ero preparata ad una cosa del genere e non sapevo cosa dire. Greta aveva lo sguardo perso, evidentemente non aveva idea di cosa pensare o meglio, dire.
<< Ilaria... Greta, vi va di iniziare?>> tutti i presenti si voltarono verso di noi. Lentamente ci alzammo, poi raggiungemmo il palco. Elizabeth ancora un po', mi lanciò il microfono tra le mani. Si aspettava un discorso degno di nota, uno che l'avrebbe fatta piangere, ma anche ridere di gusto.
Okay, non ce l'avrei mai fatta.
<< Emh...>> potevo farcela, almeno in parte << Mentirei se dicessi che sono stata ore e ore a provare un discorso. In verità era la parte che mi ero scordata dei matrimoni. Ma io e Greta ci proveremo lo stesso. Sono contenta di averti conosciuta Elizabeth. Tu sei stata fondamentale quando ero qui a New York. Con la tua compostezza e solarità, hai saputo difendermi, consolarmi e mettermi in riga. Sei stata il punto fermo a cui aggrapparmi quando ne avevo più bisogno, mi hai aiutata ad ambientarmi in questa enorme città. Sei riuscita a farmi crescere, ad avere più autostima in me stessa e a farmi diventare ciò che sono ora. Mi hai protetta come solo una sorella maggiore saprebbe fare. Ti meriti tutto questo e soprattutto una vita felice e piena di amore. Hai fatto tanto per noi e te ne siamo grate. Oliver, trattala bene, perché hai scelto la migliore.>> tutti risero ed Elizabeth aveva gli occhi lucidi. Poi Greta continuò.
<< Fortuna che non ci sapevi fare con i discorsi, eh?>> ribadì guardandomi accigliata, ed il pubblico scoppiò a ridere.
<< Comunque… Elizabeth, pur non conoscendomi e non sapendo niente di me, hai organizzato quel viaggio a New York nei minimi particolari. Mi hai aiutata con la festa dei diciotto anni di Ilaria e hai fatto molto altro. Mi hai accolta a braccia aperte ancor prima che chiedessi il permesso. Sei stata un'ancora fondamentale per mantenere i piedi per terra, per farci restare quelle di sempre. In questi ultimi tre anni hai fatto molto per noi e te ne siamo grate. Senza di te, non so cosa avremmo fatto o dove saremmo ora. Per noi è un onore essere qu al tuo matrimonio, grazie Elizabeth>> disse Greta senza fermarsi un attimo.
Elizabeth corse ad abbracciarci commossa. Poi ritornammo ai nostri posti, per giunta nello stesso tavolo dei ragazzi che non la smettevano di fissarci, volevano dire qualcosa, ma probabilmente non trovavano le parole. Poi fu il loro turno e salirono sul palco. Salirono solo Harry e Niall, in veste di testimoni.
<< Bene, c'eravamo preparati un discorso, ma l'abbiamo perso durante il viaggio. Quindi, ci toccherà improvvisare...>> iniziò Niall con il suo accento irlandese, poi continuò Harry << In questi ultimi tre anni, ne è passata di acqua sotto i ponti. Sono successe tante cose e ci sono stati molti cambiamenti, troppi. Ed Oliver, non è stato solo il nostro produttore, ma anche un amico fidato su cui contare nei momenti più brutti e tristi. Quando noi avevamo bisogno di una spalla su cui...>> s'interruppe << Sii uomo!>> disse Niall ridendo.
<<... ehm, niente. In questi ultimi tre anni, sono mancate delle... Sono mancati pezzi importanti della nostra vita. Perchè è difficile dimenticare ciò che è stato e ancor più difficile, far finta che non sia mai accaduto>> Harry si fermò e Niall proseguì << Ma quando puoi contare su delle persone come Oliver, allora tutto riacquista una sfumatura migliore. Non è facile credere che sono già passati... Volevo dire... In questi ultimi tre anni le strade di molti di noi si sono divise per poi ricongiungersi in questo giorno molto speciale e penso che non bisogna più aspettare... Congratulazioni Oliver ed Elizabeth, siete una coppia fantastica e siamo molto felici per voi!>> riposero il microfono al suo posto e a testa bassa, ritornarono al tavolo.
Quelle indecisioni nel parlare, quei riferimenti... Non stavano parlando di Oliver ed Elizabeth.
Ma di noi.

Durante il pranzo, gli unici a parlare furono Louis, Liam e Zayn. Nonostante non fosse il loro tavolo, sotto consenso di Elizabeth, si erano congiunti al nostro, in modo da stare tutti insieme. Da lontano, ringraziai Elizabeth che mi sorrise di rimando.
<< Certo che... Io che non vi vedevo da un po', noto la differenza. A parte Louis che vi aveva viste, ma chiamare anche me per incontrarci, no eh?>> attendeva una risposta, una risposta che non avremmo mai dato, non in quelle circostanze. Soprattutto non sotto lo sguardo di Niall ed Harry.
Fummo salvate da una cameriere che ci recapitò una lettera.
<< Qualche ammiratore segreto?>> Louis si accorse che sarebbe stato meglio non dirlo, quindi si cucì la bocca d'istinto. Guardai la busta, era indirizzata a me e a Greta. Sembrava che arrivasse direttamente da Los Angeles, rimasi a bocca aperta. La aprii ed istintivamente la lessi ad alta voce.
<< Ciao ragazze, vi scrivo dagli Studios cinematografici di Los Angeles. Ho una bellissima notizia per voi. Vi ricordate l'idea di fare un film sulle Gims Girls?>>
Sussultai, fermandomi per un istante. Poi ripresi a leggere ancor più velocemente, emozionata.
<< Bene, la proposta è stata accettata e io sarò felicissimo di realizzare questo film. Ci risentiamo per telefono, per spiegarvi meglio il progetto. Divertitevi a New York! Kenny Ortega.>>
Iniziai ad urlare di felicità, Greta per poco non rovesciò il bicchiere addosso al cameriere e Louis iniziò a fare il cretino. In quel momento vibrò il cellulare di Greta e pochi secondi dopo il mio. Erano praticamente identici e arrivavano tutti e due dallo stesso mittente: Jason.



 

Ehi ragazze, come va lì a New York? Tutto bene? Spero di sì, perché io sto alla grande. Vi ho scritto questo messaggio così che foste le prime a ricevere la notizia. Mi sono fidanzato. E' italiana come voi e ha detto di conoscervi. Si chiama Eleonora e veniva a scuola con voi, ha detto che siete amiche. Sono contento, qualche volta potremo organizzare un'uscita tutti insieme, no? Comunque con Harry e Niall? Avete combinato qualcosa? Se ancora non avete parlato con loro, beh, è meglio che lo facciate subito perché non avrete altre occasioni. Se non vi darete una mossa questa potrebbe essere la vostra ultima occasione!

Le sue parole mi fecero riflettere, aveva ragione. Era la nostra ultima occasione, ma prima che potessimo fare qualcosa, i ragazzi si alzarono dalle proprie sedie.
Niall mi si avvicinò e rimasi sorpresa quando mi chiese di ballare con lui, poi fece uno dei suoi magnifici sorrisi ed io non potei rifiutare.
Vidi che anche Harry, aveva invitato Greta a ballare. Era il momento perfetto.

Spazio autrici
Prima di cominciare, abbiamo una sorpresa per voi... Cliccate 
QUI, e scoprirete di che si tratta.
....
Beh ve lo diciamo, dai.
 FINALMENTE ABBIAMO FATTO IL TRAILER DI GIMS! Riempitelo di visualizzazioni e diteci che ve ne pare, mi raccomando.
Cooomunque, che ne pensate di questo capitolo? Lo sappiamo, lo sappiamo... Abbiamo scelto il momento sbagliato per finirlo, eh?
Scherzi a parte, ne succederanno delle belle, ve lo assicuriamo.
Perchè purtroppo il prossimo sarà l'ultimo capitolo di Gims. T.T
MA NON VI PREOCCUPATE, PERCHE' ENTRO SETTEMBRE INIZIEREMO A PUBBLICARE IL SEQUEL, WOOOAH!
Vi ricordiamo che non si tratta di un'altra storia, abbiamo solamente deciso di dividere Gims in due fanfic separate di modo che non diventasse troppo pesante la lettura.
Che dire, cercheremo di aggiornare al più presto - vacanze a parte - 
Alla prossima, dalle vostre 
Gims Girls. xx

 

P.S. Sono appena tornata (sono Greta, lol) da New York e non avete idea di che fantastica città sia, anche perchè mi sono ricordata di tutte le avventure delle Gims Girls, ma soprattutto della litigata che io e Ilaria avevamo fatto a Central Park e quasi scoppiavo a piangere! (Sì, lo so. Non sono normale.)

   
 
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