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Autore: lukespj    18/08/2014    2 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Giulia POV)

Non sono neanche a metà strada e già ho voglia di tornare indietro. Sospiro, guardando fuori dal finestrino. Il mio telefono suona, facendomi guadagnare occhiatacce dagli altri passeggeri dato che mi ero dimenticata di mettere il silenzioso. Rispondo senza guardare chi è.

“Pronto?”, dico a bassa voce.
“GIULS! MI DISPIACE NON ESSERE VENUTO ALLA STAZIONE A SALUTARTI, GIURO VOLEVO VENIRE SOLO CHE SONO ANDATO A VEDERE UNA NUOVA BATTERIA E MI SONO MENATO VIA, SONO TALMENTE BELLE CHE CI PASSEREI LA MIA VITA INSIEME E..”

Scoppio a ridere.

“Ash, va tutto bene, tira un respiro profondo e rilassati”
“No, mi sento una persona orribile, ma che dico lo sono! Che diamine le batterie stanno sempre lì, mentre tu sei partita!”

Sorrido. Ashton è la persona con cui ho legato di più a scuola, anche perché avevamo sempre tutte le lezioni insieme, quindi non c’era molta altra scelta.

“Prendilo come un pretesto per venire a Londra a trovarmi”
“Beh, quello era ovvio, non ti libererai di me tanto facilmente”
“Mi sembra giusto”
“Allora, come ti senti? Sarai stra emozionatissima”

Come sto? Beh, sono andata via da casa mia, lasciando lì i miei amici e il ragazzo che amo per inseguire il mio sogno che magari manco riuscirò a realizzare.

“Bene.. Credo”, dico, sinceramente.

Con Ashton non c’è bisogno di mentire, mi capisce al volo. Forse perché è la persona che mi conosce più di tutti. Apparte Harry, ovviamente.

“Vedrai che andrà tutto bene.. Sono sicuro che le tue coinquiline sono meravigliose”
“E magari sono pure fidanzate”, dico, capendo cosa stava passando per la testa di quel cretino.
“Certo che tu mi smonti sempre, eh”

Sorrido.

“E’ il mio lavoro”

***
Eccomi qui, difronte al condominio che sarà casa mia. Rimango un po’ ad osservarlo, provando ad immaginare come sarà la mia vita, ma non riesco. Prendo un respiro profondo ed entro, chiamando l’ascensore. Quando arriva, schiaccio il tasto del sesto piano e lentamente salgo. Arrivata al mio piano, prendo le chiavi del mio appartamento e apro la porta.

“Ciao! Tu devi essere Giulia! Piacere, sono Eleanor, ma puoi chiamarmi El!”, mi investe una delle mie due coinquiline.

La guardo bene e la mia pochissima autostima va a farsi fottere.

“Emmh.. Sì, sono io.. Piacere”, dico, sorridendole e porgendole la mano.
“ Ma che mano e mano!”, dice, abbracciandomi.

Scoppio a ridere e ricambio l’abbraccio.

“Mar! Vieni che è arrivata Giulia!”, urla El.
“Oh, davvero?”, dice l’altra ragazza, che anche lei non scherza, raggiungendoci.

Bene, sono la pecora nera, perfetto.

“Ciao! Io sono Margarita, molto piacere”, dice, porgendomi la mano.
“Giulia”, dico, sorridendo e stringendogliela.
“Ti aiutiamo con le cose? Sarai stanca, siediti e fa come se fossi a casa tua.. A no, aspetta.. E’ casa tua!”, dice El, prendendomi le valige e portandole in quella che sarà la mia camera, lasciandomi lì all’ingresso impietrita.
“Sì, è un po’ sclerata, ma è simpatica”, dice Mar, sorridendomi a mo di conforto.

Contraccambio il sorriso, poi seguo Eleanor nella mia camera, dove la trovo intenta a sistemare la mia roba.

“El, faccio io.. Grazie”, dico.

Lei alza la testa e mi sorride.

“Ok, ti aspettiamo di là tra un’ora per cena.. Stasera si va a pizza”, dice, facendomi l’occhiolino.
“Direi che è perfetto”

Sorride e mi lascia sola. Mi guardo intorno in quello che sembra un campo di guerra a causa di tutti gli scatoloni e le valige. Sospiro al pensiero di dover sistemare tutta quella roba e mi lascio cadere a peso morto sul letto. Prendo il telefono e compongo meccanicamente il numero. Uno squillo, due squilli, tre..

“Giuls! Finalmente!”

Scoppio a ridere.

“Che hai da ridere?”, mi chiede.
“Niente, solo il modo il cui lo hai detto”
“Allora.. Tutto a posto?”, chiede.
“Sì dai.. Sono solo un po’ stanca, ma sono viva.. Tu?”, dico, mettendo il vivavoce così da iniziare a sistemare qualcosa.
“Se non calcoliamo che la mia migliore amica mi ha abbandonato qui, bene dai”
“Haaaazzz!”, dico, mentre sistemo i vestiti nell’armadio.
“Dai, lo sai che scherzo”
“Si, ma mi fai sembrare una persona orribile!”
“Ma smettila, cretina”
“Dannazione, non posso farti le linguacce”

Lui scoppia a ridere. Dio, quanto mi manca. E sono qui da poche ore.

“Succede, Giuls.. Comunque.. Com’è lì?”
“Beh, l’appartamento è molto bello, e ho anche conosciuto le due ragazze che stanno qui con me.. Sembrano molto simpatiche e sono bellissime.. Non ho più un’ autostima, praticamente”
“Sta zitta, sei bellissima anche tu”

Il mio cuore perde un battito, come ogni volta che me lo dice. Giulia, è il tuo migliore amico, punto, mi ricordo. Ma tanto non funziona mai.

“Ci sei ancora?”, chiede.
“Eemmh.. I-io.. Ssì, scusa è che sto sistemando l’armadio”, mento.
“Sei già dietro a sistemare? Wow”
“Eh, Haz, sai com’è, la roba non si sistema da sola”
“Se fossi lì con te, ti farei il solletico in una maniera allucinante”

Sorrido, pensando a tutte le volte che lo ha fatto a tradimento e di quanto ci mettevo a tornare a respirare normalmente dopo aver riso come una matta.

“Mi manchi così tanto”
“Anche tu, Giuls.. Non immagini quanto”
“Mi ha chiamata Ashton quando ero in treno”, cambio discorso, dato che mi sta assalendo una malinconia assurda.
“Sentiamo la novità”

Alzo gli occhi al cielo, mentre mi lego i capelli in una treccia veloce dato che non li sopporto più.

“Ha detto che non è venuto a salutarmi perché era a prendere una nuova batteria..”
“E te pareva.. Solo quello sa fare il batterista”

Scoppio a ridere.

“Appunto, è un batterista, vedi un po’ te”
“Dettagli”
“Quanto sei stupido”

Cala il silenzio. Ecco, questo non  è mai buono perché vuol dire che sta macchinando qualcosa.

“Haz?”
“No, mi stavo chiedendo se hai già incontrato qualche ragazzo”
“E quando se appena scesa dal treno sono venuta qui? Almeno che vuoi considerare il taxista che era di un antipatico assurdo”
“Boh.. Solo.. Sta attenta, ok?”
“E tu sta tranquillo, ok?”

Posso scommettere che sta sorridendo.

“E’ arrivata la piiizzaaaaaa!”, sento urlare.
“Pizza, dove?”, chiede Harry.
“Non credo sia per te”, dico, ridacchiando.
“Ah, no, cioè.. Grazie”
“Non fare il cretino, Haz”
“Zitta tu”
“Adesso ti attacco in faccia”
“non lo faresti ma..”

Ops. L’ho fatto. Tempo neanche due secondi mi arriva un messaggio.

Sei una stronza, ma ti voglio comunque bene. Fila a mangiare ora, ci sentiamo dopo

Sorrido. Lancio il telefono sul letto e raggiungo le mie due nuove amiche.

   
 
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