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Autore: Carlo Di Addario    18/08/2014    1 recensioni
AVVISO: Storia sospesa e destinata a restare incompiuta.
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"Questa ezzere krande forza che è... SCIENZA, MUAH AH AH!!!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13:


Clank!
Sbang!
Sbeng!
Wilson stava da un' oretta buona armeggiando coi suoi macchinari. Nonostante la grande ospitalità di Woodie, il boscaiolo canadese era ancora in giro a sistemare i danni causati dall' attacco dei merms quel pomeriggio e, anche con tutta la buona volontà, la sua piccola casetta non era certo in grado di ospitare ben quattro persone. 
Così ci si erano accampati vicino, con fuoco e tenda.
E lo scienziato gentiluomo stava là, in un angolo, a lavorare tutto preso con le sue macchine.
In viso era pieno di cerotti: è già, alla fine pure lui era dovuto esser sistemato da Wendy. Ma non si lamentava, non si lamentava. C' era chi era morto, chi aveva perso la casa, chi un familiare... decisamente no, non si lamentava. 
Willow gli si avvicinò: "Ciao!"
Wilson si girò: "Uh? Ciao"
La nera domandò premurosamente: "Come... come stai? E' da tutta la sera che non dici niente... è strano non sentire la tua consueta parlantina!"
Wilson: "E'... è che devo... devo ancora razionalizzare quello che ci è successo... stare qua, in mezzo alle macchine, mi fa sentire un po' più a casa, tutto qua"
La scout annuì: "Capisco..."
Il ragazzo abbozzò un sorriso: "Sai, è strano! Ormai son qua da quasi tre settimane... ho rischiato la vita più volte, incontrato alberi mostruosi, trappole mortali, giganti... eppure... eppure ancora non riesco ad abituarmi a questi orrori..."
La nera annuì in silenzio.
Lo scienziato continuò: "...non... non riesco a capire, perchè Maxwell ci ha fatto questo? Io... io ho sempre tentato... tento sempre di essere una brava persona, di aiutare chi è in difficoltà, lotto per un futuro di progresso, benessere e conoscenza... perchè quest' inferno? Cos' ho fatto di male, per meritarmi tutto questo?"
La nera vide lo scienziato voltarsi tristemente verso la sua ascia, accanto a lui, ancora sporca di sangue: "Perchè...?"
Willow si sedette accanto allo scienziato.
I due restarono in silenzio un momento. 
Poi la nera disse: "Sai... a volte non c'è un perchè delle cose... semplicemente accadono... non penso ci sia un motivo per ciò che ci ha fatto Maxwell, è una persona malvagia, un miserabile, tutto qua! Nessuno meriterebbe questo"
Wilson annuì: "Già..."
Poi Willow abbozzò un ghigno "A parte quel coglione di Maxwell, ovviamente!"
Wilson abbozzò un sorriso: "Già"
Poi lo scienziato raccontò: "Sai... sai cosa mi aveva promesso? Un' invenzione grandiosa, che mi avrebbe portato tutta la fama e gloria che meritavo! E' io, in quel momento intristito perchè un mio esperimento era appena fallito, ci sono cascato come un pollo. Ed eccomi qua... Dio, quanto sono un idiota, alla fin fine!"
La nera mormorò: "Mai quanto me..."
La ragazza sorrise tristemente.
Poi continuò: "A me aveva promesso i miei genitori..."
Wilson: "!"
La ragazza annuì: "Eh, già... io... io ci sono cascata, mi sono illusa... ma come si fa, ad esser così coglioni?"
Lo scienziato s' affrettò a scuotere la testa: "Cielo, no, non dire così! Sei, sei una delle persone più splendide che abbia mai conosciuto! Sei tosta, decisa, intelligente, dolce, premurosa... mitica, insomma!"
Willow si girò verso lo scienziato e abbozzò un sorriso: "Grazie..."
Silenzio, mentre i due stavano vicini vicini a fissare il vuoto davanti a loro.
Poi Wilson domandò: "Ti va di giocare a un gioco?"
Willow si voltò: "Che gioco?"
Lo scienziato sorrise: "Quello dove con le mani hai un dito e bisogna eliminare le mani dell' avversario!"
E il ragazzo tese le mani tenendo alzato solo l' indice.
La nera abbozzò un sorriso: "Ma che roba è?"
Wilson: "Non lo conosci? Mi', che debosciata!"
La nera replicò allegramente: "Senti, inventore dei poveri, spiegamelo, va', che ti batto a occhi chiusi!"
Wilson rise: "Ahahahahah, come no!"
Willow esclamò sorridendo: "Muoviti!" e mise le mani come lo scienziato.
Questi s' affrettò ad annuire finalmente con un bel sorriso: "Va bene mia signora, va bene..."
E iniziò a spiegare le regole di quello strano giochino.

Wendy se ne stava bella bella davanti al fuoco.  Sorrideva, anche se non sapeva bene perchè. Forse perchè era ancora viva e, paradossalmente, era quella che s' era fatta meno male di tutti. 
Si guardò la gamba, ancora tutta fasciata.
Quella non contava, ovviamente
Provò, lentamente, a muoverla.
"Urgh..."
Si, faceva ancora male. Ma neanche troppo, dai!
Daye, stava guarendo in fretta!
"Nuuooo, come diavolo hai fatto?!"
"Ahahahah, ho vinto, sì, ahahahah!"
La bionda si girò e vide una sorridente Willow tutta contenta davanti ad un Wilson a braccia incrociate tutt' imbronciato.
Agguantò le sue stampelle, ora pure sporche di sangue, e gli si avvicinò: "Heilà, che combinate, gentaglia???"
Wilson sbuffò: "Bah, la fortuna dei principianti!"
E fece una linguaccia alla nera.
Questa rise stiracchiandosi le dita: "Ahahahahah, touchè!"
Wendy ridomandò: "Eddai, che mi nascondete, bruttoni???"
La nera si girò tutt' allegra: "Oh, scusa Wendy! Niente di che! Il nostro Wilson mi ha solo 
sfidata ad un giochetto e ha perso!"
Lo scienziato le fece una pernacchia: "Prrrrrr!"
Wendy domandò: "Quello delle dita???" e, sorridendo, tese le mani tenendo alzato solo l' indice.
Willow annuì: "Bingo! Ti va di sfidare la nuova campionessa?"
Wendy sorrise diabolica: "Fatti sotto, Wiwluccia!"
Wilson all' improvviso esclamò: "Forza Wendy, fagli vedere chi sei!"
La nera esclamò: "Ah, adesso tifi contro di me, eh, balordo???"
Wilson annuì con la testa, sorridendo: "Proprio così, prrrrr! Ahahahahahah!!"
E fece, ridendo, una seconda pernacchia alla nera.
Wendy rise: "Ahahahahah, grande Willy!"
Willow replicò beffarda: "Cominciamo, va'!"
E la partita iniziò.

The End is Nigh
The world will end in fire and tribulation! Ia! Ia!
Capitolo 12: Manipolatore di Ombre!
Ebbene si, caro il mio (stranamente) ancora vivo lettore, se sei arrivato fin qua nell' addentrarti in queste discipline oscure e maledette, è arrivato il momento di fare sul serio! 
La paura, il terrore, la pazzia! Tutte queste cose sono intrinseche del nostro animo, e vivono con noi. Possiamo ignorarle, sconfiggerle, ma non liberarcene del tutto. 
Ma cosa succederebbe se ci fosse qualcosa in grado di tirarcele fuori? Questo, fanno le gemme: prendono, succhiano, i nostri più profondi timori, i nostri più spaventosi incubi... e li trasformano in letali vampate di fuoco, onde di ghiaccio, fulmini e chi più ne ha più ne metta!
Incredibile, vero? E anche spaventoso, certo, certo.
Ma ovviamente, per controllare tali poteri, serve qualcosa che faccia da catalizzatore, che permetta di muoverli, domarli, manipolarli, qualcosa proprio come un Manipolatore di Ombre!


Frush!
Wolfgang girò la pagina, tutto preso dalla lettura.

Tale oggetto infatti, da il controllo materiale su gli incubi! Ed è grazie a queste meraviglie che si è in grado di creare le staffe, gli amuleti e tutte le diavolerie citate fino a questo punto!

Wolfgang: "!"
Il russo era incredulo a ciò che stava leggendo.

Ma, attenzione, crearlo è tutt' altro che facile! Servono oggetti molto rari, tra qui almeno tre tronchi di legno vivo, tre ganci d' oro e una gemma viola!
Passiamo ora al procedimento per crearlo! Inanzi tutto posizionare i tronchi a triangolo...


Al russo gli si afflosciarono i baffi. I tronchi ce li aveva, ok. I ganci bene o male avrebbe potuto chiederli a Re Pig, ma per la gemma viola? Ma poi, che diavolo era quella gemma viola? Non gli era parso di leggere alcun che a proposito, sul libro!"
"Ho vinto ancora, sììì!!! Ahahah, che schiappe che siete!!"
"Ma com'è possibile?"
"Ahahahah, bruttona! Ma come fai???"
"!"
Il russo si destò all' improvviso dai suoi pensieri. Che era tutto quel casino?
Libro alla mano, il campione di pesi massimi si alzò e s' indirizzò verso gli amici: "Ragazzi, cosa succede?"
Willow se ne stava stesa, tenendosi la schiena alzata coi gomiti: "Oh, niente di che, Wolfgang! Ho solo dimostrato a questi due chi è la miglior elimina dita del posto!"
Wendy le fece n'a pernacchia: "Prrr! Bruttonissima, ahahahahah!"
Wilson replicò sorridendo: "Credici! Voglio la rivincità!" e sfoderò le mani.
Willow sbadigliò e scosse la testa sorridendo: "Yaaaah... domani, adesso sono un po' stanca..."
Wolfgang sorrise: "Bah, siete proprio del pirloni, ahahahahah!"
Wilson replicò: "Senti chi parla! Ancora con quel libro, stai!"
Il russo annuì: "Già, guarda un po', scienziatucolo!" e s' affrettò a dire: "Approposito, sapete che ho appena scoperto?"
Wendy: "Che cosa???"
Il russo esclamò: "Come creare le staffe e gli amuleti citati qua dentro!"
E indicò il libro.
Tutti: "!"
Wendy mormorò: "Uao..."
Wilson domandò poco convinto: "...Veramente?"
Wolfgang annuì: "Proprio così!"
Willow chiese stupita: "'Azzo... questo vuol dire che sai come creare un' altra staffa come la mia???"
Wolfgang: "Be'... non proprio! Però ho letto di questo strumento che, a quanto pare, serve proprio a quello!"
E mostrò le pagine che stava leggendo.
Tutti si avvicinarono per vedere.
Willow mormorò leggendo: "Manipolatore... di Ombre... incubi... legno vivo... gemme viola... cavolo, che roba!"
Il russo annuì: "Vero! Anche, se, a dirla tutta, un po' mi inquietano queste cose"
Wendy esclamò tutt' esaltata: "Mitico! Potremo crearci le staffe in casa! E chissà quanta altra roba!! Yaaaah..." e la bionda sbadigliò
Willow sorrise: "Eh, magari... yaaah!"
Wilson sbuffò: "Un' affare che risucchia gli incubi, bah..."
La nera sorrise allo scienziato: "A quanto pare... yaaah... a proposito di incubi, ma che ore sono???"
Wendy fece spallucce: "Mboh, però è da un pezzo che non c'è più nessuno in giro!"
Willow propose assonata: "Io direi di andarcene a nanna, voi che ne dite?" 
Wendy annuì, stiracchiandosi: "Yaaaah, concordo!"
Anche Wilson sbadigliò, mentre le palpebre iniziavano a farsi pesanti: "Mi sembra giusto, yaaah!"
E tutti e tre si diressero verso la tenda.
Wolfgang: "Io resto ancora un po' qui fuori a leggere"
E il russo si ristese accanto al fuoco.
Willow annuì mezza stordita, mentre dietro di lei i suoi amici si erano già buttati sui rispettivi giacigli: "Va bene, yaaaah... ma non fare troppo tardi, che domani ci aspetta una dura esplorazione in questi postacci!"
Il campione di pesi annuì: "Va bene!"
La nera sorrise e, finalmente, entrò nella tenda.
Wendy, già tutta raggomitolata nel proprio sacco a pelo, mormorò: "Sogni d' oro a tutti!"
Wilson biascicò, mezzo stravaccato a pancia in su: "'notte..."
Willow agguantò il suo fido orsacchiotto, se lo strinse forte forte e...
sbaf!
Si buttò sul suo sacco a pelo. Poi mormorò praticamente ad occhi chiusi: "Buona... notte... zzz..."
"Ronf... zzz..."
E si addormentò insieme agli amici, mentre la notte se ne passava bella bella sul piccolo villaggio.

"E' stata una giornata grandiosa, vero Otto?"
Otto annuì tutto contento: "Arf arf!!"
Il suo padrone sorrise, accarezzandolo: "Cioè, ti rendi conto??? Abbiamo schierato un' esercito di ragni contro quei mostri verdi! Ahahahah, che figata..."
Otto riannuì festoso: "Arf arf!!"
La misteriosa figura continuò: "Che poi... sai che in quel putiferio m'è parso pure di vedere delle persone?"
Otto ansimò perplesso: "Arf...?"
Il padrone annuì: "Si, proprio così, delle altre persone, proprio come me! E'... strano a pensarci, sai? E poi, poi credo una di quelle... mi abbia visto! Era... era una ragazza dai capelli biondi e ricci... era molto bella, sai?"
Il buffo animaletto domandò: "Arf?"
La misteriosa figura fece spallucce: "Dici? Beh, tentar non nuoce! Hai ragione, domani andremo a cercarli! Chi lo sa... magari hanno incontrato papà e sanno dove si trova!"
Un grosso sorrisone gli era spuntato in volto.
Otto però parve ancora dubbioso: "Arf... arf?"
Il padrone rimase un attimo in silenzio. Poi annuì: "Mmm... vero, a volte me lo dimentico... ma non posso levarmelo... questa maschera è stata la nostra salvezza, fin' ora! Come avremmo fatto a cavarcela senza i nostri amici?"
Otto annuì.
Silenzio.
Pat!
La misteriosa figura si diede un pugno sulla mano ed esclamò: "Pazienza! Sono sicuro che capiranno il motivo per cui mi sono ridotto così!"
Otto ansimò incoraggiante: "Arf arf!"
Boing, boing, boing, boing!
E iniziò a saltellare per tutto il piccolo campo base, tra le strane macchine del suo padrone.
Questo rise: "Ahahahahah, già, hai ragione! Tanto peggio di così non può andare, ahahahah!"
Poi sospirò, fissando il fuoco. 
Otto gli si fermò accanto e domandò: "Arf?"
La misteriosa figura annuì stancamente: "Si, dai, è meglio. Domani ci aspetta una giornata impegnativa! Speriamo solo che... yaaah... quei quattro non se ne siano già andati... yaaah..."
E agguantò un sacco a pelo, stendedocisi sopra.
Otto si buttò a terra e mormorò anche lui assonnato: "Arf!"
Il padrone sorrise e mormorò: "Buona notte anche a te, Otto... Zzz..."
[
Thunderstorm SOUND EFFECT: https://www.youtube.com/watch?v=10rH37YYvKU]
E i due si addormentarono quatti quatti vicino al fuoco, mentre fuori iniziava l' ennesimo temporale.

BROOOOOOOOOOAM!!!
Un violento tuono rimbombò nel cielo, mentre la pioggia cadeva copiosa.
Willow sbirciò fuori dalla tenta: "Diamine, che tempaccio!"
Effettivamente stava piovendo di brutto, e per strada non c' era nessuno.
Wendy commentò sorridendo: "Sapete, a me piace la pioggia!"
Wolfgang, che nel bel mezzo della notte si era svegliato fradicio con mezzo diluvio universale sopra la sua zucca, commentò secco: "A me no!"
Wendy esclamò sorridendo: "Ma su, dai! L' aria è più fresca, il rumore della pioggia è rilassante e... e dai, davvero non ti piace???"
Wolfgang, che ancora si stava d asciugare insidme al suo libro avvolto da un paio di asciugamani, disse ancor più secco e imbronciato: "No"
La bionda annuì: "Vabbene! Però sei proprio un brontolone!"
Willow sorrise divertita. Poi domandò: "Approposito di brontoloni, dov'è finito Wilson???"
E già, nella piccola tenda mancava solo  lo scienziato gentiluomo.
Wendy s' affrettò a rispondere: "Ah, già, vero! Questa mattina, mentre ero nel dormiveglia, l' ho intravisto che si stava alzando. M' ha detto che, prima di partire, doveva andare a chiedere una cosa a Woodie"
Willow domandò incuriosita: "A si? E cosa?"
Wendy, sorridendo, fece spallucce: "Mboh! Io ho annuito e cinque secondi dopo me ne ero già bella bella nel mondo dei sogni!"
La nera constatò perplessa: "Beh, è fuori da parecchio, ormai!"
BROOOOOOOOOOAM!!!
Altro tuono.
Wolfgang commentò sogghignando: "Mah, sarà morto affogato..."
Wendy rise: "Ahahahahah, già!"
Anche Willow sorrise.
All' improvviso il rumore della pioggia diventò più lieve.
Willow ridiede n' occhiata fuori dalla tenda, notando come la pioggia stesse diminuendo.
Esclamò: "Hey, gente, sta' iniziando a spiovere!"
Wendy annuì allegra: "Daye!"
Wolfgang commentò: "Alla buon' ora!"
E si levò finalmente gli asciugamani di dosso.
"Uff!"
Paf!
Si alzò, si stiracchiò ben bene e ammollò il libro di Wickerbottom sul proprio giaciglio.
Anche la nera si mise in piedi: "Ok, gente, direi di uscire e iniziare a smantellare il tutto, che ne dite?"
Tutti annuirono.
Wendy esclamò alzandosi: "Sìììì! Smantelliamo tutto!"
E, allegramente, uscì fuori.
Una tenue pioggerellina cadeva ancora, ma non era abbastanza per fermare il terzetto.
E così via a smontar la tenda, a sistemare le proprie cose, ritirare il fuoco e...
"Buongiorno amici, ben svegliati!"
"Salve ragazzi!"
Tutti si voltarono. Davanti a loro stavano Woodie e Wilson, dei     quali il secondo dei due indossava un bizarro capello giallo.
Wendy esclamò: "Ma ciao! Allora ecco con chi eri, bruttone!"
Willow: "Alla buon' ora! Buongiorno signor Woodie"
Wolfgang: "'giorno!" 
Woodie esclamò: "Ragazzi, il vostro inventore di fiducia mi ha detto che avete intenzione di andarvene oggi stesso, per tutte le betulle!"
Willow annuì: "Proprio così, Woodie! Ci spiace lasciarla, ma siamo venuti qua alla ricerca dei pezzi della Maxwell Machine!"
Il boscaiolo canadese annuì: "Ricordo, me lo avevate accennato ieri a pranzo"
La nera domandò: "A proposito, è proprio sicuro, allora, di non voler venire con noi?"
Il canadese scosse tristemente la testa: "No... non... non posso, ve l' ho già detto"
Willow annuì.
Wolfgang domandò sorridendo: "Approposito, scienziatucolo, cos' è quel coso che hai in testa?"
Il ragazzo si tastò il cappello: "Questo?"
Wolfgang annuì.
Wendy constatò: "Già, che è? Sembra quasi un capello per proteggersi dalla pioggia!"
Wilson sorrise: "Proprio così! L' ho creato ieri sera con la pelle delle talpe e sta' mattina mi son detto, perchè non testarlo??? Funziona, gente!!"
Pat!
Wilson: "Off!"
Il boscaiolo gli diede n'a poderosa pacca sulla schiena e commentò: "Eheh, per mille abeti, siete fortunati ad avere un simile geniaccio nel vostro team!"
Wolfgang fece spallucce: "Se lo dice lei..."
Willow sorrise: "Già, ha ragione"
Wilson ricambiò il sorriso, tutto contento.
Wendy esclamò: "Fortunatissimissimi! Me lo fai provare, Willy?"
Lo scienziato annuì: "Certamente!"
E diede il cappello alla bionda, che se lo mise in testa. Poi domandò, levandosi una ciocca di ricci dalla faccia stando bene attenta a non cadere con le stampelle: "E' stupendo! Come sto', amici?"
Wilson sorrise: "Stupendevole, come sempre!"
Woodie annuì: "Già, un bellissima signorina!"
Willow all' improvviso domandò: "Approposito, Wilson, che sei andato a chiedere a Woodie?"
Tutti: "!"
Wilson spiegò: "Ah, già, è vero! Be', inanzi tutto ero andato per salutarlo, e poi..."
Woodie sguainò un piccolo pacchettino da dietro la schiena.
Lo scienziato continuò: "...sono andato a chiedergli se mi preparava questo!"
Willow lo prese incuriosita: "Cos'è?"
Woodie se la rise sotto i baffi: "Eheh, non fate complimenti, ragazzi!"
Wolfgang annusò l' aria: "Sniff, sniff... cavolo, sembrano..."
Wendy esclamò: "Frittelle!"
Higgsbury annuì sorridendo: "Proprio così!"
E Woodie spiegò allegramente: "Il vostro ragazzone è venuto personalmente a chiedermi se ve ne facevo un po' da portar via, e son stato  ben felice di accontentarlo!"
Wendy esclamò: "Lei è un grande, signor Woodie!"
Willow annuì: "Già, grazie mille!"
E Wolfgang commentò: "Un' idea geniale!"
Woodie: "Di nulla, ragazzi! Abbiate cura di voi! Sapete meglio di me quali orrori nascondono questi posti"
Willow annuì nuovamente: "State tranquillo, staremo attenti"
Wolfgang si fece avanti e tese la mano: "Beh, allora questo è un addio, signor Woodie!"
Woodie annuì stringendo vigorosamente la mano al russo: "Temo proprio di si, Wolfgang!"
Poi si girò verso Wilson e gli strinse la mano: "Anche tu, ragazzo, sta' attento!"
Lo scienziato annuì.
E infine la strinse a Wendy: "E anche tu, signorina! Anche se con quelle stampelle ti sei dimostrata letale, ahahahahah!" 
Wendy sorrise.
Poi i quattro presero i proprio zaini.
Willow: "Allora addio, Woodie!"
Wendy: "Ciao! E grazie di tutto!"
Il boscaiolo annuì: "Addio, ragazzi!"
E i quattro, salutandolo un' ultima volta con la mano, s' indirizzarono verso l' uscita del villaggio.

"Arf arf!!"
La misteriosa figura impermeabilizzata si girò di scatto: "Come dici? Stanno uscendo???"
Otto annuì: "Arf!"
Subito il padrone del buffo animale sguainò dal proprio zaino un piccolo cannocchiale e, acquattato com' era dietro i giunchi, lo puntò verso l' entrata del villaggio.
Vide uscire quattro persone.
Esclamò: "SI, sono loro!"
Otto ansimò tutto contento: "Arf arf!!"
Il padrone annuì emozionato: "Sisi, li riconosco! Ma... ma che combinano? Stanno armeggiando con qualcosa! Sembra... sembra..."

FSSSSSSSH!!!
La radio vibrò violentemente verso est.
Wendy mormorò: "Urca... mo' si che se fatto forte il segnale!"
Wilson annuì: "Cavolo..."
Willow constatò: "Buon segno! Vuol dire che siamo sulla strada giusta! Forza, andiamo!"
Tutti annuirono: "Sissignora!"
E si misero in marcia.
Wendy si voltò un momento, mentre traballando si stava lasciando alle spalle il piccolo villaggio, con una parte di mura mezze sfondate e quell' orrido spiazzo pieno di teste mozzate: "Però, che casino che abbiam passato, n'è?"
Wilson annuì: "Già... non ho voglia di ripensarci..."
E Willow annuì a sua volta: "Lasciamoci quest' esperienza alle spalle, v'à!"
E tutti annuirono, continuando a marciare imperterriti verso dove indicato dalla radio.

La misteriosa figura esclamò esterrefatto: "Erano delle Voxola PR-76!!! Ti rendi conto, Otto?! Erano delle Voxola!!!"
Otto ansimò perplesso: "Arf???"
Il padrone era rimasto veramente spiazzato.
"Auf..."
Fece un respirone per calmarsi.
Poi mormorò, rigirandosi il cannocchiale tra le mani: "Pazzesco... ma chi sono quelli?! Cavolo, a questo punto dobbiamo scoprirlo ad ogni costo!! Vieni Otto!!"
E iniziò a seguirli quatto quatto, nascosto tra i giunchi.
Otto era sempre più confuso. Ma, in fondo, il suo padroncino era sempre stato un tipo alquanto bizzarro.
Così fece spallucce e si mise a inseguirlo.
Boing, boing, boing, boing!

Il gruppetto si stava addentrando sempre più nella palude.
Purtroppo Wendy, a causa della melmosità del terreno, non era più riusciva ad andare con le stampelle e ora si stava facendo tutta la traversata seduta bella bella sulle spalle di Wolfgang
Nessuno stava parlando e Willow, solerte e silente, stava guidando il gruppo attraverso le insidie di quel luogo, stando bene attenta a non uscire mai dal sentiero. Più volte Re Pig l' aveva avvertita su pericolosissimi mostri tentacolari si nascondevano tra la melma, e lei non aveva certo voglia di incontrarli.
Ad un certo punto Wendy disse: "Sapete, stavo pensando a una cosa..."
Wilson sogghignò: "Davvero? Sai pensare???"
Wendy ricambiò il sorriso beffarda: "Si! Che cosa strana, n'è?!
Lo scienziato fece spallucce: "Beh, per te s..."
Wolfgang s' affrettò a interromperli, curioso di sentire i pensieri dell' amica: "Si, abbiam capito, ragazzi! Ora vuoi dirci a che stavi pensando???"
[
"Darkest Child" - Mysterious & Creepy Music (Kevin MacLeod)https://www.youtube.com/watch?v=pPf4xjabi_0]
La bionda annuì: "D'accordo, d'accordo, che noiosone che sei, Wolfy! Comunque, stavo pensando... come mai i pig hanno chiamato Carter questa fantomatica regina? Non capisco, Wigfrid ci ha detto solamente che Maxwell era stato visto parlare con questa misteriosa entità che poi hanno chiamato regina... da dove è sbucato poi fuori, il nome Carter?"
Tutti: "!"
Wolfgang commentò: "Eh, cavolo, c'ha ragione!"
Wilson provò a spiegare: "Mah, forse lo avrà detto Maxwell a Re Pig!"
Willow: "Ecco un' altra bella domanda da porre a quel cialtrone!"
Wilson: "Secondo te ci ha nascosto qualcosa?"
Willow fece spallucce: "Non lo so... ma sinceramente non mie ne frega più di tanto. Voglio solo tornare a casa, e basta"
Wolfgang annuì: "Concordo!"
Wilson mormorò: "Già..."
Wendy: "Anch' io... però amici, avete notato un' altra cosa strana? Tutto ruota intorno alla città di San Francisco! E' da lì che Maxwell è partito per il suo tour, ed è sempre lì che l' ha concluso! E, curiosamente, è proprio lì che abitavo!"
Tutti: "!!"
Wilson esclamò: "Anche tu abitavi a San Francisco?"
Wendy annuì: "Si, col mio fratellone Jack!"
Lo scienziato si girò verso Wolfgang: "Non dirmi che anche tu..."
Wolfgang fece spallucce: "Beh... io non ho una fissa dimora... ma il mio circo si era fermato proprio a San Francisco prima di finire qui!"
Willow mormorò: "'azzo... anch' io vivevo a San Francisco..."
Wendy esclamò: "Proprio come pensavo! Tutto parte da questa città! E se ci fate caso, Woodie, che è finito anche lui qua, ha incontrato Maxwell! Quindi io penso che..."
Wilson esclamò: "...che tutti noi ci ritroviamo qua perchè abbiamo incontrato Maxwell in passato!!"
Wendy annuì: "Esattamente!"
Silenzio.
Poi lo scienziato esclamò: "Ma io sono sicuro di non aver mai incontrato qualcuno di nome Maxwell!! Senza contare che il teatro non mi è mai piaciuto, visto che abbiamo assodato che era un mago da palcoscenico!"
Anche Willow annuì: "Anch'io sono sicura di non averci mai avuto a che fare... figurarsi poi se potevo permettermi di andarci, a teatro..."
Wendy fece spallucce: "Boh, chissà, magari l' abbiamo incontrato in borghese, magari per strada..."
Wilson constatò: "Non dire ora assurdità, Wendy! Non è che adesso incontri qualcuno per strada e... bam, ti spedisce in quest' inferno! E' ovvio che, premesso che ci abbiamo avuto tutti a che fare, dobbiamo averci socializzato!"
Willow annuì: "Vero, Wendy, non sta' in piedi come cosa"
Wolfgang mormorò: "Be'... a dire il vero... a me pare di aver incontrato un prestigiatore, una volta..."
Tutti: "?"
Wilson domandò  perplesso: "In che senso?"
Wolfgang spiegò tentennante: "Vedete... ero in viaggio proprio per San Francisco, con il circo... era... era il 15 agosto del 1904, mi sembra... e lì incontrai un uomo... non mi ricordo il volto, ma mi ricordo che stavamo parlando... mi disse che era un prestigiatore, un mago, e che stava andando a trovare il fratello e le sorelline a San Francisco e che aveva dei gravi problemi economici con un tizio! E poi... il nulla! E'... è successo qualcosa di spaventoso e doloroso, ma non riesco a ricordarmi niente!"
Tutti: "!!"
Willow si voltò di colpo verso Wendy: "Momento... ma tu non mi avevi detto..."
La bionda annuì e, cautamente, domandò: "Come... come si chiamava, l' uomo?"
Wolfgang: "Non mi ricordo tutto il nome... solo che faceva Carter, ad un certo punto!"
Wendy esclamò: "Era mio fratello William!!"
Il russo esclamò: "Ecco, si, William! Ecco come si chiamava!!"
Tutti: "!!!"
Wendy riesclamò: "Io so cosa successe quel giorno!! Io, Jack e Abigail venimmo a sapere dai giornali che il treno su cui viaggiava era deragliato nel deserto e gli animali del circo che viaggiava con esso era fuggiti! E c' era uno scomparso, proprio mio fratello William! Credevamo fosse morto!"
Prese fiato, mentre i quattro continuavano a marciare.
Wendy continuò con un triste sorriso: "E invece qualche giorno dopo...  ci... ci scrisse che stava bene, era ancora vivo! Era... era un mezzo miracolo!!"
Ci fu un attimo di silenzio.
Wolfgang si tirò un baffo. Ecco allora cosa l' aveva traumatizzato così tanto. Era stato quell' incidente ferroviario!
Wilson domandò: "Ma... ma cosa centra tuo fratello William con tutto questo, a parte lo stesso cognome della regina?"
Wendy mormorò triste: "Che anche lui, è scomparso... proprio come Witherstone, proprio come noi quattro..."
Silenzio, mentre i quattro continuavano a marciare imperterriti per la palude.
William Carter...
Tutti lo avevano già sentito nominare.
E Wilson e Willow avevano la sensazione di averlo incontrato pure loro, in passato.

Note Autore
Ma ciao, cari lettori (o meglio, lettrici)! Ca va? Spero bene ^^ Ebbene si! Infuso di non so quale misterioso potere mistico/magia arcana sto' riuscendo a mantenere il ritmo di un capitolo ogni quattro giorni! Mah, meglio per tutti =) E' stato un capitolo molto tranquillo, vero, ma oh, poveretti, vorrete fargli prendere un po' di fiato, no? Che già nel prossimo ho già in mente un paio di rogne coi tentacoli, eheh >) 
In ogni caso, ecco che emergono altri indizi su questo William Carter! Ma in che modo sarà mai collegato coi nostri eroi? Eh... alcuni retroscena li conoscete già, ma altri...
Però, dai, voglio essere buono! Willow... non vi dice nulla il suo artwork nel gioco? Penso di aver detto abbastanza xD
Bon, da qui è tutto e... ce vediamo!!
Ciao ciao!!! =D

   
 
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