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Autore: ivi87    18/08/2014    9 recensioni
Timeline: post season finale sesta stagione.
Dal testo: Se anche io fossi luce e tu oscurità non tenterei di portarti dalla mia parte, ma verrei io nella tua. Mi cercherei una bella sedia comoda e starei nell’oscurità con te.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Martha Rodgers, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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# 3 - But then it stopped and I was in the darkness

 

 
Con molta fatica apri gli occhi, colpiti immediatamente da una forte luce.

Li richiudi subito, aprendoli appena in modo da lasciarli abituare al forte chiarore.

Il costante bip di un monitor ti costringe a guardare alla tua sinistra.

Sembra uno di quegli strumenti che controllano le pulsazioni in ospedale.

Ospedale?

Cerchi di riacquistare lucidità e sì, sei in un letto d’ospedale con dei piccoli tubicini che ti escono da entrambe le braccia.

Sono svenuta?

Ricordi di essere stata invasa dal dolore nel bagno della vostra camera da letto nella casa degli Hamptons.

Gli occhi ti si inumidiscono al solo pensiero ma quando cerchi di portarti le mani al volto ti accorgi di non riuscire.

Ti fanno male.

Hai dolori ovunque a dire il vero.

Come se ogni tuo muscolo del corpo fosse stato preso a pugni.

Senti il bip aumentare di velocità.

Sei agitata e spaventata.

Perche mi fa male tutto?

Un mugugno alla tua destra ti fa voltare di scatto.

C’è un altro letto accanto e te.

Il suo occupante pare in procinto di svegliarsi.

Quando il suo viso si volta verso il tuo vorresti urlare.

Urlare il suo nome. Urlare di gioia. Urlare e basta.

Ma persino le corde vocali ti bruciano.

La velocità delle tue pulsazioni cardiache rischia di mandare in tilt l’elettrocardiografo e ti sembra che il cuore ti stia per scoppiare dal petto.

Un’infermiera compare allarmata davanti a te.

“Signorina, la prego... deve restare calma”.

Si è messa proprio davanti a te e l’altro letto.

Non riesci più a vederlo e il monitor segna che sei vicina all’arresto cardiaco.

“Ci vuole un tranquillante”, esclama l’infermiera ma un’altra voce le impedisce di somministrarti alcunché. Una voce che ben conosci.

“Kate, guardami... Kate, tesoro ti devi calmare, ok?”, Lanie ti accarezza il viso, fissandoti con fermezza negli occhi.

E nel suo sguardo trovi qualcosa di inaspettatamente rassicurante.

O forse non poi così inaspettato. È la tua migliore amica, ti fidi di lei.

“Guardami. Respira con me”, ti dice ancora.

La vedi prendere dei lenti e lunghi respiri e, come ipnotizzata, le dai retta.

Una, due, tre volte, fino a che il tuo battito torna regolare.

Poi però ti ricordi del letto accanto al tuo e ti volti verso di lui cercando di scendere e raggiungerlo.

Ovviamente il resto del tuo corpo non ti segue.

“Tesoro, ascoltami. Sei troppo debilitata per muoverti”.

Ti senti inerme e non ne conosci il motivo.

Guardi di nuovo verso l’unica cosa certa.

Castle è vivo, nel letto accanto al tuo.

“Sta bene”, ti rassicura Lanie “Beh... diciamo che sta nelle tue stesse condizioni...”.

Non capisci. L’incidente...l’auto in fiamme...

“Continua a respirare”, ti ammonisce intuendo la tua confusione “Riesci a dirmi qual è l’ultima cosa che ti ricordi?”.

Provi a parlare ma ti brucia la gola e nessun suono esce dalla tua bocca.

“Va bene così, non ti sforzare, ti sei appena ripresa...fammi solo un cenno con la testa” annuisci e lei prosegue “Ti ricordi che ti ho portato il vestito di tua madre e ti ho lasciata sola con Martha?”.

Fai segno di sì con la testa.

“Bene”, Lanie ti accarezza una guancia e continua “Ti ricordi dell’incidente di Castle con l’auto?”.

Annuisci ancora, con le lacrime di nuovo pronte ad uscire.

“Ricordi di essere tornata alla villa a cambiarti?”.

Resti ad occhi chiusi mentre le dai un altro sì.

“E dopo? Ricordi qualcosa dopo?”.

No. L’ultima cosa che ricordi è che sei crollata mentre ti stavi cambiando.

Scuoti la testa mentre inizi a piangere silenziosamente.

“Nient’altro?”, domanda ancora, asciugandoti le guance.

Scuoti di nuovo la testa.

Lanie invece annuisce a sguardo basso, come se la sua domanda fosse solo una formalità e la tua risposta le avesse confermato quanto lei già sapesse.

Un altro mugolio annuncia l’imminente risveglio di Castle.

Lanie lo guarda per un attimo e poi torna a rivolgersi a te “Tesoro, abbiamo molte cose di cui parlare non appena si sarà svegliato anche Castle. Ma ora ti lascio riposare ancora un po’”.

La tua amica cerca di allontanarsi ma riesci a prenderle la mano, fermandola.

“Lanie”, sussurri il suo nome con appena un filo di voce, provocandoti una dolorosa fitta alla gola.

Sono gli occhi della dottoressa, ora, ad inumidirsi “Tesoro...non so proprio come dirtelo”.

Insisti, con gli occhi fissi nei suoi, supplicandola di darti una risposta e di placare la tua confusione.

Lanie si siede con attenzione vicino a te “Kate, da quel giorno...dall’incidente...”, si asciuga veloce le lacrime e con un sospiro si fa forza e quello che dice ti lascia senza fiato “...è passato un anno”.

 

 

Ivi’s corner:

 
*tatatataaaaaan* musichetta tipica dei colpi di scena, ahahahahahah :)

Ora, non mi cacciate subito nel bunker >.< non c’è nessuna hostess incinta quindi non vedo perché vi dovreste arrabbiare con me u.u

 
Alla prossimaaaaa :-**

 

Ivi87

   
 
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