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Autore: Chrystal_93    19/08/2014    5 recensioni
[partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92 | tabella autunno]
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#1- Rumbelle
#2- Henry/Grace
#3- Rumbelle
#4- SwanQueen
#5- Rumbelle
#6- Rumbelle
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Dal #1 capitolo: Belle non riuscì a trattenersi e una lacrima le scese a rigarle le guancia.
Gold la strinse a sé e le mormorò “Ti amo”.
Lei ricambiò l'abbraccio e disse: “Sei il cambiamento più bello della mia vita Rumple”.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Belle, Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Titolo della fanfiction: Autumn in love
Titolo del capitolo: Morsi d'amore
Personaggi: Emma Swan, Regina Mills  (comparsa di Signor Gold)
Genere: Fluff, romantico, slice of life
Rating: Giallo.
Tabella: Autunno
Prompt: Offerta di pace
Disclaimer: “Personaggi, luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Edward Kitsis e Adam Horowitz che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Once Upon A Time, appartengono solo a me.”
Note: questa fan fiction partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92.
 
 

Autumn in love

 

Morsi d'amore
 

Emma era seduta alla sua scrivania, nell'ufficio dello sceriffo, e continuava a tamburellare sul tavolo con la matita. Si passava una mano fra i capelli, sbuffava, spostava fogli ma niente riusciva a distrarla.

Era il loro primo anniversario insieme e non sapeva assolutamente cosa farle per regalo.

Un maglione? Troppo scontato e probabilmente non le sarebbe piaciuto. Era innegabile che si vestiva molto diversamente da lei e sicuramente, molto meno elegantemente.

Un gioiello? Troppo banale.

Henry le aveva detto che i regali più belli sono quelli più semplici, che proprio per la loro semplicità sono inaspettati e meravigliosi.

Ma Regina non era una donna semplice, non lo era mai stata e probabilmente non lo sarebbe stata mai.

Se persino quando andavano a fare la spesa assieme, al piccolo market della città, si mettevano a discutere per mezz'ora su quale dentifricio comprare o su quante calorie avessero le patatine che lei voleva portare a casa per insudiciare e ungere tutto il divano.

Le avrebbe volentieri preparato una cena con le sue mani, ma era Regina quella brava a cucinare, tanto brava e perfezionista che non le lasciava neanche spremere due arance la mattina.

“Che donna impossibile” sbuffò ad alta voce allontanandosi con una spinta dalla scrivania.

“E' sempre dura la vita coniugale con le regine.” la sorprese una voce.

Emma alzò lo sguardo e vide di fronte a sé, in piedi, e in perfetto completo nero, il signor Gold.

“Già, si...be'” disse riavvicinandosi alla scrivania e tentando di raccogliere i fogli sparsi qua e là.

“Che cosa la porta qui signor Gold? Se non fosse felicemente sposato con Belle direi che ha minacciato pesantemente qualcuno e che questo ha deciso di dar fuoco alla sua auto. Ma vista l'influenza che sua moglie ha su di lei ne dubito.”

“Infatti, sono un uomo nuovo, migliore.” disse sorridente e sedendosi fissò la fede che portava al dito. “Non ho trovato sua madre e così tanto valeva dirglielo a lei. Belle alla fine ha deciso di mettere un piccolo stand di libri alla fiera.”

“A si, la fiera” Sua madre era l'organizzatrice di quell'evento ed era una settimana buona che trotterellava in giro per cercare di far quadrare tutto. “Glielo riferirò. Ma non sarà pesante per Belle?”

Gold fece un sorriso tirato e scosse la testa. “Potrebbe ma mia moglie è estremamente testarda. E se di mezzo ci sono le cause perse o i libri non molla la presa. E in ogni caso ci sarò anche io, lei starà seduta tutto il tempo, farò montare una tenda perchè non arrivi il sole e trasporterò tutti gli scatoloni io stesso.”

Belle sorrise. Aveva già visto parecchie litigate tra i due. Belle però, nonostante il pancione, non voleva stare a sentire il marito e non si fermava neanche un attimo.

“D'accordo, allora mia madre sarà molto felice. Se non c'è altro mi saluti Belle, e gli dica di fare un salto a casa. Henry impazzisce all'idea di poter sentire sua zia scalciare.”

Gold sorrise e si alzò. Quando ormai era sulla porta si girò: “C'è un bellissimo campo, proprio vicino a quello dove tempo fa avevate piantato i fagioli magici”.

Emma lo guardò con aria sospetta. “E con questo cosa vorrebbe dire?”

Lui mosse le mani come soleva fare quand'era il Signore Oscuro e aggiunse “Se fossi in lei andrei a darci un'occhiata".

 

Quel pomeriggio Emma chiamò Regina chiedendole di andare lei a prendere Henry a scuola.

Si stava aggirando nel luogo indicatogli da Gold e non vide niente. Si girò in direzione della macchina pronta a ripartire quando un nitrito la fermò.

Un bellissimo cavallo marrone era a pochi metri da lei, nel campo.

“E tu chi sei?” chiese avvicinandosi. Il cavallo si lasciò accarezzare abbassando il muso all'altezza della sua mano tesa.

In quel momento la donna si ricordò di ciò che c'era scritto sul libro di Henry e sorridendo disse all'animale “Sai bello, penso di aver trovato il regalo giusto.”

 

“Swan perchè sono nella tua piccola macchina gialla, la sera del nostro anniversario e siamo in mezzo al nulla?”

Emma strinse il volante. “Non siamo in mezzo al nulla.”

“Dipende dai punti di vista cara” disse acida lei.

Dopo poco arrivarono a destinazione.

Erano le cinque e mezza ed essendo l'inizio di autunno la luce cominciava a calare.

“Eccoci, scendiamo qui.”

Regina scese prendendo con fatica dal sedile posteriore il cestino da picnic che si era portata dietro, su suggerimento di Emma.

Si avvicinò alla compagna che era ferma sul ciglio della strada, dandole le spalle.

Emma avanzò nel prato e girandosi le porse una mano.

“Che cosa ti fa pensare che voglia festeggiare affondando i miei nuovi stivali in un misto di... erba, fango e insetti?”

Ad Emma cadde la mano. Possibile che ogni volta facesse così?

“Ehi ma non eri tu quella cresciuta in un mondo dove non c'erano le strade asfaltate?” la rimbeccò.

“Si ma io usavo la carrozza e camminavo nel mio castello. E nel castello di tua madre.” disse alzando il mento.

Emma sospirò “E non puoi fare un'eccezione per una volta? E poi perchè diamine ti sei messa quei dannatissimi stiv...” Non fece in tempo a finire la frase che Regina aveva spalancato la bocca e l'aveva tranquillamente superata avanzando nel campo.

Emma si girò e vide che si stava avvicinando al cavallo.

“E lui? Da dove sbuca?”

Emma le si avvicinò e abbracciandola per dietro appoggiò la sua testa sulla spalla di lei.

“Sai mi sono ricordata che ami cavalcare. Ma non è per questo che ti ho portata qui”. Regina si girò e le due si presero le mani guardandosi negli occhi.

“Ho letto sul libro di nostro figlio l'incontro tra te e mia madre.” Regina abbassò lo sguardo pensando che quell'incontro, caldamente voluto e causato da sua madre Cora, era stato l'origine di tutti i suoi mali.

Emma lo notò e avvicinandosi le diede un leggero bacio sulle labbra.

“Se tu non l'avessi salvata, se le vostre vite non si fossero incrociate io e te non saremmo qui. E io non potrei festeggiare il primo di altri meravigliosi anni con l'amore della mia vita.”

Regina sorrise, concedendole uno di quei sorrisi sinceri e pieni d'amore e di commozione che le aveva mostrato ben poche volte.

“Emma tutto questo è...”

Emma questa volta annullò le distanze tra i loro corpi e dopo averla baciata la tenne stretta a sé.

“Buon anniversario Regina. Ti amo” le sussurrò prima di baciarle un orecchio.

Regina la strinse forte e affondò le mani tra i capelli biondi di lei, perdendosi nel loro profumo.

“Ti amo anche io, sceriffo Swan” disse ridendo.

Fu Emma a porre fine al loro abbraccio, con un non così celato fastidio di Regina.

“Be' che aspetti? Vuole fare aspettare il suo destriero signor sindaco?”

Regina sorrise e in men che non si dica balzò in sella.

“Vuoi salire?”

“No, direi che preferisco guardarti”

“Non sa cosa si perde sceriffo” disse dando un leggero colpo coi talloni ai fianchi dell'animale che partì subito al galoppo.

Emma sistemò una coperta per terra, in un punto in cui l'erba era più bassa e meno incolta e mise al centro di esso un cestino. Si sedette e rimase a osservare la sua compagna che galoppava, felice come poche l'aveva vista, come se fosse tornata bambina.

Quando Regina si avvicinò e scese da cavallo cominciarono a cenare.

“Dobbiamo sbrigarci prima che tramonti il sole. E poi comincia a fare freddo, ormai l'autunno ha preso il sopravvento” fece Emma con l'intento di andarsene.

“Aspetta un secondo, ho una cosa per te.”

Tirò fuori alcuni oggetti avvolti in fazzoletti di carta.

“E questi cosa sono?”

Regina gliene porse uno. “Sono un'offerta di pace. Prima ti ho trattata male e devo dire che è da una settimana che sono nervosa, e me la sono presa con te, ingiustamente.”

Regina era stata particolarmente intrattabile a causa della fiera che sua madre stava organizzando e che le stava creando un sacco di problemi logistici e burocratici e così negli ultimi giorni avevano litigato più spesso di quanto normalmente facevano, un paio di volte persino in pubblico, senza curarsi dei cittadini che le fissavano.

“Mi stai forse chiedendo scusa?”

Regina roteò gli occhi. “Una regina non chiede mai scusa.”

Emma sospirò rumorosamente, apposta. Aprì il fazzoletto e vi trovò una tortina alle mele.

“E questa la chiami offerti di pace? Proprio con le mele”

Regina strabuzzò gli occhi e con quel gesto le fece capire di non discutere di più.

“Mmh, ok, va bene la assaggio.” Regina era rimasta a fissarla, morso dopo morso, in attesa.

“Ma perchè mi stai fissando?” disse Emma con la bocca piena “E perchè non la mangi anche... ahia!” esclamò. I suoi incisivi si erano scontrati con qualcosa di duro.

Guardò meglio il dolce e vide che, da dentro di esso, compariva un pezzo di metallo.

Lo estrasse e si ritrovò con in mano un anello. Alzò lo sguardo verso Regina, incapace di chiudere la bocca che, per la sorpresa, era rimasta aperta.

“Una regina non chiede mai perdono. Ma questa regina ti chiede di diventare sua moglie.”

Emma spalancò ancora di più la bocca.

“Emma Swan, mi vuoi sposare?”


 

Erano le due di notte ormai e nessuna delle due stava dormendo. Erano distese, l'una accanto all'altra, senza vestiti e abbracciate strette, ascoltando il ritmo dei rispettivi cuori.

Emma cominciò ad accarezzare il braccio della compagna, giungendo fino ai fianchi.

“Swan” disse Regina spezzando il dolce silenzio che sino a prima regnava. “Non è che mi sposi per il mio titolo vero?”

Emma alzò lo sguardo e vide la sua dolce metà sorridere beffarda.

“No” rispose e la baciò teneramente sulle labbra “Ti sposo per la tua incredibile umiltà.” Poi, prima di morderle giocosamente il labbro inferiore aggiunse, con un sorriso divertito “E per la tua infinita e splendida collezione di stivali griffati.”




Note dell'Autrice
Ho aspettato un po' per postare questo.  Il 95% è perchè volevo aspettare che tutti avessero la possibilità di leggere con tutta calma il capitolo precedente, o gli altri capitoli; il 5% è perchè questa è la prima SwanQueen in cui mi avvenuturo. Non essendo molto ferrata ho paura ancora adesso, che mi accingo a postarla, che sia venuta una schifezza. Dovevo farla fluff e dovevo rispettare il prompt ma non è questo il problema. Perciò spero di esser stata credibile tra le due, ma questo dovrete dirmelo voi, soprattutto chi è fan di questa stratopica (si dai, citiamo Geronimo Stilton) coppia. All'inizio non mi fermavo nemmeno a leggere ff su di loro e poi... poi quando l'ho fatto mi hanno preso. Pensavo non fossero credibili e invece una parte di me vorrebbe tanto vederle insieme nella serie. Pensate che risate ci faremo. Accetterei più volentieri i pochi momenti Rumbelle se potessi vedere meno Charmings e più loro due. Avrei i crampi allo stomaco probabilmente dalle loro battute. Ma non sucedderà quindi mi fermo a desiderare di leggerle.
Ecco, un altro papiro. Allora per sbrigarci vi esorto a dirmi cosa ne pensate, qualunque cosa, seriamente.
Ora passiamo ai ringraziamenti!
-un grazie a seasonoflove, AthenaKB, Elema, Euridice100, elly_didyme_volturi per aver recensito il capitolo (ed anche gli altri) precedente. Ehi, siete come un'oasi in mezzo al deserto!
-un grazie a elly_didyme_volturi per averla inserita tra i preferiti. Che dire? Grazie di cuore!
-un grazie anche a AthenaKB, Elema, Emyscarano, pepper snixx heat, Pixer, Rumple_bumple per aver messo questa raccolta tra le seguite. Spero che questa one shot non ve la faccia togliere xD
-e un grazie non meno importante e non meno grande a tutti coloro che sono passati e hanno letto, anche senza apprezzare. Grazie!

  
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