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Autore: Yasha 26    20/08/2014    7 recensioni
- E così hai deciso di andartene davvero Aki? Sicuro di non volerci ripensare? -
- No Kagome, preferisco andare via. Starti vicino è troppo complicato per me, lo sai. Vederti tutti i giorni e non poterti amare, mi sta uccidendo. -
- È un vero peccato perdere un ottimo avvocato e amico come te Aki. -
Un altro pezzo della mia vita se ne va. Che tristezza. Lui però lo capisco. Sono anni che Akitoki è innamorato di me, dai tempi dell’università. Se solo mi fossi innamorata di lui, invece di quell’essere orribile di InuYasha!
Ancora oggi, dopo più di cinque anni. ripenso al giorno in cui mi abbandonò per la sua carriera.
Lo amavo così tanto.
Credevo che la nostra fosse una storia d’amore perfetta, come quelle dei film, invece, dopo cinque anni, se ne uscì con “ho trovato lavoro a Londra”, è partito ed è sparito per sempre dalla mia vita.
Così mi sono ritrovata ad annegare in un mare di ricordi e di promesse perdute nel vento.
Ora è ritornato, ma non gli permetterò di stravolgere la mia vita e quella di Sayuri!
INCOMPIUTA. IN REVISIONE GRAMMATICALE
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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-Kikyo!-       esclamo sorpreso
Che diavolo ci fa nel  mio appartamento?
Lei si volta e mi corre incontro in lacrime. Ora che le prende? Un’altra delle sue patetiche scenette per spillarmi soldi?
-Kikyo mi dici che ci fai in casa mia? Come sei entrata?-      le chiedo scrollandomela da dosso
-Mi sei mancato tantissimo InuYasha! Perché non hai risposto alle mie chiamate?-       domanda asciugandosi le lacrime con la manica del vestito
Ma che le prende? Non l’ho mai vista piangere così.
-Avevo da fare. Ora mi dici perché sei qui?-
-Ehm…-       mi richiama Kagome ricordandomi la sua presenza
Oh cavolo! Sarà furiosa!
-A quanto  pare InuYasha ha il brutto vizio di non rispondere alle chiamate altrui. Posso sapere chi sei?-       chiede affiancandomi e guardando Kikyo
-Io sono sua moglie. Chi sei tu piuttosto, ragazzina! Perché sei nel suo appartamento?-     le risponde Kikyo col suo solito fare altezzoso
-Ex…moglie. Sei la mia ex Kikyo e lo sei già da mesi, quindi non presentarti come tale! Lei è Kagome, la mia fidanzata e futura moglie.-     gliela presento io in modo già alterato
Non la sopporto proprio. Soprattutto le sue finte scenate.
-La tua…fidanzata? Mi hai già sostituita?-       
-Non ti ho sostituita Kikyo. Tra noi non c’è mai stato amore e lo sai.-
-Aspetta un attimo…hai detto Kagome? Non mi dire che lei è ”quella” Kagome? Quella che si scopava il tuo amico?!-         sostiene lei malefica, come sempre, e vedo Kagome lanciare fiamme dagli occhi
-Kikyo taci! E’ una lunga storia che non ti riguarda minimamente! E ora parla e dimmi che fai qui!-        domando alzando la voce
Non riuscirà nel suo piano di mettermela contro. Non una seconda volta!
Guardo Kagome che sembra volermi incenerire con lo sguardo. I suoi occhi stanno dicendo “dopo facciamo i conti noi due!”.
-Ho bisogno di parlarti InuYasha.-
-Bene, dimmi e sparisci.-         dico duro
Lei guarda Kagome e poi me.
-Da soli.-      precisa
-Non ho segreti con la mia fidanzata, quindi puoi anche parlare davanti a lei.-        
Vedo Kikyo titubante, poi le vedo fare un gesto che non mi sarei mai aspettato. Si passa una mano tra i capelli e li tira via, mostrandomi una testa che sembra rasata.
Aveva una parrucca!
Sbianco al solo pensiero di ciò che potrebbe significare e una morsa mi prende allo stomaco.
Al suo posto si materializza l’immagine di mia madre, priva di capelli e col viso scavato dalla chemioterapia.
-Ti prego InuYasha. E’ una cosa…personale, molto personale.-      insiste lei cambiando tono, quasi in lacrime
Rimango immobile qualche istante, perso nei miei tristi ricordi e di come non sia stato in grado di aiutare mia madre a guarire dalla leucemia che me l’ha portata via troppo presto. E’ Kagome a risvegliarmi mettendo una mano sul mio braccio.
-Vi lascio soli. Io vado in ufficio. Mi raggiungi lì?-     mi chiede deponendo l’artiglieria che stava già preparando
Credo ci sia rimasta male anche lei. Annuisco, senza parole, e la vedo andare via.
Ritorno a fissare Kikyo incredulo.
-Ti prego non guardarmi così. Mi sento peggio.-       dice dandomi le spalle e rimettendosi la parrucca
-Ki…Kikyo, ma quando…come…-      balbetto, non riuscendo nemmeno a formulare una frase di senso compiuto
-Da circa cinque mesi. Ho provato a cercarti per chiederti aiuto. Mi sentivo sola. A New York non ho nessuno. Ma tu mi ignoravi, così sono venuta io. Non mi resta più molto da vivere. Speravo di passare con te gli ultimi mesi che mi restano ma….ora…c’è quella…-      spiega scoppiando in un fiume di lacrime
 Mi sento in dovere di abbracciarla. Per quante incomprensioni e liti possiamo aver avuto, questa è una cosa che cancella tutto.
La lascio sfogare tra le mie braccia. Mai prima di oggi l’ho vista così indifesa e fragile. L’ombra di ciò che era quando eravamo sposati.
-Dov’è?-    le chiedo in un sussurro, quasi come temessi di saperlo
-Al pancreas.-        risponde stringendosi a me
-Ed è così avanzato da lasciarti poco da vivere?-        domando con un nodo alla gola
-Ha già parecchie metastasi.-     dice singhiozzando
-Ma sei sicura? Magari i medici si sono sbagliati. Non sarebbe la prima volta. Consulteremo un medico qui e vedrai che lo sconfiggeremo. Magari ricorrendo alla chirurgia e…-
-InuYasha ho già consultato molti oncologi a New York. Credi lì non  ce ne siano di bravi? Tutti lo stesso responso. Ecco leggi.-       mi dice prendendo una cartellina con dentro varie analisi: marker tumorali, risonanze magnetiche, tac e altre cose
Capisco ben poco delle diciture e dei termini usati dai medici. Solo la parola adenocarcinoma mi fa capire.
-Riusciremo a trovare un medico ancora più bravo! Te lo prometto Kikyo. Non lascerò morire anche te!-    esclamo dando un pugno al tavolo
È vero, siamo divorziati, è stata una piaga sopportarla, ma è stata comunque mia moglie e umanamente non potrei mai lasciarla da sola.
-InuYasha…non c’è più niente da fare. Mi restano poche settimane di vita, forse tre o quattro mesi. Lo so che questa storia ti ricorda quella di tua madre, ma ciò che ti dissi all’epoca ti ripeto ora…non è colpa tua. Non sei un Dio e non puoi curare l’incurabile. Ti chiedo solo di restarmi accanto per i mesi che mi restano. Non farmi morire da sola ti prego.-      mi supplica piangendo
-Non ti lascerò morire da sola Kikyo. Te lo prometto.-         giuro abbracciandola per consolarla
-Allora ritornerai a vivere qui? Con me?-       chiede speranzosa
Oh no cavolo! Questo no! E non ora che ho chiesto a Kagome di sposarmi. Non posso. Non voglio.
-No Kikyo. Le cose tra di noi non cambiano mi spiace. Sarebbe un’inutile finzione. Io amo Kagome e presto la sposerò. So che per te è dura, ma fingere di essere una coppia felice non funzionerebbe. Abbiamo caratteri contrastanti lo sai meglio di me. Ma ti starò vicino come amico e non ti abbandonerò mai.-
-Ho capito…-      dice dispiaciuta allontanandosi da me
Lo so che lei vorrebbe tutt’altra cosa ma io non sono in grado di dargliela. Mi spiace infinitamente per lei, ma non posso sacrificare un’altra volta la vita di Kagome e di mia figlia. Non ora che Kagome si è lasciata nuovamente andare.
-E se la tua ragazza non mi volesse tra i piedi?-
-Kagome è una brava persona. Non avrà nulla in contrario. Ne sono sicuro.-     affermo convinto
Su questo ci metto la mano sul fuoco. Kagome non sarà contraria. In fondo le spiegherò che per me Kikyo non conta più nulla. Io amo solo lei. Ho sempre amato solo lei. Aiuterò Kikyo perché non ha nessuno e io sono l’unico che possa farlo.
Dopo un’altra ora passata a parlare saluto Kikyo e torno in ufficio. Spero non mi aspetti un campo di battaglia.
 
 
                                                               ************************
 

Arrivo a lavoro con un musone così lungo che se ne accorgono tutti, anche da lontano. Ad ogni passo che facevo per arrivare in ufficio qualcuno mi chiedeva se stessi bene.
“No non va bene perché la ex del mio futuro marito è ritornata a rompermi le uova nel paniere!” avrei tanto voluto rispondere. Ma ovviamente fingevo un sorriso di circostanza dicendo che avevo solo un lieve mal di testa.
Arrivo finalmente davanti la porta del mio ufficio ed entro.
-Buon giorno Sang…-
-Ehi tu! Che è successo? Che ti ha fatto quel bastardo stavolta?-       mi travolge non dandomi neppure il tempo di finire la frase
-Ma…sono appena entrata.-
-Ti ho vista dalla finestra. Ti trascinavi come uno zombie. Che ti ha fatto, confessa! Così lo raggiungo e lo uccido!-          esclama battagliera
-Beh…veramente lui non mi ha fatto nulla.-      dico sedendomi stancamente sul divano
-Ah no? E allora chi è capace di ridurti ad uno straccio?-        domanda sedendosi accanto a me
-La ex.-    rispondo solamente
-La ex? Di chi?-       chiede lei confusa
-Di InuYasha.-
-La ex moglie di InuYasha? Quella di New York?-
-Perché, ha forse altre mogli che non so in altri paesi?-       chiedo ironica
-Lo sai che intendo. E che ci faceva qui? Dove l’hai incontrata? In tribunale?-
-No, nella vecchia casa di InuYasha. Siamo entrati e l’abbiamo trovata lì.-
-Nel suo vecchio appartamento? E che ci faceva lì? E soprattutto voi due, che ci facevate lì?-      chiede sospettosa, così io arrossisco
-Beh, ecco, noi…-
-Non dirmi che… volevate farlo?-      chiede lei sorpresa
-Sì.-       rispondo imbarazzata
Non mi piace molto parlare di queste cose, anche perché sono anni che non lo faccio.
-Ma porca miseriaccia! Proprio ora che ti eri decisa spunta quell’arpia?  Ha rovinato la vostra “prima volta” dopo sei anni! Ora chissà quando ricapiterà!-         dice delusa sbuffando
Sango ha sempre trovato stupido da parte mia la decisione di attendere. Ha sempre detto che avendolo perdonato era inutile aspettare oltre e che avrei dovuto godermi finalmente del buono e sano sesso. Certe volte penso che le cattive abitudini di Miroku le abbia prese anche lei. Miroku ai tempi dell’università era un gran farfallone. Poi quando ha conosciuto Sango è diventato un altro. Le altre donne non le vedeva nemmeno. Ma dai discorsi che faceva certe volte Sango prima che ritornasse InuYasha, tipo spronarmi a fare sesso con un gigolò o anche con Hiro, solo perché il sesso allunga la vita dice lei, mi fa pensare che sia lei ad essere un po’ maniaca. Chissà, forse Miroku si è sentito completato da una maniaca come lui.
-Perché stai sorridendo?-      domanda lei vedendomi ridere al pensiero appena fatto
-Oh no no nulla. Comunque sarai felice di sapere che quella donna non ha rovinato la nostra “prima volta” dopo essere ritornati insieme.-      ammetto arrossendo nuovamente
-Cosa? Allora lo avete già fatto? Quando?-    
-Ieri sera, per tutta la notte, poi anche stamattina dentro la doccia.-       confesso diventando più rossa della tappezzeria del divano.
Sango ha la bocca spalancata dalla sorpresa.
-Waaaah è una notizia magnifica!-     esulta per poi abbracciarmi
-Veramente la notizia magnifica deve ancora arrivare.-        proseguo io
-Che intendi?-
-Mi ha chiesto di sposarlo.-       rivelo mostrandole l’anello che mia ha comparato ieri
-Kagome ma...è una cosa sconvolgente! Ti ha davvero chiesto di sposarlo? Così presto?-         domanda lei stupita
-Sì, l’ha fatto.-
-E tu?-         chiede ansiosa di ricevere la risposta
-Ho accettato!-
-Oh amica mia! Sapessi quanto sono felice per voi. Soprattutto per Sayuri che adesso avrà un padre, anzi, “suo” padre.-          dice lei commossa
-Sai, mi ha chiesto di adottarla e riconoscerla come figlia sua.-
-Ti ha davvero chiesto una cosa del genere? Lo ha fatto davvero? Wow la cosa gli fa davvero onore.-
-Già, wow. Peccato che quella sia davvero sua figlia e io non so come dirglielo. Quando lo farò mi odierà Sango.-        constato triste
-Non ti odierà Kagome. Ma devi dirglielo prima che la riconosca e che vi sposiate. Devi essere sincera con lui. Lo merita adesso. Ha dimostrato di essere un grand’uomo con questa richiesta di riconoscere la figlia di un altro, perché non dimentichiamoci che per lui Sayuri è la figlia di un altro uomo, che neppure conosce.-         mi fa riflettere Sango
-Già, lo so. Dovrò rivelarglielo prima o poi. Mi ha dato diverse prove di essere cambiato e di essere cresciuto. Merita tutta la mia fiducia. Però ora che è ricomparsa la ex moglie ho paura. Che vorrà? E se mi lasciasse per lei?-          
-Perché dovrebbe farlo dopo le cose che vi siete detti?-
-Credo sia malata Sango. Gravemente malata. Era senza capelli, indossava una parrucca. Ciò vuol dire solo una cosa.-
-Beh questo mi spiace. E’ un male che non si augura neppure al peggior nemico. Ma adesso lei dov’è? E InuYasha?-
-Li ho lasciati da soli a parlare.-
-Che cosa? Come hai potuto lasciarli da soli in quella casa?-     strilla lei furiosa
-E che altro avrei potuto fare? Lei mi ha chiesto di parlargli da sola. Non potevo imporre la mia presenza per gelosia. Avrebbe significato non  avere fiducia in lui.-       spiego convinta
-Hai ragione. Però tieni gli occhi aperti. Da quello che mi hai raccontato quella donna era legata ai soldi. Potrebbe approfittare del suo stato per fare compassione ad InuYasha e portartelo via.-         
-Oh Kami no! Non mi sei di aiuto così Sango!-      esclamo preoccupata
-Mi spiace tesoro, ma è una cosa che devi tenere in considerazione. A pensare male si commette peccato, però ci si indovina.-       dice lei e non posso fare altro che darle ragione
E adesso che faccio?
 
InuYasha ritorna in ufficio dopo un paio di ore. Sango è fuori a pranzo con Miroku quindi siamo noi due da soli.
-Ehi. Com’è andata?-      chiedo con cautela
-Male. Ha un cancro terminale. Dannazione!-       esclama con rabbia dando un pugno alla sua scrivania dopo essersi seduto
Il gesto mi fa sussultare. Non me l’aspettavo e lui se ne accorge.
-Scusami amore. Non volevo spaventarti. È solo che in lei io…-     lascia la frase a metà ma so già dove vuole arrivare
-Hai rivisto Izayoi.-          dico per lui
-Sì. E anche adesso come allora sono impotente. Non c’è nulla che io possa fare per impedire alla morte di portarla via. Maledizione…è ancora così giovane!-          ringhia furioso, ma come dargli torto
Mi è sembrato avesse su per  giù la mia età.
-Sei sicuro non ci sia più nulla da fare? Magari qualche altro medico potrebbe vederla e…-
-Sarebbe inutile. Ha già visto i migliori medici e tutti le hanno detto che le restano pochi mesi di vita.-     mi interrompe spiegandomi la triste situazione
-Capisco.-
-Kagome io devo starle accanto. Non posso lasciarla sola. Non ha parenti in vita, io sono l’unica persona che le sia rimasta.-      mi rivela con sguardo dispiaciuto
E’ qui sento spezzarsi il mio cuore. Che Sango avesse ragione? Non può farmi questo! Non di nuovo. Non ora!
-Cosa stai cercando di dirmi? Che mi lasci per tornare da lei?-       chiedo quasi sull’orlo delle lacrime
-Che cosa? Assolutamente no! Non potrei mai lasciarti per nessun motivo al mondo!-       mi rassicura alzandosi e abbracciandomi
Tiro un sospiro di sollievo e il mio cuore torna ad essere leggero come un piuma.
-Come puoi aver pensato che ti avrei lasciata per Kikyo? Soprattutto dopo quello che è accaduto ieri?-    mi chiede deluso
-Mi dispiace. Sono stata una stupida. Perdonami. È solo che quando hai cominciato il tuo discorso ho pensato che…-
-Appunto, avevo appena cominciato Kagome. Non mi hai nemmeno fatto finire che subito sei giunta alle tue conclusioni.-
-Mi sento davvero mortificata in questo momento. Vorrei sprofondare dentro un buco nero talmente mi sento in colpa. Scusami. Davvero.-         dico dispiaciuta
-Va bene lasciamo perdere. Capisco che dopo quello che ti ho fatto passare tentenni ancora a fidarti di me. Ma ti farò ricredere.-
Annuisco solamente. C’è ben poco che possa dire. Purtroppo ha ragione, ancora non mi fido del tutto. Ho sempre quella paura che lui giri i tacchi e vada via da un momento all’altro.
-Comunque stavo dicendo, che voglio occuparmi di lei. Starle vicino in questo momento così difficile, ma spero tu non me lo impedisca…-        dice guardandomi negli occhi
E che si aspetta che risponda? Che gli do via libera di occuparsi della sua ex?
-Se questo non inciderà sul nostro rapporto non ho nulla in contrario. Spero solo lei non ne approfitti per tenerti lontano da me. Non mi sono piaciute le sue parole nei miei riguardi. Erano parole dette con cattiverie.-       sostengo infastidita
-Lo so. Ma cerca di capirla. Dev’essere arrabbiata con tutto e tutti. Di sicuro non voleva aggredirti.-         sostiene lui, lasciandomi comunque perplessa
Quella Kikyo non mi ha fatto per niente una bella impressione. Forse sbaglierò, magari la sto mal giudicando ma, solitamente il mio istinto non sbaglia mai.
 
Parliamo ancora un po’ di quella donna e già vorrei impiccarmi! Ok starà anche per morire ma ciò non toglie che sia stata la sua ex. Quella con cui si è strusciato tra le lenzuola.
Mentre mi racconta di lei faccio finta di ascoltarlo con attenzione quando invece non potrebbe importarmene più di tanto. Ma ho timore di diglielo, non vorrei mi prendesse per una persona insensibile, che poi è ciò che mi sento adesso, ma è più forte di me, mi innervosisce sentirlo parlare di questa Kikyo!
Per fortuna a salvarmi ci pensa Sango ritornando in ufficio, anche se noto che ha un’espressione parecchio cupa. Il fatto poi che mi si sia avvicinata esitante mi da la dimostrazione che qualcosa non va.
-Che succede Sango?-      chiedo subito
-Kagome, ha chiamato Koga. Ricordi quei frammenti di pelle e sangue rinvenuti  sotto le unghie di Hiro?-
-Certo che sì! Ha un riscontro con qualcuno?-       chiedo piena di speranza
-Sì, appartengono a Kenichi Watanabe, un esponente della Yakuza, ritrovato morto un mese fa.-      mi rivela dispiaciuta
-Cosa? Uno Yakuza? Ma…perché mai uno della Yakuza avrebbe dovuto uccidere Hiro dopo averlo violentato? Lui lavorava sotto la loro protezione.-        esprimo piena di dubbi
-E soprattutto perché fare rinvenire il corpo coi genitali in mano…-     ci ricorda InuYasha
-Non saprei, ma il DNA parla chiaro. -
Mi sembra troppo assurda l’ipotesi che un membro della Yakuza abbia ucciso Hiro. A che pro? E poi non sembrava la tipica esecuzione degli Yakuza.
-Sango fammi avere tutte le notizie possibili su questo tizio. Voglio capire che tipo di legame ci fosse tra lui e Hiro.-      chiedo alla mia amica
-Certo. Appena ho tutto te lo faccio avere.-         dice lasciandomi nuovamente sola con InuYasha
-Questa storia non mi piace per niente.-            esclama InuYasha perplesso
-In che senso?-
-Questa storia di un esponente della Yakuza che uccide un…prostituto…ma dai! Quello che gli hanno fatto era un messaggio per qualcuno. E quel qualcuno sono sicuro che sia tu Kagome. Lo ripeto: questa cosa non mi piace per niente! C’è qualcosa sotto!-
-Lo penso anch’ io, ma fintanto che non avremo altri indizi non possiamo fare altro che ricerche su quel Watanabe.-
-Che per coincidenza è anche morto.-
-Che intendi dire?-
-Nulla nulla, lasciamo stare. Piuttosto ritornando a noi…-     dice prendendomi la mano e addolcendo lo sguardo
-Quando diremo a Sayuri che voglio adottarla?-
-Oh…beh…-     cavolo è vero! Vuole adottare sua figlia! Come me la cavo?
-Non vuoi dirglielo forse?-      chiede notando la mia perplessità
-No! Cioè sì! E’ che…-       balbetto ansiosa
Kagome devi dirglielo prima o poi, ma come? Ok ora glielo dico…forza dai…su…fatti coraggio!
-Va bene possiamo dirglielo stasera.-     mi sfugge alla fine
Nooo stupida cretina! Oh Kami mi taglierei la lingua in questo momento! Che codarda che sono!
-Splendido! Allora prima di tornare a casa passiamo a prendere un dolce. Dobbiamo festeggiare!-     esclama euforico
 
Quanto mi sento in colpa. Non riesco a dirgli la verità. Lui è così dolce e premuroso con Sayuri. Come reagirà quando gli dirò che gli ho mentito? Mi lascerà e scapperà un’altra volta? No stavolta non lo sopporterei! Non di nuovo. E nemmeno Sayuri lo accetterebbe. Si è affezionata subito a lui, quasi come se il suo istinto sentisse di essergli legata. In che pasticcio mi sono messa?
-Kagome tutto bene? Sei taciturna da tutto il pomeriggio.-    mi chiede lui mentre torniamo a casa
-No è che pensavo…a Hiro.-    mento
-Sicura? Perché hai quasi le lacrime agli occhi. Non è che temi la reazione di Sayuri alla mia proposta? Temi non possa volermi come…padre?-
-Cosa? No assolutamente! Anzi, credo la farai molto felice. Ha sempre desiderato un padre, ma io non ho saputo darglielo.-    rispondo iniziando a piangere
Sto negando a mia figlia il suo vero padre. Sono una persona terribilmente  egoista! Ma che madre sono?
-Ehi no tesoro…perché piangi adesso? Non è colpa tua se suo padre vi ha abbandonate. Tu hai fatto quello che hai potuto.-     prova a consolarmi, ma la sua frase mi lascia perplessa
-Perché dici che ci ha abbandonate?-            
-Andiamo Kagome…disperso in mare. Chi ci crede. Ovvio che vi abbia abbandonate e per non dare un dispiacere a Sayuri avete inventato quella menzogna.-        spiega rabbuiandosi, anche se non ne capisco il motivo
Comunque giunti a questo punto è inutile mentire ancora.
-Hai ragione. Ci ha abbandonate. Sayuri è cresciuta senza suo padre. Le abbiamo detto una bugia per non farla soffrire. L’unica figura maschile di riferimento per lei era Miroku dato che il nonno è anziano e non poteva starle dietro.-
-E…se suo padre…ritornasse?-    mi chiede fissandomi dritta negli occhi
Perché questa domanda? E che dovrei rispondere? Che è già tornato?
Ok…o adesso o mai più!
-InuYasha…volevo parlartene da tempo. Non so davvero  da dove cominciare ma…-     e non comincio infatti, perché vengo interrotta dal cellulare di InuYasha
Ok non è proprio destino mi sa.
-Pronto?-    risponde sbuffando
-Hai preso i farmaci che ti ha dato il medico?-      chiede allarmato
Indovina chi sarà?  Ovviamente la ex mogliettina.
-D’accordo arrivo subito!-         dice chiudendo la chiamata
-Era Kikyo giusto?-
-Mi dispiace Kagome. Sta male e non mi sento di lasciarla sola.-       si scusa dispiaciuto
-Non preoccuparti va. Se hai bisogno d’aiuto per portarla in ospedale chiamami e arrivo ok?-         lo rassicuro sorridendo, anche se forzatamente
-Sei un angelo. Grazie!-
Già come no. Sono proprio un angelo…
 
-Sono tornata.-    sbuffo una volta a casa
-Ciao mamma! Ma dov’è InuYasha?-       mi accoglie Sayuri, notando subito l’assenza di suo padre
-Aveva un impegno quindi non cenerà con noi stasera.-
-Ah…ho capito.-      dice dispiaciuta tornando nella sua camera
Tesoro mio, qualcosa mi dice che questa non sarà l’unica sera che passeremo senza di lui. Per adesso non dico nulla sulla sua proposta. Mi sembra giusto farlo quando sarà presente anche lui quindi gli anelli staranno  al chiuso per un po’. Speriamo non troppo.
Chissà cosa penserebbe Sayuri se gli dicessi che è suo padre. A questo non avevo mai pensato! Potrebbe odiarmi per non averle mai detto la verità? Questo non potrei mai perdonarmelo. Che faccio? Cosa devo fare???
 
 
                                                                    *********************
 
 
-Tieni prendi queste.-     le dico passandole due delle compresse trovate sul tavolo
-Ti ringrazio InuYasha.-      risponde prendendo le pillole e buttandole giù
Quando sono arrivato l’ho trovata stesa sul divano a contorcersi dai dolori.
-Non sarebbe meglio se ti portassi in ospedale? Lì possono far passare prima il dolore e magari…-
-NO!-     urla sgranando gli occhi, facendomi quasi sussultare
Che reazione.
-Cioè…io…no è meglio di no. Se mi ci porti non mi fanno più uscire e non voglio morire in un letto d’ospedale.-      riprende, notando il mio silenzio
-Ma non devi mica restarci contro voglia. Ti fai dare un antidolorifico e poi torniamo a casa.-     insisto preoccupato
-Non serve. Il mio medico mi ha già prescritto qualcosa per il dolore. Anzi, mi sento già meglio, non preoccuparti.-            dice sorridendo
-Sicura?-   
-Sicurissima. Solo mi faresti sentire più tranquilla se rimanessi qui stanotte.-    domanda cogliendomi di sorpresa, ma in effetti non posso lasciarla sola
-Certo. Mi sistemerò sul divano.-   
-Non serve! Puoi dormire nel letto con me. Siamo grandi e vaccinati per dormire e basta non credi?-    propone lei
-Non è una buona idea Kikyo. Non perché ci sia il rischio che accada qualcosa, ma perché mancherei di rispetto a Kagome. Grazie ma dormirò sul divano.-       spiego dirigendomi verso l’armadio per prendere le coperte
Si vede che è dispiaciuta, ma certo non alimenterò qualcosa che non c’è.
La notte scorre tranquilla per fortuna. Dopo averla messa a letto si è addormentata.
Mi alzo tutto indolenzito, il divano non è massimo della comodità. Mi preparo un caffè e nel frattempo Kikyo mi raggiunge in cucina.
-Buon giorno.-   mi saluta sorridendo
-Buon giorno a te. Come ti senti?-
-Meglio. Grazie per essere rimasto stanotte.-
-Figurati. Ora però devo tornare a casa per rinfrescarmi e andare in ufficio.-
-Puoi fare la doccia qui. Ho visto che nell’armadio hai qualche abito. Tranquillo non ti spierò mentre la fai.-      ridacchia allegra
Kikyo che ride? E’ la prima volta che la vedo sorridere. Incredibile.
-Ok va bene. Risparmierò tempo.-
Dopo una veloce doccia la saluto e scappo in ufficio. Kagome non è ancora arrivata.
-Buon giorno InuYasha.-    mi saluta Sango
-‘Giorno a te.-
-Come mai quella faccia? Non avrai litigato con Kagome vero?-    chiede con sguardo minaccioso
-Assolutamente no!-           mi difendo subito
Questa donna fa paura!
-Ah…allora ok. Ti va di parlarne?-    domanda più amichevolmente
-Si tratta della mia ex. Immagino Kagome te ne abbia parlato.-
-Già. Mi spiace per lei.-
-Non abbiamo avuto un buon rapporto negli ultimi tempi. Ero perfino arrivato a detestarla, però, non le avrei mai augurato di certo questo.-      sbuffo stremato di avere a che fare con questa maledetta malattia
-E’ normale. Gli screzi li abbiamo tutti. Ma sei sicuro che non si possa fare proprio più nulla? Hai provato a convincerla a farsi vedere da un altro medico? Sai, capita spesso che sbaglino le diagnosi.-
-C’ho provato ma dice che è inutile. Ha già visto altri medici a New York.-
-Capisco. Quindi le starai vicino fino alla fine?-
-Non ho altra scelta. Non voglio lasciarla da sola in questi ultimi giorni.-
 
Giorni…diciamo pure mesi. Sono tre mesi che corro da Kikyo ad ogni sua chiamata, e casualità vuole, sempre la sera o quando sto con Kagome.
Maledizione, quasi non la sfioro più! Lei per forza di cose è fatta più fredda e distaccata e quando siamo liberi non manca di farmi le frecciatine  “oggi non ci interrompe Kikyo?”   “oggi nessuna urgenza o crisi di panico?”
E’ stressante! Devo avere a che fare con entrambe e la cosa non è facile. Capisco Kagome, ma questi sono gli ultimi istanti di vita di Kikyo. Che altro dovrei fare? Lasciarla sola a se stessa? Farla morire chiusa in casa? No non posso.
Io e Kagome abbiamo una vita davanti. Lei no, ed è giusto che me occupi fino alla fine dei suoi giorni.
-InuYasha mi porti a ballare fuori stasera?-   
-Veramente avrei un impegno con Kagome stasera. Facciamo sabato prossimo ok?-
-Ma potrei non essere viva sabato prossimo!-     ecco la solita frase!
-Sarai vivissima Kikyo. Non posso rimandare. E poi non sto con Sayuri da tempo.-
-Ma quella non è nemmeno tua figlia! Perché dovresti occuparti della figlia di qualcun altro?-    sbotta furiosa, lasciandomi stupito
-Me ne occupo perché le voglio bene! Così come mi sto occupando di te anche se non sei mia moglie!-      nemmeno il tempo di terminare la frase che vorrei rimangiarmela
I suoi occhi si inumidiscono e io mi do per l’ennesima volta del coglione. Ma lei ha la straordinaria capacità di tirare fuori il mio lato peggiore coi suoi capricci ed i suoi insulti.
-Se sono questo gran peso allora vai da loro. Me la caverò da sola.-     dice dandomi le spalle e andandosi a chiudere in camera
-Kikyo mi dispiace. Non avrei dovuto dirlo. Esci dai…parliamone.-       le chiedo da dietro la porta
-No vai via! Non voglio la tua pietà!-
-Non è pietà. Dai apri la porta!-   insisto bussando dato che ha chiuso a chiave
-Ho detto di no! Vai dalla tua famiglia. Io morirò da sola, come sono sempre stata nella vita. Ora vattene ti prego.-    urla tra i singhiozzi
-Non vado da nessuna finchè non ti calmi! Apri subito o sfondo la porta!-      sbraito tra il furioso e il preoccupato, ma non ricevo più risposta
-Kikyo!-      continuo, ma niente, così mi decido a dare una spallata alla porta ed entro in camera, trovandola vuota
Mi dirigo nel bagno e la trovo lì, tra i cocci dello specchio che ha appena rotto e con in mano uno di essi, puntato al suo polso
-Kikyo che accidenti stai facendo?!-      l’afferro velocemente prima che si tagli
-Lasciami! Fammi morire come voglio io. Così non sarò più un peso per nessuno!-    strilla dimenandosi e ferendosi i piedi coi cocci per terra
-Smettila di fare la stupida! Lascia quel pezzo di vetro o ti spesso il polso capito?!-
Finalmente la sento arrendersi in lacrime tra le mie braccia, così la sollevo e la porto a letto, dove si rannicchia continuando a piangere.
-Kikyo ti prego, non fare così…-
-Lasciami stare.-
Accidenti la cosa andrà per le lunghe! Non mi resta che chiamare Kagome e disdire per forza l’uscita di stasera.
Kami… sarà furiosa!
 
 
                                                                              *****************
 
 
-Tesoro sei pronta? Tra un po’ arriva Inu.-
-Sì mamma. Come sto?-      dice volteggiando col suo nuovo abito fiorato
-Sei meravigliosa amore mio!-            le dico abbracciandola forte
Quanto è bella la mia bambina!
-Mamma mi rovini il vestito così.-     si lamenta lei
-Ok scusa. Vedo che siamo fatte vanitose eh?-    la prendo in giro
-Sì, perché è tanto che non usciamo con papi Inu.-
Ha ragione poverina. Grazie a Kikyo e alle sue continue chiamate non lo vediamo quasi più la sera. Chissà perché quella donna sta male solo la sera o la domenica. Sarò cattiva ma comincio a credere che faccia finta per tenere lontano InuYasha da noi. Per fortuna stasera sarà tutto nostro.
-Mamma ti squilla il cellulare.-      mi avverte Sayuri, non l’avevo proprio sentito
Guardo il display ed è il numero di InuYasha. Starà arrivando.
-Dimmi amore.-    rispondo sorridente
“-Ehm…Kagome…io…- “      inizia  sbuffando, come dispiaciuto, e già capisco
-Aspetta…non starai cercando di dirmi che non vieni perché la tua ex sta male???-        chiedo arrabbiata
“-Non posso proprio lasciarla. Ha provato a tagliarsi le vene, non posso lasciarla da sola.-“ 
-Ma che fatalità! Proprio stasera che dovevi uscire con noi tenta il suicidio? E dimmi, si è davvero ferita o non ha nemmeno un graffio? Perché in caso contrario ci vuole l’ambulanza.-       dico cinica, conoscendo già la risposta
“-Stai cercando di dire che finge? Kagome ma come puoi pensarlo?-“
-E tu rispondi! Si è ferita?-    insisto io
“-Solo perché sono arrivato in tempo! Kagome davvero…mi stupisco di tanta cattiveria. Mi deludi.-“
-Certo quella che ti delude sono io, non il contrario! Il fatto che Kikyo stia male non vuol dire annullare il mondo per correre da lei. Va bene la compagnia e gli aiuti ma fino ad un certo punto! Ora chi lo dice a Sayuri che non ti vedrà nemmeno stasera? Lo sai quanti giorni sono che non ti vede, eh?-
“-Lo so e manca anche a me. Ma non posso fare l’egoista e lasciarla da sola!-“         sbraita furioso
-Quindi stai dicendo che le egoiste saremmo noi? Ok capito. Stai pure con la tua ex, ma non so se ci troverai quando te ne libererai, se mai accadrà!-      sbotto irritata chiudendo la chiamata
Ma come osa dire che siamo egoiste? Solo perché volevamo passare del tempo con lui? E’ sempre il solito, non cambierà mai!
Non mi sembrava di chiedere molto. Gli avevo solo chiesto di non allontanarsi da noi, cosa che invece è accaduta.
Ma la cosa peggiore è che per me quella donna finge. Sembra stia male a comando! Quando uno sta male non ha orari, lei invece sta male solo la sera, per farlo fermare a dormire da lei, e ogni giorno libero che sa avere InuYasha. E’ un ingenuo!
-Mamma, InuYasha non verrà non è così?-     mi chiede dispiaciuta e con le lacrime agli occhi la mia piccola
-No tesoro, non verrà.-       sono costretta a dirle, anche se con la morte nel cuore
-Ho capito. Allora vado a spogliarmi.-           dice mesta
Povera cucciola.
-E invece no! Noi due usciremo lo stesso stasera. Che ne dici? Un’uscita mamma e figlia. Anzi, una serata tra donne!-           le dico facendole l’occhiolino sperando di tirarla su
-Davvero? Solo noi due?-
-Certo! Stasera ci divertiremo tu ed io!-
-Sìììììì ci sto, evviva!-    esulta allegra, finalmente
-Allora dai salta in macchina. Questo sabato sera è tutto nostro!-
-Andiamo mamiiii!-    ride felice
Non sopporto vedere mia figlia triste. Nessuno deve ferirla. E se InuYasha non è cambiato, come temevo, non credo gli dirò di Sayuri.
Non dico debba starci attaccato 24 ore su 24 e abbandonare Kikyo, ma un po’ di spazio per noi poteva anche ritagliarlo in tre mesi!
E sia! Se il destino di mia figlia è non avere suo padre vuol dire che continuerò a farle da madre  e da padre come ho fatto in questi anni.
-Metti la cintura…si parte!-
-Sìì!!-
 
 
                                                                              *********************
 
 
-Maledizione! Perché deve reagire così?!-       urlo lanciando il cellulare contro al muro, rompendolo
Mi ha sbattuto il telefono in faccia senza nemmeno lasciarmi finire di parlare! Ah ma domani mi sente!
Come può non capire le necessità di Kikyo in questo momento così delicato? O pensa io sia felice di trascurare lei e mia figlia?
La notte passa lentamente. Non riesco a prendere sonno. Mi sento irrequieto. Ho qualcosa che mi si agita dentro e non mi da pace. Kikyo si è calmata dopo una buona dose di tranquillanti, ma ne avrei avuto bisogno anche io.
Non è ancora l’alba che sento suonare alla porta. Chi sarà?
Vado ad aprire e mi ritrovo davanti Miroku con una faccia scura.
-Miroku che ci fai qua? E’ successo qualcosa?-    chiedo allarmato dall’ora
-Ma il cellulare lo tieni per figura, razza di idiota? Kagome ha provato a chiamarti tutta la notte!-
-Cosa le è successo?-       
-Ha avuto un incidente stanotte, mentre tornava a casa.-
-Che cosa? E come sta? E’ ferita?-          domando in preda all’ansia
-Qualche contusione, un braccio rotto e una lieve commozione. Quella che sta peggio è…Sayuri…lei ha perso troppo sangue e…-        si blocca con le lacrime agli occhi
-Sa…Sayuri era con lei? Ma…perché hanno avuto quell’incidente? Com’è accaduto? Che accidenti ci facevano fuori di notte da sole???-           chiedo nel panico più totale
-Kagome l’ha portata fuori da sola, visto che le hai dato buca e la bambina era triste. Un SUV le è finito addosso mentre tornavano a casa. La colpa è tua se Sayuri muore, pezzo di imbecille!-     mi urla con tutta la rabbia che ha in corpo, ma io non lo ascolto, la parola morte mi ha del tutto paralizzato
-No! Lei non…mia figlia non può morire! Non deve, no! Dimmi dov’è? Devo andare da lei!-    grido sconvolto,  col cuore in gola dalla paura
-Ma tu come sai che…-
-Non importa adesso, portami da mia figlia Miroku!-       lo interrompo prendendolo per il bavero della giacca
-Ok andiamo.-             
Lo seguo in ospedale, senza nemmeno avvertire Kikyo che sono uscito. La mia priorità adesso sono Kagome e mia figlia! Tutto il resto passa in secondo piano! Se solo lo avessi capito prima!
Oh Kami vi prego…proteggete la mia bambina. Non può morire. Non deve! Non le ho nemmeno detto che sono suo padre. Non me lo perdonerei mai se morisse. Vi prego…vi prego! Non fatela morire!
 
                                                                             
 



 
 
Ohi ohi quanti sguardi assassini che ho contro ^^’’
Non aggiorno da tanto e quando lo faccio ecco che Sayuri è più di là che di qua, Kikyo rompe l'anima e i due piccioncini litigano ^^
Ci avviciniamo alla fine anche di questa storia ormai. Ma tanto non rimarrete orfani ^_^ la mia mente malata continua a partorire storie -_- anche troppe. Me le sogno anche T^T ma come si fa? I miei sogni sono popolati da roba strana…… che poi vi propino ihihihiihi e sarà così per la prossima storia *-* che spero vi sconvolgerà tanto sarà drammatica, triste e violenta *-* quindi preparatevi ad un rating rosso pieno ^O^
Grazie a tutti quelli che mi seguono e recensiscono *^* siete adorabili e mi rendete tanto felice <3 senza di voi Yasha 26 non esisterebbe ^_^ e neppure i miei sogni strambi ^_^ quindi mi inchino umilmente ai vostri piedi e vi ringrazio di vero cuore per l’affetto e la passione con cui seguite sempre le mie storie <3 grazie mille <3 <3 <3 <3
Ma un ringraziamento particolare lo mando alle ragazze (più un bel giovanotto appena unitosi a noi ^_^)   del gruppo di Vanilla’s World della bravissima autrice Vanilla_91…una grande famiglia virtuale di cui non posso più fare a meno. Vi adoro <3 <3 <3 <3 <3
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 
   
 
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