E rieccoci qui :) anche in questo capitolo avremo qualche problemino da risolvere xD non odiatemi, per favore :) non c'è un problema che non abbia soluzione, come direbbe un mio caposcout (e, come dico io: se non ha soluzione non è un problema ma una tragedia xD).
Quando finalmente capiscono di amarsi a vicenda, per la valchiria e il mago i problemi non sono ancora finiti.
Come aveva già immaginato Sif, ci sono un bel po’ di questioni spinose che sembrano senza soluzione.
Prima fra tutte: se si mettessero assieme, dove crescerebbero il loro bambino?
Nuova Utgarda?
Asgard?
Entrambe, a periodi alternati?
Helblindi non vuole passare le estati ad Asaheim. Dice che i cieli di Jotunheim sono più belli quando c’è più calore, cosa che da questo punto di vista converrebbe anche a lei.
Ma che senso avrebbe, per Sif, andare ad Asgard solo per vedere una volta grigia di nuvole?
Quale patronimico avrebbe il cucciolo?
Helblindison?
Sifson?
Per gli Asgardiani, il nome lo da’ il padre. Per gli Jotun i figli appartengono a chi li partorisce (ma il Gigante non ci tiene a spiegarglielo in quel modo).
Potrebbe dipendere dal sesso.. Ma se fosse maschio, o ermafrodita come il padre, le probabilità di ottenere il nome di Helblindi sarebbero due su tre. Una disparità che Sif non intende concedere.
Che valori dargli? Quali metodi educativi?
Coraggio, virtù e disciplina.
No; impegno, intelligenza ed equilibrio mentale.
Sarebbe stato un mago o un guerriero?
Beh, almeno quella era una risposta che potevano rimandare.
Non hanno parlato di matrimonio. Per gli Jotun un simile rito è qualcosa di superfluo e inutile, specie se la passione si spegne. Sif non sa nemmeno se chiederglielo o meno, anche perché non sa quale risposta vorrebbe. Entrambi hanno secoli e secoli sulle spalle, e si amano solo da qualche mese: poteva funzionare?
La guerriera sa solo che ama suo figlio tanto quanto il padre.
E che non ha comunque intenzione di farsi sfuggire le cose di mano.
Ma intanto continuano a discutere. Sif non sa più come fare per mettere fine a quelle liti, perché sono ambedue incredibilmente testardi, se vogliono, e ci sono momenti in cui, lo pensano entrambi, vorrebbero strapparsi i capelli a vicenda fino a restare calvi.
Come aveva già immaginato Sif, ci sono un bel po’ di questioni spinose che sembrano senza soluzione.
Prima fra tutte: se si mettessero assieme, dove crescerebbero il loro bambino?
Nuova Utgarda?
Asgard?
Entrambe, a periodi alternati?
Helblindi non vuole passare le estati ad Asaheim. Dice che i cieli di Jotunheim sono più belli quando c’è più calore, cosa che da questo punto di vista converrebbe anche a lei.
Ma che senso avrebbe, per Sif, andare ad Asgard solo per vedere una volta grigia di nuvole?
Quale patronimico avrebbe il cucciolo?
Helblindison?
Sifson?
Per gli Asgardiani, il nome lo da’ il padre. Per gli Jotun i figli appartengono a chi li partorisce (ma il Gigante non ci tiene a spiegarglielo in quel modo).
Potrebbe dipendere dal sesso.. Ma se fosse maschio, o ermafrodita come il padre, le probabilità di ottenere il nome di Helblindi sarebbero due su tre. Una disparità che Sif non intende concedere.
Che valori dargli? Quali metodi educativi?
Coraggio, virtù e disciplina.
No; impegno, intelligenza ed equilibrio mentale.
Sarebbe stato un mago o un guerriero?
Beh, almeno quella era una risposta che potevano rimandare.
Non hanno parlato di matrimonio. Per gli Jotun un simile rito è qualcosa di superfluo e inutile, specie se la passione si spegne. Sif non sa nemmeno se chiederglielo o meno, anche perché non sa quale risposta vorrebbe. Entrambi hanno secoli e secoli sulle spalle, e si amano solo da qualche mese: poteva funzionare?
La guerriera sa solo che ama suo figlio tanto quanto il padre.
E che non ha comunque intenzione di farsi sfuggire le cose di mano.
Ma intanto continuano a discutere. Sif non sa più come fare per mettere fine a quelle liti, perché sono ambedue incredibilmente testardi, se vogliono, e ci sono momenti in cui, lo pensano entrambi, vorrebbero strapparsi i capelli a vicenda fino a restare calvi.