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Autore: Nisi    13/01/2005    1 recensioni
Harry Potter da solo non ce la può fare a sconfiggere Voldemort. E neanche i Grifondoro da soli ce la possono fare. L’unica possibilità è che le quattro case dimentichino i loro contrasti e si uniscano. Così, almeno, dice una profezia vecchia di secoli. Nel frattempo, Voldemort ed i suoi Mangiamorte raccolgono le forze. Ma chi sarà a dare una mano ad Harry? Che strano legame magico si creerà tra i componenti del gruppo e perché? Tinte fosche, situazioni tragicomiche, un amore difficile e la nascita di un’amicizia alquanto improbabile. Ginny/Draco, ma anche altre coppie.
Genere: Avventura, Commedia, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente il primo settembre era arrivato, Ron entrò nella stazione di King Cross tirandosi dietro il pesante baule. .

Arrancando, si fece largo tra la folla, dirigendosi verso la barriera nascosta tra i binari 9 e 10. una breve rincorsa e…. ecco! Binario 9 e ¾, l’espresso per Hogwarts era già lì, che sbuffava grandi quantità di vapore dall’enorme ciminiera posta in cima al locomotore rosso. .

Si guardò intorno. Harry non era ancora arrivato, sicuramente… ma dov’era Hermione?.

Mentre si guardava in giro, sentì una voce molto famigliare. Era lei, Hermione. .

Ron si girò e la vide. Stava parlando con Terry Steeval. Teneva in mano un grosso tomo (tipico di lei) e lo stava mostrando al ragazzo di Corvonero, parlando fitto fitto. .

Non gli piaceva. Già l’anno prima, quando alla Testa di Porco lui l’aveva guardata con espressione quasi di venerazione, Terry gli era andato giù di giro… ora vederlo parlare con lei e guardarla come LUI, Ronald Weasley avrebbe guardato un bicchiere di succo di zucca gelato dopo una partita di Quidditch nel mese di luglio…..

No! Basta! Si avvicinò per salutarla:”Ehm, ciao Hermione”.

La ragazza alzò gli occhi e lo salutò gelida:”Ciao Ronald”. .

Accidenti, neanche al polo faceva così freddo..

E poi Ronald? Ronald? Che diavolo vuol dire Ronald? Neanche mia madre mi chiama così, neanche quando le ho sabotato l’orologio in cucina lo ha fatto…. Forse Hermione ce l’aveva ancora con lui..

Forse..

Hermione riprese a parlare con Terry..

Ron si schiarì la gola.

Hermione alzò gli occhi un’altra volta:”Sììììì???”.

“Come sono andate le tue vacanze da… ehm… Viktor?”.

Hermione divenne paonazza:”Benissimo, grazie. Ci vediamo sul treno, Ronald” lo liquidò lei.

Ancora ‘sto cavolo di Ronald. .

Merda! .

Era ufficiale: Hermione era ancora arrabbiata con lui..

Si ritrovarono tutti in un grande scompartimento: Harry, Ron, Hermione, Ginny, Luna, Neville, Seamus e Dean..

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Dopo pochi minuti fu chiara per tutti la tensione che aleggiava nello scompartimento a causa di Ron ed Hermione. .

Lui cercava disperatamente di farla parlare, lei scoraggiava sdegnosamente ogni tentativo, richiudendosi in un ostinato silenzio e trincerandosi dietro un libro..

Ad un certo punto, esasperata, Ginny spinse tutti fuori dallo scompartimento, all’infuori di Ron e di Hermione..

Hermione la guardava come se l’avesse voluta uccidere, Ron, dal canto suo, guardava la sorella con un’espressione stranita..

“Basta! Ci avete rotto! Adesso voi due fate pace. Anzi! Non uscirete da qui fino a che vi sarete chiariti. Non potete continuare così, non vi reggo più! spiegatevi una buona volta e fatela finita!”.

detto questo si precipitò fuori dallo scompartimento e pose un’incantesimo sulla porta scorrevole per non farla aprire. Hermione non si era mossa e fissava ostinatamente un baule posto nel portabagagli..

Dopo circa un quarto d’ora di una tensione che si sarebbe potuta tagliare con un coltello, Ron le si avvicinò timidamente:”Hermione, mi dispiace”.

Un grugnito.

“Ti chiedo scusa…”.

Hermione gli scoccò un’occhiata incendiaria:”Per che cosa?”.

“????!!!!????”.

“Perché mi chiedi scusa?”.

“Eh?”.

“Mi chiedi scusa per essere stato un cafone, per aver messo il naso in affari che non ti riguardano, per avermi trattato male, perché tutte le volte che si nomina Viktor tu diventi una belva o che?” si informò Hermione.

“mah, per quello che vuoi, insomma, sono stato uno scemo ma tu…”.

Le sopracciglia di Hermione scattarono verso l’alto:”Sìììì?”.

“N-No, niente… pace?” chiese Ron stendendo la mano verso di lei..

“Pace” rispose lei rassegnata, prendendo la mano che ROn le porgeva e stringendola, sapendo benissimo che, tanto, prima o poi avrebbero litigato ancora...

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Pochi secondi dopo la porta si aprì e tutti rientrarono senza fare commenti, cominciando a chiacchierare normalmente..

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* * * .

Con la luna di traverso, Ginny aveva sigillato la porta dietro di lei. .

Ne aveva abbastanza, Ron aveva tenuto il muso lungo per tutta l’estate. .

Hermione quando le mandava i gufi non chiedeva mai di Ron e se doveva per forza parlare di lui, scriveva:”tuo fratello”. .

Ron cercava di leggere le lettere che Hermione le mandava. Non ne poteva più di quei due che litigavano senza decidersi una buona volta a parlarsi senza saltare alla gola l’uno dell’altro. E a chiarirsi una volta per tutte..

Sbuffò e si guardò in giro per cercare il carrello del cibo. Era nervosa e certamente un po’ di cibo le avrebbe tirato su il morale. Cioccorane…..

.

Si avviò lungo il corridoio, ogni tanto salutando qualche amica e talvolta fermandosi a scambiare due parole..

Non c’era traccia del carrello, probabilmente, era andato in direzione opposta, per cui Ginny si girò e si trovò davanti Draco Malfoy..

Ancora! Ginny soffocò il desiderio di mollargli un ceffone, anche se lui non aveva aperto bocca. Di solito non era così acida, era lui che faceva venir fuori il peggio di lei, il solo vederlo, le rovinava la giornata..

Senza degnarlo di uno sguardo, Ginny lo scansò educatamente:”Scusa, permesso”, ma lui le afferrò il polso..

“Hey miniWeasley, hai aggiunto due parole al tuo vocabolario?” la prese in giro lui..

“Le ho sempre sapute, quelle due parole, ma credo che tu non le conosca affatto, sai? Lasciami andare PER FAVORE, non ho voglia di parlare con te”. Ginny non aveva voglia di litigare, ma Malfoy ce la stava trascinando per i capelli. Con uno strattone Ginny si era liberata..

“Da quanto in qua mi importa quello che pensi tu, Weasley?" la provocò lui..

“Non ti è mai importato Malfoy” rispose stancamente Ginny girandogli le spalle e ritornando sui suoi passi. Non ne poteva più di vedere gente litigare e non voleva mettercisi pure lei..

le era passato pure l’appetito..

Accidenti!.

   
 
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