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Autore: Nisi    11/01/2005    1 recensioni
Harry Potter da solo non ce la può fare a sconfiggere Voldemort. E neanche i Grifondoro da soli ce la possono fare. L’unica possibilità è che le quattro case dimentichino i loro contrasti e si uniscano. Così, almeno, dice una profezia vecchia di secoli. Nel frattempo, Voldemort ed i suoi Mangiamorte raccolgono le forze. Ma chi sarà a dare una mano ad Harry? Che strano legame magico si creerà tra i componenti del gruppo e perché? Tinte fosche, situazioni tragicomiche, un amore difficile e la nascita di un’amicizia alquanto improbabile. Ginny/Draco, ma anche altre coppie.
Genere: Avventura, Commedia, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry era appena arrivato a Diagon Alley, davanti alla banca Gringott, quando si sentì chiamare da Ron:.

“Hey, Harry, sono qui!”.

Harry si girò e, tra la folla scorse Ron con in mano un enorme gelato. Dietro di lui c’era Ginny. Agitò la mano a mò di saluto e corse verso i suoi amici..

Ron lo accolse con una manata sulla spalla e Ginny gli diede un bacetto sulla guancia..

“Hey, come state?” chiese sorridendo Harry.

“tutto bene, Harry”, rispose Ron per entrambi, ma con un’espressione ben poco convinta. Ginny si girò a guardarlo dubbiosa e, fissando poi Harry fece di no con il capo..

Ginny, molto diplomaticamente appoggiò una mano sul braccio di Ron:”Ron, mi è venuta voglia di un gelato. Passo un attimo da Fortebraccio… Harry, vuoi anche tu un gelato, te lo vado a prendere?”.

Harry scosse la testa:”no, grazie, Gin, magari più tardi”. la ragazza li salutò con un cenno del capo e sparì tra la folla multicolore..

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Harry si girò verso il suo amico e lo fissò. Stava prendendo a calci il selciato della strada ed aveva un’espressione così triste che Harry si sentì in pena per lui.

Sospirando, Harry gli chiese:”Allora, Ron, che c’è?”.

La risposta:”Hermione.”.

“Ah.”.

“le ho scritto quest’estate, un sacco di volte. Lei ha rimandato sempre indietro le pergamene senza neanche guardarle…. Io non so perché faccia così, non è la prima volta che litighiamo…” si lamentò Ron..

“Davvero non lo sai, Ron?” chiese Harry incrociando le braccia sul petto..

“No, beh, cioè, ecco io….” Balbettò il rosso..

“vedi che lo sai?” .

“Ma è permalosa, da morire, uno non le può dire niente che…..” il gelato al cioccolato stava colando sulla mano di Ron, ma il ragazzo era troppo preso dal discorso che non se ne accorse neanche.

Harry lo interruppe posandogli una mano sul braccio (quello pulito!):”da quello che ho sentito, non è che tu non le abbia detto niente, Ron”..

“Questo non è vero” si difese Ron. .

“Ed invece sì” fu il rimbecco di Harry “sono due anni, dico due, che non appena salta fuori il nome di Viktor Krum tu diventi matto. Ho capito, durante il torneo Tremaghi non ti andava che fosse andata al ballo con un avversario. Ma poi? Hermione può fare quello che vuole!”.

“Lui non vuole essere solo suo amico!” scattò Ron..

Harry non fece a tempo a rispondere perché Ginny era ritornata. Anche lei reggeva tra le mani un enorme cono di gelato. Alla nocciolucciola, la sua passione..

Con un sorriso di compatimento rivolto a suo fratello, chiese:”Andiamo a comprare i libri? Mamma e papà ci aspettano al Ghirigoro”.

* * * “Hey Ginny, che fai, non entri?”.

Ginny si girò verso Ron che la stava chiamando. .

“Ginny, dai, Fred e George hanno dei nuovi scherzi da farci provare…. Mi hanno detto che ne hanno pensato uno apposta per Gazza e per Miss PUrr, non sei curiosa?”.

Ginny si morse il labbro e rispose, esitante: “Comincia tu ad entrare, Ron, non ti preoccupare… ecco, io credo di aver lasciato il mio libro di Difesa contro le arti oscure al Ghirigoro e…”.

“Va bene, Gin, ci vediamo dopo”.

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Ginny si guardò intorno… sua madre e suo padre erano spariti nel negozio di Fred e George, Tiri Vispi Weasley e così pure Ron ed Harry. Via libera… tornò indietro sui suoi passi, fino ad arrivare davanti alla vetrina del Ghirigoro. Invece di entrare a recuperare il suo libro, che comunque era prudentemente nascosto nella tasca del suo mantello, rivolse la sua attenzione alla vetrina che si trovava esattamente davanti alla libreria. .

Magic Wizard Music. Sul muro era appeso un poster magico delle Sorelle Stravagarie, il gruppo rock preferito da Ginny; “Lui” stava cantando il suo ultimo successo e si stava esibendo in quelle mosse che lo avevano reso famoso. .

Ginny fissava il poster affascinata Warren Banshee, il cantante beh…. Era…. Uh, come dire? Fantastico… quella voce e quelle mosse sul palco. .

Ginny si morse il labbro. Sua madre non avrebbe mai e poi mai acconsentito a mandarla al concerto, e si che tutte le ragazze di Hogwarts avevano già il biglietto… Lui era un Serpeverde, fatto e finito e Molly Weasley diceva che le brave ragazze di Grifondoro non dovevano assolutamente andare al concerto. .

Fatto stava che anche tutte le brave ragazze di Grifondoro, Lavanda Brown in testa, avevano già il loro biglietto. E lei era l’unica, tra tutte, a non poter andare. Sua madre non le avrebbe mai dato il denaro necessario, anche se adesso le loro condizioni economiche erano molto migliorate da quando Fred e George avevano aperto il loro negozio di scherzi e suo padre aveva avuto un avanzamento di carriera. .

Strano, da quando Lucius Malfoy era al sicuro ad Azkaban, le condizioni di lavoro di suo padre avevano avuto un miglioramento improvviso ed i soldi non erano più un problema per la famiglia Weasley. Si stava persino cominciando a parlare in casa di prendere un elfo domestico per aiutare Molly a stirare…. .

Meglio non farlo sapere ad Hermione….

Maledicendo la sua mala sorte per essere nata ultima, femmina, in casa Weasley, Ginny, si mise a scalciare i sassi sul selciato di Diagon Alley, proprio come aveva fatto Ron solo pochi minuti prima, quando una voce interruppe il corso dei suoi pensieri:.

“Guarda guarda, una Weasley formato tascabile”. Ginny si girò ed incontrò i freddi, gelidi occhi di Draco Malfoy..

Da quando Ginny gli aveva lanciato quella fattura orcovolante, l’anno prima, Malfoy aveva cominciato a tormentarla e non l’aveva più lasciata in pace un attimo. .

Quasi quasi aveva cominciato a lasciare perdere persino Ron! .

“Cosa vuoi da me, Malfoy, di certo non sperare che io chieda a mio padre di tirare fuori il tuo da Azkaban”..

Draco incassò il colpo serrando le sue labbra: “Weasley, è solo questione di tempo… l’Oscuro Signore si ricorda chi lo ha ben servito ed è solo questione di tempo, come ti dicevo…. E comunque, mio padre ha amicizie importanti e presto tornerà in libertà…. E’ stato solo un errore giudiziario, è stato incarcerato ingiustamente…”.

“Ingiustamente col cavolo, Malfoy. Vattene, non voglio correre il rischio di essere scambiata per una tua amica, sempre che tu ne abbia, di amici.”.

Così dicendo Ginny rabbrividì, mentre le sue guance diventavano scarlatte per la rabbia..

“Uh, Weasley, hai freddo? Non ti basta quella roba che hai in testa a scaldarti? Comunque, hai ragione, non sono venuto a parlare di mio padre, non ne sei certo degna…. Uhm, per tua informazione, lo sai che tutte le ragazze di Hogwarts vanno al concerto delle Sorelle Stravagarie… uh, beh, direi tutte le ragazze, tranne una, tu che ne dici, Weasley? Secondo te, chi sarebbe l’unica ragazza di Hogwarts che non va… credo che sia una del quinto anno, correggimi se sbaglio…. Potresti essere tu? Spiegami una cosa… ma… credo che non sia un problema di soldi, ora come ora, l’assurdo negozio dei tuoi, ehm fratelli, va bene, contrariamente ad ogni logica, tuo padre è stato promosso, su questo non facciamo commenti… non è che per caso c’entra la tua cara mamma in questo? Forse Warren Banshee è un po’ troppo… come dire? Sensuale per le pudiche orecchie ed gli innocenti occhietti della sua Ginevra, la sua bambina cara?”.

“Vai al diavolo, Malfoy!” sibilò Ginny.

Se uno sguardo avrebbe potuto uccidere, Draco Malfoy sarebbe caduto morto stecchito ai piedi di Ginny Weasley. .

Purtroppo uno sguardo non uccide mai, anche se Ginny avrebbe tanto desiderato che fosse possibile. Non trovò di meglio che arrossire fino alla radice dei capelli e mordersi il labbro, mentre Malfoy, ridendo di scherno entrava nella libreria… Ginny si girò per ritornare al negozio dei suoi fratelli quando si sentì chiamare: “Hey Weasley, ma non ti stufi mai di essere così brava ed obbediente? Tanto Potter di te non se ne accorgerà mai. Continua così e ti dovrai accontentare di Paciok. A te la scelta, Weasley….”.

Accidenti a lui… che sia dannato, lui, Malfoy, i Serpeverde e tutti quelli come loro. Come diavolo aveva fatto quel dannato furetto a capire tutto quello che le stava passando per la testa? O quasi: su Harry ci aveva messo la pietra sopra da secoli, lei adorava Neville, ma come un amico, aveva smesso di vedere Dean poche settimane prima e comunque non c’era nessuno che le interessasse… ora quello che Ginny voleva era andare a quel concerto… e ci sarebbe andata, con o senza il consenso di sua madre. .

Fosse l’ultima cosa che faceva. Parola o i suoi capelli non erano più rossi!.

“Hey testolina rossa! Dico a te!” Ginny si girò verso il poster e Warren Banshee le fece l’occhiolino “ci vieni al mio concerto ad HOgsmeade? Guarda che i biglietti rimasti sono pochi, sbrigati o non ne troverai più!” Ginny lo guardò sconsolata:”Io ci verrei anche subito, ma non ho soldi, mia madre non me li vuole assolutamente dare per il tuo concerto…”.

Banshee si grattò la testa…:”Beh, piccola… sai, non è sempre una buona idea ubbidire alla mamma. La mia voleva che diventassi un Auror. Mi ci vedi? Sconfiggere chi-sai-tu urlandogli nelle orecchie, sempre che le abbia, o prendendolo a chitarrate in testa?” dopo di ché il fascinoso Warren riprese a cantare una dolce ballata…...

Ginny entrò nel negozio di Fred e George che la accolsero festosamente. Ginny sorrise ed abbracciò i fratelli..

   
 
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