Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: flyingangel    16/09/2008    0 recensioni
"Amarti, il mio incubo. Che cosa nascondi dietro ai tuoi occhi?"
Chey è una ragazza come tante, ma qualcosa dietro l'angolo sconvolgerà la sua vita, e le farà vivere l'esperienza più eccitante, dolorosa, e pericolosa che abbia mai immaginato.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


- PRIMO CAPITOLO -

*

Mi alzai dalla brandina e lo vidi seduto nella poltrona all'angolo della stanza.
Gli andai incontro e lo guardai.
Ci fissammo.
"Come ti chiami?" gli chiesi sprofondando nell'azzurro.
"Loud, molto piacere. Tu?" inchinò la testa elegantemente e sorrise.
"Chey, si lo so uno strano nome...".
"No affatto, adoro gli strani nomi..." continuò lui tenendo viva la mia attenzione.
"Ehm... immagino che sono spettinata e arruffata, perciò devo assolutamente consultare uno specchio"
dissi arrossendo un po', visto che lui continuava a guardarmi.
"Non sei poi tanto spettinata" disse indicando, comunque, alla direzione dello specchio.
Lo raggiunsi e mi guardai.
I capelli non erano nella loro condizione migliore e così nemmeno il mio viso.
Il trucco della sera prima era sbavato e mi tracciava linee informi sulla faccia, linee zigzagate, linee a
ragnatela, linee alquanto strane e indefinibili.
Arrossii pensando che lui mi aveva vista in quello stato.
Basta. Non doveva importarmi. D'altronde l'avevo appena conosciuto...o forse già mi importava?
Indubbiamente aveva fascino.
Sistemai con le mani i piccoli nodi tra i capelli e li lisciai, cercando per loro la posizione migliore.
Poi mi lavai la faccia assaporando l'acqua fresca a contatto con la pelle calda.
Adoravo quella sensazione.
Tornai alla stanza e incrociai di nuovo il suo sguardo.
"Loud ma che posto è questo?".
"Te l'ho detto. Ci vengo spesso, è una specie di rifugio".
Quella sua frase mi incuriosì ancora di più.
"Sai che sei strano?" dissi sorridondegli e lui, guardandomi con espressione indubbia, sorrise a sua volta.
"Ehi ricordati che ti ho salvato da un lupo".
"Tranquillo non me lo posso dimenticare" dissi prolungando il sorriso e cercando i suoi occhi brillanti.
"La tua amica ha sonno?" cambiò argomento velocemente.
"A quanto pare..." risposi soffocando un sorriso, mentre guardavo Jen stesa a caso sulla brandina,
che sonnecchiava con un'espressione sognante e felice.
"Appena si sveglia se desideri vi accompagno a casa" affermò lui portando le sue lunghe gambe una sull'altra.
"Oh non fa nulla, ti ringrazio, penso che quel lupo non tornerà a quest'ora, no?" risposi catturando il suo
sguardo chiarissimo.
"Già" fece un sorriso bellissimo, un sorriso semiaperto.
"Allora ehm...tu dove vivi?" gli chiesi.
"Qua vicino. Sulla collina, presente dove le case si fanno più rade?" rispose deciso ma con lo sguardo
un po' vago.
"Sì ho presente, davvero vivi rintanato là? Ma che divertimento".
"Già uno spasso" tirò fuori un'altro suo sorriso. "No, dai non è così male come sembra".
concluse congiungendo le mani.
"Ah...bene allora" non sapevo più che dire e stare in piedi con quel ragazzo seduto davanti a me mi
metteva ancora di più a disagio.
"Ti metto in imbarazzo?" mi chiese gettando su di me il suo sguardo intrigante.
"Come? ero persa nei miei pensieri ed avevo fatto la figura della stupida rispondendo a quel modo,
magari pensava fossi imbranata "no..." risposi.
Ma come aveva fatto a...? Si vedeva così tanto che ero un po' imbarazzata?
Cercai di incrociare il meno possibile il suo sguardo, in quel momento ero alquanto agitata.
"Tranquilla, sono amichevole" sorrise "almeno credo" aggiunse portando lo sguardo su di me e su
tutta la mia figura intera.
"Eh eh" cercai un sorriso di rimando da far sembrare il meno possibile stupido.
"Uhm" in quel momento il sospiro rilassato di Jen s'intromise tra di noi e ci fece ultimare la conversazione,
se così si poteva chiamare.
"Jen" chiamai il suo nome, salutandola.
Lei mi guardò con espressione interrogativa, magari non si ricordava poi tanto cosa era successo quella notte.
"Ehi" disse dopo qualche secondo guardandomi "ciao" poi si rivolse a Loud.
"Ciao" rispose gentilmente lui facendo un cenno col capo nella sua direzione "dormito bene?" chiese altrettanto gentile.
"Sì, grazie, ma ora penso che dovremmo andare, vero Chey?" Jen si rivolse a me aspettando una risposta.
Guardai entrambi. Loud aveva gli occhi liquidi, mi guardava, e quando lo faceva sembrava che mi scrutasse
dentro. Nonostante la luce fioca che entrava dalle tapparelle semi chiuse quei suoi occhi perforavano i miei.
Jen, invece, aveva un'espressione confusa, ma rilassata, abbastanza calma.
Ci credo, aveva appena dormito!
"Si, ora dobbiamo andare, ci vediamo allora" dissi concetrandomi su Loud.
Lui, in quel momento, si alzò in piedi e ci sorrise.
"Allora ci sentiamo" pronunciò "se mi vorrai vedere ancora ricomparirò, sai lo so fare piuttosto bene" si
rivolse poi a me, mentre Jen usciva dalla stanza.
"Non so per quale motivo, ma ti credo" affermai sussurrando un po'"allora ciao" dissi poi con voce più alta.
Lui fece il suo cenno di saluto e sparimmo dalla sua vista.

*
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: flyingangel