Un Team Assurdo

“È l’ultima volta che do retta a Mr seccatura cry-baby Nara. Che gran bel gruppo di allegroni ha messo su! Gaara: è mio fratello, già lo conosco. Shino: nascosto da un impermeabile e da degli occhialetti neri, se ne sta sempre sulle sue e se gli chiedo qualsiasi cosa risponde no comment, che gran simpaticone (comunque, per lo scherzo che ha fatto a Makoto ha tutta la mia ammirazione). Haruka: l’altra ragazza del gruppo oltre a me, anche se visti i capelli corti e i lineamenti aguzzi non sembra, pure lei seduta in un angolino a passare con le dita la lama della sua spada, mentre osserva un punto imprecisato di fronte a sé e sospira, chissà che le passa per la testa. Shiriu: dal fisico scolpito, lunghi capelli neri e uno sgardo tagliente, un uomo decisamente più anziano di noi, e anche più saggio; non gli riesco a trovare alcuna critica, se non -ti dispiace dire anche a noi qual è il tuo piano così quando c’è da combattere siamo già pronti?-. Mister Satan: vecchio pensionato dalla calvizia spaventosa, la ciliegina sulla torta. Un ciarlatano di tali proporzioni bibliche non ricordo di averlo mai incontrato in tutta la mia vita, non fa che decantare imprese al limite del sovrumano mentre sfoggia pose plastiche degne di un pirla. Contando il fatto che mentre lui delira nessuno lo caga si può ben immaginare che bel quadretto viene fuori. Mi sta pure venendo il mal di testa…”
-Temari.
A chiamarla fu Gaara. La ragazza sussultò leggermente per lo spavento: non succedeva spesso che il fratello le rivolgesse la parola.
-D-dimmi.
-Quello comincia a darmi fastidio.
-Vado a dirgli di smettere?
…
…
…
-No.
Temari vide negli occhi del fratello uno sguardo complice e comprese.
-Attento a non ucciderlo, mi raccomando!- gli sussurrò con una punta d’ironia, tornando poi a sedersi.
“Che bello essere la sorella di Gaara…”

Decine di migliaia di persone, ai piedi di un castello, stavano acclamando una figura affacciata ad un balcone. Una giovane donna, dalla pelle celeste, lunghi capelli blu ed un vestito verde. Con un gesto richiamò una tromba d’aria che dal cielo lasciò cadere nelle mani dei presenti varie forme di cibo in abbondanza, dalla carne alle verdure al formaggio alla frutta.
-Ti ringraziamo principessa Oto!
-Grazie a te non moriremo mai di fame!
-Lunga vita alla principessa Oto!
-Lunga vita alla principessa!
Da quanto era distante, nessuno poteva vedere sul volto della donna un sorriso maligno e uno sguardo carico di malvagità.

Ad Haruka era stato assegnato il compito di stare nella cabina del pilota e controllare che il volo andasse per il verso giusto.
“Trunks mi ha detto che il computer di ogni navicella ha la faccia di un membro della sua famiglia. Vediamo un po’ questo di chi si tratta.” -Computer?
-MIAO.
-Eh?
-MIAO.
Sul monitor era comparso il gattino nero del dottor Brief.
-Ecco… tu parli la nostra lingua?
-MIAO.
-Almeno puoi scrivere una traduzione di quello che dici?
-MIAO.
-Ci sono problemi, Haruka?
-Ah, sei tu Shino. Senti, tu capisci quello che dice il computer?
-Ci posso provare. A che ora dovremmo raggiungere Ryu Shenron?
-MIAO.
-Quindici minuti. Puoi dire agli altri di prepararsi?
-C-certo. Come no…

La principessa Oto rientrò nelle sue stanze, dopo aver congedato i suoi fedeli servitori, e si sdraiò sul suo letto a baldacchino, lasciandosi andare ad una risata liberatoria.
-Sentili, come invocano il mio nome. Con questi babbei è stato molto più facile essere amata e venerata in poco tempo. Certo, ci vorrà ancora qualche giorno prima che il mio piano di sterminio funzioni, ma sono certa che ne varrà la pena. Uh?
La donna si alzò e si affacciò alla finestra. Sotto la folla continuava ad acclamarla, ma qualcos’altro attirò la sua attenzione.
-Sei persone stanno venendo qui a gran velocità, e l’aura di una di loro mi ricorda quella ragazzina che mi ha annientato, Pan. Probabilmente vengono qui per affrontarmi. Tutto grazie a quella Baby Bulma, che ha urlato in universovisione il nostro ritorno! Beh, poco male. Ci sarà da divertirsi.

-…così dopo la mia trionfale entrata in scena ho colpito Super C-17 con il mio celebre Mega Pugno Interstellare e l’ho rispedito insieme agli altri fanfaroni nel regno degli inferi, salvando così l’intera galassia ancora una volta! Lasciate fare a me quando ci troveremo di fronte a quel drago, un simile incapace non può nulla di fronte al Campione dei Campioni, il grande Mister Satan! BWAHAHAHAHAHAH!!!!!!
-SABAKU SOS…
-Gente, fra poco atterreremo, cominciate a prepararvi.
A quella notizia Satan fece un balzo in avanti verso Haruka, evitando per un soffio una morte breve e indolore, che comunque non avrebbe soddisfatto nessuno.
-Bene! Non vedo l’ora di mettergli le mani addosso! Si pentirà amaramente di essere venuto al mondo!
-Se ne sei convinto tu… e voi due cosa dite…
Haruka venne fulminata dallo sguardo omicida di Gaara, con alle spalle la sorella che continuava a ripetergli: -Sarà per la prossima volta, sarà per la prossima volta, sarà per la prossima volta…