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Autore: StylesLoveU64    21/08/2014    2 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE. LA STO RISCRIVENDO.
*Tratto dalla storia*
"Che cazzo hai?
Che cazzo c'avete tutti? Tutti scappano, se ne vanno, mi abbandonano. Cambiano, mi odiano.
Sono così fottutamente sbagliata? Tutti attorno a me fuggono, mi amano e poi mi lasciano sola, con l'amaro in bocca e mille domande.
Io non so più cos'ho. Nessuno mi spiega. Sono solo sbagliata" dico in lacrime. Io lo sapevo, sapevo che avrei dovuto ignorarlo, sapevo che sarei esplosa e l'ultimo che volevo e farmi vedere così da lui.
"Ti sbagli..." cerca di dire ma lo interrompo.
"No, io non sbaglio, io lo so benissimo, mi hai aiutata nel momento di difficoltà adesso sto bene, per modo di dire sto bene, e mi tratti una merda Harry... Perchè?! Voglio solo capire il perchè" dico ormai stanca.
"Vuoi sapere perchè?! Perchè ho paura... ho paura di quello che mi stai facendo. Quello che faccio per te o provo quando sto con te non l'ho mai sentito con nessuna e questo mi fa paura Tess. Ho una fottuta paura di soffrire e sai perchè?! Perchè credo di amarti"
STORIA
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tessa’s POV
 
Le nostre labbra attaccate che si muovono insieme e mi scatenano una miriade di brividi lungo la schiena e mille emozioni diverse nello stomaco.
Le gocce d’acqua fredda che bagnano i nostri visi vicinissimi.
Porta le sue braccia a cingermi la vita per tenermi stretta a se, mentre io lascio che le mie dita giochino con i suoi ricci.
Sta piovendo e noi siamo qui.  A baciarci.
Dio quanto lo amo. Non riesco a credere che tutto questo stia succedendo proprio a me.
Ci stacchiamo, entrambi privi di ossigeno.
Appoggio la mia fronte sulla sua e, con ancora il respiro un po’ affannato, sospiro.
“Ti prego, non farmi del male” sussurro serrando le palpebre.
Lui mi bacia la fronte e mi stringe tra le sue forti braccia.
“Non lo farò! Adesso però è meglio andare a casa. Sta diluviando e ormai siamo fradici” dice.
Annuisco.
“Vieni da me ?” chiede sorridendo.
“Mi piacerebbe, ma non ho i vestiti…” gli dico dispiaciuta.
“Ti presto qualcosa io. Dai mangiamo un pizza, vediamo un film e poi ti riaccompagno io a casa.” Chiede speranzoso.
Ridacchio e lo bacio a stampo.
“Era un sì?” chiede sempre sorridendo.
“Si, lascia che avvisi mia madre” dico mentre estraggo il telefono dalla tasca posteriore dei jeans.
Compongo il numero di mamma e porto il cellulare all’orecchio aspettando che risponda.
Dopo tre squilli la voce acuta di mia madre si fa sentire dall’altro capo dell’apparecchio.
“Pronto tesoro”
“Mamma ti chiamo per dirti che sono a casa di un amico. Ceno qui. Torno stasera, d’accordo?”
“Certo. Sta attenta. Ti voglio bene!”
“Anche io, mamma. A stasera” e senza aspettare una sua risposta attacco.
Ci incamminiamo verso casa sua a passo svelto.
Una volta dentro mi prende per mano e mi conduce in camera sua.
Apre l’armadio e cerca qualcosa.
Quando trova ciò che cercava si gira e mi porge una maglietta extra large bianca.
“Metti questa, il bagno è lì” mi dice indicando una porticina.
Per tutto il tempo che sono stata qui non ho mai visitato camera di Harry. È molto semplice.
Le pareti sono nere, il letto è grande ed  è ricoperto da un piumone bianco latte.
C’è una scrivania con sopra un computer e qualche libro.
E una televisione enorme giusto difronte al letto.
Entro in bagno, mi svesto dagli indumenti bagnati e infilo la maglietta bianca di Harry.
Mi arriva a metà coscia, infatti mi ringrazio mentalmente di essermi fatta la ceretta due giorni fa.
Scuoto i capelli ancora un po’ bagnati e tolgo alcuni residui di matita sotto gli occhi.
Cerco di rendermi almeno poco presentabile e quando ci riesco esco dal bagno.
Harry indossa solamente i pantaloni del pigiama e quando vedo i suoi addominali scolpiti sento il calore insinuarsi sulle mie guance.
Rimango sulla soglia della porta del bagno imbarazzata finchè Harry picchietta la sua mano sul materasso per farmi capire che devo raggiungerlo.
Ancora un po’ stordita dalla vista del fisico da Dio greco del riccio mi incammino sul letto e mi sdraio al suo fianco.
“Che film guardiamo ?” chiedo cercando di rendere il tutto meno imbarazzante.
“Cosa ne dici di un comico ?” chiede lui girandosi per guardarmi.
“Va benissimo per me.” Rispondo sorridendo.
“Bene allora ho ‘Come ti spaccio la famiglia’”
Si alza per mettere il film e, una volta inserito e premuto play, torna a sdraiarsi circondandomi le spalle con un braccio.
Durante il film noto molte volte che ad Harry non interessa come questa finta famiglia cerchi di non farsi scoprire, ma più che altro continua a fissarmi mentre rido come una cogliona.
“Sei bellissima quando ridi” esclama a bassa voce guardandomi intensamente, come se volesse catturare ogni mio particolare per poi conservarlo nella sua testa.
Lo guardo negli occhi e sorrido a trentadue denti.
“Vedo che non sei molto interessato al modo in cui questi fingano in modo pessimo ad essere una famiglia eh” noto sorridente.
“Già… credo sia molto meglio guardare te che un film. Ti ho sempre considerato una ragazza bellissima e ho sempre creduto che anche con i tuoi felponi e quelle code fatte disordinatamente avevi il tuo fascino, ma non ho mai creduto che sarei finito col’ innamorarmi di te” osserva mentre mi guarda negli occhi.
“Se è per questo io ho sempre pensato che solo un pazzo si sarebbe potuto innamorare di questo disastro vivente” dico con un sorriso amaro stampato in volto.
“Beh allora io sono un pazzo” dice avvicinando le sue labbra alle mie.
Fa sfiorare i nostri nasi e poi mi bacia, piano… dolcemente come se avesse paura di consumare le mie labbra.
Avvicino le mani alla sua faccia, accarezzandogli la mascella con il pollice.
Lui allunga le mani per prendermi per i fianchi e fare in modo che salissi a cavalcioni su di lui.
Butto le mie braccia al suo collo e lo stringo a me senza smettere di baciarlo.
Mi accarezza la schiena, per poi scendere in basso e infilare la mano sotto la mia maglietta, facendo si che le sue mani siano a contatto con la mia pelle.
A quel contatto rabbrividisco.
Passa a baciarmi il collo in modo lento e straziante, come una tortura, una dolce tortura.
Le mie mani vagano sul suo petto nudo, passando l’indice sull’inchiostro dei tatuaggi e a quel punto sento il suo respiro farsi più affannoso.
Faccio strusciare le nostre intimità ancora coperte da due strati di stoffa inutili.
Continua ad essere irregolare quando le mie mani scendono verso la sua erezione, sbottono la cintura.
Lui mi libera della maglietta e resta piacevolmente sorpreso quando nota che non indosso il reggiseno.
Torna a torturare la parte inferiore del mio collo, scendendo verso l’incavo tra i miei seni.
Con una mano circonda il seno destro mentre con la lingua stuzzica quello sinistro, a quel gesto gli tiro i capelli il che lo fa gemere.
Avverto un formicolio familiare tra le cosce e la mia voglia di lui aumenta.
Inverte le posizioni, continuando a lasciare una scia di baci roventi e vogliosi sul mio ventre.
Arriva ai miei slip e senza indugiare mi priva di quell’indumento, lanciandolo in qualche parte della stanza.
A quel punto decido di liberare anche lui dai suoi boxer.
Ancora ansimante si allontana per prendere il pacchetto di preservativi, lo strappa con i denti e se lo srotola su tutta la sua lunghezza.
Si posiziona tra le mie gambe e mi guarda come se volesse chiedermi il permesso e io annuisco in risposta.
Entra dentro di me con una lentezza dolce, ma allo stesso tempo straziante.
Una sensazione di piacere invade il mio corpo e mi aggrappo alle sua spalle, mordendomi il labbro inferiore.
Si china a baciarmi il collo e una volta vicino all’orecchio mi sussurra un “non trattenerti”.
Aumenta le spinte e, come ha detto lui, decido di non trattenermi gemendo il suo nome.
Il mio respiro esce fuori a sbuffi e quando lui aumenta sia la velocità che l’intensità delle spinte, graffio la sua schiena facendo gemere anche lui sulla pelle del mio collo.
Torna a baciarmi e mordermi il labbro inferiore provocandomi maggior piacere.
Le ultime spinte sono decise e quindi vengo urlando il suo nome invasa dal piacere.
Dopo un po’ viene anche lui e il suo corpo sudato e sfinito, cade affianco al mio.
Mi giro in modo da circondargli il ventre con un braccio e appoggio la testa sul suo petto con lui che mi accarezza i capelli con dolcezza.
I nostri respiri si fanno sempre più regolari.
Appoggio il mento sul suo petto per guardarlo in faccia.
“è stato…” cerco la parola esatta, ma lui mi interrompe.
“Wow ? Sì, è stato incredibile” dice sorridendomi per poi lasciarmi un bacio sul naso.
“Sai è stata la mia prima volta” dice e io strabuzzo gli occhi incredula.
Lui scoppia a ridere vendo la mia espressione e io mi ritrovo un po’ confusa.
“Nel senso che le altre volte è sempre stato solo sesso. Tu sei la prima con cui ho fatto l’amore” spiega serio.
“Beh allora è anche la mia… la mia prima volta è stata grazie al mio ‘lavoro’” dico e al solo ricordo abbasso lo sguardo.
“Mi dispiace, però dai non pensarci. Ormai è tutto finito, e poi non roviniamo questo momento”
Sento squillare il mio telefono e così mi allungo verso il comodino per vedere chi è.
“Pronto” rispondo senza guardare.
“Allora ci sono novità ?” riconosco la voce di Amber.
“Adesso non è il momento, Amber. Ci sentiamo domani”
“Sei con lui, vero ?” chiede.
“Sì, a domani”
“Va bene. Ho capito. Ciauu”
Poso il telefono e mi accorgo dell’orario.
Sono solo le 19:00 e io ho fame.
Infatti ogni volta che ho fame il mio stomaco non di fa problemi a dimostrarlo e così inizia a brontolare.
Harry mi guarda e ridacchia.
“Fame ?” chiede sorridendo.
Apro la bocca per rispondere, ma il mio stomaco mi anticipa facendo ridere Harry di gusto.
“Lo prendo per un sì! Vado ad ordinare le pizze su. La solita ?” dice alzandosi dal letto nudo.
Annuisco.
Prende dei boxer puliti dal cassetto e scompare dietro la porta.
Decido di alzarmi anche io per rivestirmi, prendo la maglietta bianca di prima e, dopo aver indossato le mutandine, la infilo.
Mi dirigo in bagno per guardarmi allo specchio e mi ritrovo il riflesso di una ragazza con i capelli post-sesso e un sorriso che va da un orecchio all’altro.
Sento la porta della camera aprirsi, segno che Harry abbia già ordinato le pizze e così torno anche io in camera.
“Arrivano tra poco, nel frattempo andiamo a farci una doccia ?” chiede tranquillamente.
“Anche io ?”
“Sì, cosa c’è di strano ?” chiede corrugando le sopracciglia.
“No, niente è solo che non ho il ricambio” gli spiego.
“I tuoi panni sono asciugati” mi informa.
“Oh allora d’accordo”
“Vado a prendere due asciugamani, tu intanto inizia ad entrare nel box doccia” ordina e io obbedisco.
Vado in bagno, accendo l’acqua calda, mi svesto e poi entro iniziando a bagnarmi il corpo.
Dopo pochissimo mi raggiunge anche Harry.
Si avvicina, prende la boccetta di bagnoschiuma e se lo deposita sulla mano destra.
Poggia la mano col bagnoschiuma sul mio ventre e inizia ad insaponarmi, poi sale sul seno, le spalle, il collo. Poi scende di nuovo fino ad arrivare quasi sulla mia intimità. Il suo tocco è così morbido, caldo e delicato.
Mi risciacqua e intuisco che sia il mio turno.
Seguo i suoi stessi procedimenti e una volta insaponato tutto, gli butto le braccia a collo e lo attiro a me per baciarlo.
Lui porta le sue mani sui miei fianchi e ricambia il bacio con maggior passione.
La mia lunga si intrufola senza permesso nella sua bocca per esplorarla e sento un grugnito di approvazione da parte sua, mentre sorride sulle mie labbra.
Lo attiro maggiormente a me e sbatto con la schiena sulle piastrelle fredde della doccia.
I nostri petti sono incollati e sento il suo respiro farsi affannoso.
Dopo poco ci stacchiamo per la mancanza di fiato.
“Se vuoi mangiare ti consiglio di smetterla” esclama ansimante.
Lo ignoro intenta a restituirgli il favore, provocandogli piacere.
Faccio scendere la mia mano destra sul suo membro, a quel punto lui serra le palpebre e stringe le labbra in una line sottile.
Inizio a massaggiargli la punta con il pollice, per poi iniziare a pompare piano, ad un velocità straziante.
Poi aumento passo dopo passo. Lui geme più volte il mio nome e, quando sta per raggiungere il culmine, butta la testa all’indietro e viene sospirando, nuovamente, il mio nome.
Sorrido soddisfatta.
Riprende a respirare normalmente, mi attira a se e mi bacia sempre con più passione, ma poi si stacca.
“Credo che adesso sia meglio uscire, la pizza arriverà tra poco” suggerisce sorridente e io annuisco.
Usciamo, lui avvolge la sua asciugamano intorno alla vita e io mi copro interamente.
Si asciuga in fretta mentre io cerco di levare puù acqua possibile dai miei capelli.
Va in camera e si riveste.
“Vado a prendere i tuoi vestiti” dice ed esce dalla stanza.
Dopo poco torna con i miei vestiti e subito l’indosso.
Sentiamo il campanello suonare e insieme scendiamo giù, in salone.
Passiamo il resto della serata a scherzare, ridere e mangiare le nostre pizze.
Arrivate le 22:00 è ora di andare a casa e visto che abito a due passi da casa di Harry lui decide di accompagnarmi a piedi.
Arrivati davanti casa mia lo saluto ed entro.
Corro in camera mia, mi butto sul letto ancora sognante e incredula di tutto quello che è successo oggi.
Poi sento il cellulare vibrare lo prendo tra le mani e vedo che ho un nuovo messaggio.
Da: Styles
Buonanotte, piccola mia J <3
Sorrido rileggendolo due volte e poi gli invio anche io la buonanotte.
 
NOTE AUTRICE
Heiii ragazze ecco un capitolo ‘Tarry’ uhuuuuu siiii sono troppo contenta.
Volevo darvi una news, la storia prenderà una piega diversa da quella iniziale, questa è molto più complicata e eccitante.
Spero vi piaccia ugualmente.
Aggiorno a 5-6 recensioni. Sbrigatevi così posto domani il capitolo!!!
Ciauu 

  
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