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Autore: StayWeird01    21/08/2014    1 recensioni
E se la migliore amica di Adelaide facesse la cavolata del secolo? E se Adelaide si perdesse nella città dei suoi sogni, Londra? E se cadesse nelle braccia di un irlandese dagli occhi azzurri? E se si ritrovasse a vivere con lui, insieme a 4 amici un po' idioti? E se l'irlandese fosse dannatamente bello e simpatico? Beh, basta leggerlo!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NIALL’S POV
Mi svegliai completamente frastornato nel mio letto completamente sfasciato. Bene Niall, mantieni la calma. Già il fatto che non c’è Adelaide nel letto mi rassicura, non l’ho portata a letto. Ad un tratto sento l’acqua della doccia spegnersi. Oh no, cosa ho fatto? Non l’ho portata a letto, non la prima volta cazzo. Ad un tratto la porta del bagno si aprì. Oddio.
-Scusa se ti ho svegliato, nel mio bagno manca l’acqua- disse Zayn. Riaprii gli occhi e vidi Zayn con un asciugamano attorcigliato sulla vita. La mia paura svanì, sollevato.
-No, tranquillo- dissi spostando i cuscini dall’altro lato.
-Vi siete dati da fare tu e Lai stanotte- disse Zayn con un sorrisetto malizioso. Spalancai di nuovo gli occhi, terrorizzato. Oddio, non l’ho fatto davvero.
-Stavo scherzando- disse Zayn sorridendo. Presi un cuscino e lo lanciai a Zayn, colpendolo precisamente sull’asciugamano, che rischiò di cadere a terra. Zayn lo prese giusto in tempo, lanciandomi lo shampoo.
-Dai, non te la prendere Niall, sei troppo sensibile- disse Zayn ridendo.
-Va a quel paese Zayn, mi hai fatto venire un attacco di panico!- sbottai rilanciandogli lo shampoo. Lui lo prese al volo e lo portò vicino la bocca, cantando:
-Oww you’re giving me a heart att... ah no, quello è attacco di cuore, non di panico...- disse Zayn pensieroso.
Mi stiracchiai e mi guardai in giro.
-Per caso è già sveglia? L’hai vista andare in giro o roba del genere?- chiesi a Zayn che sui stava sistemando il ciuffo.
-Eh? Ah no, sono passato davanti alla sua stanza per vedere se eravate tornati, e si stava muovendo- disse annuendo. Per vedere se era tornata a casa... Questo è fissato.
-Perché, cosa vorresti fare?- chiese Zayn.
-Voglio svegliarla- dissi scostando le coperte e sedendomi sul letto, guardando Zayn con un occhio chiuso, dato che la luce del sole mi accecava.
-Ah, mi dispiace se ieri ho dimenticato di darti le chiavi, e quando ci ho pensato era troppo tardi, quindi...-.
-No, sta tranquillo, è andato tutto alla grande- dissi allungandomi beato sul letto, mettendo le mani dietro al testa e sorridendo come un coglione.
-Perché sorridi come un coglione?- chiese Zayn avvicinandosi al letto. Non risposi.
-Amico, io prima stavo scherzando, quando ho detto che te l’eri portato a letto, ma tu mi spaventi...- disse Zayn inarcando un sopracciglio.
-Le sue labbra sono così moooooorbide...- dissi sognante. Zayn mi guardò scioccato.
-O mio Dio, non ci posso credere, l’hai baciata!- disse lui mettendo le mani davanti la bocca, buttandosi sul letto, iniziando a punzecchiarmi la pancia.
-Ehi calma a punzecchiarmi!- protestai io.
-Aspetta- disse Zayn rialzandosi di colpo in piedi, con sguardo serio.
-Stava dormendo?- chiese serio.
-No- dissi io risentito.
-Era ubriaca?- optò Zayn.
-No- dissi esausto.
-Lei era cosciente?- disse infine Zayn.
-Certo che era cosciente!- dichiarai io risentito.
-Oddio, quindi è un vero bacio! E poi? E poi?- mi incitò Zayn emozionato.
-Beh, l’ho portata al pub e si è un po’ ubriacata, poi siamo usciti, e in pratica ero un po’ brillo anch’io... Insomma, mi ha sbattuto al muro e mi ha morso le labbra- dissi sorridendo. Zayn mi guardò con la bocca spalancata.
-Hai capito la ragazzina?!- disse Zayn sorridendo. Continuammo a parlare per un po’,  e dopodiché presi la chitarra. Mi avvicinai alla porta della camera di Adelaide per sentire se stava dormendo, ed entrai. Lai dormiva praticamente in intimo, e cercai di mantenere la calma. Poi squadrai meglio: era in canottiera, e in mutande. Quasi mi scivolò la chitarra dalle mani. Porta le mutande in pizzo? Mi schiaffeggiai silenziosamente una mano sulla faccia, cercando di non pensarci più. Mi sento un’idiota. Dalla forma sembra un bel culetto sodo. Ma cazzo, Horan, non pensarci! Le mie fantasie erotiche iniziarono a farsi strada nei miei pensieri. Oddio ODDIO O D D I O . Mi aggrappai alla chitarra, sperando di ritrovare la via spirituale adatta.  Andai dall’altro lato del letto, dove il pizzo non era poi così tanto visibile, e mi sedetti a terra, fissando la mia principessa che dormiva. Non pensare al pizzo, non pensare al pizzo. Poggiai la testa sul muro. Non potevo semplicemente farla svegliare e prepararle la colazione al piano di sotto? No, perché io sono complicato, voglio fare le cose in grande, voglio fare il figo e cantarle una canzone con la chitarra. Adesso resterò a guardarla come fanno le persone normali mentre la persona più bella della loro vita dorme. Oddio, e se si svegliasse e pensasse che sono uno stalker, che la fissa mentre dorme? E se non si ricordasse niente di ieri sera?! E SE AVESSE DIMENTICATO DEL BACIO?! Oggesù no! Adelaide sbatte un po’ di volte le palpebre, si guardò intorno con aria assonnata. Una ciocca di capelli era andata al di lato della riga, creandole una specie di onda che attraversa la riga dei capelli, mentre le ciglia erano tutte in disordine (sempre se delle ciglia possono essere disordinate); le pupille erano piccolissime, mentre aveva gli occhi più chiari del solito, e aveva un occhio socchiuso e l’altro quasi chiuso. Mi fissava con sguardo interrogativo, con la testa leggermente inclinata. Devo sembrare davvero un idiota, con le spalle al muro, le gambe al petto e la chitarra poggiata sulle gambe.
-Buongiorno- sussurrai imbarazzato. Lei sorrise. Una vocina dentro di me sussurrò “Il suo primo sorriso della giornata è merito tuo, complimenti” .
-Buongiorno- sussurrò lei sorridente. Ci guardammo per un po’, imbarazzati.
-Dormito bene?- chiesi io.
-Sì...-biasciò lei.
-Ti ho sognato tutta la notte- dichiarò sorridendo. Sorrisi.
-Anch’io- dissi mettendo la testa sopra le ginocchia. Sorrise, guardando il cuscino.
-Senti, scusa se te lo chiedo, ma tutto quello che è successo ieri pomeriggio e al pub è vero o me lo sono sognata?- chiese interrogativa. La guardai con una faccia a metà tra l’interrogativo e lo sconvolto. Fantastico, ha dimenticato tutto!
-Ti prego, dimmi di sì, ci sto facendo una figura di merda già da adesso- sussurrò implorante.
-Tranquilla, è tutto vero- dissi ridendo.
-Oh, fantastico- disse poggiando la testa sul cuscino, sorridendo beata.


Davvero le faccio questo effetto?
-Ti ho baciato- disse lei con aria sognante.
-L’ho fatto davvero, non ci credo-.
-Già, alcune volte non ci credo neanch’io- dissi ridendo.
-Al mattino sei più strana del solito- dissi io.
-Puoi contarci- rispose lei indicandomi col dito, facendo uno sguardo buffo.


-Perché hai la chitarra qui?- chiese reggendosi con i gomiti poggiati sul materasso.
-Ah, volevo svegliarti con una canzone, ma sono rimasto a fissarti imbambolato, e non ho avuto tempo- dissi prendendo la chitarra, e iniziando ad fare qualche nota di “Little Things”.
-Non mi avresti mai svegliato con “Little Things”! Quella canzone è una specie di ninna nanna- disse scuotendo la testa, crollando improvvisamente sul cuscino. Sorrisi, con un sopracciglio inarcato. Mi rialzai in piedi, e partii con la base di “Live While We’re Young”. Adelaide si premette il cuscino sulle orecchie.
-No, ti prego, Francesca la metteva come sveglia quando dormivo da lei!- implorò lei. Risi continuando a suonare, intonando qualche pezzo. Ripetei il primo pezzo non si sa quante volte.
-Oddio, e va bene- disse lei infine, esausta. Si alzò dal letto, e si infilò in bagno. Ad un tratto un minuscolo neurone si accende, riversando l’idea della giornata.
-Metti il costume!-. 
  
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