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Autore: Spensieratezza    21/08/2014    5 recensioni
Jared Tristan Padalecki è un gigolò che sa far felici i suoi clienti. è dolce, gentile , premuroso e un amante focoso....Jensen è un ragazzo distrutto dal tradimento della donna che stava per sposare. cosa succederà se si incontrano ?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jensen aveva rintracciato Vicki per telefono. Fortunatamente non aveva cambiato il numero.

Jensen non aveva ricevuto notizie di Vicki da quando era successo quello che era successo con Jared…sapeva che aspettava che fosse Jensen a fare la prima mossa. Lei era stata sempre cosi.

Decise quindi di accontentarla, di fare quello che si aspettava da lui. Un’ultima volta.

Vicki non cercò di negare la soffiata del suo amico allo zoo, e neanche il pedinamento. Rispose stizzita, come se fosse un suo diritto.

All’invito di Jensen ad una cena a un ristorante per chiarirsi, disse di si.
 

Jensen immaginava che Vicki si sarebbe presentata in abito elegante. Lei in qualunque occasione doveva presentarsi sempre al meglio. Figurarsi quindi ad un noto ristorante piuttosto prestigioso.

Lei era sempre stata cosi.
 

La aspettò, e tardò per dieci minuti. Quando arrivò, aveva dei tacchi viola vertiginosi, un vestitino vertiginoso dello stesso colore e una borsetta turchese. I capelli raccolti in una coda castana elegante e gli occhi verdi.

Era una bella ragazza, e ci fu un tempo cui Jensen si perdeva nella sua bellezza, ma quel tempo ora era lontano.

Ci fu un tempo in cui impazziva anche per le sue scarpe. Ora invece le trovava volgari.

Jared l’aveva proprio cambiato.
 

Vicki si avvicinò, squadrandolo, storcendo un po’ la bocca.

Jensen sapeva di avere un aspetto un po’ trasandato. Non era propriamente vestito elegante come lei.

Aveva una felpa blu e i jeans, e i capelli erano bagnati col jel, ma non alla rinfusa. Stavano al loro posto diciamo. Non aveva la barba, ma era consapevole di avere lo sguardo stanco e delle rinomate occhiaie.

Ma non era un barbone!

Aveva un aspetto normale, non di un uomo felice, certamente, ma non era un barbone!

Stando con Jared aveva imparato a non dare troppo peso alla sua immagine. Era già un bel ragazzo, non c’era bisogno di comportarsi come uno snob riccone.

“Ciao.” Esordi Vicki.

Jensen la guardò. Voleva fare la dura, ma lo sguardo vacillava. Stava cercando di capire se Jensen era venuto armato o aveva deposto l’ascia di guerra.

“Ciao, Vicki…accomodati.”

Lei assenti e si sedette.

“Beh…è un po’ imbarazzante…” notò Jensen.

“Già…soprattutto per te, scommetto.” Disse Vicki.

Jensen cercò di non rispondere a tono alla frecciatina.
 

“Non ti ho invitato a cena per litigare.” Disse.
 

“E allora perché l’hai fatto, Jensen? Che cosa ti aspettavi dopo quello che ho…che ho saputo?”
 

“Tu perché sei venuta?” chiese invece Jensen.
 

“Io volevo…ero curiosa di sapere che cosa volessi da me, e poi ero curiosa anche di sentire quali ignobili scuse avresti adottato”
 

“Beh, in realtà nessuna. Sono colpevole, lo ammetto.sono stato a letto con Jared, come hai fatto anche tu.” Disse puntandogli il dito.

Vicki rise.
 
Arrivò in quel momento il cameriere a prendere il conto e Jensen e Vicki ordinarono due pizze.
 

Quando se ne fu andato, Vicki riprese il discorso.
 

“Ti rendi conto di quello che hai fatto?”
 

“ovviamente.”
 

“E…e questo che cosa sarebbe, quindi? Una sorta di…vendetta? Contro Jared? Contro me? Contro noi due?” chiese Vicki indicando lei e Jensen. “O contro io e lui?” aggiunse, indicando lei e una persona invisibile.
 

“Non stavo ragionando. Ho fatto una cazzata e solo adesso riesco a rendermene conto. Ovviamente parlo della vendetta, non del conoscere Jared. Sono contento di averlo conosciuto. È una bella persona.”
 

Vicki rise.
 

“Ti prego. Ora addirittura lo stimi? Quanto sei ipocrita?"
 

“Sei libera di crederci o no, Vicki, ma ho cambiato idea su Jared. Prima lo credevo un individuo senza valori, superficiale…ho scoperto invece che è un ragazzo buono. Non è stato lui ad avere sbagliato. Ho sbagliato io a non capirlo subito, ma conoscerlo meglio mi ha permesso di farlo.”
 

“E c’era proprio bisogno che te lo portassi a letto per capire questo???”
 

“Sei libera di crederci o no, ma non l’avevo premeditato.”
 

“Bugiardo. Avevi programmato tutto dall’inizio.Hai ammesso che la tua era una vendetta, e ora lo stai negando?”
 

“Maledizione, è cosi difficile….okay, va bene…all’inizio era quella la mia intenzione, volevo andarci a letto, okay…”
 

“Ma che bella persona, Jensen…complimenti….”
 

“ma è stato un flash che è durato pochissimo…fin dal primo giorno che l’ho conosciuto, ho capito che…era una brava persona, e volevo mollare il mio proposito di vendetta.”
 

“Ma non l’hai fatto!”
 

“Si, invece….”
 

“Jensen, ti hanno visto con lui…tutto il mondo ti ha visto con lui!” quasi gridò Vicki.
 

Jensen da un lato ne era orgoglioso e questa consapevolezza lo convinse di esserne proprio innamorato.
 

“Volevi farmi soffrire, non è cosi?” rincarò la dose Vicki.

“Si, lo ammetto. Mi dispiace.” Disse Jensen.
 

Ti dispiace?? Jensen, guarda cosa siamo diventati…io ti ho fatto del male, tu ne hai fatto a me…che fine ha fatto la coppia felice che eravamo, che doveva sposarsi?”
 

“Magari sotto qualche corna….”
 

“Jensen, ascoltami.” gli disse Vicki, cercando di prendergli le mani, ma Jensen le ritrasse.
 

“Jensen” riprese lei. “possiamo imaprare da tutta questa situazione…tutto accade per una ragione…”
 

“Si, è quello che penso anch’io….”
 

“Questa cosa che ci è successa…è come un banco di prova…pensala cosi…un banco di prova…per noi! Ne stiamo uscendo con le ossa rotte, è vero, e io sono ancora molto arrabbiata con te, per quello che hai fatto, ma possiamo uscirne insieme.
 

“No, Vicki….”
 

“Perché??” chiese Vicki con gli occhi gocciolanti di lacrime.
 

“Io…io non…”
 

“Mi dispiace, mi dispiace per quello che ti ho fatto, Jensen…ma non pensi di avermela fatta pagare abbastanza ora? Ora noi due possiamo….”
 

“Ne sono…innamorato…” disse Jensen d’un tratto.
 

“C- cosa?? Come hai detto?” chiese Vicki, sgranando gli occhi.
 

“Sono innamorato di Jared, Vicki…è per questo che non riuscivo a lasciarlo, è per questo che il tuo amico ci hai visti insieme allo zoo quel giorno….”
 

“No…tu…tu non puoi farmi questo….”
 

“Sei stata tu ad attirarmi tra le braccia di Jared, Vicki…il giorno che hai deciso di cornificarmi con lui…non te l’hanno mai detto che il karma quello che fai te lo rovescia tutto addosso?”
 

“Tu…tu non ne sei innamorato. È una menzogna! Lo stai dicendo per farmela pagare!”
 

“Se tu non avessi telefonato quella mattina, ci saremmo dichiarati a vicenda i nostri sentimenti.” Disse Jensen.
 

“Menti!! Tu l’hai fatto apposta! Tu VOLEVI che lo scoprissi!”

“Forse una volta…ma non più, non quel giorno…”
 

“Sei un…..UN VERME. Tu…tu credi di essere una bella persona…ma sei solo una brutta persona…e sei solo un illuso se pensi che Jared ti corrisponda. Lui non ti amerà mai, perché ha capito come sei!”
 

Jensen era ferito da quelle parole, tanto che non gli importava che in sala avessero sentito tutto, tutti quanti.
 

In quel momento suonò il cellulare di Vicki, mentre arrivava il cameriere con le pizze.
 

“Misha, scusa caro, ma non è un bel momento…no, non sto piangendo, figurati. Ti chiamo e ti spiego dopo. Si, sono con lui.”
 

Misha?? Il fratello gemello di Castiel?” domandò Jensen, costernato, una volta che Vicki chiuse la chiamata.
 

“Non sono affari tuoi.”

“Non ci posso credere!”

“Senti, MIsha è una cara persona…”

“Ti sei portata a letto anche lui??”

Che diavolo ti frega!!
 

“Mi frega, perché Cas è un mio amico e…oh, al diavolo. Sembra una tremenda soap opera e anche di bass’ordine…”
 

“Cos…”
 

“io non voglio far parte di tutti questi traffici sporchi. Quand’ero con Jared mi sembrava di essere cosi…pulito…
 

“Pulito? Con un gigolò?? Con quello che stavi nascondendo? Ti sopravvaluti un po’ troppo.” Lo prese in giro Vicki.
 

Jensen la guardò con odio.
 

“Credi di essere migliore di me, dopo quello che hai fatto? Davvero?” chiese lei essendosi accorta del suo sguardo.
 

“Vedi..c’è una differenza tra noi, Vicki…io non ti avrei mai tradita con un altro, se non ne fossi stato innamorato…
 

“Ma è quello che invece avevi in progetto di fare!”
 

“E se fossi stato realmente innamorato di te…”
 

“…….”
 

“Si…io credevo di amarti, Vicki…credevo di avere la vita che ho sempre voluto…ma era…un accontentarsi…non era…le emozioni che provo, e che ho provato con Jared, io…non le ho mai provate con noi…non era vero amore…e ci ho messo tempo per capirlo…anzi, forse, devo…ringraziarti…”
 

Vicki digeri quell’amara confessione, e poi disse:
 

“BASTARDO!” e gli buttò la pizza ormai fredda, tutta in faccia.
 

“auguri con il tuo amichetto!!!” gli gridò dietro Vicki, andando via dal locale.
 

“Signore, mi duole dirle che le pizze le dovrà pagare lo stesso, anche se non le ha consumate.” Gli disse un cameriere, mortificato, vedendolo in quello stato, tra le risatine generali dei presenti,mentre Jensen si ripuliva della pizza, e guardava ormai nauseato anche la sua, che non era stata toccata.
 

“Non importa.” Gli disse. Non gliene fregava niente delle pizze. Erano solo una scusa per vedere VIcki e cercare di chiarirsi e mantenersi in buoni rapporti.
 

Aveva sperato scioccamente che potessero perdonarsi a vicenda e che Vicki potesse essere felice per lui.
 

Era uno sciocco. La gente era sempre invidiosa della felicità altrui, soprattutto quando non ne faceva parte e soprattutto quando si sentiva in colpa per cose pregresse.
 

Solo Jared era diverso. Solo lui aveva il cuore puro.
 

Solo con lui, Jensen riusciva a essere una persona migliore.
 
 
 
 
 

















Note dell'autrice: 

colpo di scena di Misha eh? xd

ci vediamo al prossimo capitolo con l'incontro tra Jensen e Jared :)))
   
 
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