La Principessa Torna A Far Danni

La navicella atterrò nel bel mezzo di una città di pietra, al centro di una grande piazza ricolma di gente. Una volta aperto il portellone, Mister Satan sfoggiando il mantello bianco delle grandi occasioni fece la sua trionfale apparizione.
-Non abbiate più paura gente, le vostre sofferenze stanno per terminare! Io, il grande Mister Satan, il campione dei campioni, l’uomo più forte sulla faccia della Terra, prometto di annientare Ryu Shenron e riportare la pace sul vostro splendido pianeta!
-BUGIARDO!
-MISTIFICATORE!
-APPROFITTATORE!
-BASTARDO!
-LECCACULO!
-CATTURIAMOLO!
Nel giro di un paio di secondi Satan si ritrovò prima addosso centinaia di soldati armati fino ai denti, e poi incatenato a dieci palle di ferro.
-Non avete capito niente, imbecilli! Sono venuto qui per salvarvi! Ragazzi, diteglielo anche voi!
-Comandante, abbiamo controllato il mezzo spaziale da cima a fondo. Non c’è nessun’altro.
-COSA?- la bocca di Satan precipitò a terra.
-Che ne facciamo del prigioniero?
-Me ne occupo io.
Il “comandante”, scroccando le grosse dita, si mise di fronte al povero Satan, facendogli ombra da quanto era imponente: indossava un mantello nero che lasciava intravedere un’armatura sotto di esso; sul volto una grossa mascella quadrata, sormontata da una bocca piena di denti aguzzi; poco sopra un naso scolpito e occhi nascosti da enormi occhiali di ferro; in conclusione, una testa pelata dalla forma molto appuntita.

-Dio benedica il portellone sul retro…
Gli altri cinque componenti del gruppo erano riusciti ad abbandonare la navicella prima dell’atterraggio e a nascondersi su una collina lontana, dalla quale avevano assistito alla cattura di Mister Satan.
-Devo ammettere che usare quel vecchio come cavia è stata un’ottima idea, Shiriu- disse Haruka.
-Non pensavo che anche tu lo volessi vedere morto- aggiunse Temari.
-Non è per questo. Una volta resosi conto che non costituisce una minaccia, non gli faranno del male. Piuttosto, non notate anche voi qualcosa di strano?
-Diccelo tu.
-Se davvero il drago malvagio è giunto in questo luogo, dovremmo assistere a una scena drammatica, come gente morta o case distrutte. Invece non c’è traccia di tutto questo.
-Per fortuna…
-In compenso la gente del posto è molto aggressiva nei confronti degli stranieri…- constatò Shino.
-Sbaglio o hai già un’idea su quello che sta succedendo?
-Ricordatevi quello che ha detto Pan su questo drago. Sul fatto che può cambiare aspetto…
-Ryu Shenron si è trasformato prima di arrivare sul pianeta e ha fatto amicizia con gli abitanti fino a fargli il lavaggio del cervello. Così potrà sterminarli quando meno se lo aspettano. Una strategia perfetta- concluse Gaara, secco.
-Che facciamo per farlo uscire allo scoperto?
-La gente del posto assomiglia molto a noi terrestri, possiamo benissimo approfittarne per introdurci nella città senza destare grossi sospetti- disse Shiriu -dopodiché ci divideremo e cercheremo di scoprire quanto è successo qui dal giorno in cui i draghi malvagi sono tornati in vita fino ad oggi.
-Perfetto.
-Prima di andare, prendete questi.
Shino consegnò agli altri quattro una bottiglietta e un pennello.
-Se scoprite delle informazioni importanti o vi trovate in difficoltà, scrivete con questo una parola chiave su un muro, una parete o quello che capita. I miei insetti la leggeranno e ci faranno recapitare il messaggio.
-D’accordo. In marcia, allora.

Uno dei sudditi entrò di corsa nelle stanze della principessa Oto.
-Mia signora, abbiamo catturato l’invasore. Le vostre previsioni si sono rivelate esatte, quel visitatore non era altro che un ciarlatano. Pretendeva di salvarci da Ryu Shenron, ci pensate?
-Già… e i suoi compagni?
-A dire il vero, la navicella con la quale è arrivato era vuota. Non c’era nessun altro con lui.
-Nessuno, eh? Beh, annuncia comunque lo stato di allerta.
L’uomo uscì dalla stanza, lasciando la donna da sola.
“Bene bene, ora ne ho la conferma. Siete venuti qui per battervi con Ryu. C’è una grossa sorpresa che vi attende.”