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Autore: Blue Eich    23/08/2014    1 recensioni
Hello, friends! Mi chiamo Siena Kiku, ho tredici anni e due sogni nel cassetto.
La mia vita cambiò radicalmente quando papà decise d'iscrivermi all'accademia migliore di Ferrugipoli: la Formation Ability Academy. Non perché pensava al mio futuro, ma come punizione. Mi aspettavo un collegio – senza suore – dallo stile di vita meccanico e gli studenti seriosi, invece sbagliavo…
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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- Questa storia fa parte della serie 'Distance: doesn't matter'
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Distance: doesn't matter.

31. Basta un click

 

Soffocai le disperazione inghiottendo, un morso dopo l'altro, tre pancake affogati nello sciroppo d'acero. Metà della mensa cessò ogni attività, concentrandosi sul tintinnio della mia forchetta e la mia foga.

«Siena…» Micaela mandò giù un boccone di cotoletta, a fatica, come fosse un sasso. «Ti senti… Bene?»

«Certo!» Sorrisi nervosamente. «Benissimo!»

Andava tutto a meraviglia. Tranne per una stupida Theme Song da perfezionare entro la scadenza del concerto.

 

Anche quella sera ero irrequieta e continuavo a rigirarmi tra le lenzuola. Shinx frustava il fondo del materasso, scontento. Gira, gira e rigira, finché non trovai più spazio.

«Waaaa!»

«Siena?» La secondina, in allerta come un Growlithe in dormiveglia, scattò su. «Ma che…»

La mia testa bionda, spettinata, barcollò da entrambi i lati. Il pavimento era duro e avevo picchiato di pancia. «Ohi, ohi… Vado in bagno.»

 

Mentre mi sciacquavo la faccia con l'acqua freddissima guardavo la porcellana del lavandino, in cui si riflettevano le occhiaie accennate sul mio viso pallido.

Camminando tra il silenzio religioso dei corridoi pensavo che quella mattina ci sarebbero stati i tornei e, tra due settimane, lo spettacolo.

Era strano non vedere in giro nessuno né essere accompagnata da Moni.

La scuola, seppur buia, lasciava entrare spiragli di luce quanto bastava a non dare zuccate contro le pareti.

Imboccai le scale per il tetto tenendomi alla ringhiera. Spostai la porta con un cigolio lento. Il cielo era un misto di aranci con striature violette e rosa accanto alle prime nuvole e alle prime luci dell'alba. L'intera Ferrugipoli si stagliava ampia dinnanzi ai miei occhi, come se potessi toccarla con un dito.

«Leila?»

Al mio richiamo, la bionda si girò. Sorrideva. Le maniche della sua divisa, arrotolate fino ai gomiti, erano appoggiate sul davanzale. Neanche lei aveva voglia di tornare a letto, con quel panorama di tenue e calda armonia e il resto del mondo semi-addormentato.

Stetti lì, strappandole qualche confessione. Avrebbe rappresentato lei la sua classe ai Campionati. L'incontro finale tra lei e Fabiolo era durato una buona mezz'ora ma era valsa la pena, mi disse.

 

♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪-♪

 

«Andrey rappresenterà la 2^C!» Naomy mi prese le mani, saltellando su e giù, eccitata come una bambina. Sì, davvero sconcertante: Naomy McFlowers, la Regina del Ghiaccio, era capace di saltellare.

«Wow!» commentai, con un sorriso. Le poche volte che si mostrava euforica, mi sentivo euforica per lei.

Dovevamo recarci tutti fuori, nel campo da calcio, sedendoci dove volevamo. Era una giornata speciale e avremmo anche fatto le foto di classe, nel pianerottolo con il ciliegio.

Alcune ragazze grandi si erano già stese sull'erba, mentre i maschi si contendevano una palla bianconera. Il sole splendeva nel cielo chiaro, donando un'aria frizzante all'ambiente.

«Serenella!» Entro poco mi ritrovai Elena attaccata al braccio, come un Tentacool sotto l'effetto di una pozione d'amore. «Ma dov'eri? Io e Cristy ti stavamo aspettando!»

La blu m'indirizzò un cenno di saluto mentre lei, con la sua risatina contagiosa, mi trascinava al centro del prato.

«Si andrà in ordine» mi spiegò, mentre la nostra socia stirava il manifesto di stoffa.

«Quindi noi apriremo le danze

«Esatto! Saremo contro la B. Poi giocano C e D e il vincitore va contro la sezione che ha vinto prima, ma dopo che anche le altre classi hanno finito il primo incontro.»

Annuii, non certa di aver compreso alla perfezione. I miei pompon erano giallino pallido, quelli di Elena verdi e quelli di Crystal bianchi.

 

Inutile chiedersi come quattrocento persone riuscissero a stare ammassate intorno a quel campo: ci riuscivano e basta.

Dalla parte sinistra c'erano delle scale e una stradina che portava al pianerottolo con il ciliegio; molti erano seduti su quel muretto di marmo muschiato, sopra alla porta da calcio. Miky, costretta a stare sopra le ginocchia del suo fidanzato migliore amico in mancanza di posti, aveva la visuale più alta di tutti. Tra le manine agitava i pompon rosa shocking confezionati da Elena: avrebbe tifato per conto suo, in mezzo ai suoi amici. In fondo era giusto così.

«Buongiorno, miei cari allievi!» disse il preside Robinson, per mezzo di un microfono. L'ultima volta l'avevo visto in pigiama e pantofole, invece quel giorno indossava uno smoking di tutto rispetto.

Il brusio si arrestò di colpo. Rimasero solo, in un sottofondo indistinto, i versi esuberanti dei Pokémon che si rincorrevano liberi.

«Come tutti voi sapete, siamo qui per disputare i Campionati di Lotta annuali. Per le prime sono una novità, per le quinte un evento di degna importanza… Non mi resta che augurare buona fortuna ai prescelti. Si dia inizio al primo scontro!»

L'intera scuola esplose in gridi d'approvazione, come quando un cantante famosissimo dà il via al proprio concerto.

Azuma camminò a passi solenni verso l'arena, scortata dalla cagnolina argentea dalla coda voluminosa. L'avversario – un certo Lorenzo – aveva un ghigno furbo sulla faccia, così come il suo Koffing.

Mostrando un'insolita serietà, Gino Torein allargò le braccia. «Via!»

«Velenogas!»

Il pallone si gonfiò, rilasciando dalle sporgenze a forma di cratere una nuvola che si espanse nell'ambiente.

Azuma si coprì il viso con il gomito, stringendo i denti. «Granvoce!»

Il ruggito acuto e argentino di Kira, amplificato nell'atmosfera, respinse la nube tossica appena in tempo, diradandola in un violento turbine.

Nel frattempo io e le mie amiche gridavamo parole d'incitamento, cambiando di posa in posa, tra il fruscio della cartapesta e il clamore della folla.

Lorenzo guardò Azuma con disprezzo. «Come ti permetti? Voltexpalla!»

«Eeev!»

La sfera d'acciaio si schiantò sul corpo della volpina grigia mandandola a terra, distesa su un fianco. Per un istante, Azuma rimase basita.

«Non arrendetevi!»

Scoccò un'occhiata a noi e al nostro telo. Poi sorrise, rigirandosi, più combattiva. «Attrazione!»

Eevee fece un occhiolino adorabile, creando una schiera di cuori virtuali che entrarono in circolo all'avversario.

«Kooff!» I suoi occhi divennero a loro volta due cuori, abbagliandogli la mente e rendendolo del tutto incapace di ribellarsi.

«Deficiente! Riprenditi!» sbraitò Lorenzo, iniziando a sudare freddo. «Neropulsar!» ordinò, impaziente. «Neropulsar, ho detto!»

Ma il pallone viola galleggiava per aria, stregato dalle tenere movenze della volpe shiny.

La risatina sommessa di Azuma echeggiò. Per una volta si stava facendo valere, dimostrando a un prepotente di non sottovalutarla.

«Dagli il colpo di grazia!» gridò Federico, sbracciandosi, con il pompon fucsia di Miky nella mano.

«Kira!» La giapponese batté le mani. «Asso!»

Mentre la confusione spaziava nella mia testa, Eevee liberò dal proprio corpo un cerchio di quadrati multicolori, schiantandolo su Koffing ancora infatuato. Terminò l'opera scagliandogli un elegante fendente d'artiglio obliquo.

La mascella di Lorenzo, da quanto s'aprì, rischiò seriamente di slogarsi. La platea invece creò un sottofondo di applausi lievi ed entusiasti.

«Yeeeh!» Noi tre saltammo, contentissime, raggruppandoci in un punto comune. Forse la nostra idea era stata un po' infantile ma aveva donato il sorriso alla nostra regina delle lotte.

«Ma io amo quella biondina!» Federico scosse il capo quasi commosso e Miky gli diede una gomitata nello stomaco.

«Pff… L'ho lasciata vincere. Siete solo degli sfigati» si giustificò Lorenzo, a braccia conserte.

«Dicono tutti così!» lo sfotté Naomy, mezza abbracciata ad Andrey nelle prime file.

 

Dopo ogni incontro, le classi che avevano gareggiato si radunavano davanti al ciliegio in fiore per la foto ricordo. Eravamo tutti in divisa primaverile, contenti per la vittoria.

Il fotografo, accucciato sull'erba, chiese ai più bassi di mettersi seduti. Aveva una macchina fotografica professionale, di quelle sul cavalletto.

Io reggevo il mio pompon con una gamba e un braccio alzati, imitata da Moni. Accanto a me, Crystal avvolgeva il suo Tyler con un braccio e con l'altro scuoteva piano il pompon. Nicolas cercava di forzare un sorriso, impedendo a Smog di dimenarsi per via della museruola che gli chiudeva le fauci. Poi c'era Achille che stringeva la zampa al suo Marshmallow, con un'espressione che avrebbe intenerito persino il professor Schulz. I chiudifila erano Chiharu e Jeanne, quasi rintanati pur di non dare nell'occhio.

Nella fila di mezzo, la faccia seria di Ryder veniva scombussolata dalla testolina di Batuffola che spuntava dalla sua spalla. Azuma lo affiancava, sorridendo dolcemente con Kira in braccio. La più vivace lì era senz'altro Elena con la sua linguaccia, che porgeva al nulla i pompon. Scarlett sorrideva timida, mentre Francesco passava un braccio attorno alle spalle di Leonard.

Più in alto, Naomy aveva un braccio sulla vita e Plusle avvinghiato in testa come una stella marina. Cecilia e Anastasia avvicinavano una mano alle labbra, come a voler inviare un bacio all'obbiettivo. Invece Miky abbracciava affettuosamente il collo di Derrick – sulla fronte di quest'ultimo spiccava la scritta di pennarello scemo chi legge. Nell'angolo c'era Elia, ovviamente imbronciato.

Bastò un click per immortalare, in tutti i nostri sorrisi energici, la felicità di un anno ormai quasi del tutto trascorso.

 


 

Angolo Autrice
Hiya!
-3!
Mi spiace ma non posso dilungarmi ulteriormente sui tornei. Che classi hanno vinto? Lo scoprirete nel prossimo!
Nel prossimo cap, comunque, sarà la volta dello spettacolo di musica. Leo e Sie ce la faranno con quella benedetta canzone? Vedremo!
Grazie ai pochi che mi seguono (se ancora ci sono D:)
Byebye
-H.H.-
 
   
 
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