"E così siamo rimasti di nuovo faccia a faccia" disse Kakashi ironico Marion lo guardò "Parla per te l’unica cosa che vedo di te e solo quel tuo occhio scoperto poi per il resto non ne ho più pallida idea di come sei fatto" rispose scocciata .
"Vuoi seguirmi ti porterò nel tuo appartamento" Marion annuì e così balzando da un tetto a un altro arrivarono all’appartamento le due stanze erano vicine. Era piccolo con un salotto piccolo una stanza da letto e un bagno con la vasca .
Marion si avvicinò alla parete che separava la sua camera da letto da quella di Kakashi, la toccò e capì perché l’avevano messa lì; la parete era molto sottile anche un minimo rumore si sarebbe sentito.
Rise per la furbizia e per la ragionamento calcolato di quella Zunade "Perché ridi?"
"Perché dal modo di ragionare e di combattere di voi ninja e molto calcolato e completamente diverso dal nostro"
disse girandosi verso quell’ombra che da quel girono in poi l’avrebbe seguita sempre, quel’uomo misterioso che faceva sorgere in lei la voglia di levargli quella maschera e vedere chi fosse la sua guardia.
"Perché è il vostro modo di combattere?" chiese Kakashi "In poche parole…quando scendiamo in campo ci facciamo guidare dal nostro spirito guerriero, dalla nostro istinto dal nostro cuore tutto qui" approcciando la mano destra sul cuore.
Con quel gesto cadde lo sguardo sulla scollatura della camicetta di Marion poi si riprese uscì dalla stanza "Cambiati se ti vuoi cambiare"
"In verità voglio farmi un bagno" così dicendo prese i suoi vestiti un asciugamano dall’armadio della sua stanza e si diresse verso il bagno.
Quando Marion entrò del bagno Kakashi rimase solo con i suoi pensieri e su quello che disse Marion riguardo al modo di combattere dei guerrieri dell’occidente e su quello che aveva fatto contro quel mostro.
Sembrava un contraddizione come poteva un guerriero che si affida solo al suo istinto essere riuscito ad abbattere un mostro del genere, deve per forza aver avuto una strategia al meno che quel mostro non servisse per farsi accettare,
ma se queste potevano essere le sue vere intenzioni allora aveva sbagliato villaggio;
i suoi ninja non si sarebbero fidati così facilmente.
Poi gli saltarono alla mente il combattimento con il mostro e vedeva lei volteggiare nel l’aria e sentire di nuovo nelle sue orecchie quella dolce musica,
ma come poteva una ragazza che suonando il flauto emanare serenità e pace, essere una guerriera che aveva un compito tanto gravoso.

Dopo qualche minuto la ragazza uscì con il completo che era composto da una tuta come quella di Sakura però senza le strisce bianche completamente celeste però a giro maniche e per coprire i fianchi dei pantaloncini blu.
a dosso aveva dei polsini neri e due fasce sugli avambracci, sembrava un'altra persona con i capelli sciolti, non era la LadySky che aveva visto a quello spettacolo e che aveva combattuto un mostro alto almeno sei metri.
"Allora hai qualche missione o posso decidere cosa fare oggi?" chiese mettendo una mano su un fianco
"In realtà mi dovrei vedere con dei miei allievi per degli allenamenti se tu…." "Verò con te così vedo come combattete voi ninja noi conosciamo i vostri modi di combattere solo dai libri ma non abbiamo mai visto dei ninja in azione"
Disse con un sorrisino che poteva mostrare tutta la sua curiosità. Così entrambi andarono all’appuntamento con Sakura e Naruto.
Intanto nello ufficio di Zunade, il capo villaggio era in piedi di fronte la scrivania, d’improvviso si appoggiò con entrambe le mani sulla scrivania come se avesse fatto una faticata enorme e aveva il fiatone e gli occhi chiusi,la sua collaboratrice le si avvicinò le mise un mano sulla spalla,
"Signorina Zunade cosa ha?"chiese preoccupata "Quella ragazza con solo la forza dello sguardo è riuscita a indebolirmi,
quando mi ha guardata per l’ultima volta ho sentito un vento freddo che mi scorreva nelle vene,
mi sto chiedendo di quali poteri strani e dotata sicuramente molto, molto potenti"