Parlando di Roy e Riza, li noterete diversi, per il fatto che questa è la continuazione dell'altra, quindi il loro rapporto è cambiato. Forse (di sicuro) ho esagerato, e credo che alcune volte saranno OOC, ma spero che capiate il mio punto di vista (no, non quello della fangirl scatenata, ma quella del continuo tra la prima e questa fic). Spero di non aver fatto un disastro.
Il titolo che ho scelto vuol dire "E alla fine vissero felici e contenti", perchè volevo che fosse in parallelo all'altro (C'era una volta), e perché questa sarà un po' la conclusione.
La longfic non è conclusa, è solo abbozzata, quindi mi prenderò un po' di tempo prima di aggiornare i prossimi capitoli, anche perché pure per me è arrivato il momento di ricominciare ad avere una vita sociale XD (ç______ç).
Ultima cosa, voglio dedicare questa storia alle ragazze del RoyAi Forum, la mia famigghia. Tra l'altro, ci siamo conosciute con la mia prima long, quindi questa dedica è d'obbligo, se ho scritto il seguito è anche merito vostro ^^
Buona lettura!
- O
NCE U
PON A
T
IME -
P rologo...
"C'era una volta, in un regno lontano, una principessa
bellissima. Era
talmente bella che aveva moltissimi pretendenti, ma lei aveva scelto di
sposare un semplice cavaliere. Avevano lottato insieme contro mostri
orrendi e pericoli di ogni tipo, e alla fine erano riusciti a
sconfiggere il ciclope cattivissimo e bruttissimo che ostacolava il
loro grande amore."
"Il cavaliere lo ha sconfitto con le Fiamme dell'Amore,
vero?"
"Certo, piccola, te lo ricordi, allora!"
"Ricordo tutto quello che mi hai raccontato finora, zio
Roy."
"Brava! E adesso cosa vuoi ascoltare?"
"Uhm, il matrimonio!"
"Ma te l'ho già raccontato la settimana
scorsa"
si
lagnò Roy, abbandonandosi sulla sedia vicino al lettino
della piccola Elycia.
"Ma è bello, io lo voglio sentire di nuovo..."
"E va bene, va bene, non piangere però, eh?"
Elycia tirò su col nasino, prima di rimettersi
in
religioso
silenzio ad ascoltare il suo zietto preferito.
"Dunque, com'era? ah, sì. Era finalmente
arrivato
il giorno
che il cavaliere e la principessa aspettavano da tutta la loro vita, il
coronamento dei loro sogni. Se ben ti ricordi, il cavaliere aveva
superato tantissimi ostacoli per poter essere amato dalla principessa."
"Aveva superato le Tre Prove dell'Amore!" rispose la
piccola,
allargando le braccia.
"Sì. Aveva nuotato per mari sconfinati,
scalato
montagne
altissime e attraversato le profondità della terra. E solo
per lei!"
"E poi si sono sposati!"
"Certo, e quel giorno c'erano proprio tutti, anche gli
amati
genitori
della principessa, che piangevano per la felicità. Poi,
dunque, la principessa aveva un bellissimo abito bianco, con una lunga
gonna piena di brillanti. Aveva i lunghi capelli biondi raccolti, e
sembrava ancora più bella del solito, perchè il
suo sorriso era radioso."
"E gli occhi erano felici!"
"Ah, sì, c'era tanta felicità negli
occhi...
verdi."
"E poi anche il cavaliere era bello."
"Lui era sempre bellissimo!"
"E le giura amore eterno davanti a tutto il regno."
"A tuuuutti quanti" mimò lui, allargando le
braccia.
"E si amarono per sempre."
"Eh, sì. Ma lo vedi che la sai la storia?"
"Ma è bella! E io voglio sentire la tua voce"
arrossì.
"Elycia, che ne dici se adesso lo zio Roy ti racconta
cosa
è
successo dopo?" si intromise Riza, seduta dall'inizio vicino a Roy.
"Il dopo?"
"Sì, cosa è successo dopo il
matrimonio."
"Secondo me non sono cose da raccontare ad una
bambina..."
maliziò Roy, ottenendo solo una gomitata nel fianco dalla
sua sottoposta.
"Ma io voglio saperlo!" s'incuriosì la
piccola.
"Bene, allora racconta tutto, zio Roy..." il
Tenente cedette
la parola,
forse come piccola vendetta.
"Ehm" Roy si ritrovò senza parole, lui che doveva
inventare
come era la vita matrimoniale? Guardò prima gli
occhietti
pieni di aspettative di Elycia, poi si voltò verso Riza, che
gli sorrideva gentile. Fece un profondo respiro e prese la parola.
"Sì, allora. La bella principessa e il cavaliere andarono a
vivere nel castello di lei, insieme ai suoi genitori, perchè
bisogna sempre stare con la mamma, vero?"
"Sì, sempre" rispose Elycia.
"Bene. Allora, vivevano insieme e... e si amavano, e... e
stavano
sempre insieme, e..." incespicò nelle parole, non sapendo
come continuare.
"E avevano avuto dei bambini" lo aiutò Riza.
"Ma sì, certo, dei bambini!" esultò
lui. "Dei
bellissimi e coraggiosissimi bambini! Perchè quando nascono
dei bambini vuol dire che il papà e la mamma si amano
davvero, lo sai?"
"Davvero?" chiese la piccola.
"Certo, altrimenti non nascono."
Riza lo guardò, lanciandogli un'occhiata che
significava un
non mettere in testa
alla bambina idee sbagliate.
"Ma comunque" si riprese Roy, alzando la voce di
un'ottava,
in seguito
alla tacita minaccia di Riza. "I nostri due beniamini avevano avuto
dieci figli e-"
"Dieci?!" si stupirono Riza ed Elycia.
"Sì, perchè?" chiese ingenuamente
Roy.
"Comunque,
dicevo, avevano creato una bella famigliola felice, fino a quando la
figlia maggiore non incontrò un principe di un altro regno,
e allora il cavaliere suo padre diventò triste e solitario
perchè la sua bella figlia, che aveva preso tutto dalla
madre, voleva sposarsi e andare via da casa, e lo avrebbe lasciato da
solo, e lo avrebbe dimenticato, e avrebbe avuto una famiglia lontano da
lui, e-"
"E il cavaliere decise di lasciarla andare per il suo
bene,
tanto
più che aveva ancora altri nove figli a cui badare, senza
contare che la moglie lo amava tantissimo e non lo avrebbe mai
lasciato" concluse Riza, guardando Roy malissimo, che nel frattempo si
era accasciato su se stesso.
"Ma perchè il cavaliere era triste? non
dovrebbe
essere
felice se sua figlia è innamorata?" chiese titubante Elycia.
"Certo che era felice, era solo un po' triste
perchè la
bella figlia avrebbe avuto un altro uomo nella sua vita, e non
più lui."
"Ma il papà rimarrà sempre l'unico
uomo della sua
vita, io lo so" spiegò Elycia, sorridendo.
Roy e Riza si sorrisero semplicemente.
"E poi?" li distrasse Elycia.
"Eh? Ah, dunque..." pensò Roy, "il cavaliere
decise di
lasciar andare la figlia innamorata, dopo un discorsetto con il suo
fidanzato, dopodiché si concentrò sugli altri
figli."
"E quindi?"
"Ehm, stavano sempre insieme a giocare e a ridere..."
"Ma come erano gli altri figli? Non li hai descritti."
"Allora. Il più grande era... ehm,
sì,
basso. Il
più basso di tutti."
"Basso?"
"Sì, capita" ridacchiò lui, mentre
Riza alzava
gli occhi al cielo.
"E gli altri?" incalzò la bambina.
"Un altro era più alto, ed era sempre buono e
gentile, tutto
il contrario del fratello maggiore..."
"E poi?"
"Un altro era... biondo, con gli occhi azzurri, e aveva
sempre un
leccalecca in bocca. Un quarto aveva i capelli rossi e mangiava sempre
caramelle. Poi... Un altro ancora sapeva sempre tutto, aveva imparato
tutti i libri di fiabe a memoria. Poi c'era il più piccolo,
il più ingenuo, piangeva sempre per tutto e aveva paura di
ogni cosa" concluse, con una descrizione che ricordava vagamente altre
persone...
"Ma così non sono dieci!" si
ricordò
Elycia.
"E tu da quando sai contare?" si stupì Roy,
colto
in
flagrante. "Allora, ce ne era un altro che... beh, era enorme, una vera
montagna di muscoli, ed era un cavaliere come il padre, sempre pronto
ad aiutare gli altri in difficoltà. Poi ce n'era un altro,
uno dai tratti orientali, sempre allegro e sorridente, e anche un po'
buffo..."
"Ma erano tutti maschi?"
"No no, c'era la principessa iniziale, quella che
è andata
via dal castello per sposarsi, che aveva una sorella, con i capelli
biondi lunghissimi e gli occhi azzurri, che non faceva altro che
litigare con il fratello basso, ma in realtà si volevano
molto bene."
"Davvero?"
"Davvero."
"E alla fine?"
"Credo che sia ora di dormire, che ne dici, Elycia?"
intervenne Riza.
"Ma io..."
"Lo zio Roy ed io siamo stanchi, vogliamo dormire anche
noi."
"Mh, va bene..." concesse.
"Bellezza, ora chiudi gli occhietti e sogna le storie del
cavaliere e
della principessa" la salutò Roy, dandole un bacio sulla
fronte.
"Tornerai la prossima volta a raccontarmi di nuovo la
favola?"
domandò Elycia, sbadigliando.
"Ma certo, e ci sarà anche la zia Riza con me,
va
bene?"
"Mi piace la zia Riza" annuì la bambina,
rigirandosi nel
lettino.
Roy si fermò ad osservare Riza mentre le
rimboccava le
coperte, dopodiché uscirono dalla stanza chiudendo piano la
porta.
"Grazie per essere qui anche stasera" li
ringraziò Glacier,
mentre apriva la porta per far uscire entrambi.
"Ma figurati, lo sai che lo faccio con piacere" sorrise
Roy.
"Sono io a doverla ringraziare, per aver permesso anche a
me
di stare
con Elycia" spiegò Riza, inchinandosi leggermente.
Glacier sorrise. Da quando, sei mesi prima, c'era stata
quella recita,
i due migliori amici di suo marito erano diventati molto più
uniti, adesso era proprio impossibile dividerli, per quanto anche prima
fosse stato difficile. Di sicuro Maes dall'alto ci aveva messo il suo
zampino, pensò.
"Allora noi andiamo" la salutò Roy.
"Buonanotte."
"Buonanotte, Glacier" risposero all'unisono i due.
La donna richiuse la porta dietro di sè con un
enorme
sorriso sulle labbra, dopo aver visto Roy che sistemava meglio il
cappotto a Riza. Qualcosa andava finalmente nel verso giusto!
In strada i due si avviarono in silenzio verso le loro case.
Come ogni
sera da ormai sei mesi, Roy accompagnava personalmente Riza a casa, con
la scusa o che un malintenzionato potesse darle fastidio o che potesse
scivolare e farsi male o che potesse improvvisamente perdere la memoria
e non ritrovare più la strada di casa.
Riza lo lasciava fare, averlo vicino anche dopo il lavoro
era molto
tenero.
Camminarono in un caldo silenzio, fino a che Riza non
decise
di
romperlo.
"Dieci figli, eh?"
"Eh?"
"Non vorrà davvero dieci figli..."
"Perchè no? Mi piacciono le famiglie numerose"
si
difese.
"Sì, ma la principessa diventerà
una
balena!"
"Al cavaliere piacerà sempre."
"Il cavaliere la lascerà subito!"
"No, ti dico, il cavaliere la ama!" e mise il broncio.
Continuarono in silenzio ancora per un po', sorridendo.
"Non sarà davvero geloso, il giorno in cui
avrà
una figlia, spero..."
"No."
"Bene."
"Anche perchè ucciderò con le mie
stesse mani
chiunque voglia avvicinarsi, quindi non ci saranno problemi."
"Colonnello..."
"Che c'è? se sarà bella anche solo
un
centesimo
della madre, avrà uno stuolo infinito di pretendenti, e io
devo proteggerla!"
Riza sorrise della fermezza del suo Colonnello.
"Davvero dieci sono troppi?" chiese lui dopo un po',
riprendendo la
domanda iniziale di Riza.
"Beh, dipende da quanti ne vuole sua-"
"Tu quanti ne vorresti?" si informò.
"Beh" ci pensò su, "uno o due..."
"Cosa? Ma sono pochi!"
"E dieci sono troppi" lo contraddi'.
Ripresero il cammino in silenzio, sentendo il calore
dell'altro.
"Che ne dici di sei? è la giusta media..."
riprese lui.
"Sei sono lo stesso tanti... ma è accettabile"
finì, notando lo sguardo leggermente triste di lui.
"E allora sei, è deciso!" esultò
lui.
Rise, lei, mentre lo prendeva sottobraccio e se lo
stringeva
contro.
Varcarono la soglia del palazzo di lei, lentamente, per
non
separarsi
subito. Arrivati davanti la porta di casa, Riza prese le chiavi e
aprì, salutata da un festoso Black Hayate.
"Ehi, giovanotto, come va?" lo salutò Roy,
abbassandosi ad
accarezzarlo dietro le orecchie.
"Ci vediamo domani, Colonnello." lo interruppe.
Roy si alzò lentamente, per poterla guardare
negli occhi.
"A domani, Tenente."
E rimasero lì, immobili come ogni sera,
perdendosi nei loro
occhi.
"E' stata una bella serata" iniziò lei.
"Sì."
"Grazie per avermi permesso di accompagnarla."
"Grazie a te per essere rimasta con me."
Pausa. Occhi fissi e cuori tremanti.
"Buonanotte..."
"Buonanotte, Riza."
E si chinò, come ogni sera, per ricevere il
bacio
di lei,
sulla guancia. Un saluto che significava più di qualunque
altra cosa per loro.
Lei chiuse la porta, scomparendo dietro di essa, mentre
gli
regalava un
ultimo sorriso radioso.
Roy, dopo aver atteso qualche secondo davanti l'uscio
chiuso, si
passò una mano tra i capelli, sorridendo, e scese
velocemente le scale del palazzo, con una strana euforia addosso.
Andava tutto perfettamente bene, e avrebbe fatto
qualunque
cosa per
mantenere le cose così. Niente avrebbe turbato la loro pace,
ne era certo.
Note:
le ultime parole famose... Ovvio che i problemi arriveranno,
l'ultima frase è catastrofica XD
Bene, ditemi se la cosa vi interessa, e se qualcuno si ricorda della mia fic ^^" lasciatemi qualche
commentino,
altrimenti ci metto mezzo secondo a fare spazio sul sito a fanfic
più interessanti ^^ Non mi riferisco alla famigghia, che mi
supporta sempre, ovviamente... Anche se mi sembra che
ultimamente il fandom stia morendo ç____ç
Tra l'altro, oggi festeggio il mio primo anno da autrice su EFP ^^ Auguri a me!