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Autore: Easter_huit    23/08/2014    2 recensioni
Ero in camera da letto a ricamare quando mia madre entrò. "Eveline, dobbiamo parlare." disse.
"Mamma, cosa succede?" le chiesi preoccupata.
Si sedette sul letto e mi prese una mano. "Papà è stato promosso a dirigente."
Io esultai perché aspettavamo da tanto che lo promuovessero. "Che bello!"
Mia madre però era seria. "Eveline, per favore. Siediti." Capii che non aveva ancora finito di parlare.
"Eveline, papà dovrà trasferirsi in città domani pomeriggio e noi dobbiamo andar con lui." disse infine.
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Luke si stacca dall'abbraccio e toglie lo spago che ha attorno al collo. Lo guardo e vedo il sassolino diviso a metà. L'altra metà ce l'ho io e la tiro fuori.
Vedo che mi porge la sua così faccio per togliere la mia e dargliela ma mi ferma. "Non credo di aver bisogno della tua metà."
Lo guardo interrogativa. "Perché?"
"Non credo che riuscirei mai a dimenticarti." dice in un sussurro.
*******
Questa breve storia è ispirata a un sogno che ho fatto tempo fa. Spero vi piaccia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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In questo momento il mio viso sembra non riuscire a trattenere il mio enorme sorriso.
'Ho finito! Ho finito!' esulto dentro di me.
Stringo la mano al mio professore che mi consegna la pergamena della mia laurea in medicina. Ora sono ufficialmente un medico.
"Complimenti, Eveline." mi dice poi passa allo studente successivo.
Stringo a me la pergamena e scendo dal palco. Davanti a me vedo papà e mamma sorridenti.
Non riesco a trattenermi e mi precipito fra le loro braccia felice. "Bravissima, Eveline. Sono fiero di te." mi sussurra papà.
"Grazie, papà"

A casa allestiamo una piccola festa solo per noi tre.
Posso dire di essere felice per oggi perché, per me, questa laurea è la mia prima soddisfazione dopo sei anni e mezzo dal nostro trasloco. Sono euforica.
Io e Luke non ci siamo scritti molto, tre o quattro lettere di media all'anno. È faticosa una corrispondenza a distanza, soprattutto una come la nostra.
Nelle nostre lettere non abbiamo mai accennato a quel fatidico bacio d'addio ma è inutile negare che sento la sua mancanza.
Mi mancano le giornate passate insieme a ridere e scherzare, mi mancano le passeggiate nel bosco...  semplicemente mi manca lui.
"Tesoro, ho fatto una torta per l'occasione. Ti va di tagliarla?" mi dice mia mamma richiamandomi dai miei pensieri.
Le sorrido. "Certo, mamma."
Una bella torta di pan di spagna viene posta davanti a me e io afferro un coltello per tagliare la sua morbida consistenza.
Osservo felice i miei genitori. Per oggi nulla turba il nostro animo e sembra essere tutto perfetto.
I miei compagni di corso sicuramente faranno grandi feste in onore delle loro lauree, ma io mi accontento dei miei genitori perché loro sono davvero felici per me.
"Cosa fai questo pomeriggio, Eveline?" mi chiede ad un certo punto papà.
"Credo che andrò a fare quattro passi intorno al parco. Perché?"
"Oggi vado in azienda per una riunione e prima di tornare a casa volevo fare un giro per il mercato con tua mamma. Ti va di venire con noi?" mi chiede di nuovo.
Rifletto un istante. Potrei benissimo andar con loro, tanto non ho nulla da fare, ma devo rispondere all'ultima lettera di Luke e per farlo voglio assoluto relax.
"Penso che andrò al parco, papà. Voglio vedere un po' di natura." dico infine.
"Ok. Allora ci vediamo stasera."

Esco di casa verso le tre del pomeriggio e mi dirigo verso il parco.
Mi piace passeggiare in mezzo alla natura perché mi ricorda molto casa mia. Da bambina, infatti, scappavo spesso con Luke per andare a giocare nel bosco circostante al villaggio.
Luke...
Tra le mani ho la sua ultima lettera. Appena individuo una panchina, mi ci siedo e la rileggo per l'ennesima volta.

'Cara Eveline,
ho ricevuto la tua ultima lettera e sono felice che tu abbia quasi finito gli studi per ottenere la laurea. Almeno tu sei riuscita a realizzare uno dei tuoi sogni.
Io invece continuo il lavoro di mio padre da quando lui è mancato due anni fa e le richieste non mancano mai.
La vuoi sapere una bella notizia? Jack e Charlotte si sposeranno con l'arrivo della primavera. Vorrei tanto che ci fossi anche tu. Ci manchi molto.
Tutti sentono la vostra mancanza.
La vostra casa è ancora vuota, nessuno vuole venderla perché sperano che prima o poi voi torniate. Anche se mi sembra una speranza vana dopo sei anni e mezzo di assenza.
Aspetto con ansia una tua risposta.
Tuo Luke.'

Le sue lettere di volta in volta si sono fatte sempre più brevi. Le mie invece sono sempre brevi perché, nonostante siano passati anni dal trasloco, non sono riuscita ad abituarmi a questa vita di città, quindi non racconto mai molto.
Mi sento come un pesce fuor d'acqua, un animale di bosco tenuto in gabbia. La città mi soffoca mentre a casa mia mi sentivo libera e serena.
La città mi sembra solo una prigione. Potrà avere tutte le comodità del mondo, ma non riuscirà mai a convincermi di preferire quattro case lussuose ad una semplice casetta di legno attorniata da un bosco.
Tiro fuori carta e penna da una tasca.
'Caro Luke...' comincio a scrivere ma non so come proseguire. Non gli ho mai raccontato tanto della mia quotidianità, a parte di quella volta che ho messo al suo posto la cara signora Sophie e che l'unica cosa buona qui in città è il parco.
Gli scrivo che ho preso la laurea e che da adesso in poi sarò ufficialmente un medico. Gli racconto che oggi è stato un giorno perfetto perché è una di quelle poche volte che mi succede qualcosa di buono.
Mi dilungo molto perché non so cosa scrivergli. A dire la verità non so mai cosa scrivergli.
Di parlare di quel nostro primo e ultimo bacio non me la sento, perché a distanza di quasi sette anni non so nemmeno io cosa provo per lui. E credo che nemmeno Luke abbia voglia di parlarne per lettere. Se un giorno dovessi ritornare, allora, forse ne parleremo a quattrocchi.
Mi tamburello le labbra con la penna pensierosa, poi alla fine decido di alzarmi e farmi quattro passi in mezzo agli alberi.
Al parco ci sono sempre le solite persone. Giovani coppie a passeggio, giovani fanciulle a braccetto con il padre o la madre e ogni tanto qualche scapolo che cerca di corteggiare le ragazze sole. Come la sottoscritta.
Molti ragazzi hanno provato a corteggiarmi ma ho sempre allontanato chiunque volesse avere i miei favori. Di sicuro ho distrutto molti cuori.
Non so nemmeno io perché mi comporto così.
Forse, semplicemente, non sopporto la loro mente chiusa, che pensa solamente che le ragazze di città sono frivole e altezzose, e che quindi bisogna adularle per avere i loro favori. Purtroppo, io non sono così. Non sono una ragazza di città.
'O forse sono io che non voglio aprire il mio cuore a nessun altro.'

Al tramonto mi dirigo verso casa con una lettera incompleta da inviare.
Appena varco l'entrata, sto per annunciare il mio arrivo quando sento un urlo.
Preoccupata vado in cucina e vedo i miei genitori volteggiare felici. La loro allegria mi influenza e sorrido anch'io. È da molto tempo che non li vedevo così. "Cosa succede?" chiedo.
Mia mamma si volta e corre ad abbracciarmi sorridente e con lacrime di gioia agli occhi. "Fra un mese torniamo a casa, Eveline! Si torna a casa!" dice stritolandomi nel suo abbraccio.
"Cosa?"
Papà si unisce all'abbraccio. "Mi hanno spostato nella filiale situata vicino a casa nostra!" esclama.
Il mio sorriso si allarga ancor di più e gioisco e piango assieme.
Torno a casa. Torno dai miei amici. Torno da Luke.
Appena i miei genitori mi liberano dal loro abbraccio stretto corro in camera mia.
Stropiccio la lettera che avevo cominciato a scrivere quel pomeriggio. Prendo un foglio bianco e ci scrivo poche parole.

'Caro Luke,
un mese. Ancora un mese e poi sarò a casa. Torno a casa.
Tua Eveline.'



NdA
Un neo-ringraziamento a Winterwings e a Reach for the stars.
Anche a me è piaciuta molto la scena con la signora Sophie, quando l'ho scritta; volevo mostrare che Eveline non è una semplice piagnucolona (visto che non ha fatto altro nei primi due capitoli).
La prossima volta pubblicherò l'ultimo capitolo quindi sorgono un po' di domande: Luke ama ancora Eveline? Ed Eveline? Riuscirà a capire cosa prova per Luke? Saranno qualcosa di più di semplici amici o quel fatidico bacio non è servito a niente?
Spero che non vi si roda il fegato dalla curiosità!!!!;):) Alla prossima! Ciao!
  
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