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Autore: Saysomething97    23/08/2014    2 recensioni
KURTBASTIAN
Kurt come tutti i giorni scappa da Karofsky e dalla sua banda. Un semplice livido sulla guancia lo farà avvicinare a Sebastian e magari un semplice aiuto da uno sconosciuto si trasformerà in altro.
Dal primo capitolo: *“Okay, comunque sono Sebastian Smythe e sai dovresti metterci qualcosa su quel livido o continuerà a gonfiarsi”
“Cosa sei ora la mia infermiera?”
“Se per te va bene” mi rispose Sebastian facendomi l’occhiolino.
Mi prese per un braccio e mi fece uscire dal locale.
“Comunque non mi hai detto come ti chiami”
“Kurt, Kurt Hummel” risposi.
Non sapevo per quale motivo lo stessi seguendo ma tanto ormai la situazione non poteva peggiorare.*
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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P.O.V Kurt

Sono uno stupido! Cosa diavolo mi era passato per la testa? Tranquillo Kurt vai a chiedere a qualsiasi ragazzo che ti passi vicino di dormire insieme. Che grandissimo idiota, chissà che idee si era fatto Sebastian. Ed anche se aveva idee diverse dal dormire per me andava benissimo.
KURT ELIZABETH HUMMEL! Cosa ti passa per la testa? E pensare che sognavi di perdere la tua verginità con Taylor Lautner in un campo di lillà.

Ma tanto questi erano solamente miei pensieri e sicuramente Sebastian non mi vedeva in quel modo.

E diciamo che lui ha solamente l’aspetto del principe azzurro anche se si era comportato bene con me.

Sebastian era sparito da un po’ era entrato in bagno per farsi la barba visto che aveva finito di mangiare prima di me, mi aveva detto che saremmo andati subito a dormire visto che il giorno dopo avrebbe avuto una giornata pienissima.

Ne approfittai di questo momento da solo per perlustrare quel piccolo monolocale, si poteva perfettamente vedere che era abitato da un adolescente a causa della confusione e della miriade di libri scolastici che quel piccolo luogo conteneva.  Non sembrava esserci presenza di una donna. Chissà se la madre viveva con lui.

In alto sopra al letto notai una piccola mensola con diverse foto, molte raffiguravano questo piccolo bambino con due grandi incisivi, poteva sembrare un cucciolo di coniglio, non che la cosa fosse cambiata negli anni. Insieme a lui c’era una bellissima donna, era alta, bionda e con dei lineamenti molto delicati ma allo stesso tempo bellissimi. In altre foto insieme alla donna, probabilmente la madre di Sebastian, ed al piccolo Smythe c’era un uomo di alta statura, molto bello anche lui con lineamenti forti e profondi occhi verdi, sicuramente il padre, Sebastian aveva gli stessi occhi.

Pensandoci Seb non ha mai parlato del padre, chissà perché. Ma quelle non erano cose che mi riguardavano.

Vedendo le foto dei genitori capii dove Sebastian aveva preso tutta quella bellezza. Sembravano una famiglia felice lo si poteva vedere dal sorriso a trentadue denti che aveva il piccolo Seb e da come gli occhi gli brillavano già solamente a vedere la madre.

Stavo ancora osservando la foto quando Sebastian uscì dal bagno con lo spazzolino in bocca.

Cerco di dirmi qualcosa ma ovviamente io non lo capii a causa dello spazzolino e del dentifricio.

“Non ti ho capito” gli risposi ridacchiando.

Fece uno sguardo come per dire “Giusto” e rientrò nel bagno.

Quando ne riuscì si stava asciugando il volto.

“Ho detto che ho uno spazzolino nuovo te l’ho messo sul lavandino”

“Oh, grazie”

Detto questo mi intrufolai nel suo bagno per lavarmi i denti.

P.O.V Sebastian

Mentre Kurt si stava lavando i denti decisi di infilarmi nel letto. Non ce la facevo più, ero stanchissimo. Potevo cadere nel sonno da un momento all’altro.

Avevo la faccia schiacciata nel cuscino per non cercare di pensare che avrei dormito con Kurt ma non servì a niente.

Mentre cercavo di non pensare a lui sentii il letto abbassarsi ed un peso sdraiarsi vicino a me.

“Tutto bene?”

Mi chiese Kurt con tono allarmato.

Alzai la testa dal cuscino e lo osservai con un solo occhio, visto che l’altro era coperto da un ciuffo di capelli ribelle.

“Si si, sono solamente stanco”

“Okay. Senti io non so tu a che ora ti alzi, io ho messo la sveglia visto che domani voglio passare a prendere un cambio di abiti pulito prima di andare a scuola”

“Non preoccuparti la tua sveglia non mi disturberà, sento a malapena la mia”

“Perfetto, allora buona notte”

“Notte Kurt”

Continuavo a sentire la sua presenza accanto a me ed era una sensazione strana. La notte mi sentivo sempre solo e in quel momento sentirlo accanto era una delle sensazioni più belle.

Stavamo schiena a schiena ed io riuscivo a sentire il calore che il suo corpo emanava. Avrei pagato oro per poterlo toccare, abbracciare, baciare. Ma quel tesoro era troppo prezioso per un tipo come me.

Scacciando questi pensieri cercai di dormire ascoltando il respiro di Kurt come una flebile ninna nanna.

*tre ore dopo*

Mi sveglia di soprassalto perché avevo sentito Kurt urlare.

Mi girai verso la sua parte di letto e lo trovai rannicchiato con le braccia che circondavano le ginocchia, vederlo così mi spezzò il cuore.

“Kurt cosa succede?” gli sussurrai passandogli una mano sulla schiena, a quel tocco lui si irrigidì facendomi pentire di aver fatto quel gesto.

“Niente, solo un incubo. Non ti preoccupare torna a dormire, domani devi fare tante cose”

“Kurt si che mi preoccupo stai tremando”

Non mi rispose.

Continuava a stare in quella posizione fetale e quindi decisi di avvicinarmi a lui e ci cingerlo da dietro.

“Ti prego non allontanarmi. Sto solo cercando di rassicurarti e di farti capire che non sei da solo e che ogni tanto chiedere aiuto fa solo bene e che non è da persone deboli”

P.O.V Kurt

Ti prego non allontanarmi

Quella frase era stata espressa con voce supplicante che anch’io me ne sorpresi.

Non volevo raccontare a Sebastian quello che avevo sognato ma quel suo semplice abbraccio mi fece sentire meglio e mi fece sentire protetto. Ero davvero grato a Sebastian.

La sua presa non aveva intenzione di allentarsi quindi decisi di girarmi verso di lui, facendolo mi ritrovai la faccia di Sebastian ad un centimetro dalla mia ed i suoi profondi occhi verdi mi fissavano.

Potevo sentire il mio cuore cominciare a battere forte senza intensione di rallentarsi.

Sebastian mi scrutava e facendolo notai che i suoi occhi si posarono per pochi secondi sulle mie labbra.

Stavo per morire da un momento all’altro.

“Buona notte Kurt” mi disse lui inaspettatamente appoggiando la sua fronte sulla mia.

“Buona notte Seb” detto questo lui chiuse gli occhi e feci la stessa cosa io.

Quella notte dormimmo così, avvinghiati l’uno a l’altro senza intenzione di lasciarci andare.

La mattina mi svegliai nella stessa posizione che avevamo preso quella notte. Il respiro di Sebastian mi arrivava sulle labbra e il suo petto si alzava ed abbassava tranquillamente.

Sembrava un bambino.

Capii che era presto perché la sveglia non aveva suonato, ma decisi lo stesso di alzarmi. Avevo un mal di testa atroce, come se avessi avuto un martello che mi tamburellava nel cervello.

Feci movimenti molto cauti e leggeri per liberarmi dalla presa di Sebastian, non volevo svegliarlo.

L’impresa fu ardua ma ci riuscii con ottimi risultati ed appena scesi dal letto pensavo che Seb si fosse svegliato visto che si era cominciato a muovere ma fortunatamente si mosse solamente per prendere il cuscino che avevo usato io quella notte e lo abbracciò.

Quanto volevo tornare al posto di quel cuscino, ma dovevo prepararmi per tornare a casa e purtroppo per andare a scuola.

Mi rimisi i miei vestiti del giorno prima e quando andai a lavarmi i denti notai che c’era un solo spazzolino, oltre al mio, quindi davvero viveva da solo lì. Avrei davvero voluto chiederglielo.

Prima di andarmene osservai ancora un po’ Sebastian che dormiva, mi sembrava un atto da stalker, ma cosa potevo farci quello stronzo aveva conquistato il mio cuore.

Dopo gli lasciai un biglietto per ringraziarlo dell’ospitalità e di quello che aveva fatto quella notte per me e lo finii con ci vediamo dopo all’uscita di scuola.

Uscii dal piccolo appartamento con passi leggeri cercando di non far rumore, cosa che mi riuscì piuttosto bene.

Arrivato in macchina pensai a che conversazione imbarazzante avremmo avuto io e lui riguardo cosa fosse successo realmente quella notte. Ma fortunatamente quel giorno non ci saremmo visti.

Decisi di non pensarci nel tragitto per arrivare a casa e feci la stessa cosa anche durante le ore scolastiche.

Ormai quella giornata scolastica si era conclusa, stavo passando per caso davanti gli spogliatoi maschili quando sentii dei rimbombi, come se qualcuno stesse prendendo a pugni gli armadietti o le docce.

Decisi di entrare a controllare perché quella era una reazione che spesso aveva Finn e quindi volevo vedere se fosse veramente lui e se si era messo nei guai.

Per mia sfortuna trovai Karofsky nello spogliatoio con i pugni completamente rovinati a forza di prendere a pugni il suo armadietto, mi chiesi che fine avesse fatto la coach ma sinceramente non mi importava più di tanto volevo solamente svignarmela a gambe levate ed allontanarmi il più possibile da quel gorilla senza cervello.

Purtroppo Karofsky mi vide e prima che potessi scappare mi afferrò per una spalla e mi strattonò mandandomi a finire con le spalle rivolte all’armadietto. Ero in trappola, avevo l’armadietto dietro ed un Karofsky infuriato davanti.

Mi stavo aspettando il peggio quando sentii le labbra del tizio che mi trovavo davanti appiccicate alle mie.

Era una sensazione orribile, non mi sarei mai immaginato il mio primo bacio in quel modo.

Riuscivo a sentire il sudore di Karofsky finirmi sul viso e la sua lingua che cercava di entrare nella mia bocca.

Non volevo, ero disgustato da quella sensazione, stavo cercando di scollarlo a me senza riuscirci, ovviamente lui era tre volte più grosso.

Le sue mani andarono ai miei capelli e io non sapevo più che fare, avrei potuto vomitare da un momento all’altro.

Quando per fortuna qualcuno mi staccò quella bestia di dosso.
 
*Salve popolo di efp! Eccomi qui con un nuovo capitolo, vi ho dato false speranze con il titolo di questo capitolo, vero? Mi dispiace molto, non uccidetemi eheh. Quindi come avete notato ho ripreso il bacio tra Kurt e Karofsky della seconda stagione cambiandolo un po’. Comunque ci sono stati gradi passi per i nostri adorati personaggi. Detto ciò vi ringrazio come sempre, siete un grande sostegno. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ed aspetto vostri commenti, anche solamente per insultarmi per il titolo del capitolo lol. Ringrazio tutte le persone che hanno aggiunto questa storia nelle preferite/seguite/ricordate ed a tutte quelle che hanno recensito. Spero stiate passando delle buone vacanze. Un bacio. Dì*
  
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