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Autore: Aliak    24/08/2014    1 recensioni
250 anni sono passati dalla distruzione della sfera degli Shikion e l'eleminazione di Naraku, pian piano era tornata la pace in quelle terre, e tutto sembrava aver preso una buona piega, si eran creati accordi tra umani e alcuni demoni portando così una convivenza serena, anche se rimanevano alcuni focolai accesi fra le tante fila di entrambi. Qualcosa sta per cambiare, chi riporterà ora la pace, quando ormai i nostri vecchi eroi non ci sono più, e chi è rimasto sembra essersi estraniato dal mondo...
NB:Il personaggio principale di questa Fanfiction, sarà il figlio di Sesshomaru e Rin, saranno presenti anche altri personaggi presenti nel manga, anche se visto il periodo in cui si presenta la storia tutti i personaggi umani, saranno morti. Principalmente quindi saranno presenti quasi unicamente personaggi nuovi, o comunque secondari della storia, spero che piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Jaken, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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La battaia imperversava, nessuno dei due sembrano voler cedere, qualcuno guardava tutto da molto lontano, attraverso un piccolo specchio, quei demoni cane sembravano  non arrendersi per quanto il villaggio e il castello avesse subito enormi danni, no era testardi o forse doveva dire stupidi, i nemici erano molto più numerosi più ne spazzavano via più ne comparivano, per quanto quel demone cane sapesse aprire dei varchi strani che portavano all'aldilà che sembravano inghiottire le sue creature, cominciava anche lui a risentirne di quella battaia senza fine, un sorrisetto comparve sulle labbra, da lì a poco avrebbero ceduto il passo a lui, lo specchio spostò la visuale posizionandosi sulla figura del principe che combatteva contro quel suo enorme demone, costatava che quel ragazzo aveva un talento, sarebbe stato uno spreco enorme ucciderlo ma magari come alleato.. ma come avrebbe potuto far si che cedesse, notava una forza d'animo che si sarebbe spezzata molto difficilmente -fammi vedere nel suo cuore- disse allo specchio, che si illuminò all'improvviso mostrando infine ricordi emozioni che aveva provato quel ragazzo, scorgendo il viso della kami, per poi andar oltre soffermandosi su ricordi molto più vivi legati a una demone cane, che aveva visto prima combattere, al suo fianco -la ama- uscì da quelle labra una risata gelida, senza sentimenti forse solo con un po' di sarcasticità nella stessa, aveva trovato un modo per piegare la sua volontà se l'avrebbe presa in ostaggio, probabilmente pur di salvarla avrebbe fatto tutto. Ordinò quindi ai demoni, di catturarla viva.

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Le mani mi tremavano, mentre cercavo ancora di tener il più possibile salda la presa sulla Naginata, era difficile per quanto spazzassimo via quel demone, io e mio padre, ogni volta sembrava rialzarsi e noi invece eravamo allo stremo, come tutto il villaggio le guardie, il demone lo riattaccò non ebbi il tempo di schivarlo che venni catapultato verso il castello sfondando una parete, l'impatto contro lo stesso fu così forte da mozzarmi il fiato, la vista si stava appannando, mentre cercavo in tutti i modi di risollevarmi da terra, sentì la voce di Mikio chiamarmi la vidi entrare dalla fessura che avevo creato -Iriumaru- pronunciò avvicinandosi a me, in quell'attacco avevo perso anche l'arma dove era andata a finire, cominciavo a maledire quella situazione mentre un demone, alle loro spalle si stava avvicinando, lo spazzai via con i miei artigli, stavo in piedi sulle mie gambe ma quasi non mi reggevano più, mikio mi si affiancò cercando di aiutarmi, ma mi rifiutai -posso ancora farcela- il mio orgoglio non me lo permetteva -Iri..- All'improvviso qualcosa si aprì nel cielo, un enorme meidon non ne aveva mai visti di così grandi, aveva quasi preso tutto il cielo sopra al villaggio, e stava risucchiando quelle creature non lasciando scampo nemmeno a quel demone immondo, quando ormai erano stati tutti risucchiati si richiuse, mostrando quella figura che a me era familiare, ero felice di vederla quella che era stata come una madre per me in sella al proprio cavallo demoniaco, guardava la scena dall'alto alla fine sembrò scendere di nuovo a terra -certo che vi siete fatti conciare veramente male- disse in direzione di mio padre, con un balzo scesi da dove ero seguita da mikio, avvicinandomi sempre di più, notai il suo sguardo volgersi su di me, e appena mostrare un sorriso che io avevo imparato a conoscere in tanti anni, ma poi sembrava aver spostato lo sguardo su qualcuno dietro di me, sapevo che c'era Mikio alle mie spalle, per quanto quelle ambre erano rimaste inpassibili, il brivido che mi percorse la schiena mi diceva tutt'altro, non era contenta e sapeva anche perchè. Era tempo di stimare i danni provocati al villaggio, mikio era rimasta insieme a aki, al palazzo alla fine vista la grandezza dello stesso non aveva così tanto subito danni, certo parte dello stesso era stata spazzata, ma le fiamme erano state placate, in poco i danni sarebbero stati risanati, ma il clan? Erano morti in tanti giovani vecchi, camminavo per i vicoli notando case distrutte corpi di Inu sparsi per terra, ormai privi di forze non sarebbero nemmeno tornati, chiusi gli occhi a quelle scene mentre sentivo il tocco di Kami sul mio braccio, e solletichio provocato dal suo potere curativo -non è niente- dissi, ma non mi stava ascoltando mi aveva bloccato spalle al muro di una delle abitazioni rimaste inpiedi e mi stava curando, socchiusi gli occhi sapevo benissimo che sarebbe stato inutile cercare di fermarla a meno che volevo incombere nella sua ira. Da una parte mi faceva piacere, per quanto non l'avrei mai ammesso, avevo bisogno di quelle cure, pian piano che il mio corpo risanava, sentivo le forze tornare, la vidi aprire il kimono mi irrigidì di colpo, una lieve risata uscì dalle sue labbra -ti ho visto tante volte completamente nudo, e non hai fatto una virgola, e ora all'improvviso ti senti in imbarazzo- cercai di mantenere la calma -mi hai preso alla sprovvista- era una scusa e lo sapevo anche io, e aveva ragione allo stesso tempo pure lei -sei cambiato Iriumaru, da quando ti ho lasciato nelle mani di tuo padre, dove hai lasciato la freddezza di cui  un tempo ti vantavi?-non sapeva rispondere alla sua domanda -non farti trasportare troppo dai sentimenti o rischierai che i tuoi nemici, li useranno a loro vantaggio- abbassai lo sguardo notando la ferita che avevo all'addome, era possibile che non mi fossi accorto di nulla, si avevo sentito un dolore allucinante ma alla fine credevo non fosse così profonda ecco perchè mi sentivo spossato -sei ancora giovane ed è normale anche che tu voglia conoscere quel mondo, e oltretutto sei un maschio- mi sentivo imbarazzato a intraprendere quel discorso con lei, in tanti anni vissuti insieme, si eravamo entrati in argomento forse qualche volta, ma non mi ero mai sentito come in quel momento, forse perchè ora ero molto più cosciente di quella pulsazione, che ti spingeva a unire due corpi, mentre allora no -e ancora ti è permesso sbagliare, ma ormai sei quasi un adulto, sta attento a quello che fai che poi potresti pentirtene più in la- ormai era stata risanata completamente la ferita, e lei mi stava di nuovo ricoprendo con il kimono -si kami- risposi non aveva torto, lo sapevo anche io -torniamo al castello, le guardie si stanno occupando di dare i soccorsi, quindi non serve che stiamo qua- disse inziando a librarsi appena in volo io la seguì senza dire nulla per quel piccolo tratto, notò che le squadre erano al castello ma mancavano alcuni membri, che fossero morti in battaglia, appena toccai terra la mia squadra mi si avvicinò -capitano, nostra signora- lo sguardo di Kami però era rivolto da tutt'altra parte, si era infine mossa e la seguì all'interno del palazzo lasciando i miei compagni con un cenno della mano -immagino sia entrato a far parte di una squadra dei dodici- annuì lievemente anche se mi dava le spalle, sembrava essersi accorta di quella silenziosa risposta -così giovane, e hai già preso il comando, non ti smentisci figlio mio- mi sorrise -ho avuto un'ottima maestra- sembrava essersi ancor di più allargato lo stesso, erano tornati silenziosi mentre percorrevamo quei corridoi fino a arrivare alla sala del consiglio, due guardie presiedavano l'entrata, ci lasciarono entrare aprendogli il portone per poi richiuderlo di nuovo al loro passaggio. -ben tornata nostra signora- mi voltai verso la figura di Kitaro, la sala era quasi piena, erano morti solo due consiglieri a quanto pare -Kitaro siete ancora vivo, mi stupisce la cosa- erano ironiche le parole, sembrava non correre buon sangue trai due, avevo scorto qualcosa negli occhi di lui, ma ero rimasto in silenzio prese posto infine al fianco di mio padre, dal lato opposto rispetto a Aki, io ero rimasto sulla porta, incerto se uscire dalla stessa o rimanere la non sapendo se potevo restare, vidi kami farmi cenno di avvicinarmi -puoi andare principe- disse Kitaro, con un lieve inchino stavo per congedarmi quando Kami si sollevò dal trono -non hai nessun potere di cacciarlo fuori da questa stanza Kitaro- era fredda l'occhiata che gli aveva mandato -questo è vero ma..- lo sguardo si era portato su mio padre, aspettando una sua parola -per me può rimanere se vuole- fu la sua risposta, nessuno più ribattè ne kami, ne mio padre, incerto alla fine mi avvicinai a Kami che mi indicò il posto accanto a lei vuoto, presi posto nello stesso, mi faceva strano stare la su uno di quei troni, di solito ero al centro della stanza. Discutemmo della battaglia, e dei danni provocati oltre era giunta voce che anche il clan dei draghi e delle pantere, aveva subito un attacco anche se meno intenso, e avevano subito molti danni, oltre a essere stati dimezzati, la situazione non era delle migliori, per poi tornare all'argomento della cina, di quella richiesta di aiuto discutendo anche sulla stessa, kami e io eravamo rimasti in silenzio per tutto il tempo, alla fine la riunione terminò e uscirono tutti dalla stanza, eravamo rimasti solo io mio padre e kami, anche aki se n'era andata però lei aveva Sakura. -che ne pensi?- domandò infine mio padre a Kami, che si era alla fine alzata dalla sua postazione -che prima che ci annientano sarà meglio trovare una soluzione- si voltò verso di me a fissarmi -io e Iriumaru partiremo fra qualche giorno- avvertì mio padre, ero rimasto stupito dalle parole di lei, e lui se n'era accorto -dove andate?-  non  gli rispose, ma mi fece segno di seguirla, scesi quindi dal trono, e cominciai a seguirla, mi sentì essere afferrato da mio padre -dove vuoi andare kami con mio figlio?- il tono era secco e di rinprovero, la stretta sul mio braccio forte mi aveva colto alla provvista -tranquillo torneremo, al villaggio non me lo porto via- disse -andiamo da un vecchio mio conoscente, magari potrà aiutarci- lasciò lentamente la presa, e io mi scostai -vengo pure io- ribattè -no se poi ci attaccassero di nuovo, serve un capo qualcuno che li sostegni, e combatti con loro, essendo tu il generale non puoi far a meno di farlo- detto questo uscimmo dalla porta, per lasciarci alle spalle la sala e mio padre -perchè non partiamo subito?- chiesi -perchè devi ancora riprenderti dalla battaglia, e sarà lungo questo viaggio- stavo per ribattere ma mi fermò -niente capricci Iriumaru- mi zittì senza più dire una parola, seguendola.

Angolo dell'Autore: dal prossimo capitolo ci godremo un po' di momenti nonna nipotino, no niente smielate stiamo parlando della madre di Sesshomaru, non di un coniglietto al cioccolato, oltretutto venerdì (ebbene si) riparto di nuovo, e starò via per 10 giorni, con connessione da far schifo, e probabilmente non riuscirò a aggiornare i capitoli
Intanto vi Lascio con Mikio (ebbene si l'ho trovata una che mi confà, gli manca solo la pelliccia nera, coda quel che è, che hanno quasi tutti gli inu sulle spalle o altre parti, che poi, quando mutano sembrano far parte del corpo proprio del demone cane, no non è come i vestiti che scompaiono)



la versione poi kibi è magnifica

 
   
 
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