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Autore: Sylvia Naberrie    24/08/2014    2 recensioni
Soraya Keto, ex Padawan del maestro Sifo-Dyas, è tornata al Tempio Jedi, stavolta da Cavaliere.
È venuta ad assistere alle Prove degli Iniziati e solo uno di loro sarà il suo futuro allievo.
Ma non tutto sarà rose e fiori. Il Consiglio manderà Soraya ad indagare nel sistema Hutt sulla scomparsa di una famiglia di mercanti, in una disperata caccia al tesoro in pianeti dove la criminalità è all'ordine del giorno.
Riusciranno Soraya e la sua Padawan a portare a termine la missione?
Genere: Angst, Science-fiction, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Dreams and Revenge'
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CAPITOLO 4
"DOTI NASCOSTE E UNA NUOVA MISSIONE"


Soraya ogni giorno allenava la sua Padawan nelle sette forme di combattimento. Voleva che Nihall approfondisse lo studio di tutte le forme in modo da poter scegliere quella che più faceva al caso suo.
Da un po' di tempo la maestra aveva notato che la giovane zabrak prediligeva l'uso dell'Ataru, la Quarta forma di combattimento.
Era una forma molto acrobatica e poco indicata per i giovani perchè troppo dispendiosa di energie, ma Soraya la lasciò fare. Essendo una zabrak, Nihall aveva una forza fisica superiore a quella di un essere umano, perciò Soraya la incoraggiò nell'uso di quella forma.
Ma le lezioni non si limitavano al solo uso della spada.
Soraya insegnava alla sua Padawan come meditare, come curarsi con la Forza e come concentrarsi nella Forza in un luogo affollato e rumoroso. Poi la portava in biblioteca a studiare le vite dei Jedi passati, vecchie guerre dimenticate e i misteri della Forza.
Quel giorno Soraya lasciò la sua Padawan a riposare. Era stata convocata dal Consiglio, probabilmente era stata assegnata loro una missione.
Bussò alla porta e le fu concesso di entrare.
"Maestri, avete richiesto la mia presenza?", chiese Soraya rispettosa, accennando un inchino con il capo.
"Sì, maestra Jedi. Abbiamo assegnato a lei e alla sua Padawan una nuova missione. Non sarà una missione diplomatica, sarà più impegnativa", rispose uno dei membri.
"Pensate di esserne all'altezza? Voi e la vostra Padawan?", chiese un altro.
"Credo proprio di sì, maestro. È da più di quattro mesi che alleno la Padawan Tah'Ja e penso che sia pronta. Di cosa si tratta?", chiese Soraya.
"Una famiglia di mercanti rapita è stata. Indagare sul mistero, tu devi", disse il maestro Yoda.
"Come mai non se ne occupa la polizia del pianeta su cui è avvenuto il rapimento?", volle informarsi Soraya.
"Nello spazio interstellare avvenuto è. Giurisdizione dei Jedi è", rispose Yoda. Soraya annuì.
"Dove dovrò dirigermi?", chiese.
"A Nar Shaddaa"

Soraya tornò nella sua stanza. Sbirciò nella cameretta della sua Padawan. Nihall non c'era, forse era andata a farsi un giretto nel Tempio.
Qualcosa colpì l'attenzione di Soraya. Sul letto della sua Padawan c'erano dei fogli. Soraya li guardò meglio.
Non erano semplici fogli, erano disegni.
Sul Tempio, sulla sala dei combattimenti, su nuovi tipi di spada laser. Sfogliando vide anche dei disegni che la ritraevano. Erano talmente perfetti da sembrare degli ologrammi.
"Maestra!"
Soraya si girò all'improvviso, stupita nel ritrovarsi la Padawan di fronte. Nihall vide ciò che la sua maestra teneva in mano e arrossì violentemente.
"Li hai fatti tu questi?", chiese Soraya con sincera curiosità mostrando i fogli. Nihall annuì.
"Sono stupendi", commentò ammirata Soraya.
"Adesso mi punirete, maestra?", chiese Nihall impaurita.
"Punirti? E perchè?", chiese confusa Soraya.
"Perchè dovrebbe essere considerata una distrazione dai doveri di Jedi...", ammise Nihall rossa di vergogna.
"No, io non credo. E secondo me dovresti continuare, Padawan. Non aver paura dei tuoi desideri", disse Soraya sorridendo. Nihall sorrise in risposta.
"Bene. Ora preparati, il Consiglio ci ha affidato una nuova missione"
"Va bene, maestra"
"Io ora vado all'hangar a preparare la nave, tu intanto vai in biblioteca ad informarti sul pianeta chiamato Nar Shaddaa. Voglio che tu sia preparata per questa missione, non sarà una cosa veloce, lo sento", meditò Soraya.
"Sì, maestra"
"Appena finisco vengo a prenderti. A più tardi, Padawan"
"A più tardi, maestra", rispose Nihall.
Soraya uscì dalla stanza e si diresse verso l'hangar del Tempio Jedi. Questo ospitava numerose navi, dalle navi spaziali a quelle di terra. Era fornito di navi non solo degli Orli interni, ma anche dell'Orlo Esterno. Era una vera miniera di navi, il paradiso degli Assi Jedi.
Soraya sfilò tra le navi disposte in ordine e si avvicinò ad un uomo sulla cinquantina che stava annotando qualcosa su un block notes.
"Mi scusi", intervenne Soraya. L'uomo si girò di scatto, non si era accorto della sua presenza.
'Non è un Cavaliere', notò Soraya. Sicuramente era un Jedi che non aveva superato le Prove o non era stato preso da nessun Maestro. Se fosse stato un Jedi addestrato per bene, si sarebbe accorto della sua presenza, grazie alla Forza.
"Sì, mi dica", rispose l'uomo.
"Mi è stata assegnata una missione, ho bisogno di una nave..."
"Verso dove?", la interruppe l'uomo scribacchiando nel suo block notes.
"Lo Spazio Hutt", rispose Soraya senza scomporsi. L'uomo annuì.
"Da questa parte. Le posso dare una Corvetta leggera di Classe Defender, ne sono rimaste ancora..."
"Veramente vorrei una nave meno... appariscente", precisò la donna.
"In questo momento di meno appariscente abbiamo poche navi. Abbiamo qualche piccola nave da carico e un paio di Fregate, nulla più"
"Mmmh... di quali Fregate disponete?", chiese poco convinta Soraya.
"Fregate classe Praetorian, qualche fregata di scorta EF76 Nebulon-B e una fregata classe Galeone Stellare. Ma per queste dovrete andare nell'hangar principale. Ah, e dovremmo avere una fregata di Coruscan AA-9"
"Quanto sono grandi?"
"Beh, piuttosti grandi. La fregata di Coruscant è la più piccola"
"Quanti uomini può contenere?"
"Almeno una ventina, anche di più"
"La fregata di Coruscan andrà benissimo. La vorrei pronta tra mezz'ora", ordinò la Jedi.
"Sarà fatto, maestra Jedi"
Soraya uscì e si diresse verso la biblioteca. In un banco vide la sua Padawan osservare uno schermo. Era con le braccia incrociate sul banco e la testa appoggiata sulle braccia, in una tipica posa piuttosto annoiata.
Soraya soffocò una risata e le si avvicinò. La zabrak, non appena la vide si mise subito con la schiena eretta e arrossì lievemente.
"Dobbiamo andare", le disse. Nihall spense l'HoloNet e si alzò fulminea.
Decisamente, lo studio non era l'attività preferita della sua Padawan.







Note dell'autrice

Salve gente! :)
Sono tornata con un altro capitolo (un po' in ritardo, ma vabbè u.u)
Ho avuto problemi di connessione, efp non mi funzionava bene :(
Comunque, finalmente inizia un po' di azione! Ne vedrete delle belle ;)
Nel prossimo capitolo ci sarà anche una sorpresa, spero possa piacervi ^^
Bene, non so che altro dire perciò vi saluto :)
Ma prima eccovi il link del mio Profilo ASK
Al prossimo capitolo!
Un abbraccio!
Vostra

Sylvia Naberrie
   
 
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