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Autore: Uchiha29    24/08/2014    4 recensioni
La ragazza sospirò rassegnata, “quello lì non cambierà mai, ne sono più che sicura.” Disse tra sé e sé.
Ripensò al “quasi bacio” di Naruto, che lo facesse apposta ad imbarazzarla?
Sospirò nuovamente e raggiunse lo scaffale dei libri: aveva proprio voglia di leggere qualcosa.
Prese il libro tra le mani, si sistemò sulla sua poltrona, e cominciò a sfogliare le pagine.
Quando cominciò a leggere si udì un frastuono dalla cucina, cosa poteva essere successo?
La kunoichi si alzò di scatto, prese un kunai tra le mani e si mise in posizione di combattimento.
-Chi va’ la?- Domandò minacciosa Sakura. Nessuna risposta.
-Haruno Sakura, ci si rivede…- Rispose un uomo alle sue spalle.
La ragazza si voltò lentamente. Era spaventata, lei conosceva bene quella voce.
-Che bello rivederti…Haruno…-Continuò la voce.
I dubbi di Sakura erano fondati, era lui, ed era venuto a prenderla.
La ragazza fece qualche passo indietro, lei non poteva niente contro di lui.
La kunoichi gridò disperata, peccato che nessuno la sentì.
________________________________
Salve!
Eccomi ritornata con una NaruSaku! La storia sarà ricchissima di colpi di scena e potrebbe contenere spoiler.
Grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno!
Genere: Drammatico, Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke, Naruto/Sakura
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Una casa per Naruto

La sveglia di Sakura risuonò in tutta la stanza.
-Naruto, alzati, oggi c'è il funerale di Tsunade.- Disse flebile.
Il biondo sbadiglió affranto e si strofinò gli occhi.
-Faccio un salto a casa e mi vesto, prendo i vestiti anche per te?-
-D'accordo.- Uscì.
Non era sicuro che potesse partecipare al funerale, forse i medici non gliel'avrebbero permesso, ma era sopravvissuto a cose molto peggiori.
Sakura, intanto, era scesa in strada. Sulla maggior parte dei negozi vi era il cartello "Chiuso per lutto.", anche Konoha sembrava morta, ora.
Saltò su un tetto per fare prima e si guardò intorno, nemmeno gli uccelli canticchiavano quel giorno, si udiva solo il vento e i sussurri delle persone in strada. 
Cominciò a saltare su altri tetti e finalmente raggiunse la sua casa.
Entrò, si tolse le scarpe e corse in camera sua a cambiarsi in fretta, non dando neanche un occhiata in giro. La casa le sembrava un po' vuota.
Si mise il vestito nero che usava ai funerali, poi, prese qualche spicciolo dal suo salvadanaio per comprare dei fiori da Ino.
-Tsunade-sama...- abbassò lo sguardo per non mostrare le lacrime al resto del mondo.
-Perché... sensei...-
Tutti muoiono, se sei un ninja devi saper accettare questa cosa, ma lei era troppo importante per tutti. Non riusciva a farsene una ragione. 
Uscì e andò in periferia, a casa del biondo. 
-Sakura.-
Si girò di scatto, spaventata -Ma che...?! Sas'ke smettila di apparire all'improvviso!-
-Mhpf. Seguimi.- Si incamminò verso Nord del villaggio. L'Haruno acconsentì.
-Sasuke, stiamo andando da te?- La strada era quella. 
-No, non esattamente.- Si fermò davanti ad una casetta in mattoni molto accogliente ed estrasse una chiave dalla tasca. La casa si trovava proprio difronte a quella dell'Uchiha.
Aprì la porta e fece entrare la rosa.
Sakura si guardava intorno meravigliata, le piaceva quella casa.
Notò che su una mensola vi era la foto del Team sette.
-Cosa significa?- che Sasuke si fosse trasferito lì? 
-Il villaggio lo considera come un ringraziamento a Naruto per la guerra, c'è voluto un po' per completarla.-
-È bellissima...- si portó una mano sulla bocca, in un gesto di stupore.
-Vieni, ti faccio vedere il giardino.-
Gli occhi le brillarono appena uscì dalla porta sul retro. Si trovò difronte ad un giardinetto pieno di alberi in fiore. La vista poi era fantastica: si poteva vedere benissimo la montagna degli Hokage da lì. 
-Naruto la adorerà!- Esclamò felice.
-Lo spero, mentre era all'ospedale abbiamo già pensato al trasloco, ora tutta la sua roba è qui, anche se la casa rimane comunque un po' vuota, visto che è a due piani.-
Sakura si ricordò improvvisamente del motivo per cui fosse uscita, doveva prendere i vestiti per Naruto. Guardò in fretta l'orologio sulla parete e imprecò sotto voce, dirigendosi verso l'uscita.
-Nell'armadio della stanza difianco al bagno.-
-Ma sei telepatico?- a volte credeva davvero che Sasuke avesse qualche potere mentale.
-No, immagino.- Si sorrisero, anche se avrebbero preferito prendere i vestiti a Naruto per un'altra occasione. 
 
*

Naruto si vestì e si alzò per andare a ritirare i risultati delle analisi.
-Quindi sto bene?-
-Sano come un pesce.- disse l'infermiera. -per miracolo!- aggiunse un'altra.
Tirò un sospiro di sollievo.
-Ah, Naruto-sama...- le infermiere si tirarono indietro spaventate.
-L-le consiglio di tenere la benda intorno alla testa...-
Naruto osservò tutti confuso -C'è qualcosa che non mi avete detto...?- aveva un brutto presentimento.
-Bhe, ecco, dovevamo operarla in testa e quindi, ecco... le abbiamo rasato i capelli in un punto.-
Un tuffo al cuore.
-...-
-...-
Qualcuno entrò dalla porta:
-Naruto-kun ti ho portato i vestiti...- il tono di Sakura si fece sempre più basso ad ogni parola.
-M-mi state dicendo che... che... ORA SONO MEZZO PELATO!?-
-Oh, suvvia, è una zona che si può coprire benissimo con una benda o la fascia ninja!-
-DOPO DOMANI VERRÒ NOMINATO HOKAGE CON UN BUCO IN TESTA! TROVATEMI QUALCUNO CHE CONOSCA UN JUSTU CHE FA CRESCERE I CAPELLI!- Ok, era impazzito, scappò nella sua stanza lasciando tutti con gli occhi sbarrati.
-E adesso?- Le infermiere si guardarono e sospirarono sconsolate.
-Salve.- Kakashi entrò nell'edificio con nonchalanse.
-Grazie ai Kami! Signor Kakashi, le dobbiamo chiedere un favore!-
Kakashi le guardò scettico.
-Deve andare assolutamente a parlare con Naruto-sama!- 
Kakashi già sapeva che non sarebbe finita bene. Si girò a destra e vide una Sakura abbastanza confusa.
-Sakura! Capiti a pennello! Vai a parlare con Naruto, io ti aspetto qui!- la spinse verso la camera. Il maestro riusciva sempre a salvarsi, da qualsiasi situazione.
Si voltò per guardare il suo sensei, che continuava a farle cenno di proseguire, poi sospirò sconfitta.
Bussò leggermente alla porta. -Naruto, sono io..- disse leggermente, con il volto appoggiato alla porta. Doveva anche dirgli della sua casa, ma l'avrebbe fatto dopo il funerale, per strappargli un sorriso.
-NON ENTRARE.- stava piagnucolando come un bambino.
Non lo ascoltò e aprì la porta: era steso in posizione fetale sul letto con un cuscino sui capelli e lo sguardo imbronciato. Si sedette sul suo letto e si avvicinò al suo orecchio.
-Ti hanno tagliato i capelli nella zona in cui sei stato operato, neh?- rise leggermente. Amava sentire la risata della sua dolce Sakura.
-Io dico che per me sei perfetto anche così- gli accarezzò una guancia, sentendo che era leggermente calda, poi, gli lasciò un bacio proprio lì.  Non poté non notare che era arrossito.
Si girò verso di lei, per guardarla negli occhi. Aveva uno sguardo così dolce, quasi non sembrava lei. Quella che mostrava sempre, era la Sakura dura e forte. Ma sapeva che sotto era dolce e fragile.
A quei pensieri le sue labbra si arricciarono in un sorriso, a cui Sakura non rispose. Immersa nei suoi, di pensieri. 
Si mise a sedere difianco a lei e la baciò leggermente, un bacio innocente che solo dopo qualche minuto si approfondì. Sapeva che si sentiva in colpa per quello che stava succedendo.
Si staccó un momento e le morse il labbro inferiore, facendola rabbrividire e gemere leggermente.
Stava cercando di distrarla, ma capì che ormai era tardi. Non l'avrebbe potuta proteggere da quei pensieri al funerale, quindi li avrebbero affrontati insieme.
-Ti ho portato i vestiti.- solo ora notò che anche lei era vestita di nero. Si cambiò velocemente e Sakura arrossì alla vista dei suoi addominali perfettamente scolpiti.
Il biondo lo notò e non riuscì a trattenere una risatina.
-Mi hai visto più svestito di così.-
-Naruto!- gli voltò le spalle imbarazzata.
Lui si infilò la maglia e la abbracciò da dietro. 
-Sei bellissima quando arrossisci. Anche ora stai arrossendo, vero?- la conosceva bene.
Le baciò il collo e poi le porse la mano per farla alzare. La afferrò e si tirò su.
-Tienti le bende.- gli ordinò stringendo un po' il nodo.
Poi, uscirono. 


Ecco, gli anziani e gli altri Kage si erano messi ai loro posti, di fianco alla tomba. Anche Shizune era con loro.
A turno, si alzarono e fecero un discorso strappalacrime sulle Godaime. 
Sakura si accorse anche della presenza di Orochimaru al villaggio. Aveva commesso molti reati e si era trasferito definitivamente a Oto, ma in un occasione come questa era  ovvio che sarebbe venuto. Nessuno poteva cacciarlo, dopo tutto era anche grazie a lui se erano vivi. Si stupì quando lo vide anche dirigersi verso gli anziani, per fare il suo discorso. 
Finito il discorso di Orochimaru, toccò a Naruto, che non riuscì a trattenere le lacrime, mentre parlava. E poi, le sue due allieve, ormai diventate entrambe delle donne.
"Le promettiamo che tutti questi anni al servizio di tutti non andranno sprecati." Gli shinobi -e non- ripeterono questa frase ad alta voce. Poi, tutti si diressero a  posare i loro fiori sulla tomba e ne approfittarono per inchinare il capo davanti al volto sorridente della Godaime nella fotografia.
Il cielo era più scuro di quella mattina, stava diventando piuttosto cupo, ma non pioveva.
Rabbrividì e una lacrima le graffiò la gota, arrossata per il cambio di temperatura improvviso e per il mal di testa che le stava venendo.
Sentì Naruto afferrarle la mano e  attirarla a sé.  Non le importava se erano in pubblico, aveva bisogno più che mai di un abbraccio liberatorio. 
Hinata guardò la scena da lontano, accennando un sorriso tra le lacrime. Forse c'era anche un po' di dolore perché invidiava Sakura, ma... cosa? Qualcuno le afferrò la mano, riportandola alla realtà. Era stato Sasuke. Divenne bordeaux all'istante quando le mise una mano intorno alle spalle. Stava succedendo davvero? Non era assolutamente da lui. Forse quell'esplosione gli aveva fatto più male di quello che sembrava. 
Soffiò un leggero venticello tra i capelli degli abitanti di Konoha -e non solo-, odorava di speranza. Sembrava quasi che Tsunade li avesse abbracciati uno ad uno, quando quella brezza li sfiorò.
I capelli color confetto dell'Haruno ondeggiarono lievemente, facendole socchiudere leggermente gli occhi per il fastidio che il vento procurava loro e facendo fuoriuscire le ultime lacrime. 
-Alle 15.00 nel pomeriggio di dopo domani, verrà eletto il successore di Tsunade, Sesto Hokage, Naruto Uzumaki. Se qualcuno ha qualcosa da dire, pensando che non sia adatto lo dica ora.- nessuno parlò e Sakura sentì Naruto fare un sospiro di sollievo quasi impercettibile.
-Grazie di aver partecipato, la Signorina Tsunade ci veglierà sempre dall'alto, insieme a tutti gli eroi che hanno dato la vita per il nostro villaggio, per il nostro paese, per il nostro mondo e per la pace.- concluse Shizune, riscaldando i cuori di tutti.
Si scambiarono le condoglianze tra di loro, alcuni portarono addirittura una bottiglia di Sake e uno dei suoi giochi da tavolo su cui scommetteva spesso ai piedi della tomba.
-Secondo me, ora che ha lasciato il villaggio in buone mani ed è con le persone che ama lassù, non può che sentirsi sollevata.- disse Sakura  al biondo mentre osservava le nuvole diradarsi e lasciare spazio al sole. 
Naruto annuì e sorrise deciso. Ora toccava a lui proteggere tutti.
La rosa sobbalzò mentre i due si stavano recando insieme verso l'ospedale.
-Naruto! Sbrigati! Mi sono dimenticata una cosa!- La kunoichi si mise a correre verso i quartieri alti del villaggio.
-A-Aspetta! Sakura-chan!-  cercò di raggiungerla, ma appena uscito da un coma non se la cavava  molto bene.
Quando arrivò, la sua ragazza era di fianco ad una porta spalancata, doveva essere la casa del vicino di Sas'ke. 
Quando entrò rimase meravigliato, era come la casa dei suoi sogni.
-Sakura-chan, quando ci sposeremo andremo a vivere qui.- disse meravigliato.
La ragazza arrossì violentemente e sentì le farfalle nello stomaco.
-È già tua.- rispose la ragazza, cogliendolo di sorpresa.
-Eh no! Abbiamo trafficato tutto ieri per sistemare le tue cose qui, sorella Sakura! Questa è vostra, vostra! Da parte del villaggio, per averci protetto. Una casa al quasi più grande Hokage di tutti i tempi e alla sua ragazza!- Konohamaru saltò fuori dall'armadio.
-Ecco cosa stavi tramando ieri!- Sakura mesi fa gli avrebbe di certo tirato un pugno o qualcosa del genere,  ma ora il suo cervello era già proiettato a lei e Naruto nella stessa casa, a vivere.
-Esatto! Eheh, vi lascio da soli.- ghignò. Era un gran pervertito per essere un bambino.
Sakura si accorse solo ora che molti dei suoi arredi erano nella nuova casa. 
-Vieni a vedere il giardino, Naruto! È bellissimo!- lo tirò, ma non si mosse.
-Naruto?- gli alzò il viso e vide che aveva gli occhi lucidi, lei lo guardó preoccupata, in cerca di spiegazioni.
-Non posso credere che ho e sto per avere tutto ciò che ho sempre desiderato.- sorrise in modo dolce, prendendo Sakura per la vita. Si avvicinò lentamente e lo baciò con dolcezza.
-Tu rimani comunque il traguardo più bello.- le sussurrò. Ecco, di nuovo le farfalle nello stomaco.

Continua...

Angolo dell'autrice:
Salve a tutti😊
Come procedono le vacanze? Spero bene. Spero a che questo capitolo mooooolto fluff vi piaccia!
Grazie a chi recensirà e a tutti quelli che leggeranno soltanto!
Uchiha29 ❤
  
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