Fatemi sapere che ne pensate!! ;)
un bacio, BecauseOfMusic_
Mentre mi riaccompagnava a casa gli squillò il telefono: guardò chi fosse ma non rispose.
-Perché non rispondi?-
-Non mi va-
-Potrebbe essere importante...guarda che non mi disturba se parli al telefono-
-Aspetteranno-
-Joe- ripresi irritata -cosa c'é? Sei deluso perché non sei riuscito a baciarmi? Sei ferito perché sono stata brusca?-
-Si, sono ferito! Credevo che raccontarti la mia esperienza sul palco sarebbe servita a farti capire che sono una persona normale, esattamente come te, invece continui a considerarmi uno stupido, un viziato, abituato ad ottenere tutto quello che vuole solo schioccando le dita! Inoltre il pensiero che io potessi essere sincero non ti ha mai neppure sfiorato!-
Mi paralizzai, avevo solo peggiorato la situazione.
-Mi dispiace davvero se ti ho offeso, non era mia intenzione; ma a mio parere é sempre bene essere chiari fin da subito con una persona! Preferivi che mentissi al mio ragazzo e a te?- pigiò sull'acceleratore e non rispose.
Frenò poi bruscamente davanti al portone d'ingresso del mio palazzo; controllai di avere tutto in borsa e scesi: prima di chiudere la portiera cercai di smorzare i toni.
-Joe, grazie del pensiero, comunque, sei stato molto carino-
Accennò un mezzo sorriso e disse -Scusa per prima, non volevo darti l'impressione sbagliata...-
Scossi la testa –Non ti preoccupare . Ci vediamo domani al primo concerto allora?-
-Si, a domani-
Chiusi la portiera e agitai la mano finché non sparì oltre la curva.
Rientrai a casa, mi feci una doccia e mi accoccolai sul divano facendo zapping; avevo bisogno di sentir parlare per un po' la mia lingua: non trovai alcun canale italiano, così mi rassegnai.
La mia mente però rimaneva fissa sulla frase che Joe mi aveva detto mentre tornavamo indietro dalla spiaggia <> riflettei <> ero molto confusa a causa delle sue parole, ciò che mi preoccupava era che non ero sicura di non provare niente per lui.
L'indomani spedii Paul a zonzo per la città e passai la giornata chiusa in casa a ripassare tutti i brani che avremmo eseguito quella sera; mangiai poco o niente e mi costrinsi a dormire un paio d'ore nel primo pomeriggio, per non crollare come un sacco di patate sul palco durante un'esibizione: era la mia paura più grande.
-Perché non rispondi?-
-Non mi va-
-Potrebbe essere importante...guarda che non mi disturba se parli al telefono-
-Aspetteranno-
-Joe- ripresi irritata -cosa c'é? Sei deluso perché non sei riuscito a baciarmi? Sei ferito perché sono stata brusca?-
-Si, sono ferito! Credevo che raccontarti la mia esperienza sul palco sarebbe servita a farti capire che sono una persona normale, esattamente come te, invece continui a considerarmi uno stupido, un viziato, abituato ad ottenere tutto quello che vuole solo schioccando le dita! Inoltre il pensiero che io potessi essere sincero non ti ha mai neppure sfiorato!-
Mi paralizzai, avevo solo peggiorato la situazione.
-Mi dispiace davvero se ti ho offeso, non era mia intenzione; ma a mio parere é sempre bene essere chiari fin da subito con una persona! Preferivi che mentissi al mio ragazzo e a te?- pigiò sull'acceleratore e non rispose.
Frenò poi bruscamente davanti al portone d'ingresso del mio palazzo; controllai di avere tutto in borsa e scesi: prima di chiudere la portiera cercai di smorzare i toni.
-Joe, grazie del pensiero, comunque, sei stato molto carino-
Accennò un mezzo sorriso e disse -Scusa per prima, non volevo darti l'impressione sbagliata...-
Scossi la testa –Non ti preoccupare . Ci vediamo domani al primo concerto allora?-
-Si, a domani-
Chiusi la portiera e agitai la mano finché non sparì oltre la curva.
Rientrai a casa, mi feci una doccia e mi accoccolai sul divano facendo zapping; avevo bisogno di sentir parlare per un po' la mia lingua: non trovai alcun canale italiano, così mi rassegnai.
La mia mente però rimaneva fissa sulla frase che Joe mi aveva detto mentre tornavamo indietro dalla spiaggia <
L'indomani spedii Paul a zonzo per la città e passai la giornata chiusa in casa a ripassare tutti i brani che avremmo eseguito quella sera; mangiai poco o niente e mi costrinsi a dormire un paio d'ore nel primo pomeriggio, per non crollare come un sacco di patate sul palco durante un'esibizione: era la mia paura più grande.