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Autore: La_ghiandaia_imitatrice    25/08/2014    1 recensioni
La rivolta è fallita e nessuno dei vincitori è sopravvissuto, la nipote del presidente Snow ha preso il suo posto come presidentessa ma i problemi sono sempre gli stessi.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovi Tributi, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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18- giungla
Il biondo dell'uno mi fa sdraiare a terra poi sparisce per circa un minuto. Io sono ancora nelle stesse condizioni, sono ancora cosciente ma non riesco a muovere nessuna parte del mio corpo.
Improvvisamente sento dell'acqua sulla bocca, riesco finalmente ad aprire gli occhi e afferro subito la borraccia, in questo momento l'unica cosa di cui abbiamo bisogno è proprio questo, acqua.
-grazie, Charlie- lo ringrazio con la poca voce che mi è rimasta.
-hai tutta la pelle spaccata- mi dice Charlie con il suo solito tono freddo. Come posso non essere in queste condizione, è già tanto che sono viva.
-e tu credi di essere tanto diverso- gli rispondo con stesso tono.
Lui mi sorride e continua a bere. Adesso che sto molto meglio mi guardo attorno ed il paesaggio: è una giungla, con tanto di animali.
-ne hanno di fantasia- commenta il biondo osservando il paesaggio.
Io cerco di alzarmi ma sono ancora troppo debole così cerco di camminare appoggiandomi agli alberi.
L'acqua non è molto distante per questo Charlie ci ha messo poco a trovarla.
Mi avvicino al fiume e riempio la mia borraccia, ci metto poco a bere tutta l'acqua e la riempio nuovamente.
Guardo il mio riflesso sull'acqua, oltre alla pelle secca sono cambiata in molte altre cose, la mia treccia e tutta rovinata così la sciolgo e faccia una coda alta ed una treccia veloce, sono pallida e magra e noto una macchia di sangue sul collo, deve essere di Sean. Mi lavo la macchia di sangue e bagno leggermente la mia pelle.
Continuo ad osservare il paesaggio ed è calmo, troppo calmo; forse gli strateghi vogliono farci respiro o forse questa giungla è solo una trappola.
L'acqua è molto bassi e riesco a vedere dei pesci.
-hai fame?- mi chiede una voce maschile da dietro.
È Charlie.
Mi dà il mio arco e le frecce; mi preparo e scocco una freccia contro un pesce poi un altro ed altro.
Charlie scendo in acqua per prendere i pesci e l'acqua è davvero bassa, gli arriva a malapena alla ginocchia.
- ci pensi tu al fuoco- mi chiede mentre esce dall'acqua.
Io annuisco.
Credo di aver finalmente capito perchè Charlie abbia bisogno di un'alleanza; l'anno scorsa Max mi aveva detto che i favoriti danna la caccia all'uomo ma non sanno cacciare animali, lui aveva bisogno di una cacciatrice e ha trovato me; il fatto che non abbia preso lui i pesci lo conferma.
Accendo velocemente il fuoco, non fa molto fumo; meglio, così non ci noterà nessuno.
Mangiamo in silenzio, io fisso il mio pesce e cerco di non alzare lo sguardo; ogni volta che mangio nella foresta ripenso ad i miei amici, a quando stavamo per ore nella foresta del sette a chiacchierare ed a cacciare; dove saranno adesso?
I miei pensieri vengono interrotti dalla voce del primo stratega.
-attenzione tributi; vi comunico che è passata la prima settimana degli Hunger Games e non è stata come noi speravamo. I tributi che avranno ucciso almeno due avversari potranno avere un dono a loro scelta. Grazie per la vostra attenzione-
È chiaro che gli strateghi inizino a trovare i giochi noiosi e vogliono un pò d'azione. Se avessi la capacità di uccidere due tributi il dono che chiederei sarebbe una scorsa di cibo oppure l'acqua; dopo qualche giorno nel deserto ho davvero capito quanto l'acqua sia fondamentale per la mia sopravvivenza.
-ti va una caccia all'uomo?- mi chiede Charlie con l'espressione sadica sul viso.
Io lo guardo stupita ma poi ripenso alle parole del primo stratega e annuisco.
-facciamo il giro lungo per la foresta- gli dico preparandomi.
Lui da un'ultimo morso al pesce e si alza già con lo zaino in spalle.
-sinceramente non credevo che avresti accettato- mi dice cercando la sua borraccia.
Iniziamo nuovamente a camminare e nessuno apre bocca.
C'è molta umidità nell'aria e rende la camminata faticosa; mi guardo attorno e noto i cespugli muoversi, ho un brutto presentimento; sento qualcosa intorno a me e vedo una coda ma non tocca la terra è sospesa in aria, questo significa che non è un serpente.
Alla nostra sinistra c'è il fiume che qualche minuto fa' era calmo ma adesso si sta muovendo; degli animali escono fuori dall'acqua, sono coccodrilli da due metri l'uno.
-qualcos'altro?- chiede Charlie con tono sarcastico.
Esamino velocemente la zona e trovo un'albero abbastanza robusto da tenere sia il mio peso che quello di Charlie.
-andiamo- gli dico trascinandolo per il braccio verso l'albero.
Sono molto veloce ad arrampicarmi e quando sono già ad una buona altezza sento un'urlo di dolore.
È Charlie.
Un coccodrillo ha un bocca la sua gamba sinistra; prendo un coltello, miro e tiro alla enorme bocca dell'animale.
Il coccodrillo muore sul colpo ma ha ancora in bocca la gamba del tributo; gli altri animali si avvicinano a Charlie ed io tiro fuori l'arco e li uccido uno ad uno. Quando sono sicura che siano tutti morti scendo a vedere come sta il biondo dell'uno.
-ti aiuto- gli dico mentre cerco di aprire la bocca dell'animale; i denti rimangono sulla gamba di Charlie ma riesco ancora a muoverla senza problemi.
Lo aiuto ad alzarsi e ci allontaniamo dal fiume.
Appena raggiungiamo una distanza sicura lo faccio sedere appoggiandosi ad un'albero.
-ho del disinfettante nello zaino; ti aiuto a togliere i denti- gli dico mentre mi lavo le mani.
Ho le mani pulite ed inizio a toglierli uno ad uno i denti che gli sono rimasti sulla gamba; gli scappa qualche lamento quando tiro troppo forte ma niente di più.
-perchè lo hai fatto?- mi chiede Charlie; ha lo sguardo fisso nel vuoto  e questo non mi tranquillizza affatto.
-fatto cosa?- chiedo facendo finta di non capire.
-perchè mi hai aiutato?- questa volta i suoi occhi azzurri si spostano verso di me.
-tu non mi hai lasciato morire nel deserto.... Ed io non ti ho lasciato morire mangiato dai coccodrilli- mi sembra una risposta logica ed l'unica che mi è venuta in mente.
-allora grazie. Anche se la nostra alleanza si sarebbe dovuta spezzare  all'uscita del deserto- non so perché l'abbia detto, forse vuole spezzare l'alleanza, spero di no perchè sentirei la sua mancanza. Sono indice cosa su cosa rispondere e quando sono immersa tra i miei dubbi e lui mette seduto a schiena dritta e mi dice -ti voglio come alleata-
-perchè?- chiedo a Charlie.
-perchè anche se odio ammetterlo sei in gamba e io non voglio principianti come compagni- la sua voce ritorna fredda come prima e la sua espressione diventa nuovamente  sadica; lui è un favorito e se scelgo di allearmi con lui dove prepararmi a molte sfide; non sono sicura di esserne pronta e capace.
Continuo a curargli la ferita senza rispondere e cerca di sembrare distaccata tanto quanto lui.
  
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