Ringrazio tutti coloro che hanno letto e in particolare saphiria_mustang per la sua recenzione e naru_sasu_fan per aver inserito la storia tra i preferiti!
Buona lettura!
Il Buongiorno si Vede dal Mattino
3- Risveglio e lieto fine
-
Buongiorno.- Kankuro salutò i
due coinquilini appena svegli e si appresto a preparare loro la
colazione.
Quest'ultimi non fecero in tempo a consumare il pasto che subito furono
interrotti da qualcuno che bussava insistentemente contro la porta
d'ingresso.
- Ma perché tua sorella deve sempre essere così
maledettamente in anticipo?!-
Sbuffò Kiba mentre andava ad aprire.
- Inuzuka, che bella cera che hai.- Lo apostrofò Temari,
superandolo per
raggiungere il fratello.
Shikamaru, al contrario, abbracciò l'amico e lo
salutò calorosamente - Hei là,
Kiba, da quanto tempo. Come è stato prendersi cura della
nostra scocciatura in
miniatura?-
- Ciao, Shika, sono felice di rivederti. Comunque è stato
meglio di quanto
pensassi.- Rispose il castano, divertito dall'atteggiamento immutato
del moro.
Dopo aver festeggiato l'arrivo dei genitori, Megami descrisse nei
minimi
particolari il suo soggiorno a casa degli zii, soffermandosi a
raccontare
dell'attacco dei ninja nemici e di quanto fosse stato
coraggioso Kiba nel
salvarla rischiando la propria vita.
- Però, onorevole!- Si congratulò Shikamaru
battendo le mani.
- E' meglio se ci muoviamo. Suna è ancora lontana.- Concluse
Temari mentre
abbracciava il fratello. Poi, inaspettatamente, si avvicinò
al ragazzo più
giovane e gli sussurrò - Grazie, Inuzuka.-
Lui le rispose col solito ghigno beffardo.
- A presto.- Salutò Shikamaru.
- Zio Kiba.-
Sentendosi tirare per la maglietta, il castano abbassò lo
sguardo sulla
bambina.
- Hei, Megami, allora ci si rivede.- E, dicendo questo, si
chinò per portarsi
alla sua altezza e li lasciò abbracciare. Le piccole braccia
di lei gli cinsero
il collo con forza e, dopo qualche istante, lui le bisbigliò
all'orecchio -
Ricordati di salutare Akamaru.-
La bambina seguì il suo consiglio ed infine, tenuta per mano
dai genitori, si
incamminò per le strade di Konoha, sotto gli sguardi vigili
di Kankuro e Kiba,
che la seguirono fino a quando la sua immagine non si fu confusa tra la
folla.
- Dai, rientriamo.- Disse il marionettista colpendo lievemente il
braccio del
compagno.
- Sì, arrivo.- E, con un ultimo, profondo respiro, l'Inuzuka
si impresse nella
mente quel dolce odore con molta premura, per non dimenticarlo. Quel
lieve
profumo, che targò nel suo immaginario sotto il nome di "
Megami".
" Dea".