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Autore: xpaynerauhl    26/08/2014    2 recensioni
Jade Victoria Bennett, 18 anni, nata e cresciuta a Southampton, in Inghilterra.
Jade è una ragazza come tante ma non come tutte.
Liam James Payne, anche lui diciottenne, anche lui di Southampton.
È bello, una di quelle bellezze interiori che armonizza con quella esteriore.
Jade non appartiene al mondo di Liam. I mondi di Jade e Liam sono molto vicini ma diversi, interagiscono ma non si mescolano, si sentono ma non si ascoltano.
«È ora che tu ti dia una svegliata, tesoro, e inizi a vivere senza preoccuparti del parere degli altri. Vivi per te stessa.» le disse l'amica. Non le piaceva vedere Jade così chiusa e limitata solo per paura dell'opinione degli altri. Le voleva bene e voleva che iniziasse a volersene anche lei.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8

Erano le nove di domenica mattina quando Jade si svegliò nel suo letto, con la luce che filtrava dalla finestra. 
Ci mise qualche secondo a svegliarsi completamente, si mise a sedere sospirando e all'improvviso si ricordò della serata precedente. 
Le scene che le passarono per la mente erano un po' confuse e frammentate, ci mise un po' a collegare tutto.
Ricordò di aver incontrato quel ragazzo di cui aveva sentito parlare a scuola, Ashton Irwin, di aver ballato, bevuto e ancora ballato con lui. Non ricordava molto del resto.
Le venne in mente di quanto si era sentita sola e fuori posto quando Ginni l'aveva lasciata sola. Cosa doveva pensare ora di lei? Poteva considerarsi sua amica o per Ginni lei non era niente?
E quello che era successo con Ashton? Cosa doveva pensare? Lui se ne sarebbe ricordato? E cosa avrà pensato quando lei se n'è andata all'improvviso?
Sbloccò il cellulare per vedere se Ginni o qualcun'altro le avessero scritto. Nessun messaggio, né altro. Ginni si era dimenticata di lei? Se non ci fosse stato Niall l'avrebbe lasciata lì senza accorgersene? 'Probabilmente sta ancora dormendo' cercò di convincersi.
Si accorse che si stava facendo troppe domande perciò prima di pensare a tutto decise di alzarsi dal letto, vestirsi e rinfrescarsi il viso con l'acqua, così dopo aver messo una maglietta e dei pantaloni comodi per stare in casa uscì dalla sua camera per andare verso il bagno.
«Buongiorno Jadey» squittì pimpante Niall uscendo dal bagno.
«Buongiorno Nialler» sorrise Jade davanti all'allegria mattutina del cugino.
«Allora, ti senti meglio dopo aver dormito?» le chiese con un tono più basso.
«Cosa?» chiese lei confusa.
«Non ricordi? Hai vomitato.» le chiarì lui.
«Oh davvero? Non ricordo molto... Vado a lavarmi la faccia così mi sveglio per bene e poi ne parliamo, ok?» propose la ragazza.
«Certo, ti aspetto giù in cucina, tanto i tuoi sono usciti e siamo soli» acconsentì il ragazzo.

«Dove sono andati i miei?» domandò Jade entrando in cucina. Rise immediatamente vedendo Niall addentare ferocemente una fetta biscottata.
«Che c'è? La mattina ho fame.» rise a sua volta il biondo.
«Niente, sei buffo. Mi mancava il modo in cui mi fai ridere.» disse Jade con una vena nostalgica.
«Dimmi cuginetta, sai cucinare? Io avrei ancora fame...» chiese con tono dolce Niall.
«Ti faccio i pancakes?» offrì Jade.
«Perfetto.» accettò lui.
«Allora, raccontami un po' di ieri sera» iniziò la cugina mentre prendeva l'occorrente per cucinare.
«Non so cos'hai fatto prima, ma devi aver bevuto un po' perché hai vomitato in bagno. Io ero lì che parlavo con un gruppo di ragazzi e ti ho vista correre in bagno, poi quando sei uscita ti ho chiesto delle tue amiche e tu mi hai detto che Ginni ti aveva lasciata da sola e poi dopo averle mandato un messaggio siamo venuti a casa in taxi, mentre ti facevi la doccia è venuto tuo padre che ci aveva sentiti rientrare, gli ho detto che la festa era andata bene e che eri in bagno. Quando sei uscita dalla doccia ti ho messa a letto e dopo un po' ho sentito qualcuno alzarsi, ho socchiuso la porta della mia stanza e ho visto tuo padre appena fuori dalla tua, probabilmente voleva controllare che la sua bambina stesse bene, forse tu dormivi già.» raccontò Niall dettagliatamente.
«Quindi mi hai coperta? Grazie mille, mio padre sarebbe sconvolto a sapere che ho bevuto. Ti devo un favore.» affermò la mora.
«Per te questo ed altro Victoria, e con questi pancakes deliziosi puoi considerarti sdebitata. Sicura di non volerne uno?» proferì il biondo prima di addentare un pancake.
«No, grazie.» rifiutò Jade ridacchiando. «Te li faccio quando vuoi, mi piace cucinare per qualcuno che apprezza.» aggiunse.
«Posso trasferirmi qui?» domandò Niall con finto tono commosso.
«A me farebbe solo piacere, ogni tanto ci si sente soli ad essere figli unici.» gli disse Jade con tono sincero.
«Oppure potresti venire tu in Irlanda.» propose lui, serio questa volta.
«Mi piacerebbe molto, anche solo in vacanza, ma sai come sono i miei...» rispose lei.
«Sì lo so, a loro non piace viaggiare, e soprattutto far viaggiare te da sola. Ma siete già venuti tante volte, sono sicuro che fra un po' troveremo una scusa per farvi venire.» assicurò Niall.
«Mh, poi vedremo dai.» concluse Jade.
«Oh quasi mi dimenticavo di dirti che è venuto un ragazzo a cercarti, un certo Ashton. Deve averci visti uscire. Tu eri appena salita sul taxi e ha visto che non stavi bene così ha chiesto a me cos'avessi. Gli ho detto che avevi solo bevuto un po' e che ti portavo a casa. La parte più divertente è che pensava fossi il tuo ragazzo.» concluse ridacchiando. «Ma chi è?» aggiunse curioso.
Jade fu stupita al sapere che Ashton si era interessato di cercarla. «È uno della mia scuola.» spiegò Jade.
«E tra voi cosa c'è?» si incuriosì il ragazzo.
«Assolutamente niente» rispose Jade con tono ovvio.
«Dai perché non vuoi dirmelo?!» protestò Niall.
«Non fare il bambino capriccioso e pettegolo, James» Jade lo chiamò di proposito con il suo secondo nome per indispettirlo.
«Va bene, Jadey Vicky» replicò il ragazzo utilizzando entrambi i nomignoli. Vicky era quello che sua cugina reputava più odioso.
Mentre scherzavano sentirono la porta d'ingresso aprirsi.
«Buongiorno ragazzi» salutò il signor Bennett.
«Avete fatto colazione? Vi preparo qualcosa?» si premurò subito sua moglie.
«Ho fatto i pancakes» la informò Jade.
«Va bene allora volete uscire un po' o preferite stare a casa?» chiese la signora Bennett.
«Non lo so, tu che vuoi fare?» chiese a sua volta Jade al cugino.
«Possiamo uscire pomeriggio? Stamattina volevo mettere un po' a posto le mie cose dato che ieri non ne ho avuto il tempo» affermò Niall.
«Ma certo tesoro, riposati un po', Jade ti ha fatto andare a quella festa già appena arrivato, sarai stanco.» esclamò premurosa sua zia. «Vedi Jade? Lui mette a posto le sue cose anche se sta una settimana, prendi esempio da lui finché è qui» fece notare invece a sua figlia.
«Sì, mamma» le diede ragione Jade con tono seccato.
«Tu che fai, mi dai una mano?» propose Niall a sua cugina.
«Certo, andiamo.» accettò Jade.
Dopo aver aiutato Niall, Jade andò in camera sua a controllare il cellulare. Niente.
«Vuoi startene da sola o facciamo qualcosa?» sentì Niall sulla porta rimasta aperta.
Conosceva sua cugina, sapeva che anche da bambina le capitava di voler stare un po' da sola, anche se non sapeva perché.
E infatti era uno di quei giorni in cui Jade sarebbe stata volentieri in camera sua passando il tempo ad ascoltare musica o a stare su Tumblr o su qualche social network.
Ma voleva sfruttare quella settimana in cui non era sola, c'era il suo cugino preferito e doveva goderselo.
«No, facciamo qualcosa.» replicò Jade sorridendo per togliersi quell'espressione pensierosa.
«Film?» propose il biondo.
«Okay» accettò la mora seguendolo al piano di sotto, in salotto.
«Ne ho uno bellissimo, secondo me ti piace.» esclamò subito Niall mettendo la chiavetta nella porta USB del televisore.
«Proviamo. Tanto so già che i tuoi film non mi piacciono.» replicò Jade.
«Now You See Me è bello.» insistette il ragazzo.
«Okay, okay. Di che parla?» si arrese lei.
«Di tre prestigiatori che durante i loro spettacoli fanno dei crimini usando i loro trucchi di magia. Ad esempio durante il loro primo show prendono uno dal pubblico e gli fanno rapinare una banca a Parigi, poi vedrai come.» spiegò Niall.
Durante il film Jade chiedeva spiegazioni al cugino sui fatti perché era complicato da seguire con tutti quegli intrighi.
«Dai tutto sommato mi è piaciuto, solo che era un po' contorto» affermò la ragazza sui titoli di coda.
«Sì però ti è piaciuto» ribadì il biondo.
«Sì dai» concesse lei. «Vado a prendere il cellulare, tu intanto pensa a un altro film.»
«Ok ti aspetto.»
Jade guardò il cellulare mentre scendeva le scale. Ancora nessun messaggio da parte di Ginni. Si chiedeva se non fosse il caso di mandargliene uno lei, in fondo se n'era andata prima lei dalla festa, magari Ginni l'aveva anche cercata, non poteva saperlo. Però un messaggio gliel'aveva mandato, quando Niall le aveva detto di farlo, e lei non aveva nemmeno risposto a quello. Decise di aspettare ancora. Mise su un espressione un po' più spensierata ed entrò in salotto.
«Hai trovato un film?» chiese al cugino.
«Veramente non ho più voglia di guardare film, ti dispiace?» ribatté Niall.
«Ma no, figurati. Che vuoi fare?» chiese lei.
«Non so, andiamo a fare una passeggiata? Dopo pranzo però, adesso non ho voglia.» programmò il ragazzo.
«Mh okay, ma quindi adesso che facciamo?» replicò la ragazza.
«Stiamocene qui tranquilli» propose lui.
«Ottima idea, sai che sono una nullafacente per natura» ridacchiò Jade.
«Lo so. E io voglio coccolarmi un po' la mia cugina preferita che non vedo più tanto spesso.» esclamò Niall con tono dolce.
«Aw che cugino dolcioso che ho, vengo subito ad abbracciarti» lo avvertì lei gettandosi sul divano tra le braccia del biondo.
«Mi sei mancata piccola» sussurrò Niall.
«A me sei mancato di più perché non ho fratelli» replicò Jade.
«Che c'entra, io comunque non ho una sorellina da coccolare» ribatté il ragazzo.
«In effetti Greg non è proprio il tipo che si fa coccolare» ridacchiò lei pensando al carattere del cugino più grande, molto meno affettuoso di Niall. 
Jade adorava quando qualcuno l'abbracciava come faceva Niall, forse perché succedeva raramente. 
Sono sempre stati molto legati, fin da piccoli, si volevano un bene dell'anima, come fossero fratello e sorella.
Non si vedevano spesso e si scrivevano solo ogni tanto, ma il loro affetto non diminuiva. Anzi, la distanza sembrava rafforzarlo perché ogni volta che si vedevano era un'occasione speciale.
Per Jade, Niall era una delle poche persone che nella sua vita c'erano sempre state e non se n'erano mai andate.
«Quella tua amica, Ginni, non l'hai più sentita?» chiese il biondo.
«Mh no, aspetta che controllo il cellulare però» Jade trovò un messaggio proprio da Ginni, gliel'aveva mandato qualche minuto prima. 
«Allora?» domandò Niall.
«Si scusa per ieri e dice che ha visto il messaggio ma non aveva soldi nel cellulare, per questo ha risposto solo ora.» riferì sua cugina.
«E tu che ne pensi?» indagò il ragazzo.
«Non lo so, penso che tutti sono sempre bravi a trovare scuse e che se avesse voluto scrivermi avrebbe trovato un modo, ma in fondo non è colpa sua se non aveva soldi quindi non posso prendermela con lei...»  rispose Jade.
«Hai ragione, avrebbe potuto scriverti con il cellulare di sua sorella per esempio, ma magari non ci ha pensato dai. E poi ormai arrabbiarsi non cambia le cose e conoscendoti non ti va di litigare, quindi passaci sopra» le consigliò il cugino.
«È quello che farò» concordò Jade.

Quel pomeriggio Jade, Niall, Ginni e Daisy uscirono insieme, andarono a fare una passeggiata sul lungomare, si sedettero ai tavolini di un bar a pochi metri dalla riva e parlarono del più e del meno.
«Hey scusa se ho portato mia sorella, ma non volevo lasciarla a casa da sola» sussurrò Ginni a Jade.
«Non c'è problema» le assicurò la mora.
«Mi piace l'aria di mare e il clima qui è migliore rispetto a Mullingar, vorrei poter stare di più» esclamò Niall.
«Già, peccato che tu non possa venire più spesso» concordò Jade.

Durante quel pomeriggio Ginni pensò molto alla sera precedente. A Brighton aveva deciso di non avere ragazzi da quando seppe del trasloco, ma ora era in una nuova città dove sarebbe stata per un bel po' e si concesse di guardarsi intorno. Fino ad ora aveva incontrato pochi ragazzi. I gemelli Hedley il primo giorno di scuola, sicuramente da scartare per la loro stronzaggine spavalda. Poi Louis, alla festa, che le era sembrato un po' stronzo, ma c'era qualcosa in lui che la attirava particolarmente, quella sfacciataggine e quel suo modo di fare con le ragazze le sembrava solo una strategia calcolata, una maschera sotto alla quale si celava un ragazzo che per qualche motivo si era scelto quella reputazione da puttaniere. Poi aveva visto qualche ragazzo alla festa, ma non sapeva nemmeno i loro nomi. Anche Niall, che aveva seduto davanti, le stava simpatico. Pensò che sarebbe stato un ottimo amico, ma purtroppo non avrebbe avuto altre occasioni per conoscerlo. Decise di darsi un po' di tempo, prima o poi si sarebbe ambientata a scuola e avrebbe conosciuto un ragazzo adatto a lei.
«Ginni? Cos'hai? Ti vedo pensierosa» le chiese l'amica.
«No, niente, forse non ho dormito abbastanza e ora sono stanca» rispose sforzandosi di sorridere.
«Okay, magari dormi di più stanotte» Jade non voleva insistere, ma si chiese a cosa stesse pensando l'amica.

Dopo essere tornati a casa Jade e Niall cenarono con i genitori di lei e dopo aver aiutato a mettere a posto andarono a vedersi un'altro film.
Jade stava meglio con lui nei paraggi, iniziava ad abituarsi alla sua presenza e le faceva bene. Pensò al vuoto che avrebbe sentito quando se ne sarebbe andato ma decise di scacciare quei pensieri e godersi suo cugino finché poteva. 



HEY :) 

Eccomi con un altro capitolo, non vedo l'ora di continuare perché ho tante idee per questa fan fiction.
Se qualcuno sta leggendo chiedo, come al solito, di farmi sapere cosa ne pensa. So che sono noiosa ma è davvero importante per me.
   
 
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