La
forza della natura.
Era una fredda
notte d’inverno,
Dawn correva verso quella radura, in mezzo al bosco.
Lo faceva tutte
le notti e
neanche lei ne conosceva il motivo, sapeva solo che dopo quel sogno le
veniva
una voglia irrefrenabile di raggiungere quel luogo, anche con quel gelo
pungente, col rischio di prendersi un malanno, aveva preso un cappotto
ed era
uscita.
Lo sognava tutte
le notti, si
trovava i un giardino di rose, un angolo di paradiso di una bellezza
superiore,
di fianco a lei c’era una figura indistinta che
però non le suscitava né timore
né curiosità, anzi, pareva che la conoscesse da
una vita.
Sperava che un
posto così
potesse esistere davvero ma era soltanto un sogno, allora
perché andava nella
radura? Quel luogo non aveva nulla di speciale, niente a che vedere col
giardino dei suoi sogni, soltanto una grande roccia con un simbolo.
Era una forma
ottagonale con
quattro rose ai quattro punti cardinali ed al centro due sfere, quel
disegno le
ricordava un ciondolo che si portava appresso da sempre, tranne per un
particolare, le rose erano
due rosse,
quelle in basso ed a sinistra e l’ottagono era a
metà, infine c’era un'unica
sfera blu, in pratica era tagliato a metà.
Questo fatto la
incuriosiva,
forse qualcuno aveva gli stessi poteri e l’altra parte del
ciondolo, mentre si
trastullava nei pensieri trovò il tempo di fare mente
locale, quando aveva
cominciato a fare quello strano sogno? La risposta non tardò
ad arrivare, in a
tutto reality la vendetta dell’isola.
Ma
ciò non aveva senso, le cose
non avevano nulla in comune, nessuno dei concorrenti aveva dei poteri
particolari.
Scott ansimava,
aveva giurato
di non dirlo a nessuno, non lo avrebbero accettato, nessuno lo avrebbe
fatto,
la verità è che lui vedeva le auree, esattamente
come Dawn, ma nel suo caso era
diverso, non era un hippie naturalista ma una iena spietata.
Aveva raccontato
questa storia
a Duncan, il suo migliore amico che quel giorno era nella radura per
caso, a
quel punto sapeva che nessuna scusa avrebbe retto, doveva dirgli la
verità, un
sogno lo invogliava ogni notte a venirci, il punk continuava a fare
domande e
un riferimento alle auree gli era scappato.
Da tempo cercava
di abbattere
quella parete con un simbolo misterioso e da li a poco ce
l’avrebbe fatta se
quel giorno una frana non avesse chiuso definitivamente
l’accesso.
Anche il ragazzo
era stato colpito
da una roccia svenendo e quando riprese conoscenza aveva ancora una
volta fatto
quel sogno che si portava dietro dal reality.
Questa volta
invece stava
andando in un altro posto, dopo aver intimato a Duncan di non seguirlo
raggiunse l’altra radura, la stessa in cui si trovava Dawn.
“Scott!
Che ci fai qua!”
Esclamò
la ragazza vedendolo, quando
si avvicinava avvertiva qualcosa di strano, ne era attratta, ma
perché mai.
“Io,
io sentivo il bisogno di
venire qua.”
Poteva mentirle
ma non se lo
sentiva, era la cosa sbagliata.
“Pure
io, tutte le notti sogno
di trovarmi in una specie i serra incantata e poi vengo qua.”
Anche lei
sentiva di potersi
fidare.
“Io
prima venivo in un altra radura
e... c’era quella.”
Disse indicando
la roccia col
simbolo.
“Sei
sorpresa, la tua aura
parla forte e chiaro.”
“Anche
tu hai i poteri, quindi,
dovresti avere l’altra parte del ciondolo.”
“Si,
ho un ciondolo, ma che c’entra?”
“Dammelo.”
Il ragazzo
consegna il
gioiello, è esattamente speculare a quello di lei, con i
colori invertiti in
modo da avere le rose blu e la sfera rossa.
“Come
pensavo, si incastrano
perfettamente.”
A questo punto
inseriscono il
ciondolo completo nella nicchia sulla parete rocciosa la quale si sposta svelando
l’entrata del giardino di rose.
Vi sono rose di
tutti i colori,
sfumature e assortimenti, in quel posto la natura la fa da padrone,
finalmente
comprendevano chi era l’altra figura del sogno.
Si
sentì una voce.
“Finalmente
ce l’avete fatta, è madre natura che vi parla,
due cuori puri dotati di un grande potere hanno sbloccato
l’accesso alla mia
casa.”
“Grazie
madre, grazie di tutto.”
Dawn si
inginocchia subito
seguita da Scott.
“Da
soli siete forti, ma insieme siete imbattibili, ora
datevi la mano.”
I due
obbediscono, un vortice
di petali colorati gli si materializza intorno, sentono la forza della
natura
che entra in loro.
“Dopo
anni e anni qualcuno ha risolto l’enigma, adesso
possedete un potere superiore, se collaborerete potrete mettere fine al
male
nel mondo.”
Due semplici
ragazzi con
destini incrociati, sono in grado di creare un posto migliore, presto i
soprusi
contro la natura finiranno e sarà merito loro.
S x D
Molto molto bene, salve a tutti, oggi vi porto una Dott su richiesta di Angelo, ho “meditato” a lungo e alla fine il mio cervello evidentemente danneggiato ha sfornato questa cosa.
Devo dire che sono parecchio elettrizzato la scena di madre natura me la immagino un qualcosa di spettacolare e divinino, la rosa è per me il simbolo della Dott non so perché ma è così quindi ho ambientato il miracolo in un giardino di rose.
Inoltre da oggi scrivo in Andalus e non più in Book Antiqua, magari la differenza non si vede molto ma c’è.
Allora, che ne pensate di Scott e Dawn che costruiscono insieme un mondo migliore? Fatemelo sapere con una bella recensione, se non l’avete ancora fatto mettete la storia nelle preferite e noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo bella ragazzi (questo saluto finale mi è uscito alla Favij, chi lo conosce sa di cosa parlo).