Serie TV > I Cesaroni
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Autore: drem_of_love    26/08/2014    2 recensioni
Li avevamo lasciati così. Lei in attesa al molo con il cuore in mano, lui distrutto che piange sul letto. Entrambi non hanno più lacrime e non immaginano il loro stato d'animo. Sono entrambi in attesa di una mossa. Sfortunatamente i nostri giovani amici non sono mai sulla stessa lunghezza d'onda. Un anno prima lei si era segretamente innamorata di lui. Lui sciocco e immaturo era troppo preso dalla solita svampita bionda per accorgersi di quello che aveva sempre avuto sotto gli occhi. Lo scontro e l'allontanamento e finalmente anche lui aveva capito ciò che anche Miriam sapeva. Il cuore di Rudi era sempre appartenuto ad Alice. Ci aveva messo quasi un anno a capirlo e quando finalmente si era deciso ad aprirle il suo cuore nella vita della bella Cudicini era apparso Francesco. Il mondo gli era crollato addosso, era arrivato tardi un'altra volta.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Giulio Cesaroni, Marco Cesaroni, Rodolfo Cesaroni
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Eccomi qui con un nuovo capitolo. Alice è tornata a Roma con una scusa.
Rudi è ancora innamorato di lei e deciso ad agire. Marco è tornato con la scusa di un nuovo cd. Invece si è lasciato con Maya. Ha capito che quello non è il suo posto. Giulio aiuta l'amico a capire cosa sia giusto fare con la moglie. Insomma casa Cesaroni è sempre in subbuglio.



Capitolo 3
Sorprese


L'aveva lasciata lì sorridente nel suo letto. Si era recato in bagno e aveva riempito una bacinella piena d'acqua fredda. Le avrebbe fatto qualche spugnatura, almeno la temperatura sarebbe scesa. Avrebbe finalmente riposato. Il giovane Cesaroni sorrideva come un deficiente mentre strizzava il panno. * Mi sei mancato tanto*. Non riusciva a smettere di pensare a quella frase sussurrata tra i deliri della febbre. Sembrava che anche lei non avesse smesso di amarlo, oppure semplicemente le era mancato come fratello. Quest'ultimo pensiero lo distrusse. Lui non era suo fratello, non lo sarebbe mai stato. Ritornò in camera da lei e le poggiò il panno sulla fronte bollente. Al contatto con la spugna umida Alice si morse il labbro inferiore e mugugnò qualcosa.

- Ti prego non andartene

Chissà a chi si riferiva la sua sardina. Andò avanti per qualche ora fin quando la temperatura scese. Esausto guardò l'orologio, tra poco sarebbero rincasati suo padre e Marco.

Nel frattempo alla bottiglieria Marco mentalmente analizzava la situazione. Quello sguardo perso, la preoccupazione a fior di pelle, la sua estrema premura. Ormai quei due erano cresciuti. Credeva che il loro difendersi non fosse altro che da fratelli invece non era così. L'aveva capito guardando gli occhi di Rudi nel rivederla. L'emozione sul suo viso, il bicchiere fracassato e quell'abbraccio troppo avido. Suo fratello come lui non aveva resistito. Il fascino Cudicini non perdonava. La voce del padre risvegliò il giovane dai suoi pensieri.

- A Marcolì per favore puoi tornare da solo a casa? Ezio a bisogno di me stasera

- Tranquillo Pà mi occupo io di tutto

- è bello averti per un pò a casa


Marco sorrise, il padre non aveva idea che quel pò sarebbe stato molto lungo. Afferrò il telefono dalla tasca e decise di chiamare Eva. Da quel giorno i in soffitta l'aveva sentita regolarmente ogni settimana ma ora le serviva per un consiglio.

- Pronto?

- Ciao Eva, tutto bene?

- Ciao Marco, si benissimo e tu? Come va in Lussemburgo?

- Bene. Sono a Roma comunque

- Come stanno gli altri?

- Abbastanza bene. Senti volevo chiederti una cosa

Il tono di Marco fece preoccupare la sua ex.

- Marco è successo qualcosa? Mi sto preoccupando

- Qualcosa è successo. Non ne sono sicuro ma mio fratello si è innamorato di tua sorella

- COSAAA? Dai non scherzare quei due a stento si sopportavano

- Appunto si sopportavano - Ripeté calcando con enfasi l'ultima parola

- Mia sorella sta con Francesco

- Ora è qui ed è da sola. Comunque stasera Rudi mi deve delle spiegazioni

- Fammi sapere ci conto

- Da un bacione a Marta appena posso vengo a trovarla


Chiuse la comunicazione e si diresse verso casa aveva bisogno di capire.

In un locale al centro di Roma due vecchi amici discutevano accesamente davanti a una birra.

- Insomma Ezio, tu mi stai dicendo che vuoi lasciare Stefania?

- Si Giù, lo capito dopo che Lucia ti ha lasciato. Niente è per sempre. Io mi sono stancato di essere maltrattato da quell'isterica - Sputò Masetti tutto d'un fiato.

- Ti ricordo che l'amavi proprio per questo. Poi Lucia mi ha lasciato per un altro. Non è che mi nascondi qualcosa? - Chiese Giulio con sguardo indagatore.

- Per ora no ma mi sto a guardà intorno


Giulio ammonì l'amico e gli disse di riflettere per bene. Non poteva buttare alle ortiche una storia che durava da oltre ventanni. Erano tutti intenti a chiacchierare quando qualcuno di loro conoscenza entrò nel locale. Non l'avevano mai vista così. Un tubino nero da sopra il ginocchio la fasciava tutta lasciando la schiena scoperta e lo scollo a cuore lasciava intravedere il suo seno. I capelli mossi ondeggiavano sulle spalle abbronzate. Un filo di trucco vedo non vedo e delle scarpe nere dal tacco vertiginoso ai piedi. Si avvicinò al bancone ignorandoli e ordinò da bere.

- Un martini con ghiaccio

- Certo bellezza offre la casa -
disse il cameriere ammiccando porgendole il bicchiere.

A quel gesto Ezio scattò e le urlò contro.

- Stefania cosa ci fai qui? Che ti sei messa in testa? Fila a casa

- Ora ti ricordi che esisto? Sono due mesi che mi ignori. Quindi faccio come mi pare


Giulio trascinò i due amici fuori dal locale e li rimproverò.

- Vi sembra il modo sembrate du ragazzini

- Scusa Giù - risposero in coro.


- Non sò cosa succede tra di voi ma dovete chiarirvi. Ora vi lascio soli

A casa Cesaroni...

Quelle quattro ore le aveva passate a vegliare su di lei. Rudi decise di preparare la cena. Ormai erano quasi le sette. Gli sembrava un'idea carina. In fondo lei era tornato, Marco era a casa. Quali occasioni migliori per festeggiare? Era così intento a canticchiare la sua canzone che non si accorse di essere osservato.

- Non ti vedevo così da un bel pò, a cosa devo quest'allegria?

- A fratellò mi hai fatto morì. Sono sempre di ottimo umore, che cazzo blateri

- Raccontalo a qualcun altro -
Lo trascinò per un braccio nel giardino sul retro.

- Allora spara. Ti ascolto

- Non sò da dove cominciare

- Provaci -
lo incitò suo fratello.

- Sono innamorato di lei già da un bel pò. Sono un deficiente però, sbaglio sempre i tempi con lei. Quando io ero perso per Miriam lei mi amava. Ho sempre capito quando Alice fosse innamorata di qualcuno ma non l'avevo capito allora o non volevo. Avevo paura, di finire come te ed Eva. Di rovinare ulteriormente la nostra famiglia. Quando finalmente ho capito che la volevo davvero è arrivato Francesco

Aveva omesso qualche dettaglio ma in fondo era quello il succo della storia.

- Cazzo Rudi. Sei proprio un deficiente. Qualcosa mi dice che non mi hai detto tutto

Rudi alzò le mani al cielo e imprecando gli rispose.

- Non c'è niente d'aggiungere sono proprio un coglione

- Tranquillo fratellì ti aiuterò. Ora torniamo dentro

Entrarono in casa silenziosamente. In cucina Giulio si teneva la testa tra le mani e imprecava rumorosamente.

- Non li capisco proprio quei due testoni. Dopo oltre ventanni ... - sospiro sconfitto e Rudi gli poggiò una mano sulla spalla.

- Ancora problemi tra Ezio e Stefania Pà?


I tre cesaroni si misero a tavola.

- Ragà Alice tutto bene?

- Si tutto bene pà -
risposero in coro.

- Rudi va da tu sorella e portale qualcosa

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e corse in camera della sorella. Aprì silenziosamente la porta e lo spettacolo che vide gli mozzò il fiato. Alice per colpa della temperatura troppo alta era tutta sudata. Si era scoperta e tolta i vestiti. Era lì davanti a lui solo in intimo. Il pezzo di sopra sembrava esplodere. Doveva ammetterlo in quest'ultimo anno ne aveva avuto la prova un sacco di volte, la sua sardina era diventata una splendida donna. Anche se contro voglia decise di alzarsi. Le lasciò un biglietto.

Non volevo svegliarti... Rudi

La coprì con il lenzuolo e con un sorriso ebete uscì dalla stanza.

* Rudi Cesaroni non si arrende, Francesco avrai pane per i tuoi denti*

A casa Masetti ...

- Allora cosa credevi di fare? - Urlò Ezio furente.

- Cercavo di tornarti il favore. Lo sò benissimo che fai il cascamorto con tutte le donne del quartiere

- A Stefà io non c'è la faccio più, questo matrimonio è diventato una prigione

- Non ti eri mai lamentato


- Ho aperto gli occhi

- Non puoi lasciarmi così dopo più di vent'anni, IO TI AMO -
gli urlò quasi sull'orlo delle lacrime.

Tra urla e pianti i coniugi Masetti finirono per fare l'amore avidamente. Fu una notte di passione e dolore. Continuarono fino all'alba, fin quando Stefania non crollò esausta. Ezio preparò un borsone in fretta e furia e le lasciò un biglietto.

<< Non ti dimenticherò mai ma non me la sento di continuare così>>

Uscì silenziosamente dalla porta e se ne andò. Aveva voluto amare la sua donna un ultima volta. Una scelta egoista ma ora aveva bisogno di cambiare aria.
   
 
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