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Autore: A_C    26/08/2014    5 recensioni
Cosa faresti se i tuoi genitori decidessero di rinchiuderti in un manicomio?
Cosa faresti se in quello stesso manicomio incontrassi la tua unica salvezza?
Lei. Una ragazza che non conosce se stessa, azzurra come il suo stesso nome.
Lui. Un ragazzo con orribili ricordi alle spalle, verde come il colore dei suoi capelli.
E se questi due si incontrassero? Cosa succederebbe?
Michael Clifford e Azzurra Grey.
Due persone così tanto diverse da essere quasi uguali.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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SEASON OF LOVE


La luce era effettivamente tutto ciò che Azzurra riusciva a notare, ed infatti la fissò per un lungo periodo di tempo, con gli occhi grigi sbarrati.
Stava morendo o era solo un allucinazione?
Dopo pochi secondi da quella fatidica domanda iniziò a sentire delle voci che le rimbombavano nel cervello.
<< Si è svegliata >> urlava un ragazzo, la voce terribilmente famigliare ma Azzurra non riusciva a capire dove l'aveva già sentita.
Una mano iniziò ad accarezzarle dolcemente i capelli e capì subito a chi apparteneva quel tocco.
<< Michael >> sussurrò Azzurra, un suono impercettibile.
<< Si, si sono io >> rispose lui, la voce rotta dal pianto.
<< Stanno arrivando i tuoi genitori adesso, non ti addormentare okay? >> le ordinò in un tono dolce.
<< Okay >> rispose.


I genitori di Azzurra piombarono nella camera e si gettarono nel letto piangendo e promettendo alla figlia il loro eterno amore. Lei aprì difficilmente gli occhi e li guardò. Sua madre, gli occhi verdi ed i capelli rosso fragola, era uguale a come ricordava, suo padre, il viso duro ma lo sguardo in quel momento mostrava gioia. << Mamma, papà... Sono così felice di vedervi >> disse con voce roca.
In tutta risposta i suoi genitori scoppiarono in un pianto di felicità.
<< Hai dormito parecchio piccola mia >> annunciò suo padre stampandogli un dolce bacio sulla fronte.
Azzurra chiuse gli occhi e non li riaprì per un altro paio d'ore.


Quando si svegliò il cielo fuori dalla stanza era buio e fu l'unica cosa che Azzurra vide, si girò dalla parte opposta e con sua grande sorpresa si ritrovò davanti Michael, seduto su di una sedia al fianco del letto su cui si era nuovamente addormentata.
Aveva i capelli rosa ed un piercing sul sopracciglio, ma era comunque bello da perdere il fiato.
<< I tuoi capelli >> fu la prima cosa che disse Azzurra.
Michael le sorrise e le prese la mano.
<< Mio Dio quanto mi sei mancata >> disse baciandogli la mano e cercando di impedire alle lacrime di solcargli il viso pallido.
<< Perché ti sei tinto i capelli? >> insistette Azzurra come se quel dettaglio fosse troppo importante.
<< Ricordi? Tuo padre non voleva assolutamente che tu mi frequentassi, una volta, quando sono venuto a casa tua, mi ha scacciato urlandomi “Mia figlia non uscirà con un ragazzo con i capelli verdi” così li ho tinti di... >> prima che potesse finire di parlare, Azzurra lo bloccò.
<< In che senso sei venuto a mangiare a casa mia? >> domandò esterrefatta.
<< Cosa? Non... non ricordi? >> chiese Michael perplesso ma per lo più spaventato.
<< Ricordo solo l'istituto e tu che mi hai baciata alla festa, poi abbiamo fatto l'amore e Ashton stava per uccidermi, poi sono arrivati Luke e Calum e tu ti sei avventato su Ash ma nel mentre Luke mi ha infilato il coltello nel fianco e io mi sono accasciata a terra morente >> raccontò in un fiato.
Michael rimase a bocca aperta.
Si alzò dalla sedia e rimase in piedi di fronte al letto della ragazza.
<< Quello che dici non ha senso tu... >> Azzurra lo bloccò di nuovo.
Si mise a sedere sul letto.
<< Michael io ho una ferita proprio qui >> disse alzando la maglietta del pigiama e mostrandogli il fianco completamente liscio e senza alcuna traccia di ferite o cicatrici.
<< Ma che diavolo... >> sussurrò Azzurra continuando a non capire.
<< Chi è Ashton? >> domandò Michael perplesso.
<< Io... Io... non lo so. >> rispose lei, scoppiò in un pianto disperato.
<< Cosa mi è successo? >> gridò contro il ragazzo che credeva di conoscere.
Michael rimase semplicemente in piedi di fronte a lei.
<< Tuo fratello Luke stava guidando... >>
incominciò a raccontare il ragazzo dai capelli rosa.
<< Luke? >> chiese Azzurra con voce incredula.
<< Ad un tratto un camion stava venendo velocissimo dalla nostra parte e poi... >>
non finì.
<< Poi cosa? >> gridò Azzurra sempre più impaziente.
<< Ci hanno portato all'ospedale, noi non eravamo tanto gravi ma tu... >>
<< Io cosa? >> chiese Azzurra.
Michael titubò.
<< Dimmelo ti prego >> sussurrò incapace di fare altro.
<< Eri in coma profondo >>
Azzurra iniziò a capire, capì l'affermazione di suo padre di poche ore fa, capì ogni cosa e piano piano tornò a ricordare tutto quello che era successo: l'incidente, l'ospedale, ogni cosa.
<< Quanto ho dormito? Cioè... quanto sono rimasta in coma? >> domandò infine.
<< Sei mesi >> rispose in un impercettibile suono il ragazzo.
Azzurra abbandonò la testa nel cuscino e fissò il soffitto, la luce bianca, ecco da dove proveniva, non era un'allucinazione, nemmeno il paradiso, era la luce dell'ospedale.






Pochi giorni più tardi lasciarono la possibilità ad Azzurra di scegliere se tornare a casa o rimanere ancora un po' in quell'orribile ospedale. La ragazza non ci pensò nemmeno per un secondo. Era pronta a tornare a casa.
Le grandi porte di vetro si aprirono e Azzurra si mise la borsa in spalla, Michael l'aiutò con il resto della roba: fiori, pensierini e quant'altro che gli amici di lei le avevano lasciato in memoria.
Camminavano uno affianco all'altra dirigendosi verso la macchina dove i genitori di Azzurra, e suo fratello, la stavano aspettando.
Azzurra si bloccò prima di avvicinarsi al veicolo, si voltò e guardò l'enorme ospedale e, incredula si accorse era esattamente la copia dell'istituto, l'unica cosa che mancava era l'orribile fontana di pietra.
<< Qualcosa non va? >> domandò Michael posando la borsa a terra e prendendole la mano.
Azzurra allungò il braccio e guardò il braccialetto che aveva al polso.
Diceva: “Paziente 1900”
infine lasciò cadere il braccio lungo il suo fianco e tornò a guardare l'ospedale.
<< Tutto non va >> rispose con un filo di voce.
<< Ti amo >> le disse Michael come per rassicurarla.
<< Ti amo anche io >> disse a sua volta Azzurra, strinse la mano di Michael e lo guardò.
<< Forza, andiamo a fare i pazzi insieme >> annunciò con un sorriso sgargiante che il ragazzo dai capelli rosa ricambiò.
Diedero le spalle all'istituto, così voleva ricordarlo Azzurra.
Non si voltarono più indietro.




*Spazio autrice*
E siamo giunti alla fine di questa storia travagliata (?) se così la possiamo definire.
Ho voluto dare un lieto fine a questa storia perché mi definisco una persona positiva e credo terribilmente che debba per forza esserci qualcosa di bello alla fine di tutto.
Volevo anche dire che questa è la prima vera fan fiction che concludo finalmente, sono fiera di questo lavoro anche se sono sicura, avrei potuto fare di meglio in certe parti.
Passando a voi, io vi amo da morire, mi avete reso la ragazza più felice del mondo con le vostre recensioni, poemiche e non, e devo dire che senza di voi niente di tutto questo sarebbe stato importante o bello o cos'altro, e non vi ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che mi avete fatto provare con i vostri commenti ed i vostri pensieri.
E' stato bello e divertente scrivere questa storia ma la parte più bella siete voi, ho sempre amato scrivere, da grande mi piacerebbe fare la scrittrice e mi avete fatto capire che con l'impegno e la buona volontà forse un giorno potrei farcela a diventare ciò che veramente sogno.
Grazie infinite per tutte le emozioni che mi avete fatto provare, siete davvero, indescrivibili.
Ma non preoccupatevi, tornerò con un'altra fan fiction a breve, spero di avere il tempo necessario per scriverla, ma per il momento, se sentirete la mia mancanza potrete passare da qui 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2769703 che come vi ho già spiegato in passato è una storia che stiamo scrivendo io ed una mia amica tramite un profilo condiviso :)


VI AMO DA MORIRE, GRAZIE DI TUTTE LE EMOZIONI, TUTTI I SORRISI, TUTTO CIO' CHE MI AVETE REGALATO, SIETE UNICI.


Tanti baci ed infiniti abbracci dalla vostra OneSun_
   
 
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