CAPITOLO 5
The Rev P.O.V.
Il mattino dopo ero andato a cercare Lacey, per vedere come stava.
Quando entrai sul bus era seduta sul divanetto, nella stessa posizione in cui
l’avevo lasciata la sera prima.
Se solo non avesse avuto dei vestiti diversi, avrei pensato che non si era
affatto mossa...
Guardava fuori dal finestrino, con una tazza di caffè ancora intatta tra le
mani.
- Ehi ciao…
Come stai?
- Mi dispiace per ieri – Disse evitando la mia domanda
- Oh è
tutto ok, non è successo niente… ero solo preoccupato per te…
- Scusa… a questo punto credo di doverti una spiegazione, giusto?
- Solo se te la senti
Sorrise
impercettibilmente, con uno sguardo che diceva “non credo che me la sentirò
mai”…
ma poi la sentii prendere fiato...
come se le facesse male pronunciare ogni singola lettera di quello che stava
per dire…
- Gerard
Lacey P.O.V.
- Gerard…
“Come possono sei piccole, semplici
lettere fare così male? Come se nel momento stesso in cui le pronunci qualcuno
le stesse incidendo sulla tua carne?”
Quando tre anni fa ero stata al Warped per la prima volta, oltre a conoscere
Bert, avevo conosciuto anche lui.
In quel periodo Bert passava molto tempo con Gerard, erano molto amici.
La prima volta che l’avevo guardato avevo pensato che fosse il ragazzo più
bello che avessi mai visto.
Non una bellezza classica, di quelle che ti fanno girare per strada, ma una
bellezza luminosa, di quelle bellezze che ti lasciano la consapevolezza che hai
davanti a te qualcosa di veramente speciale...
Qualcosa che difficilmente riuscirai a dimenticare.
Ero rimasta incantata da quell’aria da ragazzino.
Da quel sorriso che spuntava all’improvviso, rischiarando tutto quello che
c’era intorno.
Da quegli occhi verdi screziati d’oro, così limpidi eppure impossibili da
decifrare.
Dal modo in cui si passava le mani tra i capelli quando qualcosa lo imbarazzava
o quando era stanco e frustrato.
Lo guardavo e non potevo fare a meno di pensare che non era umana tanta
perfezione...
Credo di essermi innamorata di Gerard nell’esatto istante in cui i miei occhi
si erano posati su di lui per la prima volta.
Era nato tutto così spontaneamente tra noi…
Lui non era Gerard Way… era solo Gee, il
ragazzo che si svegliava la mattina coi capelli perennemente scompigliati e un
sorriso stupendo sul viso...
che mi trascinava in piena notte in improbabili gite in macchina solo per
vedere il mare per qualche minuto...
Era solo il ragazzo col le dita sporche di inchiostro perché aveva passato la
notte a disegnare o a scrivere...
Era solo il ragazzo che mi baciava lasciandomi ogni volta il suo sapore misto
di caffè e sigarette…
Non dimenticherò mai l’ultima sera al Warped…
Quando dopo aver festeggiato tutti insieme avevamo steso delle coperte sul
grande spiazzo vicino ai bus ed eravamo rimasti ad osservare il cielo.
Io e Gerard non avevamo dormito quella sera… mentre i nostri amici accanto a
noi uno alla volta cedevano alla stanchezza e al sonno.
Ricordo ogni singola sensazione di quella notte...
La felicità...
La tristezza...
La malinconia...
Le promesse che io e Gerard ci eravamo scambiati dicendoci che non sarebbe
cambiato nulla…
Ed era stato così per molto tempo…
Io e Gee avevamo continuato la nostra storia nonostante le difficoltà…
nonostante la lontananza.
I My Chemical Romance stavano ormai ottenendo il successo internazionale che
meritavano.
Erano felici.
Ed io ero felice per loro...ero felice per lui…
Perché quando ami una persona il solo fatto di saperla felice rende tollerabile
la mancanza che senti di lui, della sua voce, della sua risata, delle sue mani…
Col tempo era diventato più difficile… Gerard era sempre in tour… e le
occasioni in cui potevo seguirlo non erano molte…
Poi Gerard e Bert avevano litigato, e avevano smesso di parlarsi… e le cose
erano diventate ancora più complicate…
Gerard si era allontanato...
“ Dovremmo
prenderci una pausa...fare chiarezza sui nostri sentimenti”
Una
pausa...
E poi quella mattina che non dimenticherò mai...
Era passato un mese da allora...
Mi ero svegliata presto quel sabato, nonostante non ci fossero lezioni
all’università.
Gerard mi mancava da morire, ma avevo accettato anche quello...una pausa...
Perchè io lo amavo e credevo che il nostro amore avrebbe resistito anche a
quella prova...ne ero sicura...
Stavo girando per l’appartamento che dividevo con Haley, una mia compagna di
studi.
Sul tavolino una di quelle riviste che Haley amava tanto, tutte notizie frivole
e gossip...
Non mi erano mai piaciute quel genere di cose...ma quando hai bisogno di non
pensare...anche le cose più stupide vanno bene. Ne avevo presa una, cominciando
a sfogliarla distrattamente...
Non credo sia possibile descrivere quello che provai...
… “ Matrimonio rock per i My Chemical Romance.
Gerard Way si è sposato nel backstage di un suo concerto”…
Non ho
molti altri ricordi di quella giornata, né delle giornate successive...
Solo la tazza di caffè che mi cadeva di mano frantumandosi sul pavimento...
e poi il dolore sordo, improvviso, come se qualcosa di acuminato e freddo
avesse trapassato il mio cuore da parte a parte...
Ricordo solo di aver detto “non è possibile”... all’aria, come se
qualcuno avesse potuto sentirmi...
TADAN!! ECCO IL NUOVO CAPITOLO...
GRAZIE A LINKIN PARK E DOMINIL PER LE RECENSIONI...
SPERO CONTINUI A PIACERVI!
CHE NE DITE???? IL PASSATO TORNA A GALLA...
UN BACIO!!!
Ilaria