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Autore: Aliak    26/08/2014    1 recensioni
250 anni sono passati dalla distruzione della sfera degli Shikion e l'eleminazione di Naraku, pian piano era tornata la pace in quelle terre, e tutto sembrava aver preso una buona piega, si eran creati accordi tra umani e alcuni demoni portando così una convivenza serena, anche se rimanevano alcuni focolai accesi fra le tante fila di entrambi. Qualcosa sta per cambiare, chi riporterà ora la pace, quando ormai i nostri vecchi eroi non ci sono più, e chi è rimasto sembra essersi estraniato dal mondo...
NB:Il personaggio principale di questa Fanfiction, sarà il figlio di Sesshomaru e Rin, saranno presenti anche altri personaggi presenti nel manga, anche se visto il periodo in cui si presenta la storia tutti i personaggi umani, saranno morti. Principalmente quindi saranno presenti quasi unicamente personaggi nuovi, o comunque secondari della storia, spero che piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Jaken, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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L'oscurità mi avvolgeva sempre di più, non c'era apparentemente nessuno apparte me, e qualche demone che sbucava dal nulla all'mprovviso cercando di schiacciarmi e uccidere, ma li spazzai via con tale facilità non erano nulla, erano solo degli esseri inutili che cercavano una morte sicura, in quel luogo di morte, la disseminavo senza nessuna pietà, sentivo la freddezza del mio cuore, impugnavo quella lama ma era come se non la sentissi, di solito sentivo il mio potere, la mia zanna fra le dita, ma sembrava così lontana, eppure i miei occhi la fissavano, mi ero fermato in un punto indeterminato di quel luogo, vedevo nelle venature della spada fluire il mio potere, sembrava impazzito turbinava veloce nello stesso, senza mai fermarsi sembrava quasi dovesse esplodere. La tenebra stava facendo pian piano scomparire anche il mio corpo, venni avvolta dalla stessa in una morsa a cui non riuscivo a ribellarmi, lasciai la morsa sulla mia spada che cadde a terra, ma senza far rumore, scomparve semplicemente nel nulla come se non fosse mai esistita, ogni parte del mio corpo da sotto la testa era stato completamente cancellato, nemmeno lo sentivo più come se non esistesse, che quella fosse la fine, non poteva essere così no non poteva cedere a quelle tenebre "Iriumaru" percepì una voce assai familiare nella mia testa, ma non la riconoscevo aveva un qualcosa che non sapevo nemmeno io definirlo, ero certo di averla già sentita, seppur poche volte, ma il ricordo della stessa era così lontano e impossibile "iriumaru" di nuovo era dolce calda quella voce, quasi sembrava avvolgermi dolcemente come un manto caldo, volevo abbandonarmi alla stessa volevo raggiungerla, le tenebre si stavano propagando per il mio mento coinvolgendo le mie labbra, non riuscivo più a muoverle "non farti sopraffare dalle tenebre, si forte" mi disse non riuscivo a capire cosa intendesse, arrivò la tenebra fino ai miei occhi pian piano era diventato buio, e stava diventandolo sempre di più "Iriumaru non sei debole, non puoi lasciarti sconfiggere così, ribellati cerca la luce rag...pian piano quelle parole stavano scomparendo e fù uscirità completa, sembrava che fossi io stesso diventato parte della stessa, un tutt'uno con quell'essere o quella sostanza era così, strano ero diventato tenebra, non ero più ne un demone, ne una creatura terrena, ero solo e unicamente tenebra lo sapevo anche io, mi lasciai abbandonare a quelle sensazioni cullandomi nelle stesse "Iriumaru" fievole quasi inudibile, quel pensiero quel nome pronunciato chi era Iriumaru? perchè pian piano i miei ricordi sembravano affievolirsi scomparendo, vidi il volto di Mikio scomparire dalla mia memoria, insieme agli odori che portava con se la sua voce, e poi fu così con altre persone che mi erano care, sembrava tutto scomparire nel nulla, mi resi conto che non potevo permetterlo, no non potevo! Li rivolevo indietro ma non sapevo come fare, sentì un dolore una fitta al cuore, come se fosse stato trafitto da mille aghi, in quel momento, lasciandomi senza fiato, perchè all'improvviso sembrava che non fossi più parte di quella tenebra, seppur non lo vedevo sentivo di essere di nuovo in possesso del mio corpo, c'era ancora non era stato dissolto dalla tenebra, cercai di aprire gli occhi e vidi una lieve luce, da un piccolo spiraglio che somigliava quasi a un piccolo spicchio di luna, non sapevo che fare ma solo allora mi accorsi che tra le dita trattenevo l'elsa della mia spada ma non mi era caduta? non l'avevo persa? no era lì potevo di nuovo sentirla "taglia lìdi nuovo quella voce, sapevo dove colpire, dove vi era quel piccolo bagliore, era quella la soluzione dovevo colpire lì, con un fendente deciso tagliai in quel punto, e l'oscurità venne squarciata scomparendo del tutto, toccai di nuovo terra, ma sta volta sembravo essere in un luogo assai diverso dal primo, ero circondato da sola pure luce bianca, che sembrava investirmi completamente. Dove ero? Camminai per un pò fino a raggiungere una strana riva, dal lato opposto vidi l'unica figura che non vedevo da anni e che non mi sarei mai aspettato. Rimasi a bocca aperta, stavo per raggiungerla con un balzo "non farlo Iriumaru o non potrai mai più tornare indietro" mi disse, finalmente riconobbi quella voce, che nellatenebra mi aveva guidato. -Madre- dissi semplicemente, vidi il suo sorriso allargarsi "sei cresciuto tanto, e ormai sei un bellissimo uomo" ero inbarazzato dal suo dire -perchè ci troviamo qua? e dove ci troviamo?- in realtà avevo molte più domande da fargli, ma avevo il dubbio di non aver tutto quel tempo "siamo sempre nell'aldilà" rispose prima alla seconda domanda -ma sembra molto diverso questo luogo- "anche nell'aldilà c'è oscurità, e luce di solito esse convivono senza mai toccarsi, ma delle volte i limiti fra uno e l'altro si assottigliano come hai visto prima" parlava di quello squarcio che era riuscito a creare, la vidi annuire come se mi avesse letto nei pensieri "sei qua perchè cerchi un modo per sconfiggerli, ma non sarà così facile nemmeno tuo nonno allora ci riuscì nell'intento riuscì solo a sigillarli, in questo mondo, ma ora dopo tanti anni sono riusciti di nuovo a fuoriuscire, le armi mortali non possono ucciderli, solo le armi di questo mondo, o con poteri di questo mondo possono annientarli" la vide avvicinarsi percorrendo il fiume, non tocava nemmeno la superficie dell'acqua, ne la increspava, semplicemente sembrava camminare sopra la stessa a pochi milimetri dalla superficie, afferrò le mie mani vidi che le sue si stava illuminando -cosa- mi zittì di colpo "è un ultimo dono prima di lasciarti, sono stata contenta di rivederti" disse prima di scomparire mentre quel bagliore si fece più intenso fino a acciecarmi, lentamente riuscì di nuovo a vedere, ero di nuovo su quel sentiero che portava all'aldilà, davanti a me Kami e Hana mi fissavano attendendo delle mie parole -l'hai  vista?- domadò riuscì solo a annuire -te l'ha data?- non riusciva a capire, notò solo ora che sentiva un peso nelle mani congiunte, aprendole lentamente fissai quello che contenevano sembrava una sfera, aveva i colori del meidon, e allo stesso tempo girandola lentamente mi accorsi che c'era anche una parte che sembrava fatta di luce, e le stesse sembravano scontrarsi all'interno di quell'ogetto, come se quello spazio fosse troppo piccolo, e si trovassero troppo vicine -bene allora possiamo andare direi- Kami sollevò di nuovo il medaglione e aprì un nuovo varco, che dava sul castello di Hana. Eravamo di nuovo in quel luogo, mi sentivo scombussolato da quel viaggio, mi aveva lasciato dubbi e quello strano ogetto, voltandomi verso delle due yasha gli chiesi -che cos'è?- aspettavo speranzoso una risposta che poco dopo arrivò -l'essenza del Meidon, una parte di luce una parte di oscurità, nemmeno tuo nonno era riuscito a ottenerlo, aveva ottenuto solo l'oscurità e fu anche difficile per lui controllarla, la pate di luce non sarà altrettanto facile- non ero sicuro di aver capito -Totosai saprà cosa farne, torniamo al villaggio- disse -non dovevamo andare da un certo Othumaru?- domandai - ci andremo solo quando avremo la nuova arma- disse annuì semplicemente rimettendomi in viaggio con quelle due, si sembrava che pure Hanna volesse seguirci, ancora avevo dei dubbi su quella yasha magari tornando al villaggio avrei ottenuto una risposta, su chi era veramente quella Inu-youkai.
   
 
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