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Autore: Liioisjustchemical    27/08/2014    0 recensioni
Storia scritta l'anno scorso. || Parla di Billie Joe e di Adrienne, una storia d'amore nata dal primo momento in cui i due si sono incontrati. Tutto merito di un paio di converse nere e di un'amica davvero troppo sfortunata.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrienne Nesser Armstrong, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.2 (The day)


08:00
“Adrienne, sbrigati, sono già le otto!”
Sentii mia madre urlare, aprii un occhio, poi l’altro e vidi che erano le otto e un quarto.
Ok.
I cancelli apriranno alle 18:30, diciamo che se riesco ad essere lì alle 11 ce la potrei anche fare a trovare un posto decente.
Scesi a fare colazione e a prepararmi qualche panino e una bottiglia d’acqua che avrei portato da mangiare mentre aspettavo in coda; poi tornai di sopra a vestirmi.
09:30
Uscii di casa e presi la macchina di mio padre, doveva accompagnarmi Tina, ma visto come le cose si sono messe fui costretta ad arrangiarmi.
11:00
Trovai un parcheggio non troppo lontano e scesi dalla macchina.
Caldo.
Chiusi la macchina e sentii il ‘bip’ della sicurezza, così mi diressi alle entrate.
11:15
Trovai l’entrata per il parterre e mi misi in fila.
Era già una fila abbastanza lunga, ma ero tranquilla.
Parlai con po’ con un gruppo di fan che erano arrivati poco prima di me e passammo il tempo ad ascoltare canzoni di molti gruppi.
Uno di loro aveva portato anche la sua armonica e cominciò a suonarla.
18:30
Aprirono i cancelli.
Puntuali.
E altrettanto puntuali i rompicazzo che cercavano di superare la fila con scuse che non stanno né in cielo né in terra.
Arrivò il mio turno e il signore della sicurezza mi prese il biglietto e sgarbatamente mi incitò a levarmi dai coglioni, perché intralciavo la fila.
Corsi, corsi a predi fiato fino a che la massa di fans non mi bloccò.
Ero a circa 3 metri dal palco scenico.
Era tutto fottutamente magnifico.
20:30
La band che apre il concerto comincia a suonare canzoni che non avevo mai sentito e la folla comincia a scaldarsi.
21:10
Eccoli.
Sono proprio loro.
Salgono sul palco e salutano la California.
Poi cominciano a suonare il primo pezzo.
23:00
L’ultimo accordo di chitarra si perde nel boato della gente.
Ci danno la buona notte e spariscono dietro le quinte.
Santo cielo.
Mentre alcuni già cominciavano ad andarsene io mi lanciai assieme ai ragazzi che cercavano di sfondare la sicurezza per passare nell’area riservata.
‘Anne, Anne, pensa a qualcosa per far cavare di mezzo questo buttafuori’
Pensavo, ma non mi veniva in mente niente.
Poi mi illuminai.
Mi slacciai una scarpa e, mentre il signore della sicurezza era voltato verso un ragazzo che cercava di superare la transenna la lanciai nella zona riservata.
“Mi scusi, mi scusi, non è che potrebbe restituirmi la mia scarpa?” chiesi il più cortesemente possibile.
“La tua scarpa?”
“Si, vede l’ho persa durante il concerto e qualche furbone ha avuto la bella idea di lanciarla sul palco, ma ha mancato il bersaglio e adesso è la vede?” dissi indicandola.
“Capisco.” Rispose lui e si voltò per andare a raccoglierla.
Nel frattempo colsi l’occasione e mi lanciai oltre la transenna dietro la tenda che chiudeva il retro del palco.
Cominciai a girare nel retroscena in mezzo a tecnici delle luci, truccatori e gente indaffarata.
Poi li vidi e mi bloccai paralizzata.
Billie Joe in piedi voltato di spalle, Mike e Tré seduti su delle casse che si erano accorti della mia presenza.
Vedendo i suoi compagni guardare un punto fisso, anche il cantante si voltò e mi fissò.
Notai che vide che portavo una sola scarpa e in quel momento mi sentii abbastanza in imbarazzo.
Mi avvicinai a loro e li salutai.
“Ti hanno fatta entrare quelli della sicurezza?” mi chiese Trè con aria preoccupata.
“Veramente no…”.
“Ti sei intrufolata?” domandò Billie Joe ridendo.
“Si”.
Risero anche gli altri.
“Ma come hai fatto? Dico quelli sono degli armadi alti due metri e grossi uno e mezzo.” Continuò il cantante.
“Diciamo che è una storia complicata.” Risposi.
“Adesso però è meglio che vada perché se quelli mi trovano mi buttano fuori a calci in culo.”
Li abbracciai, mi feci fare un autografo da ognuno di loro, una foto tutti assieme e li abbracciai ancora una volta prima di andarmene.
Esausta e zoppicante con una sola scarpa, sporca e puzzolente di sudore, ma felice.




Ecco il secondo capitolo.
Adrienne incontra il gruppo in modo ravvicinato e, beh si rivedranno molto prima di quanto lei si possa immaginare.
Ps. si ringrazia LittlePunkGirl_ della recensione, spero ti piaccia questo secondo capitolo.
  
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