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Autore: anydirectioner    27/08/2014    1 recensioni
Emily è una ragazza di 19 anni che si trasferì da Mullingar, in Irlanda, a Londra, la città perfetta, come la chiama lei. Il primo giorno di college è vicino, ha paura e non sa cosa aspettarsi dal futuro. Che cosa succederà quando farà un incontro speciale?
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 Quel mattino mi alzai alle sette era l'ultimo giorno di vacanze e dovevo andare a prendere le cose per la scuola. Decisi di farmi la doccia così presi dall'armadio l'intimo che gettati sul letto poi andai in bagno e riempii la vasca. Mi spogliai ed entrai. Adoravo rilassarmi facendo un bel bagno caldo e, infatti, mi servì proprio. Presi un asciugamano per il corpo e uno per i capelli. Mi avvolsi nel l'asciugamano, misi la biancheria sporca in un cesto e poi salii in camera mia a cambiarmi. Entrai. Chiusi la porta a chiave e mi misi l'intimo. Aprii l'armadio e, dopo qualche minuto, decisi di mettere un paio di shorts a vita alta, una maglia chiara che infilai dentro i pantaloni e le mie air force basse. Mi vestii e andai in bagno a truccarmi. Prima mi sistemai i capelli che lasciai sciolti poi mi misi un tocco di eye-liner e un bel po' di mascara. Aprii la porta del bagno e uscii. Scesi al piano di sotto da dove sentivo un profumino... Corsi in cucina e vidi che erano crepes fatte da mia sorella. Lei è una maga nel farle. Presi la nutella e ne spalmai tanta su una di quelle, poi la spolverai di zucchero a velo e la mangiai voracemente. Poco dopo sentii dei passi, la voce di mia sorella e subito dopo quella di mio papà. Quando entrarono nella stanza gli andai a salutare buttandogli le braccia al collo così interruppero la loro conversazione per rispondere all'abbraccio. Mio papà fu il primo a sciogliersi dall'abbraccio che fu seguito a ruota da Lottie. Lei iniziò a parlare "Amy ti va di venire a far compere con me sta mattina e, se papà è d accordo, potremmo anche mangiare fuori. Papà, possiamo?" la risposta fu un "si" poco convinto e noi di risposta ci abbracciammo felici. Notai che mia sorella si era messa un vestito che a malapena le copriva le chiappe. Io "perché ti sei vestita in modo provocante?" lei "ehm... Te lo spiego dopo." e scappò in camera sua. Io sospiarai, diedi un bacio sulla guancia a mio papà e tornai in camera mia. Presi il mio iPhone 5S e le cuffie che indossai per poi, subito dopo, accendere la musica e lasciarmi trasportare dai miei pensieri. Qualche minuto dopo la porta si aprì e vidi mia sorella vestita non come prima ma con un vestitino azzurro con la gonna morbida che le cadeva sui fianchi in una maniera spettaccolare. Le sorrisi e vidi le sue labbra muoversi e, per ascoltarla, mi tolsi le cuffie dalle orecchie e sentii lei dire "allora. Muoviti! Dai che tra cinque minuti ti voglio giù, in macchina. Prendi quello che ti serve che tra poco andiamo." io le risposi un semplice "si" e poi corsi in bagno a mettermi due gocce di profumo. Scesi le scale, salutai mio papà che era sdraiato sul divano e uscii. Salii in macchina e partimmo. Mia sorella aveva messo la musica e intanto cantava, dopo qualche minuto le chiesi "perché ti eri vestita in modo provocante?" lei, dopo una breve pausa di riflessione confessò "ehm... Io, ecco... M..." riprese fiato "i-io... Mi sono fidanzata con un ragazzo che conoscevo da quando ero piccola e... Ieri sera sono andata da lui con quel vestito.... Sono rimasta anche a dormire... E... Sono tornata sta mattina con il vestito di ieri..." io avevo la bocca che aveva preso la forma di una grande O. "PERCHÉ NON ME L'HAI DETTO SUBITO?? È UNA COSA FANTASTICAAA!!!" si vedeva che mia sorella era molto imbarazzata perché le sue guance erano rosse come un peperoncino. Ma subito si tranquillizzò quando sentì "È una cosa fantastica!" accostò vicino ad un'enorme cartoleria, prese la borsa ed entrammo. "Cosa ti serve?" mi chiese. Tirai fuori la lista e gliela lessi. Dopo un quarto d'ora trovammo tutto quello che serviva, facemmo dei giri per negozi e poi andammo a mangiare. Passammo il pomeriggio in negozi di vestiti, accessori e quant'altro. Verso sera tornammo a casa, cenammo ed andai a letto. Quella notte dormii malissimo perché avevo paura del college.
   
 
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