Crossover
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Autore: Suikotsu    20/09/2008    4 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 32: LA GIOVENTÙ DI ILLIUS



In questo capitolo conosceremo il passato di Illius. Consideriamolo un capitolo di intermezzo. Il prossimo sarà più lungo, lo prometto! La sua storia non mi appartiene, ma deriva da Demon Stone, escludendo la sua parentela col personaggio che sarà nominato.



XPrincessangel: Ciao! Grazie del commentino, intendevo che era comparso un personaggio che conoscevi(notato nessun nome familiare?) e più avanti ci sarà qualche formula a te nota (ma non aspettarti il cristallo di luna).
XBankotsu: Modestamente ormai sono un maestro! XD
XGiodan: Sì, ha fatto male, ti immagini come reagirebbe Zhai se lo venisse a sapere?
XIllidan: Già, chissà cosa credeva di sentire...comunque è un bell'impiccione, non trovi?




Il giorno dopo i quattro si svegliarono di buon mattino. Dopo aver pagato il servizio uscirono dalla locanda.
"Adesso dobbiamo ripartire." - cominciò Drizzt.
"Sì, ma abbiamo bisogno di cavalli." - disse Zhai.
"Purtroppo ho paura che qui non ci siano allevamenti. Non ne ho visti in giro."
"E allora proseguiremo a piedi. Qual è la città più vicina?"
Il mago consultò la carta disegnata dal suo maestro.
"Amahara, a pochi giorni di cammino da qui."
"E allora andiamoci! Che aspettiamo?"
Il gruppo lasciò la città alle proprie spalle e si incamminò. Quando furono distanti i due elfi ritornarono al loro aspetto originale.
"Ora non serve più fingere."
"Ehi Illius, mi avevi promesso che ci avresti parlato del tuo passato."
"Ha sì? Tu da dove vieni, stregone da quattro soldi?"
Il mago si schiarì la gola e, con tono fiero, cominciò a raccontare:
"Ebbene, io discendo da una nobile stirpe di cavalieri, la Guardia Argentata di Silvermoon."
"Ma non è la capitale elfica?" - chiese Zhai.
"Sì, ma ci vivono anche molti umani, alcuni dei quali sono entrati nell'ordine. La divisione tra regni indica soltanto i confini delle autorità."
"È un corpo speciale?"
"Il migliore in assoluto! È composto da mille uomini, sia elfi che umani, tutti fortissimi, ma incapaci di usare la magia. La loro abilità con le armi compensa il tutto, però, ed hanno a disposizione equipaggiamenti in mithril, con armi e corazze forgiate dai nani. Mio padre era un ufficiale del corpo, e non ha mai accettato il fatto che fossi nato con poteri magici. Fin da piccolo ho dimostrato subito di avere straordinarie abilità. Ma lui non voleva. Mi diceva sempre "perché perdi tempo con la magia? Perché non sei come tuo fratello?""
"Hai un fratello?"
"Sì, uno maggiore, si chiama Berethor. Entrambi abbiamo studiata tattica e scherma, ma lui ci metteva più impegno. Anch'io divenni un abile guerriero, ma sentivo che non era quella la mia strada. Mio padre fece di tutto pur di farmi evitare di frequentare dei maghi. Un giorno però conobbi un nano stregone di passaggio, e cominciai a frequentarlo, alla sua insaputa. Quando lo scoprì, andò su tutte le furie. Non voleva assolutamente che trascurassi gli allenamenti di scherma e strategia per gingillarmi con dei "trucchetti da prestigiatore." Mi mise così davanti ad una scelta: continuare ad allenarmi con la spada, seguendo la tradizione della mia famiglia, o andarmene."
"Era un uomo molto duro."
"Purtroppo. Sono partito col nano, che mi ha condotto da Khelben, che mi accolse come un figlio. Fu così che imparai a destreggiarmi in tutti i campi della magia, continuando comunque ad allenarmi nel combattimento. Ma la magia era la mia vera vocazione: mio padre cercò di reprimerla, ma io ho seguito la mia strada. La strada dello stregone."
"E sei diventato forte in entrambi i campi."
"Già. Ma guarda che strano: nascere stregone in una famiglia di cavalieri."
"Uno scherzo del destino."
"E che destino! Guarda in che razza di avventura mi sono ritrovato coinvolto! Prima ho conosciuto Drizzt mentre viaggiavo per alcune città, l'ho ritrovato ed ho incontrato voi: insieme siamo sfuggiti ad un esercito, abbiamo combattuto contro alcuni dei generali nemici, e perfino sconfitto uno Spettro!"
"Ed è solo l'inizio! Chissà che tipo sarà questo Tenkai?"
"Di sicuro un uomo formidabile, per essere il maestro di Khelben. Me ne ha parlato qualche volta, descrivendolo come un uomo dotato di grande saggezza, e di poteri tali che perfino i demoni più potenti lo temono."
"Sembra addirittura che le sorti della guerra dipendano da noi!" - disse Zhai in tono ironico.
"Adesso esageri!" - fece Rannek.
"Invece sembra di sì! Stiamo facendo questo lungo viaggio apposta per poter competere con i generali di Saddler! E forse, per una volta, avevi ragione, Illius."
"Su cosa?"
"Sul fatto che era destino che ci incontrassimo!"
"Wow! Che non ci scrivano anche delle opere! Dei poemi!"
"E va bene" - pensò Rannek - "Qui si stanno montando tutti la testa."
"Sì! Scriveranno opere sui quattro guerrieri dal passato turbolento che, pur appartenendo a stirpi diverse, unirono le loro forze per sconfiggere il male! Entreremo nella storia!"
I quattro risero, ma a Zhai venne in mente una cosa.
"Aspetta...io non ti ho mai parlato del mio passato. Come fai a dire che era turbolento?"
"Ehm, veramente..."
"Ha origliato." - spiegò Rannek.
La ragazza spalancò la bocca per lo stupore, che presto si trasformò in rabbia.
"TU COSA?! COS'HAI SENTITO?!"
"Tutto." - continuò Rannek - "Nonostante i miei rimproveri."
"Illius...ho paura che non raggiungerai mai Tenkai..."
Il mago deglutì e se la dette a gambe, inseguito dalla ragazza che roteava le lame.



Cari lettori, come potete vedere Illius tra poco riceverà la giusta punizione. Ci vediamo nel prossimo capitolo, intitolato "LA MISSIONE DI MUNENORI".


  
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