Primo Allenamento.

Correvo,correvo verso una luce bianca,in quel punto preciso sentii una voce familiare che mi
chiamava. Era mia madre. Bella è solare come sempre.
Mi sorrideva e mi accarezzava.
Olly:Mamma quanto mi manchi,perche? Perchè tu e papà mi avete abbandonata?
Mamma:Olly non ti abbiamo abbandonata,noi siamo sempre vicini a te.
Olly:Mamma ti prego ho bisogno di te.Non mi lasciare.
Mamma:Olly tu sei forte. Io e papà siamo vicini a te.
Olly:Ma io ho bisogno di voi.
La mamma mi strinse,e io piangevo.
Mamma:Piccola mia,ascoltami segui il tuo cuore,non essere triste per noi,io e papà saremmo
sempre vicino a te,sempre a proteggerti è ad amarti. Ora devo andare piccola mia.
Olly:No mamma,non andartene di nuovo no.
Mamma:Ti amo piccola mia.
Olly:Nooo mamma nooo
Mi svegliai.
Mi resi conto che era tutto un sogno e scoppiai in lacrime.
Olly:Mamma....
Asciugai le lacrime,girai il mio sguardo sulla sveglia.
5:27. Mi dovevo alzare.
Disattivai la sveglia,la zia era gia andata a lavoro. Mi mangiai un pò di cereali davanti alla tv
mi misi una magliettina a maniche corte e un paio di pantaloni da ginnastica.
Uscii di casa alle 5:57. In lontananza vidi Dave nella panchina aspettandomi.
Il ragazzo era mattutino.
Dave:Buongiorno Olly
Disse con un sorriso a 36 denti. Ma come diamine fà ad essere cosi attivo a quest'ora io la mattina
ho la vitalità di Nebbia il cane di Heidi.
Olly:Buongiorno Dav.
Dave:Sei pronta?
Olly:Per tornare a letto? Ovviamente si.
Dave:Dai devi partire con lo spirito giusto.
Olly:Yuppi..
Dave si mise a ridere e continuò.
Dave:Dai iniziamo a camminare.
Olly:Fino a dove?
Dave:Fino al centro città.
Disse con un sorriso sghembo.
Olly:Coooosa? Ma sei pazzo? Da qui al centro ci vorranno si e no un ora e mezza di camminata
Dave:Andiamo Olly.
Iniziammo a camminare mentre il sole iniziava a sorgere.
Parlammo del più e del meno,della scuola,amicizie,famiglia.
Era cosi bello stare in compagnia sua,i suoi occhi ogni volta che li guardavo erano un emozione,
ma perchè aveva deciso di aiutarmi?
Proprio a me? Perchè? Non avevo niente. Ero solo un ipopotama gigante triplicata per tre,
capelli lunghi neri è due grandi occhi verdi che amavo solo perchè mi ricordavano quelli di mia
madre.
Ma perchè Dave,aveva deciso di aiutarmi? Forse le faccevo pena.
Continuammo a camminare,e sentivo i piedi cedermi,non avevo mai camminato tanto in vita
mia.
C'era Dave che appena mi fermavo mi incoraggiava.
Dave:Dai Olly non fermarti dai.
Sbuffavo e riprendevo a camminare.
Arrivati in città ci dirigemmo alla fontana.
Olly:Finalmente
Dave:Aspetta non sederti.
Guardai Dave in modo omicida.
Dave:Metti un piede qua e l'altro qua.
Cioè io stavo morendo e lui voleva farmi fare stretching?
Dave:Okei ora puoi sederti.
Olly:Sia ringraziato Dio.
Dave iniziò a ridere,mentre io mi sentivo in paradiso seduta la.
Dave:Scusami,forse sarò invadente ma perche non vivi con i tuoi?
In quel momento sentii un nodo allo stomaco,come ogni volta che mi faccevano quella domanda.
Olly:I miei...sono morti.
Dave:Oh.. Mi dispiace.
Olly:Tranquillo.
Le sorrisi.
Olly:Ti va di andare a prendere un frullato?
Dave:Bell'idea.
Ci dirigemmo verso il carellino dei frullati.
Olly:Mmh io lo prendo al latte-cocco tu?
Dave:Piace pure a te quel gusto?
Olly:Lo prendo da quando avevo 6 anni.
Dave mi sorrise ed ecco dinuovo la sensazione del paradiso.
Dave:Pure io,beh prendo pure io quel gusto.
Olly:Okei. Scusi ehm due latte-cocco grazie.
Pagammo e andammo a sederci in un tavolino riparato dal sole. C'era caldo come minimo c'erano 30 gradi.
Dave:Oggi mangiamo fuori. Ti và?
Olly:Buona idea si.
Dave:E non mangerai schifezze,e proibito il cioccolato,nutella,patatine e..
Lo interruppi.
Olly:Cooosa? Il cioccolato e la mia vita,e le patatine sono la mia sopravivenza.
Dave:Olly,sei vuoi essere migliore devi farlo.
Abbassai lo sguardo.
Olly:Almeno una volta a settimana le patatine?
Dave:Solo una volta e poche.
Mi torno il sorriso sulle labbra. Mentre mi guardavo intorno vidi una bambina che giocava con i suoi genitori.
Olly:Quanto vorrei poter fare anche io cosi.
Dave:Come?
Io indicai la bambina. Dave mi sorrise.
Olly:Il giorno che sono morti me lo ricorderò finchè sarò in vita.
Era un giorno di pioggia,loro erano andati a far la spesa,io ero al mio corso di ballo.
All'uscita vidi mia zia Tati,con gli occhi gonfi e rossi.
Gli chiesi che succedeva e lei non rispose mi prese e mi carico in macchina avevo solo 7 anni.
Tornata a casa mi lasciò con la nonna. Non capivo,e succeso tutto cosi velocemente.
Dave: Poi che e successo?
Olly:Mia zia la sera mi disse che i miei genitori erano morti in un incidente stradale per colpa
di un bastardo ubriaco.
Dave mi guardò con gli occhi lucidi.
Olly:Mio padre era il mio eroe. E mia mamma la mia migliore amica. Ho perso tutti e due.
La cosa più brutta e stato vederli in sala mortuaria. Erano nella bara assieme.
La mamma era bellissima come sempre,bianca,fredda. I suoi lunghi capelli neri erano morbidi
e profumavano di vaniglia. In faccia aveva dei piccoli graffi.
Il papà invece era pieno di tagli nelle mani. Ma era comunque bellissimo pure lui.
Io prima che chiudessero le bare le misi vicino la mia bambola. Cosi ho seppellito insieme a loro una parte di me. Erano presi per mano nella bara. Quello è il vero amore.
Deglutii per non piangere. E continuai.
Olly:Il primo periodo mia zia Tati mi controllava per paura che non facessi qualche cavolata.
A 12 anni ho.. ho tentato il suicidio.
Dave:Cosa?
Olly:Volevo volare da loro.
Ero salita sul tetto di casa,volevo buttarmi.
In quel momento e venuta a salvarmi Raaminee. La mia migliore amica. Sono scoppiata a piangere
mi ha abbracciata e lei piangeva con me.
All'età di 14 anni ho provato l'autolesionismo.
Dave mi guardava ed era sconvolto.
Olly:La ero gia grassa. Tutti mi prendevano per il culo,sai quanto e brutto sentirsi ripetere tutti i santi giorni che sei un sacco di merda?
Avevo saltato una lezione,la zia non c'era. Mi rinchiusi in bagno e con una lametta iniziai a
tagliarmi dove capitava. finchè non mi fermai,vedevo sfuocato,forse perdevo troppo sangue e
svenni... Zia fortunatamente riusci a portarmi in ospedale in tempo.
La zia ha mollato il lavoro per starmi fissa accanto per paura che commettessi ancora qualche
cavolata.
Dave:Dove... Dove sono i segni?
Olly:Qua.
E le mostrai i polsi..
Dave:Oddio. Ma quanti sono? Ma solo qua?
Olly:No anche nella pancia.
Dave:Ma perche?
Lo guardai.
Olly:Faccio schifo Dav,guardami. Faccio schifo. Sono.. orribile.
Li scoppiai a piangere lui mi abbraccio e mi bacio sulla fronte.
Dave:Ci sono io per te.
Tra le sue braccia mi sentivo protetta. Mi sentivo bene. Tutto il dolore che provavo era come se
svanisse.
Dave:Sono sicuro che i tuoi genitori non vorrebbero che tu volassi da loro,ma che vivessi la tua vita per loro.
Olly:Si lo so. Ma tu non sai cosa significa non sentire la voce della mamma appena svegli,la sua risata,il suo amore. Oppure il papà che rientra da lavoro,che ti bacia,vedere l'amore dei tuoi genitori,la famiglia. Sai la mamma prima di morire mi ha detto che mi amava,mi amava tantissimo.La mamma non mi ha mai detto ti voglio bene,ma ti amo. Lei mi amava. E io amavo lei,io amo lei. Ed e cosi brutto non poterla più sentire o vedere.
Dave:Io non posso capire,ma tu devi sorridere Olly,hai 17 anni non puoi buttare la tua vita cosi.
Olly: Lo so,ma tu hai una mamma e un papà non dimenticarti mai di abbracciarli,perchè la
vita è imprevedibile.
Io e Dave camminevamo,faccevamo un pò di corsa. Ero stanca le gambe mi cedevano,ormai erano le 6 del pomeriggio eravamo gia 12 ore che eravamo usciti di casa.
Dave:Quanto pesi Olly?!
Olly:130 chili.
Dave:Alla fine di quest'estate riuscirò a fartene pesare 80-70 okei?
Olly:Se nel duemilaecredici per togliere tutta sta ciccia ce ne vuole.
Verso le 7 tornammo a casa.
Dave:Stasera esci con il cane?
Olly:Non lo so,sono stanca morta.
Dave:Voglio vederti o per lo meno sentirti.
Olly:Aspetta ti do il mio numero,cosi ti faccio sapere se esco.
Tutte balle,per lui sarei uscita anche se ci fosse la fine del mondo.
Mi salvai il suo e prima di entrare in casa,Dave mi fermò.
Dave:Olly,grazie davvero sei una persona stupenda.
Olly:Grazie a te Dav.
Entrai in casa con il cuore a mille,mentre in testa mi risuonavano le sue ultime parole.