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Autore: _nian dancer_    27/08/2014    1 recensioni
Sangue, terrore, mistero, passione, amore. Tutto questo è ciò che la circonda. Sam è una ragazza semplice all'apparenza ma complicatissima all'interno. L'amore che prova per un'essere sovrannaturale è tutto ciò che complica la sua vita maggiormente. Ha un compito: essere la cacciatrice. questo cosa vuol dire? Beh se volete scoprirlo non dovete far altro che leggere questa storia e capirete molte cose... Sam ha una bella famiglia, ma il fratello Louis è morto a causa dei vampiri e questo ha provocato un grosso shock. Lei e i genitori si trasferiscono in una nuova città di nome "OBLIVIONWOOD" per cambiare vita. Ma con i nuovi amici che incontrerà e con i fatti strani che succedono in quella piccola cittadina, Sam riuscirà a cambiare veramente la sua vita o il suo destino è essere per forza la cacciatrice? Tutto questo si scoprirà in questa fanfiction!:)
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Ma che bello! È Natale e io non ho comprato regali a nessuno, non mi sono preoccupata di aiutare mia mamma ad addobbare la casa e nemmeno a preparare l’albero di natale! Mi sono preoccupata solo di cercare il mio anello! Maledetto anello ma perché sei così importante? Non so che diavolo devo fare! Stanotte è la vigilia e la passerò con i miei genitori, mentre Capodanno con Sofia, Harry e Zayn a casa di Zayn che ogni anno organizza un Capodanno diverso. Solitamente invita tutta la scuola, ma questa volta si è limitato ad invitare me e Sofia, assieme a Harry, alcuni compagni di football e qualche compagna di classe. Beh sono già le dieci e mezza e io non ho comprato ancora il regalo né a mia mamma, né a mio padre, né a Sofia, né a Harry e né a Zayn…! Sono leggermente incasinata! Devo prenderlo almeno ai miei genitori entro mezzanotte. A Sofia e agli altri li darò il giorno di Capodanno perché tanto prima non li vedrò, però devo subito uscire a prendere qualcosa ai miei!
 
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Sono le undici e sono al centro commerciale, per fortuna alcuni negozi sono ancora aperti. Entro in un negozio di fiori e prendo un bouquet di rose rosse con una spruzzata di brillantini dorati con riflessi blu per mia mamma, poi, finito di preparare il bouquet, vado in un negozio di abbigliamento. Appena entro vedo subito una camicia nera semplice di quelle per cui mio padre va matto, e gliela prendo subito. Sto per uscire dal negozio quando incontro Niall. «Ehi! Che ci fa una cacciatrice di vampiri in un negozio così poco raffinato per lei?» mi dice appena mi vede, io rido e rispondo: «Beh, dovrei chiedere io cosa ci fa un vampiro così carino e tenebroso in giro per i negozi a fare shopping», «sono impegnato nelle compere per… Beh in effetti sono qua solo perché avevo fame e stavo cercando persone da mangiare. C’è una vasta scelta sai? Di tutti i tipi. Bianchi, neri, di razza, persino cuccioli!». Rimango spiazzata a quelle parole, erano vere? Spero di no, sicuramente è solo un bravissimo attore. Vedendo la mia faccia Niall si mette a ridere e continua a parlare: «Scherzavo Sam! Cosa credevi? Ahahaha…», «Ti odio». Gli rispondo cercando di far vedere che ero arrabbiata senza nessun successo. Lui continuava a ridere ma dopo un po’ si è bloccato e i suoi occhi stavano cambiando. Si stava per trasformare in un vampiro… Incuriosita dalla sua espressione seguo il suo sguardo, e vedo che puntava in un camerino. «Cosa senti?» gli domando con calma mentre i suoi occhi stavano riprendendo la forma normale, «sangue. Sento odore di sangue fresco. Qualcuno è ferito… O morto». Risponde continuando a fissare quel camerino. «Io non vedo niente Niall. Da quel camerino non si intravede nessun movimento e non vedo nessuna traccia di sangue». «Infatti non è nel camerino che c’è un cadavere». Vedo che alza la testa e automaticamente anche la mia si alza. Vedo gocce di sangue iniziare a cadere nel pavimento. Il corpo era sopra il camerino, una mano penzolava dal bordo sinistro. Sotto di esso c’era una bambina. Stavo sperando con tutto il cuore che il cadavere non cadesse giù. Mi avvicinai furtivamente ad allontanare la bambina mentre Niall mi copriva. La piccola non voleva allontanarsi, diceva che la mamma stava provando un vestito e lei doveva consigliarle come le stava. Mentre discutevo con lei il cadavere precipitò giù ma per fortuna presi la bambina in tempo. La vidi piangere e urlare disperatamente, non ho fatto in tempo a fermarla che si diresse nel corpo senza vita di una donna sulla trentina d’anni. Era sicuramente la madre. Aveva dei segni strani nella gola e nella pancia. Ma non erano di un vampiro. Arrivata la polizia io e Niall ci siamo allontanati dal luogo del delitto invece la bambina fu portata in caserma. Mentre stavamo tornando a casa mi disse: «Non è stato un vampiro. I segni dei denti erano molto più profondi e le ferite nella pancia erano come graffi. I vampiri non hanno artigli e non hanno bisogno di graffiare». Lo guardo stranita e rispondo: «Dopo le feste indagherò bene su questo caso e ti dirò cosa scopro». «No Sam. Indagheremo insieme… Continua a camminare e non muoverti, qualcuno ci sta seguendo». «Che stai dicendo? Chi?» «Non guardare Sam, abbracciami e fingi di essere la mia ragazza, è un ragazzino sui sedici anni, ci segue. Sospetta qualcosa, sediamoci in quella panchina e aspettiamo che se ne vada, poi lo seguiamo e ricaviamo informazioni. Sa qualcosa». Io ascolto ciò che mi dice e dopo vedo anche io il ragazzino. È lo stesso che c’era nel negozio, il ragazzino spaventato che ho visto andare via di corsa. «Sta andando via» dico fingendo di baciare nel collo Niall, «si, lo vedo. Ma ti prego, allontana le tue labbra e la tua pelle così candida dal mio collo». Io rido e dopo un po’ ci alziamo per seguire il ragazzino. «Si dirige al cimitero! Non lo vedo più Sam!» Mi dice Niall scioccato e demoralizzato. Neanche io lo vedevo e mi stavo preoccupando parecchio. «Torniamo a casa» gli dico con calma. 
 
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È Capodanno e sto andando a casa di Zayn. Non ho più avuto notizie di Niall e non ho più sentito parlare dell’accaduto del negozio e del ragazzino. Stasera però non devo pensarci e devo divertirmi; Alla fine l’altra notte ho fatto in tempo a tornare a casa per mezzanotte e i miei non hanno sospettato niente. 
«Ehi, ciao Sam!» mi dice Zayn aprendo la porta, «ciao, sono già tutti dentro?» Chiedo guardando oltre le sue palle. «No, mancano alcuni compagni di football, ma la festa può cominciare! Dai su, entra pure». Entrata dentro vengo subito invitata da Harry a prendere qualcosa da bere e accetto con piacere. La festa va’ per il meglio e io ballo come una matta con Sofia e gli altri. Mi sto divertendo tantissimo. A un certo punto suona il campanello e Zayn esclama: «Ah, finalmente è arrivato anche l’ultimo!» Io continuo a ballare ma Zayn mi chiede il favore di andare ad aprire così vado io e con grande sorpresa mi trovo davanti Niall. «Che ci fai tu qui?» Gli chiedo abbracciandolo tutta felice. «Beh faccio parte della squadra di football, sono stato invitato. Ma dovresti invitarmi a entrare adesso… Sai.. Il problemino di noi vampiri». Lo guardo interrogativa ma dopo un po’ capisco, i vampiri non possono entrare se non essendo invitati verbalmente, così lo invito e lui entra. Continuiamo a ballare e divertirci tutti insieme, la casa di Zayn è molto grande. Ha tre piani, una piscina enorme e due giardini. Una classica villa Americana! «Sam! Ascoltami… Ho sentito un urlo, e sento odore di sangue, di nuovo!» Mi dice Niall portandomi in un lato della casa dove nessuno potesse sentirci. «Da dove lo senti?» «È su, nel bagno. Corriamo».
Siamo al piano di sopra e troviamo la porta del bagno chiusa a chiave, Niall la sfonda, per fortuna nessuno ci sentiva, la musica era altissima! «Oh mio Dio! È Megan!» Dico in preda al panico. «E chi è?» Domanda Niall confuso, «una mia compagna di danza, è ferita gravemente alla pancia e al collo ma non è ancora morta, guariscila e falle dimenticare tutto. Ti prego». Supplico Niall ma lui ha problemi a controllare il sangue, «Non so se ci riesco…» «Niall ti prego!!» Lo vedo girarsi verso la finestra, «è aperta» dice. «Si, e quindi? Fregatene di quella maledettissima finestra e ora pensa solo a salvare Megan!» Gli dico esasperata. Ma lui non mi ascolta e si affaccia. «È il ragazzino dell’altra volta. Piange» dice osservandolo da lontano. «Lo seguo. Ma tu sistema Megan per favore». «Va bene sistemerò Megan ma tu non andrai da nessuna parte. Avevamo promesso insieme ricordi? Adesso torniamo alla festa. Megan sta bene, gli dirò di dimenticare tutto e penserà di aver avuto una sbronza». 
   
 
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