Ino
Yamanaka se ne stava
spaparanzata sul divano. Fingeva di guardare la TV, ma in
realtà era immersa in
pensieri che avrebbe preferito dimenticare.
Di
tanto in tanto tuffava la
mano nel sacchetto dei pop corn e se li sbafava voracemente.
“Al
diavolo la dieta …al
diavolo la danza” questi erano i suoi
pensieri.
Troppo
tempo aveva passato a
controllare il suo peso nella bilancia, e troppe volte aveva osservato
al
supermercato quella
serie di golosità, a
lei costantemente vietate.
Avrebbe
dovuto trovarsi un impiego,
non voleva finire a fare la prostituta in mezzo alla strada, anche se
per
campare ormai sembrava la sua unica speranza.
Era
rischioso, sporco,
schifoso. Ma doveva sopravvivere almeno fino al fine settimana.
Il
suo stomaco si contrasse.
Non poteva tornare dai suoi genitori, né dai suoi amici.
Aveva
abbandonato tutti e i
loro consigli per dedicarsi alla sua passione, che poi
l’aveva portata in mezzo
alla via.
Inevitabilmente
si mise a
piangere. Ce l’aveva con tutto e con tutti.
Singhiozzando
si diresse
verso l’armadio e l’aprì con un calcio,
mettendosi alla ricerca di qualcosa per
il suo nuovo impiego.
Non
aveva più un soldo … era
passata da ballerina classica, fiera ed elegante, ad una semplice e
sudicia
prostituta.
Tirò
fuori una lunga gonna
nera, che poi recise con un colpo secco di forbici, ottenendo una mini
gonna.
Forse troppo mini.
Poi
indossò un top rosa
scintillante. Le stava stretto, forse troppo. Per quel genere di
mestiere,
meglio così.
Si
inondò di trucco,
decorandosi le labbra con un rossetto di un rosso particolarmente
acceso.
Si
scompigliò i capelli
biondi, lasciandoli sciolti e morbidi sulle spalle. Infine
indossò un paio di
stivaletti neri, si spruzzò del profumo e uscì
sbattendo la porta.
***
Tenten
pensava di essere una
ragazza ragionevole, con un discreto autocontrollo e un
ottimo senso dell’umorismo.
Eppure
al ritorno
dall’ospedale si chiuse in camera sua cominciando a piangere.
La
stanza era grande e
luminosa. C’erano dappertutto foto e poster di cavalli, su
uno scaffale coppe e
coccarde che aveva conquistato e, sparse qua e la, alcune foto di lei
da
piccola in sella a un pony o con Fenech.
Già
…la faccenda
dell’equitazione. Sarebbe saggio smettere MA avrebbe potuto
continuare … perché
no?
“smettila,
Ten. Continuare è
da incoscienti.”. si rimproverò. Ma poi si disse
che infondo lei non era mai
stata una persona particolarmente cosciente.
Le
tornò in mente quel
ragazzo. Accidenti a lui e a quel suo dannatissimo cane.
Che
poi chi si credeva di
essere?
“è
un montato di testa, e
basta”. Non le aveva neppure chiesto scusa.
“
Se lo prendo, lo
disintegro”. Pensò la giovane.
Nella
sua testa c’era un solo
dilemma: Continuare … o no?
FLASHBACK
- Ha avuto un
violento trauma cerebrale, quattro costole e una gamba sono rotte.
Comunque il
chirurgo è riuscito a bloccare l’emorragia. Entro
pochi mesi sarà tutto
come prima… ma sarebbe saggio se smettesse di cavalcare
…-
FINE FLASHBACK
Tenten sorrise.
Non era mai stata
una persona saggia.
***
Sakura si
portò
le mani alle orecchie, cercando di soffocare il forte rumore della
musica.
Le ballerine
volteggiano semi nude sui loro pali. I clienti, quasi tutti uomini, le
osservavano sbavando e infilando denaro nei tanga delle ragazza.
Sakura indossava
un paio di pantaloncini neri molto aderenti che le arrivavano a
metà coscia,
sul retro avevano una finta coda di coniglio che qualche imbecille le
strizzava
di tanto in tanto.
Aveva una
maglietta azzurra che le lasciava scoperto lo stomaco e faceva
intravedere il
seno.
Inutile dire che
in testa aveva un paio di orecchie da coniglietta.
Teneva saldamente
un vassoio che avrebbe volentieri rovesciato in testa a Naruto Uzumaki.
Tutta
colpa sua …
Sakura si
affrettava a prendere le ordinazioni soffocando i conati di vomito che
le
procurava l’alito dei clienti, che sapeva di alcol. Poi
correva in cucina e
tornava con le portate.
Più o meno il suo lavoro non era
cambiato. Tra gli
ometti pelati che parlavano di politica che la rosa serviva
all’hotel e gli
attuali alcolizzati Sakura non avrebbe proprio saputo chi scegliere.
La musica le
spappolava i timpani e le luci accecanti la infastidivano a tal punto
che la
ragazza si chiese se fosse possibile portare un paio di occhiali da
sole.
La fermò
un’altra
cameriera: - ehi, bella! Guarda che non siamo in monastero, puoi anche
scioglierti.-
“se
sciogliermi
significa strusciarmi ai clienti come fai tu, preferisco sembrare una
suora”.
Ovviamente lo
pensò soltanto.
- Certo …
ci
proverò.-
L’altra le
diede
un buffetto sulla guancia e se ne andò.
CONTINUA …
Eh, lo so, le sto
massacrando queste povere ragazze. Ok, recensiteeeeee!
Itachina: è
impossibile non amarli, te lo dico io!!
Vabbè, te lo dico io perché anch’io
sono malata per i cavalli ma c’è gente che
addirittura li mangia. (cannibali!) KISS
Ukon: Ma ciao!!!!!!!! Neji
non è un pallone gonfiato, Sasuke
invece sì e non gli avanza neanche niente! Per Sakura hai
ragione … hihihihi! Auguri
ai TH. KISS
Dado e Kikka: Spero che la mia
spiegazione sia decente.
Comunque grazie 1000. KISS
CiAo E aLlA pRoSsImA
Kyuubi