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Autore: itsloouis_    27/08/2014    3 recensioni
-Magnus.- disse con voce tremante. –io sono metà umana e metà angelo, giusto?
-Sì.
-Un angelo dannato cos’è?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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10. BREATHE

 
 
Lucie vide Daniel e suo fratello correrle incontro con gli occhi lucidi.
Steve, con i capelli biondi arruffati e le iridi verdissime, sembrava non aver dormito; Daniel, nella sua incredibile bellezza, le correva incontro, negli occhi un accenno di esitazione.
La ragazza sorrise e aprì le braccia, per accoglierli entrambi nel suo abbraccio.
Il fratello la strinse e le schioccò un bacio sulla guancia.
Quando fu il turno di Daniel, la abbracciò e affondò il viso nell’incavo del suo collo, respirando il suo odore e stringendola forte.
-Scusami.- le sussurrò sulla pelle, provocandole un brivido. Lei, di tutta risposta, ricambiò l’abbraccio e gli accarezzò i ciuffi castani.
Daniel avrebbe voluto restare così per sempre. Lucie era di nuovo se stessa, con le sue adorabili lentiggini, le sue iridi argentee e le sue labbra rosse. Era mozzafiato.
Lo stava accarezzando, e il Nephilim sentì una scarica di adrenalina corrergli lungo tutto il corpo. Sentiva il suo odore dolce, e il suo cuore battere sotto la pelle pallida del petto. Dimenticandosi della presenza di Steve, Daniel prese la piccola mano di Lucie.
-Ehm…- fece il fratello. –io vado a chiamare Sean e Alexandra.
Daniel si girò e sorrise a Steve, che si era già avviato verso la porta.
-Lucie, non hai idea di quanto io sia felice di vederti così.
La ragazza rise. Una risata cristallina, angelica, che fece gelare il sangue nelle vene di Dan.
-Ero così brutta in versione “angelo cadente”?
-Vuoi davvero che ti risponda?
Lucie fece finta di pensarci su. –Meglio di no! – e scoppiò di nuovo a ridere.
Daniel la guardava estasiato. Vedeva chiaramente che lei era felice. Felice di essere di nuovo viva. Era meravigliosa.
Senza pensarci le accarezzò una guancia, e lei si ammutolì. Non appena schiuse la bocca per dirgli qualcosa, una fiumana di Cacciatori si precipitò nella stanza.

Non era riuscita a parlare con Daniel, ma era felice del piccolo momento che avevano avuto. Ora, Lucie guardava il fiume di Cacciatori che le correva incontro. In una sola settimana, tutte quelle persone che le volevano bene. Era bellissimo. Sebastian non l’aveva mai trattata come loro.
Suo padre e sua madre, felici come non li aveva mai visti, la abbracciarono forte. Jace le diede un tenero bacio sulla fronte e l’accarezzò sorridendo.
Alex le si fiondò addosso, stringendola forte e emettendo urletti felici. Anche Sean l’abbracciò, e le sorrise dolcemente.
Dietro di loro, Lucie scorse Magnus, Alec ed Isabelle.
Magnus le fece l’occhiolino, e lei sorrise. Alec e Isabelle la guardavano con tenerezza, felici che stesse bene.
-Lucie! Per l’Angelo, quanto sono felice che tu stia bene! Siccome ora abbiamo un po’ più di respiro, voglio portarti a fare shopping.- affermò Alexandra, con decisione.
Rispose allo sguardo ammonitore di Jace mettendosi sulla difensiva: -Dai, Jace! Di giorno c’è meno pericolo che veniamo attaccate! E ovviamente andremo in centro. Non in vie isolate o buie.
Lo sguardo dell’uomo si ammorbidì ed annuì.
-Qualcuno ha detto shopping?- trillò Magnus. –Vengo anche io.
Alec lo guardò teneramente, poi scosse la testa con un sorriso. Lo stregone rispose schioccandogli un bacio sulle labbra. –Ti comprerò nuovi maglioni. Quelli che hai sono tutti bucati.- gli comunicò. Poi, vedendo gli occhi terrorizzati del fidanzato, aggiunse: -li prenderò a tinta unita.
Alec si rilassò, e fece l’occhiolino ad Alexandra, come per dirle mi fido di te, non gli permettere di comprarmi nulla di orribile.
L’altra alzò il pollice in segno di approvazione, poi tornò a rivolgersi a Lucie.
-Conosco un negoziò molto carino. È sulla Fifth Avenue. Andiamo a piedi o preferisci un portale?
Lucie la guardò confusa. Portale? Di che diavolo stava parlando?
L’altra si diede uno schiaffetto in fronte. –Cavolo. Tu ancora non lo sai.
In pratica, il portale ti permette di andare ovunque tu voglia in questa dimensione. Basta visualizzare bene e nitidamente il posto in cui vuoi andare. Ciò che ora io, te e Magnus visualizzeremo sarà Fifth Avenue!
-Alex, potrei farmi una doccia, prima?- chiese Lucie con un sorriso.
-Certo! Certo, appena puoi andiamo! Io vado a cambiarmi.
-E io a ripassare il glitter.- trillò lo stregone.
Lucie scoppiò a ridere, poi salutò gli altri, e tornò in camera sua a prepararsi.

Un’ora dopo le Cacciatrici e Magnus attraversarono il portale per la Fifth Avenue.
Per Lucie fu una sensazione del tutto nuova. Le sembrò di stare dentro una lavatrice accesa. Non fu per nulla piacevole. Quando arrivarono a destinazione, fu scaraventata lontano da Alexandra e Magnus, che atterrarono in piedi.
-Devi farci l’abitudine. Imparerai anche ad atterrare in piedi.- le disse Alexandra, prima di tendere una mano per aiutarla ad alzarsi.
-Rincuorante.- commentò Lucie.
-Aspettate!- urlò una voce proveniente dal vortice del portale.
Magnus sgranò gli occhi. –Isabelle?
La figura snella della donna varcò il portale.
-Pensavate davvero di fare shopping senza di me?- chiese poi.
Magnus sorrise teneramente, poi si avviarono.

-Che negozi vesti di solito?- chiese Alexandra all’amica mentre camminavano vicine.
-Ehm… Forever 21.
L’altra batté le mani, entusiasta. –Ah, anche io! Ti ci porto subito.

Una volta nel negozio, Alexandra si fiondò sugli scaffali, Lucie si gustò l’espressione schifata di Magnus.
-Che c’è che non va?
-Troppo sobrio.- commentò lo stregone.
-I lustrini non fanno per tutti, Magnus.- lo rimproverò Isabelle. Lui si limitò ad annuire.

Lucie raggiunse Alexandra, che appena la vide la squadrò da capo a piedi.
-Per magliette e maglioncini ti prendo una M, per i jeans una 25, okay?
-Perfetto, ma… potrei scegliere io i miei vestiti?
-Certo! Io te ne prendo alcuni, poi tu mi dici se ti piacciono!- disse l’altra sparendo nella luce soffusa del negozio.
Lucie rise e scosse la testa.
-Lu?- la chiamò Magnus.
-Mh?
-Vieni, ti aiuto a scegliere.- fece, porgendole il braccio.

Lucie puntò gli occhi su un maglioncino attillato grigio dallo scollo largo, su un maglione più largo blu e su un paio di jeans elasticizzati.
Magnus le suggeriva di prendere qualcosa di fucsia, perché “alle bionde sta bene”, ma non era decisamente il suo colore preferito.
Isabelle le si era presentata accanto con un maglioncino con il collo a V nero, dei pantaloni neri e degli stivali borchiati…neri.
Lucie dovette ammettere che gli stivali le piacevano, così come il maglioncino, ma i pantaloni erano troppo… punk.
Alexandra si presentò invece con un maglioncino largo color panna, dei pantaloni verde militare, e un paio di stivali scamosciati color terra di siena.
-Dobbiamo tornare anche in estate. Ci sono delle t-shirt bellissime, ma con questo freddo non possiamo comprarle!- commentò Isabelle.
Lucie annuì. –Torneremo.
La donna s’illuminò, poi: -Vuoi cercare altro?
-Io direi un altro paio di pantaloni e due o tre maglioncini o felpe. Non puoi passare tutto il tempo con i vestiti di Alexandra.- disse Magnus.
-A proposito di questo.- disse Lucie. –Credo di aver bisogno di un reggiseno.
Alexandra è… ehm… più abbondante di me.
-Ti accompagno da Tezenis, dopo.- affermò Isabelle.

La sera tornarono all’Istituto pieni di buste.
Alla fine Lucie, oltre alle prime cose prese, aveva comprato un altro paio di jeans –stavolta grigi-, un maglione grigio chiaro e una felpa senza cappuccio nera.
Da Tezenis c’erano stati dei problemi. Isabelle le continuava a dire di comprare un reggiseno di pizzo che a suo parere era bellissimo, mentre Lucie ne cercava uno di semplice cotone.
Alla fine ne avevano comprati tre. Due di cotone e uno di microfibra.
Anche Alex aveva speso i suoi soldi da Forever 21, e quando erano entrati da Foot Locker aveva comprato un paio di Converse nere alte per lei ed un paio basse grigie fumo per Lucie.
Avevano poi accompagnato Magnus da Sephora, e si era dato alla pazza gioia. Da Ferragamo aveva comprato una bella blazer nera, con dei pantaloni verde bottiglia di pelle. Nel reparto scarpe, aveva preso un bel paio di Duilio, e un altro di Espadrillas.
Dopodiché, dopo un buon caffè ristoratore, avevano accompagnato Isabelle in un negozio di cui Lucie non ricordava il nome, e lì la donna si era comprata un bellissimo paio di Cuissard Boot neri.
Per Alec, Magnus aveva comprato tre maglioni, uno blu, uno grigio e uno nero, da Primark.

Ad accoglierli all’ingresso fu Sean, che li guardò a bocca spalancata.
-Non ci posso credere.- commentò.
Daniel fece il suo ingresso nell’atrio, e guardò i quattro sbigottito.
-Ma cosa…?- iniziò, poi guardò Lucie con tenerezza e scosse la testa, fossette in mostra.
Quando lei gli restituì il sorriso, sentì lo sguardo di Alex su di lei. Ma che stai facendo? Si disse la ragazza.

-Come fai a farlo sorridere così? Non lo fa con nessuno!- le sussurrò l’amica una volta che Daniel fu sparito in sala da pranzo.
Il cuore di Lucie fece un balzo, suo malgrado.
L’occhiata di Alex che aveva percepito era di ammirazione, e non di rimprovero?
-Non… come sorride con me?- chiese, imbarazzata.
-Gli piaci davvero!- affermò l’altra, come se Lucie non avesse parlato.
-Tu credi?- fece la ragazza.
Alex la guardò. –Lo sapevo, al fascino di Daniel non si sfugge.- rise.
Lucie arrossì violentemente, poi suo fratello fece capolino dalla sala da pranzo.
Indugiò con lo sguardo su Alexandra, poi: -Ragazze, venite a cena. Le poserete dopo, le buste, altrimenti si fredda tutto.

A cena, Lucie sedette tra Alex e Sean, e apprese da Jace che Jasmine stava sempre peggio, perciò l’avevano portata nella Città di Ossa, affinché i Fratelli Silenti potessero prendersi cura di lei.
-Inoltre- aveva detto Jace. –tra una settimana arriverà all’Istituto una ragazza di diciotto anni, della vostra età, quindi.- aveva aggiunto facendo un cenno con il capo verso Daniel e Sean. -Essendo appena diventata maggiorenne, come sapete, deve fare esperienza in altri Istituti.
-Come si chiama?- aveva indagato Sean.
-Vivianne Verlac. Viene da Parigi.
Il ragazzo annuì, poi tornarono a mangiare.
-Cosa vi siete comprate, ragazze?- chiese Clary, con dolcezza.
-Oh, davvero troppa roba.- rispose Alex.
Lucie, timidamente, aggiunse: -Se vuoi dopo vieni in camera con me e ti mostro tutto.
Clary s’illuminò. –Certo!

Daniel, dopo cena, raggiunse Sean nell’armeria.
-Stai già fantasticando su Vivianne, vero?
Il parabatai smise di armeggiare con i chakram e lo guardò. –Forse stavolta tocca a me.
-E se è gobba e con i brufoli?
-E se è splendida e con gli occhi luminosi?
-In quel caso sarebbe la gemella di Lucie.
-Mi fai salire il vomito con queste smancerie.- disse Sean storcendo il naso.
-Vedremo come parlerai tu di Vivianne tra una settimana!- rise l’amico.
Sean si unì a lui, poi, tornando serio, aggiunse: -Spero davvero che sia la volta buona.
-Lo spero anche io, amico. Te lo meriti.


-Questo qui, invece è più largo.- disse Lucie mostrando alla madre il maglione blu.
-Molto carino anche questo. Quale ti piace di più?
-Ah, davvero non lo so. Comunque, grazie per avermi permesso di comprare tutte queste cose. Sono costate davvero tanto.
-Ho quindici anni di arretrati con te, Lucie. È il minimo che io e tuo padre possiamo fare per te.
La ragazza, senza pensarci, abbracciò la madre. Era più alta di lei, ma tra le sue braccia si sentì ugualmente protetta. Le era sempre mancata una figura femminile e ora, averla era una gioia impagabile.
-Senti un po’.- disse Clary, sciogliendo l’abbraccio. –Ma Daniel…?- chiese, lasciando a metà la frase.
Lucie avvampò. –Ehm, non è carino?
-Oh, molto carino! Il padre alla sua età era un capolavoro, ma lui! Lui è un perfetto mix tra la madre e il padre.
-E con me è anche… dolce. Ma a volte è irritante. Molto. Solo che… quando è dolce…- Lucie cercava le parole.
-Tuo padre era insopportabile.
La ragazza rise. –E allora perché lo hai scelto?
-Perché la sua dolcezza, quando voleva fare il dolce, era impagabile.
Lucie ripensò a Daniel che le stringeva la mano in infermeria, a Daniel che le tamponava sulla tempia la borsa del ghiaccio, a Daniel che le sorrideva angelicamente dalla porta dell’Istituto.
Un sorriso le affiorò alle labbra, e la madre sorrise con lei.
Si era decisamente, profondamente, irrimediabilmente innamorata di Daniel.




Sera, Cacciatori!
Come state?
Io stanca, tanto :')
Eccomi qui con un nuovo capitolo. Inizio subito col dire che l'idea di vedere Lucie fare shopping con Izzy e Magnus è stata di Riccia99 :3
Ho voluto allegerire un po' la storia, per farvi conoscere Lucie e Alex anche in ambito "mondano". In piùùù nuovo arrivo nell'Istituto di New York, come sarà questa Vivianne? Mhhh ;)
E...niente, grazie a tutti coloro che seguono e recensiscono <33
Baci, itsloouis_
   
 
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