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Autore: Lunastorta_Weasley    27/08/2014    2 recensioni
Non scrivono in molti sul futuro di George e così io ho voluto provare. Spero vi piaccia e leggete o AVADA KEDAVRA!!!!
No scherzo!
Genere: Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aberforth Silente, Angelina Johnson, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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         Freddie sei...tu?

Ormai 13 anni erano trascorsi dal giorno in cui Harry e i nostri eroi sconfissero Tom Riddle in un'epica 
battaglia.
Tutti ormai si erano rifatti una vita, o avevano cercato di 'mettere delle pezze'. 
Persino George Weasley,nonostante avesse perso una parte di sè,cominciava ad essere di nuovo felice:aveva sposato il suo grande amore,Angelina e con lei aveva avuto due figli, Fred jr. e Roxanne.
Roxanne aveva 6 anni,la carnagione chiara e i capelli che sembravano un cespuglio nero mentre Fred jr che era del tutto identico al padre ne aveva 11, ciò significava solo una cosa per lui...Hogwarts!
Il piccolo Fred era eccitatissimo all'idea di essere catapultato fra streghe,maghi,bestie magiche,folletti,fantasmi e banchetti fantastici!
Quando finalmente giunse il 1' settembre, tutta la famiglia Weasley/Jhonson si presentò al binario 9 3/4 per salutare Fredduccio.

-Bhe,eccoci qua Fredduccio! Mi raccomando poca confidenza ai Serpeverde, cerca di entrare nella squadra della tua casa,e...rispetta le regole il meno possibile-

L'ultima frase uscì dalle labbra di George in un bisbiglio,in modo da non farsi sentire dalla moglie, ma fu un tentativo sprecato, perchè dopo nemmeno un secondo lei gli diede uno scappellotto.

-Ahi,12 anni fa non eri così violenta!- esclamò lui.

-Ma caro tu 12 anni fa non eri così idiota!- rispose lei a tono.

Fred jr si mise a ridere come un matto, seguito a ruota dal resto della famiglia. Quando finalmente riuscirono e smettere di ridere,il treno fischiò e il bambino, dopo un veloce abbraccio al padre e alla sorella e un bacio da parte della madre, salì a bordo trascinando il baule e dopo poco sparì dietro una curva e una nuvoletta di fumo.

-Ricorda piccolo,mamma ti viole bene- continuava a gridare Angelina.

-Dai tesoro ora non ci sente più, torniamo a casa- disse il rosso caricandosi in spalla la piccola Roxanne.

-ok andiamo- disse lei cercando di nascondere una piccola lacrima

-Hey,non dirmi che stai per piangere vero? Suvvia il nostro Fredduccio starà benissimo ad Hogwarts, e sarà un re se ha preso da me e da suo...zio- 

Alla parola 'zio' il viso di George divenne scuro di colpo e sembrò isolarsi completamente. Angelina notò il suo repentino cambio di comportamento e avvicinandosi a lui gli diede un leggero bacio che fece ridere la piccola.

-Coraggio! Va tutto bene, io ho te e tu hai me e,anche se so che non potrò mai essere parte di te come lo era lui, sono comunque felice di essere al tuo fianco,sempre-disse lei carezzandogli la guancia.

Lui sorrise lievemente e le baciò la mano.

-Torniamo a casa ora e ricorda che tu sarai sempre parte di me ok?-

Lei annuì lievemente e lo prese per mano dirigendosi verso l'uscita.


Sei mesi dopo...


Erano passati quasi sei mesi dalla partenza di Fred jr. Era stato smistato in Tassorosso,e dal momento che si era fatto moltissimi amici,aveva deciso di passare il Natale ad Hogwarts, per rimanere con loro.

Angelina si era ormai abituata all'assenza del figlio,e nonostante a volte le mancasse,non appena riceveva una lettera da parte sua la certezza che stesse bene s'impossessava di lei.
A George invece mancava davvero troppo. Talmente tanto che una sera gli passò per la testa di andare a trovare suo figlio e si sa,quando George Weasley si mette in testa qualcosa, George Weasley fa qualcosa.
Così un giorno,con la scusa di una conferenza internazionale di scherzi, si materializzò a Hogsmade e passò la giornata gironzolando per Mielandia, a cercare e a suggerire nuove idee da Zonko, e a tracannarsi burro birre dai Tre Manici di Scopa. Una volta giunta la notte, cominciò ad avviarsi verso la casa di Aberforth,unico luogo in cui ci fosse un passaggio segreto di sua conoscenza. Giunto dinnanzi alla vecchia casa bussò e un uomo con una folta e lunga barba grigia, e due occhi azzurri come l'acqua ghiacciata gli aprì la porta.

-Ehilà Aby! Non cambi mai vero? Nonostante tu sia bello vecchiotto ormai, se identico a 13 anni fa! Ah bei tempi- lo salutò George ,finendo la frase con tono sognante.

-Bhe neanche tu cambi mai, se sempre il solito idiota hahahahahaha- rispose il fratello di Silente.

Aberforth lo fece entrare e dopo avergli offerto un salame di capra, che George rifiutò, ed un amaro alle erbe,che accettò, gli domandò cosa lo avesse portato lì.

-Bhe non so se lo sai ma circa 12 anni fa io e Angelina Jhonson ci siamo sposati e abbiamo avuto due figli: Fred jr e Roxanne. Fredduccio sta facendo il suo primo anno ad Hogwarts e mi manca un sacco,così ho deciso di venirlo a trovare-

-Ah i fratelli non si dimenticano mai vero? E sentiamo cosa posso fare io per aiutarti?-

-Tu? Nulla. Casa tua invece mi sarebbe molto utile,soprattutto quel ritratto lì- disse con nonchalance indicando il ritratto della sorella Silente ormai defunta.

-Mmm ora capisco...Bhe accomodati allora!- disse l'omone, alzndosi dalla sedia e spalancando il ritratto che si apriva su un tunnel buio e intricato.

-Grazie mille Aby, per qualunque cosa,chiedi pure!- disse il ragazzo con un sorriso.

-Salutami solamente tuo figlio-

-Contaci,sarà fatto! Lumos!-

È detto ciò si tuffò nel lungo tunnel pieno di scalini, con la bacchetta davanti a sè. 
Camminò per circa 20 minuti, fino a che sbucò in una stanza che gli riportò alla mente mille ricordi ed emozioni : la Stanza delle Necessità. Mentre la attraversava,le lezioni del' ES gli tornarono alla mente, si ricordò di quando lui e Fred si nascosero lì per sfuggire a Gazza e anche quando la usavano per creare fuochi d'artificio e altri scherzi. Quando finalmente giunse alla porta,la aprì lentamente e si infilò silenziosamente nel corridoio buio. Gli sembrava dii essere tornato ai suoi anni ad Hogwarts, a girare per i corridoi la notte, per poi scappare ad Hogsmade e sbucare nella cantina di Mielandia.
Era solo grazie a tutto quel vagabondare,che i gemelli erano riusciti a scoprire dove fosse la Sala Comune di Tassorosso e quali fossero i passaggi per poter entrare.
Camminò silenziosamente fino ai sotterranei, finchè giunse alla natura morta che segnava l'ingresso alla cucina. Spostò lo sguardo un po' più in la e vide le tre botti,si avvicinò e cominciò a picchiettare quella centrale con il ritmo di "Tosca Tassorosso". Quando finì il motivetto,si spalancò una piccola porta rotonda che si affacciava su una stanza circolare,ricca di piante e con i divani,i quadri e tutti i soprammobili gialli e neri. Alcuni tizzoni brillavano ancora nel caminetto e illuminavano leggermente due porte tonde come quella dell'ingresso. Sulla prima porta vi era inciso un albero e sulla seconda dei fiori. George sussurro -Nox- e optò per la porta con l'albero, pensando che i fiori fossero troppo femminili per un dormitorio maschile. Avanzando in punta di piedi,giunse in una stanza davvero accogliente, i letti non erano a baldacchino come quelli dei Grifoni, ma erano semplici letti in legno con coperte a quadri gialle e nere. Tutti erano addormentati profondamente, e fu in mezzo a tutto quel russare che vide una testa rossa identica alla sua.
Pian piano andò verso il ragazzo e gli tocco piano la testa.

-Freeeeed, sveglia piccolo sono papà- sussurro

-Mgna mahdhe papa awwwwwwwaa- farfugliò il bambino ,senza però svegliarsi.

-Ohooo ma cosa abbiamo qui? Geni di zio Ron è? Dai sveglia dormiglione!- disse alzando di poco la voce.

A questo punto Fred jr schiuse gli occhi e appena riuscì a mettere a fuoco cosa o meglio, chi si trovava davanti a lui, scattò a sedere.

-P papà? Ma che ci faaaaaaaaawwwwn fai qui?- chiese con un immenso sbadiglio.

-Come sarebbe a dire che ci faccio? Sono venuto a trovarti caro il mio Fredduccio!- 

-E la mamma?-

-Bhe...diciamo che secondo lei mi trovo a Diagon Alley-

-Papàaaa sei sempre il solito! E sei davvero un grande! Allora che si fa?- domandò il piccolo saltando giù dal letto e cercando di infilarsi un paio di pantaloni.

-Ora sì che ti riconosco piccolo mio! Io avrei un po' di fame e tu?-

-Ma la Sala Grande è chiusa ora e non possiamo entrare nelle cucine-

-Ne sei sicuro?- esclamò George.

Con uno sguardo pieno di furbizia, fece cenno al figlio di seguirlo e lo condusse davanti alla natura morta che aveva incontrato parecchie volte negli anni precedenti.
Cominciò a far solletico alla pera e in pochi secondi la porta si spalancò mostrando una cucina immacolata e colma di cibo.
 Solo qualche anno fa la cucina sarebbe stata piena di elfi domestici,ma grazie al C.R.E.P.A di Hermione,cominciarono ad avere gli stessi orari dei maghi e quindi a quell'ora la stanza era deserta.
I rossi entrarono e si fiondarono su Api Frizzole,Cioccorane,Gelatine Tuttigusti +1,Zuccotti di Zucca, Calderotti, Gomme Bolle Bollenti, Succo di Zucca, Burrobirra e qualsiasi altra schifezza magica.
Appena furono pieni ,uscirono e si diressero verso il bagno dei prefetti.

-Vedrai Fredduccio, ti piacerà di sicuro ci sono rubinetti d'oro e mille saponi di tutti i colori e c'è una vasca gigantesca! -

-Wow non vedo l'ora papà! Ma come fai a sapere tutte queste cose su Hogwarts?-

-Eh segreto professionale- disse facendogli l'occhilino.

Passarono ore e ore nel bagno dei prefetti, fino a che a George,non venne in mente di portare il figlio in un posto speciale. 

-Dimmi un po' figliolo, sei mai stato nella Foresta Proibita?-

-Miseriaccia papà ma sei matto? È paurosa e buia e proibita! Lo dice il nome no?-

-Oh e andiamo, è un posto stupendo fidati, ci sono centauri e unicorni e acromantule e tantissime altre creature!-

-Mmmm non saprei,ma se dici che è bella non può essere che una figata pazzesca no?-

-Così si parla, bravo il mio ragazzo- 

Così si caricò Fredduccio sulla schiena e fingendo di essere un aereo 'volò' fino all'entrata principale del castello e uscirono. Passarono di fronte alla capanna di Hagrid, dalla quale usciva una sottile striscia di fumo grigio ed infine giunsero al confine della Foresta.
Estrassero entrambi le bacchette e sussurrarono -Lumos- e le punte delle loro bacchette si illuminarono.
Camminarono per molto tempo e appena giunsero in un punto del bosco quasi privo di alberi si sedettero per riposare.
Appena George si sedette,sentì qualcosa di duro e spigoloso sotto al sedere, si alzò di scatto e notò che sotto le foglie luccicava qualcosa. Prese in mano quella piccola pietruzza nera-rossa e la studiò per un po', gli ricordava qualcosa,ma cosa?

-Cos'è? Papà?-

-Non saprei, cioè non riesco a ricordare cos'è-

-Forse è un gioiello,portalo a casa per mamma!- esclamò Fred jr.

-Bhe tentar non nuoce no?- 

Detto questo si mise la pietra in tasca e dopo aver porto la mano al figlio per farlo rialzare,s'incamminarono di nuovo. Sulla strada del ritorno sentirono parecchi rumori inquietanti,ma dopo che si voltarono per la 5' volta videro il buon vecchi Fiorenzo,intento come sempre ad osservare stelle e pianeti.

-Salve umani, mi ricordo di te- e indicò George - ma tu,nonostante somigli molto al tuo predecessore, sei decisamente più basso- e il suo sguardo si posò su Fred jr.

-C come sarebbe a dire il mio predecessore?- domandò sconcertato il giovane.

-Colui che metà e copia esatta era di costui, colui che morì con il sorriso e colui che era identico a te-

-Intendi zio Fred? -

-Esatto intende Freddie- parlò George con un sorriso strano sul volto e una mano sulla tasca in cui aveva infilato la strana pietra -Ma tu Fred jr, non porti il suo nome perché sei la sua copia o il suo sostituo, porti il suo nome perché spero che possa riuscire a darti coraggio e che ti possa aiutare nei momenti difficili e sopratutto credo che in questo modo il suo spirito vegli su di te e che ti protegga sempre-

-Come siamo sentimentali Lobo Solitario!- 

-Freddie sei...sei tu?- 

Si voltarono tutti e tre e videro una persona,ma era in bianco e nero, e il suo corpo sembrò non avere consistenza. George si avvicinò a quello che sembrava il suo gemello,ma che allo stesso tempo non poteva essere più diverso.

-Ma...C...come è....possibile?- balbettò il quarto figlio dei Weasley

-E andiamo hai perso un orecchio o metà cervello? È ovvio che è la pietra- esclamò Fred. 

Poi si rivolse a Fred jr -Ehy ciao io sono zio Fred e tu sei Fredduccio vero? Bhe piacere di conoscerti-

Il piccolo sorrise prima allo zio e poi al padre.

-Zio! Caspita finalmente ti conosco! Ma sei davvero identico a me!- 

Fred jr non riusciva a respirare, era troppo emozionato. Il cuore gli batteva a mille, e scariche elettriche gli attraversavano il corpo insieme a milioni di domande.

-E direi grazie al cielo piccolo, sai non so se l'hai notato, ma qui il gemello bello ero io-

-Hey non è che solo perchè sei morto avrò pietà per te ,perchè perfino un cieco capirebbe che io sono mille volte più sexy! - esclamò George asciugandosi le lacrime, dal momento che era scoppiato in un pianto di gioia rivedendo il fratello

-Ah a proposito Georgie,in paradiso ho incontrato il tuo orecchio e mi ha detto di dirti che gli manchi!-

Tutti e tre scoppiarono a ridere, meno Fiorenzo che se ne andò borbottando qualcosa sulla stupidità umana.

-Mi sei mancato, non è più lo stesso senza di te- disse George avvicinandosi al fratello e abbracciando quella consistenza n'è solida n'è gassosa,ma palpabile.

-Anche tu fratellino, sai,mi manca qualcuno che completi le mie frasi- sussurrò Fred - ma a quanto pare alla fine tu e la Jhonson ci avete dato dentro è?-

-Infondo che ti aspettavi dal gemello più bello? - rispose l'altro ridendo.

-Zio, ma com'è il paradiso?- chiese Fred jr

-Oh Bhe vedi piccolo, è soffice e allegro. È pieno di nuvole, e poi lassù sono entrato nei Malandrini come sostituto di Minus! E ci si diverte un sacco e possiamo vedere tutto quello che fate, in poche parole è fantastico, è come essere in paradiso!-

-Wow e chi sono i Malandrini? E chi è Minus?-

-Questo temo che dovrai chiederlo a Georgie. È meglio che sia lui a risponderti a certe cose-

-Oh caspita sono quasi le otto! Corri Fredduccio che se arrivi tardi mamma ci scoprirà! Ricordi la strada vero?- gridò di colpo George

-Certo che ricordo la strada,ma non hai risposto alle mie domande- si lamentò il bimbo.

-È una cosa lunga,ora vai e basta ciao e ricorda io e mamma ti vogliamo bene ciaooooo-
 
Nel frattempo che Fred jr si allontanava velocemente, Fred fissava George.

-Sai Georgei...sei un vero padre ora! Ti dovrò chiamare Signor George d'ora in poi-

-E io ti chiamerò angelo Freddie ok?-

Entrambi scoppiarono a ridere.

-Sai credo che tu debba andare ora- disse Fred -e anche io devo-

-Devi proprio?- 

-Temo di sì fratellino,ma non è un addio giusto?-

-Giusto!- confermò George convinto.

-Ehy Georgie...-

-Si Fred? -

-Ti voglio bene-

-Anche io te ne voglio,ma smettiamola o mi verrà il diabete!-

-Bhe...allora a presto-

-A presto e ricorda fatto...-

-...il misfatto-

E fu con queste due parole che Fred scomparve con un sorriso ,lasciando solo George. Ma questa volta lui non era triste,anzi era il ritratto della felicità,perché era riuscito a rivedere suo fratello,la sua metà per un ultima volta ed era riuscito (anche se a modo suo) a dirgli che gli voleva bene.
-


 
-eccomi cari lettori e lettrici of all the word !!!! Spero che la ff vi sia piaciuta se no amen
se vi interessa potete leggere anche Ronald e Mione ringrazio per le 500 e più visualizzazioni, e alla prossima ff con love KOALA
Vi ringrazio se leggerete,metterete fra preferiti ecc... Vi scongiuro, recensite io vivo con le vostre recensioniiiiiii ( faccia cucciolo da lacrimosa)
  
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