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Autore: IMCLIFFOCONDA    28/08/2014    1 recensioni
Per Ashley Clifford è difficile confessarsi a Luke Hemmings, il suo migliore amico. Lei ha 14 anni e lui ne ha 17 e fra pochi ne compierà 18. Vanno nella stessa scuola, hanno gli stessi amici e gli stessi problemi. Questa non è una storia come le altre, non c'è magia, non c'è amore né felicità. Ci stanno solo i problemi e tanti altri ostacoli che Luke e Ashley dovranno affrontare.
Ci riusciranno?
Beh...è tutto da scoprire.
Genere: Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 2- Danger

Erano passati ormai un paio di giorni da quando non vedevo Luke e tutto quel silenzio in casa mi stava uccidendo. Ero sul mio letto avvolta nell'ennesima felpa di Luke che aveva lasciato a casa mia e mi chiedevo se ne era valsa la pena aver confessato tutto a Hemmings. Lasciavo le risposte al silenzio quasi assordante che stava quasi per spaccarmi i timpani. Mi girai sbloccando il cellulare. Perfetto, quasi le dieci di sera e mio padre non era ancora tornato a casa. Buttai il telefono accanto a me e mi soffermai a guardare la foto di me e Micheal sul comodino. Era di qualche anno prima, io e lui abbracciati sul letto mentre lui ci scattava una foto. Aveva i capelli viola con qualche punta rosa. Mio fratello si considerava punk per il suo stile e modi, ma poi lo ritrovavo con il suo peluche di un leoncino di nome Daniel...  Mikey aveva un'anno in più di Luke e si era trasferito appena la mamma è morta. Non ha mai sopportato papà..mi aveva supplicato di andare via con lui ma volevo prendermi cura di nostro padre,l'unico genitore rimasto. 

Così mi decisi a prendere il telefono per chiamare Micheal, dovevo. Ero rimasta sola..completamente.

Mi alzai componendo il numero, lo avvicinai all'orecchio sentendo degli squilli e nell'attesa mi guardai allo specchio davanti a me. Vidi una ragazza dai capelli castani con le punte verde acqua che cadevano disordinatamente sulle spalle, le gambe nude piene di cicatrici, gli occhi arrossati dalle notti insonne e dai pianti e un sorriso spento appena risposero al telefono.

-Se sei Calum non voglio uscire sta sera, non ho lo sbatti.-sbuffò una voce assonnata dall'altra parte.

-Sono Ashley, tua sorella idiota.-ridacchiai giocando con la ciarniera della felpa.

-Oh la mia amata sorellina. Ti costava tanto chiamarmi in questi ultimi mesi? Ti sciupavi a farlo?- mi prese in giro divertito, me lo immaginai che sorrideva come un'ebete con il suo sguardo assonnato sul letto che abbracciava Daniel.

-Pff ma sentilo...comunque potresti venire a trovarmi sta sera?-chiesi con il tono più dolce che potevo, sapendo che era il suo punto debole.

-Non posso sta sera, Ash. E' già tardi e ho bevuto un po'. Ci credi che non riesco a sopportare neanche Daniel?- lo sentii ridacchiare. Ecco, lo sapevo era con il suo amato peluche e come al solito aveva bevuto poco. Almeno lui aveva la sbronza 'felice' ed era allegro con tutti. Era uno spasso.

-Va bene..vieni in questi giorni?-risi.

-Mhh si certo. Sbrigo alcune cose e vengo il prima possibile. Allora sorellina..come stai?-

-Bene...bene..e tu? Come e' vivere da soli?-mentii guardandomi allo specchio giocherellando con una ciocca verde.

-E' bellissimo. Posso scorreggiare senza sentirti urlarmi contro.-rise più forte e mi convolse anche a me.

-Con Calum?-

-Oh tutto bene, è quasi sempre a casa mia e abbiamo trovato un lavoro qui al centro in un negozio di cd e alla sera andiamo nei locali a divertirci. Sta sera sono stato a casa per godermi del tempo da solo. Là tutto bene? Luke sta bene?-.

Sospirai guardando la finestra e vidi la luna piena, pensando a quando illuminava il viso di Luke quella sera...prima del bacio..

-Oh sta benone. Solo che abbiamo avuto le solite discussioni e pensavo di raggiungerlo al parco. A quest'ora è lì con Ashton.- dissi alzandomi dal letto e cercai dei jeans in un cassetto.

-Hei Ashley..non andarci a quest'ora. Non è sicuro.-

-Tranquillo, c'è Luke là. Ora lo avviso e mi faccio venire a prendere okay?-sbuffai facendo riemergere il Micheal Clifford protettivo e premuroso.

-Okay. Fai attenzione e salutami quella testa riccioluta di Ashton. Notte sorellina.-

-Notte Mikey. Torna presto.- riattaccai sospirando tristemente. Mi guardai allo specchio con sguardo deciso e, una volta vestita, uscì di casa chiudendo a chiave la porta.

L'aria era fresca e mi soffiava leggera sul volto. Mi infilai il cappuccio largo e mi scappò un sorriso quando mi ricordai come mi chiamava Luke: 'Elfo'. Era per la mia basezza e per il cappuccio in testa, così diceva. Mi sentii un'idiota a sorridere così all'improvviso così spensi il sorriso continuando a camminare e a concentrarmi sulle parole che dovevo dirgli.

''Scusami per l'altro giorno..dovremmo restare amici. Scusami sono un disastro, trascino giù con me ogni cosa bella che mi capiti e finisco per rovinarla. Io ci tengo alla nostra amicizia e..'' il mio discorso mentale fu bloccato appena sentii una mano affermarmi nel buio. 

Improvvisamente sorrisi, finalmente potevo parlare con Luke e sistemare tutto. Avrei recuperato la mia unica ancora di salvezza. 

-Luke devo parlarti...-dissi nel buio vedendolo incappucciato mentre mi faceva appoggiare ad un'albero.

-Sshh.-mi tappò la bocca premendo il corpo contro il mio. Sembrava diverso, mi stava facendo male e Luke non lo faceva mai se non per sbaglio quelle poche volte. Così con la mano libera riuscii a levargli il cappuccio e vidi un ragazzo moro, con una leggera barba e gli occhi incredibilmente arrossati, peggio dei miei. Non era il mio Luke. Non avevo idea di chi fosse ma mi stava facendo le male. Iniziò a frugare nelle mie tasche senza trovare nulla, apparte il mio telefono che lo buttò sul prato con non curanza. Mi teneva stretta, era opprimente e violenta la sua presa, ero immobile. Cercai di urlare. Nulla. Ogni tentativo era inutile per via della sua mano sulla mia bocca. Gli urli erano soffocati e si sentiva come un 'MMHHH' o un bisbiglio. Il ragazzo rise e la sua risata gli vibro il petto a contatto con il mio. Vidi qualcosa luccicare sotto i miei occhi e, solo dopo che l'aveva appoggiata al mio collo, capii che era una lama di un coltello.

-Urla ancora e ti taglio la gola senza problemi.-sussurrò contro il mio vicino con voce roca e poi levò la mano tenendomi stretta ancora. Piansi silenziosamente mentre indugiava con le mani nelle tasche posteriori dei mie jeans senza trovare nulla. L'ho sentii stringe con quelle mani enormi il mio sedere, faceva male e mi allargò le gambe facendomi sentire la sua erezione contro una coscia. Singhiozzai mentre teneva premuto il coltello con la mia gola con i denti.

-C-che vuoi da me?- ho avuto il coraggio di dire.

-Zitta.-ansimò contro la mia pelle premendo ancora di più il coltello e chiusi gli occhi fra le lacrime. Ansimi, gemiti da parte sua quando le sue mani iniziarono a infilarsi sotto la mia felpa. Singhiozzai ancora sperando che tutto finisse lì, poi mi sembrò si avere il corpo libero. Aprii gli occhi e non lo vidi più.

-Figlio di puttana!-sentii urlare davanti a me e vidi due figure. Una sopra l'altra, ma riconobbi la sua voce. Era Luke che stava dando una serie di pugni in pieno volto a quel ragazzo. 

-Drogato di merda...ti riduco male.-grignò quelle parole facendomi rabbrividire. Le urla del ragazzo si fecero più acute quando Luke si alzò per dargli calci ovunque. Vidi sangue schizzare a terra e il ragazzo iniziò a sputare e a tossisce sangue appoggiandosi con la faccia al pavimento. Cercò di alzarsi lentamente ma fu impossibile  quando Hemmings aumentò la velocità dei calci e di qualche pugno. 

Stava esagerando, il moro stava perdendo i sensi e mi  sono avvicinata per farlo.

-Luke basta!-urlai ma non ricevetti risposta, continuava come se nulla fosse contro il suo corpo. La faccia dello sconosciuto era ricoperta di sangue e altro sangue schizzò, ma questa volta su di me lasciandosi a bocca aperta. Fu lì che si fermò e mi rivolse uno sguardo. Iniziai a tremare guardandomi le mani rosse sotto la luna piena e indietreggiai quando il biondo si avvicinava a me. 

-Ashley..io non volevo...i-io..-era scioccato anche lui, aveva paura come me, lui era come me. Continuavo a singhiozzare e a tremare guardando la felpa sporca di sangue..non sapevo se era suo o di quello sconosciuto. Mi accasciai a terra inginocchiandomi con gli occhi sbarrati. Cosa stava succedendo? Era un sogno? Un'incubo?

Si piombò su di me abbracciandomi forte. Lo strinsi a fatica sentendo il cuore battere a mille e il fiato mancare. Sentii un pianto proveniente dal biondo mentre mi stringeva cullandomi leggermente.

-Dovevo venire subito...non l'ho ucciso, respira ancora..-sussurrò con voce soffocata. Si staccò leggermente e mi prese in braccio. Non riuscivo a muovermi..ero come paralizzata.

-Dobbiamo andare Ash.-si ricompose il biondo tirando su con il naso e corse, con me in braccio, fino a casa mia.

 


---SPAZIO AUTRICE---
Hey (: Questo era il secondo capitolo..spero che vi sia piaciuto. Sinceramente non mi piace molto il finale..coooomunque, in questa parte della storia ho deciso di inserire anche qualche membro degli One Direction. Infatti l'agressore, come avrete notato, l'ho descritto come Zayn Malik. Nei capitolo seguenti ci saranno tutti, credo. Mi scuso per gli eventuali errori! 
Questa ff l'ho messa su wattpad e se volete seguirmi sono @MeryBiebsPayne
Non ho avuto tempo di recensire ma almeno ho letto qualche vostra storia (mi riferisco a quelle che seguono la mia altra ff  YOU'RE THE REASON)...MI SCUSO :c
In questi giorni recensirò un po' e aggionerò, mi servono solo idee...quindi se qualcuno mi potesse dare una grossa grossa MANO sarei un pandacorno felice ('?). Promesso. Beh...vi lascio, alla prossima <3

xxAshCupcakeIrwinxx
   
 
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