Anime & Manga > Rozen Maiden
Segui la storia  |       
Autore: ShadowFeanor    20/09/2008    1 recensioni
Shinku: Dobbiamo trovare l’ultima creazione di nostro padre.
Jun: L’ultima? Intendi la settima Rozen, quella per cui si è spacciata Barasuishou?
Shinku scosse leggermente il capo. Non era di lei che c’era bisogno.
Shinku: No, non è stata lei l’ultima creazione di nostro padre.
Jun: Allora di che si tratta?
Shinku: Hai mai sentito parlare di una creatura chiamata Bahamut?
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Jun Sakurada, Shinku, Suigintou
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wecome To PageBreeze

VII)              Tralci, cesoie, rovi, piume e spade

 

Laplace: Un drago dici?

 

Kirakishou: Nostro padre era appassionato di misticismo ed occulto, e Bahamut era una delle creature che lo attiravano di più. Per questo si è impegnato tanto per creare qualcosa che avesse i suoi stessi poteri.

 

Laplace: Hai ragione, è tutto molto interessante.

 

Giuseppe: Allora, che vuoi fare?

 

Laplace: Aspetto che le nostre ospiti arrivino.

 

Dette queste parole Giuseppe ebbe solo il tempo di alzare lo sguardo per prendere al volo Shinku, Suiseiseki e Kanaria, mentre Jun e Tomoe atterrarono sorreggendosi l’un l’altra.

 

Laplace approfittò del momento di distrazione per materializzare uno stocco e tentare un affondo, ma il ragazzo contrattaccò calciando una pietra, la quale costrinse il Giudice a lasciarsi scappare l’attimo.

 

Laplace: Niente male davvero…

 

Giuseppe posò a terra le bambole, pronto ad iniziare il combattimento.

 

Suiseiseki: Atterraggio perfetto desu!

 

Giuseppe: Si può sapere che ci fate qui?

 

Shinku: Quelle che vuoi riportare in vita sono anche le nostre sorelle, non solo le tue! Non puoi pretendere che rimaniamo ferme ad aspettare che tu faccia tutta la fatica!

 

Giuseppe: Voi non potete far niente! So che il Giudice del Gioco può fermarvi quando vuole, sareste dei bersagli troppo facili! Ora rimanete lì e lasciatemi fare.

 

Il ragazzo allungò il braccio destro di lato.

 

Giuseppe: Bahamut!

 

All’istante uno spadone si materializzò in mano al moro.

 

L’elsa della lama raffigurava un dragone verde, al cui centro troneggiava una sfera rossa dalle venature nere. La lama tinta di due colori, verso l’esterno nera, mentre la parte interna era rossa.

 

Kirakishou: Cosa diavolo…

 

Giuseppe: Si dice che Bahamut abbia pianto una sola volta in tutta l’eternità, quando si innamorò di una donna umana. L’avrebbe voluta rendere immortale e portarla con se nel suo regno, ma quando cercò di chiederla in sposa il luogo dove viveva fu attaccato e lei uccisa mentre il drago aiutava a difendere le mura. Quando vide il corpo senza vita della sua amata si scatenò e distrusse con una sola fiammata invasori e buona parte delle mura. Dopo questa prodezza pianse lacrime amare accanto alla donna, lacrime che caddero proprio su questa spada, l’unica arma capace di uccidere Bahamut con un solo colpo. Questa è l’eredità lasciatami da Bahamut, e la userò per perseguire il mio scopo!

 

Laplace: Davvero una bella storia…

 

Giuseppe: Fatti avanti, sempre se hai ancora intenzione di combattere.

 

Il coniglio provò un secondo affondo, ma arrivato vicino all’avversario si spostò rapidamente di lato per colpire. Giuseppe usò la sua arma come appoggio e la frappose fra se e la lama dell’avversario, che si frantumò.

 

Laplace: Notevole… immagino debba impegnarmi di più.

 

Giuseppe: Anche se sono solo una scaglia non sono da sottovalutare, dovresti saperlo.

 

Laplace: Se davvero non devo sottovalutarti… userò queste.

 

Il demone mise in bella vista le Rose Mystiche sottratte alle due bambole, ma prima che qualcuno potesse azzardarsi ad afferrarle le ingoiò.

 

Dai polsi iniziarono a crescergli alcuni tralci, alle cui estremità pendevano una cesoia per mano.

 

Laplace: Anche tu faresti bene a non dare per scontato niente.

 

Laplace attaccò ancora, costringendo Giuseppe a schivare i suoi colpi.

 

Doveva analizzare bene la situazione.

 

Il Giudice usava due cesoie, quindi doveva avere gli occhi ben aperti e tenersi pronto per evitare di esporsi agli attacchi. Inoltre i tralci che reggevano le cesoie erano lunghi almeno mezzo metro, aumentando notevolmente il raggio d’azione dei fendenti, i quali poi, vista la flessibilità delle piante, diventavano difficili da prevedere.

 

Infatti, mentre parava un assalto diretto di una delle due armi, l’altra si aprì, tentando di troncargli un braccio. Riuscì ad evitare la mutilazione dando un calcio al coniglio, ma la lama delle cesoie aveva strappato il guanto sinistro, ferendogli lievemente la mano.

 

Giuseppe: Dovevo immaginare una cosa simile… se è uno scontro a doppia lama che vuoi allora l’avrai.

 

Il ragazzo afferrò il pugnale con la sinistra, pronto ad un nuovo assalto.

 

Qualcosa però si intromise fra i due contendenti.

 

Dei rovi iniziarono ad allungarsi verso il ragazzo per intrappolarlo in una gabbia di spine.

 

Kirakishou: Ti ho preso! Vediamo come te la cavi ora.

 

La bambola non fece in tempo a finire la frase che delle piume nere caddero dal cielo, facendo a pezzi i rovi.

 

Giuseppe: Che ci fai anche tu qui?

 

La prima Rozen librò al fianco del fratellino.

 

Suigintou: Quindi eravate voi che stavate mettendo a soqquadro l’N-Field.

 

Giuseppe: Rimani indietro anche tu, qui me la vedo io.

 

Suigintou: Pensi davvero che una come me prenda ordini da qualcuno? Combatto anch’io. E poi due contro uno non è leale, no?

 

Laplace: Non ti immischiare o sarò costretto a fermarti io.

 

Suigintou: Non puoi fermarmi durante il Gioco, commetteresti uno sbaglio indegno per un Giudice…

 

Laplace: Non mi sembra che il Gioco sia in atto.

 

Suigintou: Se combatto contro la settima per reclamare la sua Rosa Mistica il Gioco è considerato aperto, e non puoi fermarmi o Kirakishou perderà a tavolino per via di un intervento esterno non concesso.

 

Laplace: Sei davvero scaltra.

 

Suigintou fece apparire la sua spada.

 

Giuseppe: Come mai vuoi aiutarmi?

 

Suigintou: Ho un paio di cose da chiarire a tuo riguardo… soprattutto riguardo il regalino che hai fatto a Megu.

 

Giuseppe: Dopo questo combattimento immagino dovrò rispondere a qualche domanda…

 

Suigintou: Contaci, perché non ti lascerò scappare prima di aver avuto delle risposte. Tu pensa al coniglio, io me la vedo con mia sorella.

 

Giuseppe: Allora diamoci dentro!

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rozen Maiden / Vai alla pagina dell'autore: ShadowFeanor