Mi misi a piangere. Avevo bisogno di sfogarmi e Anna me ne avrebbe dato la possibilità.
-ehi, che succede? -
-Anna..ci siamo lasciati. Mi ha lasciata!-
-p..p..perchè?- balbettò Anna
ed io singhiozzando risposi -mi ha lasciata perchè per lui la nostra storia si basa solo sulla compassione.. sul fatto che entrambi stiamo male e ci vogliamo far forza a vicenda.. non sul fatto che ci amiamo..-
-ed è così Laure?-
io annuii. Bisognava guardare in faccia la realtà: io non provavo amore per Alex, stavo con lui perchè mi ricordava Andy. Anna mi abbracciò, fu un abbraccio rassicurante, mi diede forza.
-Laure forse non sei pronta, è ancora troppo presto..-
-mi faccio schifo! Che cosa diavolo ho in testa?! Perchè mi comporto così?!-
-Laure calmati.. ti manca Andy è ovvio e lo hai cercato in Alex..è la verità! Hai sbagliato lo sai, ma è normale cercare l'amore perso in qualcun altro-
-Andy per me era tutto! Non voglio perdere Alex, gli voglio bene ed è l'unico che mi capisce veramente.. solo noi due sappiamo come stanno veramente le cose!-
-hai ragione Laure e allora se ci tieni davvero dimostraglielo! Ok magari non siete fatti per stare insieme ma se senti di aver bisogno di lui devi solo dirglielo! Vai da lui e sii sincera! Digli ciò che provi, digli che hai sbagliato ma digli che hai bisogno di lui! -
-grazie Anna, sei favolosa. Ma come fai?!-
-come faccio a far cosa?!-
-a sapere sempre cos' è giusto fare! -
-sono
la tua migliore amica.. è mio dovere no?! Adesso vai dai! -
Così
presi le mie cose, andai a casa, mi feci una doccia e dopo aver
cenato decisi di andare da Alex. Non volevo avvertirlo, volevo solo
fargli una sorpresa e per l'occasione gli preparai anche una torta.
Andai a piedi, non abitava molto lontano da me. Camminai
velocemente, non vedevo l'ora di vederlo, di dirgli tutto ciò che
sentivo e di sistemare la faccenda.
Arrivata
a casa sua suonai al campanello: mi aprì Rosalie -oh tesoro! Come
stai?-
Sembrava
davvero che fossi l'unica a non essersi ripresa ancora del tutto
dalla morte di Andy. Rosalie sembrava già più forte, era già più
sorridente e aveva ripreso quei chili che aveva perso dopo la morte
del figlio. Anche per lei era stato un vero trauma, non aveva
mangiato per giorni e giorni e più di una volta finì all'ospedale
per degli svenimenti e cali di zucchero.
-bene
Rosalie.. - solita stupida risposta.
-entra
dai..- mi fece entrare.
La
casa sapeva ancora di Andy e sui muri c'erano molte sue foto. Alcune
foto di quando era piccolo, poi con il fratello e con la madre.
Sembrava non fosse morto, non era cambiato proprio niente. Noi si
però.
-Rosalie,
come stai? - feci una domanda alla quale subito mi pentii.
-come
vuoi che stia.. vado avanti!- sospirò guardando una foto di suo
figlio in una cornice.
Io
annuìi seria e l'abbracciai. -Rosalie.. cercavo Alex.. gli vorrei
parlare-
-Alex?
Credo sia con degli amici..-
-Ah
sapresti dirmi a che ora torna? -
-beh
lui mi aveva detto di non aspettarlo alzata.. probabilmente è
meglio che passi domani cara..-
-va
bene.. grazie Rosalie-
-Laure..
-
-si,
Rosalie?-
-ti
manca?-
Quella
domanda ormai l'avevo sentita molte volte ma detta dalla madre di
Andy mi fece un effetto strano. Mi guardò seria, con uno sguardo
speranzoso come se si aspettasse e volesse sentirsi dire un no. Era
come se lei volesse che gli altri dimenticassero Andy e fosse
l'unica a soffrirne la sua mancanza. Io sincera risposi con gli
occhi già umidi
-si-
-Laure..mi dispiace,scusa-
All'inizio
non mi fu molto chiaro perchè si scusò con me poi capii: a lei era
dispiaciuto il fatto di avermi fatto una domanda così delicata.
-tranquilla..
è solo che non riesco ad abituarmici..-
-nemmeno
io, non ti ci abitui mai alla morte di chi ami, solo impari a
conviverci con questa mancanza e questo dolore- abbassai lo sguardo,
sapevo che Rosalie voleva piangere e sinceramente volevo farlo
anch'io. Ma non volevo mostrarglielo.
-Forse
è meglio che tu vada..- disse sorridendomi.
presi
la mia borsa e camminando lenta andai a prendere una birra ad un pub
non molto lontano da casa. Volevo stare sola, ma volevo stare sola
in mezzo agli altri. Non so perchè, ma mi piaceva stare sola in
mezzo agli altri, nella speranza di conoscere qualcuno. E
qualcuno,quella sera, lo conobbi davvero.