Oscurità

Il locale dove ti sei nascosta è così squallido e malfamato che nemmeno ti stupisci troppo quando Darcy si fa spazio tra la folla, comparendo davanti a te, con un sogghigno che non si estende agli occhi oscuri.
«Che ci fa una fatina della musica così perbene in un posto come questo?»
«Che ci fai tu qui, senza le tue sorelle» replichi irritata, sorseggiando il tuo spritz.
La strega ghigna ancora e si siede davanti a te, squadrandoti come un programma televisivo piuttosto interessante.
Tu fai una smorfia, giochicchiando con l'ombrellino del bicchiere per provare ad ignorarla.
Ma lei rimane ancora lì, a guardarti, come aspettasse qualcosa. Perchè non si decide, come sempre, ad insultarti e ad attacarti? Non le serve un motivo valido per farlo.
«Vattene» sbotti infine, stanca di quel gioco.
Darcy non fa una piega, poi ti chiede ciò per cui è venuta, ciò che sapevi ti avrebbe chiesto, ma che non hai voluto nemmeno sfiorare con la testa.
«È vero che hai ucciso Bloom?»
C'è un'ombra di felice sorpresa mal soffocata nella sua voce, che ti costringe a guardare la strega negli occhi. Non ti stanno accusando come farebbero quelli delle tue "amiche", non ti incolpano di aver messo fine all'esistenza di colei che ha rovinato ogni cosa delle vostre vite. Ti sta solo guardando, tra il colpito e lo stupito.
«Si» mormori soltanto.
La risata di Darcy è tanto sguaiata che due o tre avventori vi lanciano un'occhiata infastidita.
«Era ora che una di voi lo facesse. Se è stronza la metà quanto lo è con noi, allora hai fatto solo un favore alla Dimensione Magica».
Ti tremano le labbra dalla collera, quando balzi in piedi, facendo cadere la sedia, per sporgerti verso la strega.
«Forse non hai capito» dici in un sussurro. «Io ho ucciso».
Darcy solleva gli angoli delle labbra in un sorriso strano, diverso dai suoi soliti sogghigni.
«La gente non è divisa in buoni o cattivi*, fatina. C'è oscurità in ognuno di noi. E tu, finalmente, non l'hai più repressa».
Vorresti ribattere. Hai ucciso, hai ucciso una persona che meritava di morire, che ti aveva soffocato, ma ora sarai tu a pagarne, sarà la tua vita ad essere un vero inferno, tra fughe, prigioni, e niente di più. Vorresti ribattere, ma non ne hai il tempo, dato che le sue labbra- le stesse labbra dei suoi sogghigni, dei suoi insulti, dei suoi incantesimi e di quel sorriso strano- si appropiano delle tue.
Ti bacia.
E tu non la respingi.
Chiudi semplicemente gli occhi e ti abbandoni all'oscurità e alla musica, alla libertà, che ne deriva.



N.d.A (l' angolo sperduto di Nox)
Salve a todos.
L'ho rifatto. Ho pubblicato due "fanfiction" (se così si possono definire) con distanza di un solo giorno, quando mi ero ripromessa di non pubblicare più nulla in questo fandom. Sono da fucilare, lo so.
È una sorta di seguito del precedente ed è l'ultima di questa piccola serie. Ora mi dedicherò ad un'ultimissima one-shot Flora/Ogron, in un universo in cui hanno vinto gli Stregoni.
Linciatemi, please. La fanfiction appena letta è una sorta di protesta all'ideale di cattivi & malvagi-ora-e-per-sempre. Il mondo non è così. Nessuno nasce buono, nessuno cattivo: ogni persona ha in sé sia luce che oscurità. Qui vediamo una Darcy come dire... più dolce e una Musa più dark, colpita dal senso di colpa (per aver rovinato la propria vita, non per aver ucciso Bloom).
Bene, spero di non avervi rotto. Altro... ah, si.
*= questa è una sorta di citazione di Sirius Black di Harry Potter e l'Ordine della Fenice, un po' riadattata per l'occasione.
Ora mi dileguo.
Baci
Nox