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Autore: Angelo_Stella    28/08/2014    2 recensioni
GWUNCAN|ALETHER|SORPRESA|
...
SORPRESA! CAPITOLO 10, FINALE ALTERNATIVO!
...
Agape.
Amore disinteressato, puro, pieno di gioia.
Eros.
Piacere fisico, sesso.
Gwen ed Heather, non esattamente definite come amiche, si ritrovano alle prese con questi tipi diversi di rapporti.
Una dolce, nascosta da un'acidità che man mano tralascia sempre di più.
L'altra perversa, presa continuamente dal piacere carnale.
Entrambe, insegneranno all'altra il loro stile di vita, dimostrandone le motivazioni.
Nulla sembra però come prima, quando l'asiatica si ritroverà tra le mani un laccio di scarpe vecchio e consunto dal tempo, forse simbolo di uno strano amore mai dimostrato.
Ma dopotutto, l'idea d'amore per loro è completamente diversa.
Heather imparerà qualcosa che andrà oltre ad un piacevole sesso, mentre Gwen, si renderà conto che infondo non si può mai vivere in una favola.
In un felici e contenti, che forse, non arriverà per tutti.
Tratto dal testo (capitolo 2):
Dimmi solo: chi è?"
(...)"Chi è chi?"
"Ma come 'chi'? Il ragazzo che ti ha rubato il cuore!" esclamò invece Gwen, giocosa e facendole la linguaccia. "Quel genio che ha sciolto il tuo cuore
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Duncan, Gwen, Heather, Scott | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Gwen
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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AGAPE 

 

CAPITOLO 5- IN COLLABORAZIONE CON ANGELO NERO

Quella situazione era diventata davvero insostenibile, tra gli sguardi intensi di Scott e gli occhi veloci di Heather, che cercavano di evitarli per incatenarsi con quelli di Alejandro, sempre più confuso, che cercava mutamente spiegazioni da Duncan, che a sua volta dedicava occhiatacce a Gwen, che si torturava in silenzio il bordo del vestitino.

La dark fu avvicinata dal punk, che le stritolò il braccio, guardandola severamente –Insomma, mi dici che sta succedendo?- sussurrò per non attirare l’attenzione degli altri, che tanto, non era mai rivolta alle immagini che si susseguivano sullo schermo –Non succede nulla, lasciami- rispose acida, divincolandosi dalla presa di lui e abbassando appena le palpebre, dedicandogli stilettate furenti –Oh, senti, io ho il diritto di sapere ciò che sta succedendo in questa stanza- persistette, incrociando le braccia e mettendo il broncio come un bambino –Ah, va bene- concesse allora la gotica, addolcendosi e mordendosi l’interno della bocca.

Scattò in piedi nervosa più che mai –Heather, possiamo andare in una camera… cioè… io e Duncan?-

L’asiatica alzò un sopracciglio, come per rimproverarla di lasciarla sola in quella situazione, ma Gwen rispose con uno sguardo supplichevole –Siete in astinenza, cari?- domandò acida, gettandole addosso le chiavi della stanza degli ospiti e facendo cenno con la mano di scomparire.

Duncan sembrò dimenticarsi subito delle spiegazioni e subito la prese per una mano, salendo i gradini delle scale a due a due ed eccitandosi sempre di più –Fantastico, non aspettavo altro!- sorrise con gli occhi pieni di luccichii, come un bambino difronte a un luna park… solo che Gwen erano le sue montagne russe, capaci di rivoltargli lo stomaco come un calzino. Se la trascinò dietro, ghignando un po’di più quando arrivarono difronte la porta della stanza degli ospiti.

Il letto era sfatto, ma a lui non importava, mentre la gettava sul materasso, posizionandocisi sopra e riempiendola di baci nell’interno della scolatura dell’abito –Sei così bella…- l’elogiò, alzandole la scarsa stoffa e inserendo subito una mano nell’interno coscia, stringendola e massaggiandola

-Mh… Duncan!- per un attimo fu presa dalla lussuria, cercando di dimenticare di essere in un posto pieno di gente confusa e desiderando di fare l’amore con lui, al più presto. Però, poi, rimembrò le volte in cui aveva litigato con Duncan per una qualsivoglia sciocchezza e, Heather c’era! Sempre! A modo suo la consolava.

Ora, che razza di amica-nemica sarebbe stata a lasciarla sola?!

Mise le mani sul petto del punk, che si scostò contrariato, squadrandola malissimo –Che c’è? Non vuoi? Non… non ti va?- chiese un po’più insicuro, sospirando a un centimetro dalle sue labbra –No… cioè, sì che mi va! Ma siamo qui perché dovevo chiarirti la situazione, no?-

Duncan si mise seduto, senza però abbottonarsi la camicia mezza sfilata da Gwen –Allora, dai, muoviamoci che ho una voglia matta di saltarti addosso- disse sincero, leccandosi le labbra e notando le gambe snelle ed esili scoperte, come la sera precedente

-No, ho davvero bisogno di te!- cominciò un po’impacciata, abbassando il capo –Tu sai che io, a modo mio, voglio bene ad Heather, no? Vedi, di solito lei non condivide molto le mie idee sull’amore, ma oggi ho trovato un laccio di scarpe… contando poi che lei non mette mai scarpe da ginnastica!- il punk stava perdendo il filo del discorso. E allora? Il problema di Heather era quello di aver perso lo stile nel vestiario? Davvero?! E lei lo stava privando del sesso solo per quello?

-Io sono certo che lei si sia innamorata!- puntò un dito in alto, concludendo il discorso senza senso e guardandolo vittoriosa.

Duncan stava per scoppiare. Si stese sul letto, tenendosi la pancia con le mani e ridendo così forte da far tremare le pareti –Ahahahahahah!!! Sì… uh! Lei…. Ahahah!!!- si asciugò le lacrime dagli occhi, mordendosi il labbro e cercando di non riderle in faccia –Pfff…. Scusa, non ce la faccio! Ahahah!!!- e riprese con quella sua risata fastidiosa, facendola scalpitare

-OH! Io non sto scherzando!- lo riprese furiosa, prendendogli un braccio e costringendolo a stare seduto. Duncan smise di ridere, comunque al massimo dell’ilarità –E sentiamo, chi sarebbe il mago che ha rubato il cuore alla bella vipera del male?- Gwen schioccò la lingua sotto il palato, incrociando le braccia e gonfiando leggermente il seno, cosa che il ragazzo non si lasciò sfuggire. Sibilò impercettibilmente, soddisfatta dell’attenzione che le stava rivolgendo –Scott-

Sentenziò sicura di sé, ma vedendolo cascare per terra. Si sollevò con le gambe tremanti, spalancando gli occhi e rivelando le iridi azzurrine incredule –CHI?! Scott? Cioè, lo stesso Scott che conosco io? Quello lì?-

La gotica annuì –Mh, mh, bravo, ci sei arrivato! Da suo migliore amico avresti dovuto capirlo!- il punk le sventolò un dito difronte agli occhi –No, un momento: io non sono suo amico! E poi, che intendi fare? Le due coppiette felici che trovano l’amore e vivono per sempre felici e contenti? Guarda che Heather non è come te, si stufa subito delle sue prede! Mi sorprende poi, che una volpe come il rosso, si sia fatto catturare in questo modo!- concluse sempre incredulo, scuotendo la testa e negando interiormente le parole della fidanzata, che però aveva tanta voglia di ammazzarlo in quel momento!

-Perché no? È l’amore, nell’aria!- esclamò sognante, cosa non da lei, incrociando le mani e volteggiando allegra –Oh, sì, e Heather ha proprio voglia di innamorarsi! Come se non spendesse abbastanza tempo dall’estetista! Te lo dico io: quella ti ha preso in giro-

Gwen gli si avvicinò minacciosa –Te lo ripeto solo una volta: sono INNAMORATI!- gli saltò addosso, ridendo istericamente –Sono così felice per lei, Duncan! Finalmente è felice! Lo sarà! Sempre, sempre, sempre! Solo con Scott! È da tempo che non sorride in questo modo e oggi, quando le ho parlato, giuro che aveva gli occhi sognanti-

Il punk la guardò, così felice per quella ragazza. Sapeva che infondo avevano un buon rapporto, ma non avrebbe mai immaginato che fossero così unite! Le aveva sempre e solo viste ammazzarsi difronte ai suoi occhi –Va bene, piccola, se lo dci tu- la voce si fece più tenera mentre le accarezzava i capelli corvini –Solo che quei due sono molto… diversi e… uguali, allo stesso tempo… non so se potrebbero davvero essere felici in questo modo. Poi Scott è mio amico, perché non me l’ha mai detto?-

Era un po’deluso da quel comportamento e mise il broncio, leggermente triste –Non lo so, neppure Heather l’ha voluto dire a me, l’ho capito perché… si sono lasciati un po’andare in questa camera- ammise, rossa in viso –Lasciati andare quanto, scusa?-

Sorrise vedendo la dark far oscillare il palmo della mano e mordersi il labbro, incerta della risposta che avrebbe dovuto dare. Si accucciò sul petto del ragazzo, guardandolo sottecchi –Tu mi ami?- Duncan aprì la bocca, stupito da quella domanda così… beh, così ovvia! –Certo!-

Lei inclinò la testa, stringendolo un po’di più e socchiudendo gli occhi –Davvero davvero?- sentì un sospiro dall’altra parte –Davvero davvero, ma… perché?- però fu ignorato completamente –E lo farai per sempre sempre?- sembrava una bambina nel ripetere le frasi in quel modo, con gli occhioni chiusi e le braccia pallide allacciate dietro alla sua nuca –Sempre sempre- la rassicurò quindi, sorridendo dolcemente e coccolandola con piccole carezze sulla spalla

-Mi amerai sopra ogni altra cosa?-

-Sopra ogni altra cosa-

-Persino sopra il basbeall, il calcio e il basket?-

Annuì, lasciandole un lieve calore nell’animo

-Ora torniamo dagli altri?-

Gwen rise, alzandosi da lui e facendolo sollevare. Poi, d’un tratto, mentre si dirigeva alla porta, gli saltò addosso, cingendo velocemente le loro bocche e abbassando le braccia lungo i fianchi –Grazie- sussurrò, poggiandogli la testa su una spalla –Di nulla, strega-

La dark, poteva solo essere felice con lui. Con quel senso della sua vita, che aveva arricchito i giorni della sua esistenza. Quella maledetta nostalgia che avvertiva quando lui non c’era.

Quel continuo morire, quando da amici, lo vedeva con altre donne.

E quelle lacrime di gioia e dolore, spese per lui, sul letto dell’amica-nemica.

Tremava, da sola, senza un appiglio al quale agganciarsi e con il punk, finalmente trovava sicurezza, calore e un amore che desiderava da tempo, troppo tempo.

Le donava il suo tempo, la rassicurava, senza mai e poi mai stancarsi.

E poi, vicini, avevano fatto l’amore, chiedendosi se due persone potessero essere così in sintonia per davvero.

Cos’è che aveva, senza di lui? Completamente bloccata dalle sue iridi e dal battito del suo cuore, pura musica, nel silenzio della notte!

Le bocce si cercavano, concedendo libertà alle lingue, levando freni alla loro passione, accentuando il desiderio coltivato grazie a quell’incredibile sentimento.

Quello non era amore! No! Quello andava oltre ogni misura che l’essere umano, misero ed arido di parole e spiegazioni, potesse inserire.

Non c’era spiegazione a quello che Gwen e, infondo anche Duncan,  provavano.

Lui la prese sotto braccio, aprendo finalmente la porta –Adesso, andiamo a vederci una meravigliosa scena di squartamenti sul grande schermo di Heather?-

-Okay-

Alla fine scesero, ricavando occhiate curiose dai tre che, non dicevano neppure una parola.

Heather era seduta svogliatamente sul divano, mentre Alejandro e Scott erano uno difronte all’altro, studiandosi per bene e aumentando secondo dopo secondo la rivalità palpabile che cresceva sempre di più

-Fammi capire, davvero tu ti fai le sopracciglia e ti metti il trucco come le femmine?- chiese la volpe, ghignante e pizzicandogli fastidiosamente una guancia –Io mi curo, a differenza tua!- lo indicò, notando i capelli arruffati e la semplice maglia slabbrata che ricadeva sul suo corpo –E vado anche in palestra, se no come potrei avere questi addominali da urlo?!- si indicò il torace scoperto dalla camicia rossa sbottonata –Io fatico dalla mattina alla sera e gli addominali ce li ho lo stesso, come la mettiamo?- si alzò più arrabbiato, alzando il tono della voce e ricevendo un sonoro “Shhh” da parte di Heather, che cercava di vedere la scena del film “Disturbia”.

Gwen le si affiancò, emozionandosi quando il ragazzo protagonista cascò tra tutti quegli adorabili cadaveri –Ti sei persa la scena di quando la rossa viene squartata da lui- disse la mora, fingendosi disinteressata –Uh, lo rimetti?! A me piace tantissimo quella parte!- supplicò desiderosa la dark, venendo interrotta da un Duncan allarmato –Insomma, chiariamoci, non è che voglio rovinarvi  il momento da migliore amiche sadiche, ma avrei bisogno di un aiutino!- indicò agitato Scott e Alejandro, che si tenevano entrambi dalle maglie, quasi sollevandosi da terra.

L’asiatica si batte una mano sulla fronte, irritata, mentre la gotica accavallò le gambe, arraffando la ciotola di popcorn presente su un cuscino di un divano e cominciando a mangiare i batuffolini bianchi –Uh, questa non me la perdo! Duncan, vieni!- batté la mano su un cuscino, invitando il fidanzato a godersi la scena

-Io almeno saprei dare un futuro a qualunque donna!- replicò lo spagnolo furente

-Sì, dopo essertela scopata e averla abbandonata! Fammi il piacere, sei un essere schifoso!-

-Sentimi bene, idiota, posso ammazzarti come e quando voglio, capisci?!-

-Vogliamo provare?-

Finì il rosso ghignante, sapendo che già aveva vinto quella battaglia

-Uh, Heather! Si battono per te! Che cosa romantica!- commentò Gwen, venendo assalita dalla ragazza –E stupida, molto stupida-

Scott si gettò sul corpo del latino, mettendosi a cavalcioni e prendendo i capelli mori in una mano –Ciao, chico…- lo sfotté, ammiccando alla sua maniera e sbattendogli la testa sul pavimento. Saltò sul suo stomaco, allargando le braccia  e abbassando il viso, fissandolo inerme al di sotto di lui –Bye…- la guancia abbronzata del latino fu colpita dalle nocche pallide e punteggiate da numerose lentiggini della volpe, che si deliziò nel sentire una sua smorfia di dolore

-Vediamo se ti è chiaro il concetto: fatti vedere un’altra volta con la mia donna e sei fottuto- Alejandro digrignò i denti, cercando di levarselo da dosso, ma naturalmente poco poteva fare contro la forza superiore del rosso.

Un calciò lo colpì al di sotto della cintura, facendolo distorcere per il dolore ed urlare con una voce stridula. Scott fischiettò tranquillo –Duncan, fratello, so che fremi dalla voglia di aiutarmi e di seguire la tua indole. Beh, sappi che se vuoi, puoi farlo-

Il punk non aspettò altro, si gettò nel mucchio, dando un pugno sulle nocche all’amico e prendendo per le spalle Alejandro. Gli boccò le braccia dietro la schiena, consentendo al rosso di usarlo come un sacco da box

-Vediamo, ti alleni così, tu?-

Primo pugno, dritto nello stomaco. Alejandro cascò, abbassando il capo e tossendo sangue. Aveva ricevuto l’ultima umiliazione, quella sera.

Alzò gli occhi castani verso Heather, che non fece assolutamente nulla, godendosi la scena del suo pestaggio.

Insomma… non provava nulla? Solo piacere? La sera prima loro… loro avevano fatto l’amore! O no?

Sentì gli occhi pizzicargli appena, senza reagire al colpo inflittogli sul fianco da Scott.

Gwen si avvicinò all’orecchio dell’amica-nemica –Non è che sta esagerando, infondo Ale non ha fatto niente!- l’asiatica le rivolse uno sguardo falsamente incredulo  -Io penso che lui provi qualcosa per te, Heather, non fargli del male! Di’ a Scott di smetterla!-

Pretese alla fine, ma quella incrociò solo le braccia –Nessuno prova qualcosa per me, voglio solo vederli soffrire, tutti. Alejandro, Scott… ah, pensi che faccia differenza?! Li voglio morti- assottigliò lo sguardo –Sofferenti, sotto il mio potere. E non potranno fare nulla per impedirmelo-

Questa volta vide i suoi occhi luccicare e le ciglia calarsi, facendo scorrere qualche lacrima sulle guance pallide, che fu scacciata immediatamente –So che non è così- sussurrò solo Gwen, facendola reagire.

Si alzò dalla sua postazione, prendendo Scott per il collo della maglietta e facendolo alzare –FUORI!- decise urlando, aprendo la porta e indicando l’esterno. Le gambe le tremavano, mentre la voce non appariva più ferma come al solito. Era  spezzata, forse da un emozione che cercava sempre di tenere celata.

Uscirono stupiti, uno dietro l’altro: Gwen, Duncan, Alejandro –Puttana-, disse scomparendo il latino, senza però ricevere reazioni. Quando fu il turno di Scott chiuse la porta con le chiavi, che gettò nella pianta vicino alla finestra.

Lo guardò severamente, indicando il tavolino vicino la TV ribaltato e i popcorn sparsi dappertutto. Si avvicinò al suo viso, assottigliando gli occhi –Sei un idiota- assentì, alzando il braccio e colpendolo su una guancia. La mano restò ferma sul suo viso, bloccata da qualcosa di indecifrabile.

Solo delusioni.

Piogge e lacrime.

Lampi e tuoni.

Nessuno a consolarla, mai.

E cadeva, lentamente, distruggendosi, morendo ogni volta, ogni delusione, ogni volta illusa.

Possibile che, lì ci fosse qualcuno pronto a porre fine a tutto ciò?

Pianti quando veniva lasciata, sempre, perché era speciale, differente dalle altre.

Quella differenza celata, dopo. Quel sesso sfrenato, quel bisogno fisico e poi la nostalgia di ciò che era.

Ma la forza di continuare così.

Incredibile che quel ragazzo, stesse facendo riemergere la vecchia lei, assalita da numerose delusioni.

Il tempo delle lacrime era finito, adesso voleva solo la rivincita. Non si sarebbe più abbassata, nel chiedere scusa di qualcosa che mai aveva fatto.

Sarebbe stata lei la regina.

Comandata. Comanda.

La mano le venne scostata gentilmente e il pollice del ragazzo scacciò via le piccole gocce presenti sulle gote pallide dell’asiatica –Va tutto bene, amore- sentì un singhiozzo della ragazza rompersi contro la gola, poi cadde.

Gli occhi furono racchiusi dai suoi palmi, talmente forte da farsi male. Era entrata in un turbine di ricordi spiacevoli, causati solo dalle persone che amava. Adesso lui le avrebbe solo fatto del male! Ancora, ancora, ancora.

Sentì un tonfo. Scott si era messo in ginocchio, sporgendosi avanti e abbracciandola, riscaldandola.

Le prese il mento tra l’indice e il pollice, studiando le sue labbra –Posso?- sibilò impercettibilmente e a quella richiesta lei poté solo sentirsi morire di gioia. Mai nessuno le aveva chiesto il permesso di ricevere un bacio. Incredula, annuì, ricevendo un semplice contatto puro e una nuova stretta calorosa –Non preoccuparti, andrà tutto bene- cominciò a rassicurarla gentilmente, facendo scorrere le mani sui lunghi capelli neri e baciandole il collo profumato –L’ho fatto solo perché non sopporto vederti con un altro, io… provo qualcosa per te-

Forse per Scott era più facile ammetterlo, ma non pretese nulla, sentendo il silenzio della ragazza, che esprimeva mille sentimenti contrastanti tra loro.

Odio.

Amore.

Rabbia.

Felicità.

Nostalgia.

Solitudine.

Tristezza.

Leggerezza.

Sentì lo sfogo di Heather in un urlo. Si sorprese perché infondo, non l’aveva mai vista così e non capiva il perché di quelle grida.

Si aspettava una litigata e non quello.

La tenne stretta, baciandole entrambe le guance. La prese tra le braccia, facendola stendere sul divano e accucciandosi al suo fianco. L’asiatica mise titubante la testa sul suo petto, godendosi le piccole attenzioni che le venivano lasciate sui fianchi scoperti dal ragazzo –Scusami- chiese, interrotto subito da lei

-No, non devi chiedermi scusa. Voglio solo mandare a fanculo tutti, eppure con te non ci riesco- sussurrò in imbarazzo, sentendosi sprofondare per quella dolcezza appena dimostrata –Voglio solo dimenticarmi di ogni sentimento, ma non ce la faccio-

Si lamentò, sprofondando con la testa tra le sue braccia –Non devi, io ti voglio bene per quello che sei, con o senza emozioni, ti prendo così-

Scherzò baciandole le tempie, poi il campanello li interruppe.

La padrona di casa si nascose dietro il divano, rifiutandosi di aprire ridotta in quello stato e mandando il rosso, che quando aprì la porta si ritrovò davanti un Duncan e  una Gwen imbarazzatissimi –Scusate, mi sono dimenticato la giacca!- balbettò il punk, entrando in casa e prendendo il suo giubbotto di pelle, per poi fare un cenno a Scott e ammiccare.

Subito dopo la dark lo prese e lo tirò fuori –Ciao Heather!- salutò infine, rimproverando sotto voce il fidanzato e dandogli uno schiaffo dietro la nuca.

La volpe ghignò, abbandonandosi sul sofà e riprendendosela vicina

-Allora, che fai sta notte?-

Chiese malizioso, baciandole la fronte

-Proprio nulla, a meno che qualcuno non mi dia un piacevole diversivo-

Ma quella volta, Heather non ebbe bisogno di spogliarsi.

Scott si stese, tirandosela giù e coccolandola con piccoli baci –Buona notte- mormorò, accarezzandole le spalle –‘Notte- l’asiatica schioccò le labbra, stringendosi al ragazzo e consolandosi.

Per la prima volta, si sentì finalmente soddisfatta, con un vero uomo.

 

WRITEN BYE STELLA_2000


Angolo me!

Salve ragazzi! Eccomi qua, di nuovo per voi, tutta per voi :3 In pratica io amo la ScottxHeather e non potevo far altro di scriverci su (va bene, io amo Scott con tutti, problemi?! Non è colpa mia, è lui che è troppo perfetto, basta che non stia con Dawn e va tuuutto bene, per me). Comunque siate clementi, capisco che dopo i capitoli di angelo i miei sono deludenti, ma è la vita. Ahimè. Cooomunque, dopo ci sarà tanto Fluff, la socia si è data da fare, io vomito ancora arcobaleni! Echecosa!? Ma non vi preoccupate, sadiche seguaci (o sadici, dipende), saprò come soddisfarvi *occhi infiammati* Quiiindi, grazie mille a chi ci segue e ora basta, passo e chiudo vado a fare uno spuntino e a programmare una long! BYEEEEEE <3


   
 
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