Infiltrazioni

Mister Satan era rimasto di sasso. Di fronte alla cella, in quel momento, apparve un soldato.
-Eh? No, la prego, non è come pensa! Io non volevo fargli niente!
-Ma di che diavolo stai parlando?
Il soldato si tolse l’elmo, rilevando la sua vera identità, ovvero Sailor Uranus.
-Haruka, grazie al cielo sei tu! Non so come spiegare, io lo stavo solo toccando e questo PUF! si è incenerito!
-Toccando cosa?
-Non lo vedi? È lì, la sabbia… CHE?!
Dove pochi istanti prima giaceva il cumulo di sabbia lasciato da Gaara, il nulla.
-Eppure giuro che…
-Lascia perdere, stare in questo posto deve averti dato alla testa. Ora la cosa importante è farti uscire da qui.
-BWAHAHAHAHAHAH!!! Non c’è bisogno che ti scervelli a trovare un modo per liberarmi, bastano questi!
Satan gonfiò i muscoli e, come aveva fatto in precedenza, scardinò la porta della cella.
-Complimenti. Mi hai anche fatto venire un’idea per portarti fuori senza destare sospetti.
-Davvero? Di che si tratta?
-Chiudi gli occhi un secondo.
Il vecchio obbedì all’ordine immaginandosi chissà cosa, per poi ricevere una botta in testa che lo spedì nel mondo dei sogni. Haruka poi lo prese per il vestito e lo trascinò dietro di sé.
-Il prigioniero si è liberato di nuovo! Lo porto dal comandante per ricevere nuove istruzioni!
-D’accordo!- le risposero in coro gli altri soldati.
“Perfetto, così posso cercare Gaara in santa pace.”

Sopra di loro, Temari stava camminando avanti e indietro per la rabbia, di fronte al suo nuovo “amico” Micah.
-Ti prego, fermati un attimo! Mi sta venendo da vomitare!
-ZITTO TU! È colpa tua se ci troviamo in questo guaio!
-Ma io che centro?
-A qualcuno dovrò pure dare la colpa, no?
-Una logica schiacciante…
-Ti prego non parlarmi di logica! È tutta colpa del Nara se ci troviamo in questo guaio!
-Adesso è colpa di questo Nara?
-Certo, che ha dato retta alle favole di quella Pan, tutta colpa sua!
-Ti vuoi decidere?
-Ma no, in fondo loro facevano solo il loro dovere. La colpa è di Gaara, che mi ha trascinato in quest’assurda avventura!
-Gaara sarebbe…
-Mio fratello, è lui che mi ha convinta a venire. Tutta colpa mia che gli ho dato retta!
-Finalmente ti sei decisa!
-Ma chissenefrega, alla fine giocare a chi ha più colpe non serve a niente. Ora vado dalla principessa e l’ammazzo, così chiudiamo questa faccenda.
-Ma sei scema?
-Mai stata più scema (OPS!) seria in vita mia.
-Allora voglio darti una mano ad entrare nel castello.
-Tu? Mi vuoi aiutare? Ad uccidere la tua principessa?
-Certo (meglio lei morta che me!). Anche perché, se irrompi dall’ingresso principale, finirai sicuramente massacrata da Viktor. Da quando la principessa è arrivata, il nostro re è più spietato che mai.
-Come prego?
-Ti spiegherò strada facendo.
-Alla buon’ora!

Viktor raggiunse la stanza della principessa Oto, ansiosa di sentire quello che aveva da dire.
-Temo che abbiamo sottovalutato gli invasori.
-Sul fatto che sospettano qualcosa?
-Sulle loro capacità. Uno di loro ha fatto una strage dei miei uomini, ed era solo un ragazzino.
-Ma l’hai catturato, no?
-Probabilmente non è arrivato da solo. Se ha degli alleati è bene trovarli e chiudere in fretta questa faccenda.
-Tu ti preoccupi per nulla. Ora lasciami passare, è il momento di sfamare i miei sudditi.
La donna si affacciò al balcone, accolta come sempre da una folla festante.

Dentro, il comandante venne preso alle spalle e immobilizzato al suolo da Shiriu.
-Avete paura che sospettiamo qualcosa? Questo equivale ad una mezza confessione.
-Tu sei quel tizio di prima…
-Esatto, quella è stata la prima volta che ci siamo incontrati. Questa sarà la seconda, e anche l’ultima.

Haruka, presa dalla ricerca di Gaara, non fece caso alle piccole colate di sabbia che ovunque stavano sommergendo la prigione.