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Autore: mamie    29/08/2014    16 recensioni
Ancora cinquanta frasi per cinquanta prompt, questa volta per parlare di Harlock e Meeme.
Partecipa all'iniziativa di Lj "1frase".
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Miime
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '1 frase'
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Nota: partecipa all'iniziativa di Lj 1 frase.

MOLTO, MOLTO LONTANO
 
#01 – Sonno
Solo il suono della sua arpa lo calmava abbastanza da concedergli di scivolare nel tiepido sollievo del sonno.

#02 – Treno
Era stato come salire su un treno in corsa, quando lui l’aveva salvata e portata via.

#03 – Fermata
Non c’erano fermate per loro, condannati a vagare in eterno.

#04 – Ora
L’ora più dolce era quella in cui si trovavano soli, lei con la sua arpa e lui col suo bicchiere, ciascuno perso nei suoi pensieri eppure in qualche modo consapevole che l’altro avrebbe capito.

#05 – Ritornello
Quella melodia incessante, che tornava sempre, era il suo legame con la Terra e con qualcosa che contava di più di un semplice ideale.

#06 – Cambiare
Quale cambiamento più radicale che cercare di entrare in sintonia con l’essere di un altro mondo?

#07 – Pietra
A volte le parole sono pietre: meglio, allora, un lungo e comprensivo silenzio.

#08 – Rugiada
Una goccia di rugiada, una lacrima… le cose più preziose sono anche quelle che non durano che un istante.

#09 – Vento
In quello spazio senza onde cercavano il vento come si cerca un amico da tempo perduto, o almeno la sua illusione.

#10 – Sentimento
Quale fosse il sentimento che li legava se l’erano chiesto in molti, ma una risposta non l’aveva trovata nessuno: nel loro mistero bastavano a se stessi.

#11 – Strappo
La sensazione di ricucirsi a vicenda un’anima strappata: forse era quello che li teneva insieme.

#12 – Desiderio
Che cos’era quel languore che li prendeva davanti all’infinito se non il desiderio di farne parte?

#13 – Acqua
Come acqua era la sua voce: scorreva in lui assecondando i suoi argini e modellandoli poco a poco.

#14 - Favola
Un cavaliere senza macchia e una principessa prigioniera: come avrebbero voluto che le cose fossero sempre semplici come in una favola.

#15 - Premio
Le parole di lode erano rare, ma lei sapeva leggere anche nella più piccola piega del suo esitante sorriso.

#16 – Regno
Gli avessero offerto un regno, avrebbero rifiutato entrambi, scandalizzati: le stelle erano il loro regno.

#17 - Delirio
A volte lui la cercava, nell’incoscienza o nel sonno, come uno che sta per annegare cerca una mano che lo salvi.

#18 - Rana
Lui si stupiva sempre di come lei, aliena, avesse capito la poesia della rana e dell’acqua assai meglio di molti dei propri simili.[i]

#19 - Fratello
Insieme, così simili e così diversi, come fratelli ritrovatisi dopo una lunga separazione.

#20 - Profumo
Lei profumava di giunchiglia, quando entrava nella stanza scivolando come una nuvola, un profumo di primavera e di sonno che ricordava stagioni che non c’erano più.

#21 - Essere
Essere di un altro pianeta non faceva differenza, la solitudine era la stessa per entrambi.

#22 - Ritmo
Un blues molto lento, forse, o un antico valzer, in ogni caso qualcosa di malinconico e assolutamente fuori moda, ma a loro non importava: quello era il loro ritmo.

#23 - Garanzia
Niente era garantito, nel loro mondo, tranne la lealtà incrollabile delle loro scelte.

#24 - Proiettile
Il dottore diceva che era bravo a schivarli, ma c’erano cose che lo ferivano molto più profondamente e lei l’aveva sempre saputo.

#25 - Tentativo
Qualsiasi tentativo di capire come ragionavano sarebbe finito in nulla: la ciurma ci aveva rinunciato da tempo, preferendo affidarsi alla fiducia.

#26 - Amanti
Il loro essere amanti, amici, compagni, anime affini, non era mai stato argomento di discussione: erano insieme, e basta.

#27 - Segnale
Quel suo illuminarsi era un segnale sempre poco rassicurante: quando succedeva stavano tutti molto attenti a non farla arrabbiare!

#28 - Bandiera
“Libertà” era una bandiera molto bella da issare, ma richiedeva più fedeltà di ogni altra amante.

#29 - Stupidità
A volte lui si sentiva stupido, inadeguato, insignificante… finché lei non lo chiamava per nome con quel suo tono profondo.

#30 - Schiaffo
Lui non usava spesso le mani, e mai con una donna, ma davanti all’irruenza del ragazzino qualche volta le mani prudevano anche a lei.

#31 - Accendere
Lei si accendeva come una torcia quando qualcosa la turbava, oppure quando era felice, questo era normale; ci aveva messo parecchio tempo invece a capire quando si accendeva lui.

#32 - Velocità
Lui era veloce, avrebbe potuto combattere al posto suo e vincere facilmente, ma non l’aveva fatto, e di questo gli era immensamente grata.

#33 - Collo
“Come quello di un cigno” le aveva detto guardandola inarcare il bellissimo collo sulle spalle eleganti, ma lei all’inizio non aveva capito la similitudine: su Yura non esistevano i cigni.

#34 - Meraviglia
La prima volta che aveva visto la meraviglia nei suoi occhi, di fronte all’infinito, allora l’aveva amato.

#35 - Bambini
Vederlo giocare e ridere con i bambini dell’orfanotrofio era una cosa strana, come vedere un nuvolone che improvvisamente, invece di lanciare fulmini, si mette a fare scherzi al sole.

#36 - Eclissi
Sebbene fossero brillanti, non si eclissavano mai l’uno con l’altra: erano due stelle che ruotano insieme nel vuoto del tempo.

#37 - Stranezza
A parte l’aspetto un po’ inquietante, sarebbe potuta passare perfettamente per umana, se non fosse stato per certe affermazioni strane che ogni tanto faceva.

#38 - Orrore
Lei sapeva che non erano i mostri alieni ad alimentare il suo orrore, ma la cattiveria umana.

#39 - Miseria
Quando qualcuno li trattava da pezzenti, ridevano: avevano la vita, la libertà e la ricerca della felicità, erano più ricchi di chiunque.

#40 - Luce
Lei era davvero, per il suo mondo distrutto, una luce dove tutte le altre luci si fossero spente.[ii]

#41 - Fine
A volte, nella precarietà della loro esistenza, presentivano l’idea della fine, ma non faceva paura a nessuno dei due: sapevano che l'avrebbero accolta come un'amica.

#42 - Illuminare
Era facile per lei diventare una luce che guidava i suoi passi, più difficile le era fargli riconoscere la scintilla che anche in lui ardeva.

#43 - Richiesta
Gli aveva fatto un’unica richiesta, la prima volta che l’aveva visto, e poi mai più: gli aveva chiesto di non lasciarla sola.

#44 - Cristallo
La luce delle candele si frangeva sulle sfaccettature del bicchiere di cristallo, dando al vino un colore vivo di sangue; era allora, per sfidare la morte, che bevevano con più piacere.

#45 - Incubo
Lei era l’unica a sapere quali fossero davvero i suoi incubi: allora li curava uno ad uno, come i tagli di un bambino che torna a casa da solo, dopo che i suoi compagni sono andati via.

#46 - Specchio
Lui si guardava raramente nello specchio e lei non lo faceva mai: le bastava specchiarsi nella sua pupilla lucida e scura.

#47 – Muro
Lui aveva eretto un muro fra sé e tutti gli altri, solo per lei teneva aperta una piccola porta.

#48 - Linea
Solo una sottile linea divideva, nelle loro esistenze, la solitudine dalla solidarietà.

#49 - Impressione
L’impressione che avevi, guardandoli, era che da due note dissonanti nascesse una strana armonia.

#50 - Particolare
Ogni particolare di quella cabina, buia, tetra e costellata di segni di morte, faceva loro ricordare quanto fosse prezioso, e bello, essere vivi ed essere insieme.
 
 
 
[i] Riferimento alla nota poesia di Basho.
[ii] Riferimento al dono di Galadriel nel Signore degli Anelli.
  
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