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Autore: kessachan    29/08/2014    2 recensioni
Salve!
Questa è un AU ed è ambientata ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Elena è un'infermiera e i nostri Salvatore sono soldati di stallo in Inghilterra. Spero di non sembrarvi banale e che la storia vi piaccia!
Buona lettura!
Kessachan
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Saaalve! Mioddio da quanto tempo non aggiornavo questa storia O.o
Sono un completo disastro però ho finalmente deciso di continuarla e di portarla a termine *.*/
Diciamo che la completa frustrazione che mi sta dando la serie tv ha contribuito alla cosa (morte di Damon v.v).
Quindi spero che questo capitolo vi piaccia e vi prego di lasciarmi un commentino anche per dirmi che il tutto non vi piace xD sono aperta alle critiche :D
A presto!
kessachan
 
 
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Capitolo 7.
 
Il periodo di pace, seppur apparente, di cui avevamo tutti bisogno durò per due settimane buone.
Ciò mi permise di trascorrere più tempo possibile insieme a Damon, anche se ogni volta che pensavo a lui non potevo fare a meno di ricordare ciò che era accaduto un paio di giorni dopo il nostro incontro tra le tende del campo. Sì, lui aveva finalmente parlato a Stefan, o meglio, ne era stato costretto.
 
Era un sabato pomeriggio, il sole stranamente era presente e io non ero in turno. L’ospedale da campo era praticamente vuoto, grazie al fatto che i nostri soldati non erano costretti a prendere il volo per rispondere ad attacchi nemici e di conseguenza la presenza di noi infermiere non era così necessaria.
Stavo per intraprendere il sentiero che portava al paese, sapendo che Damon sarebbe stato là ad aspettarmi. Aveva detto che aveva una sorpresa per me.
Qualcuno alle mie spalle però mi stava chiamando. Era Stefan.
-Elena!- esclamò lui, correndomi in contro.
-Dove stai andando?- aggiunse poi.
-Sto andando a fare un giro in paese.- risposi cercando di rimanere sul vago il più possibile.
-Posso accompagnarti?- chiese Stefan senza smettere di sorridermi.
Io sorrisi a mia volta, sapendo che non avrei potuto rifiutare la sua offerta e insieme ci incamminammo verso il paesino.
-Ti sei ripreso bene.-
-Merito di voi infermiere.- disse lui, lanciandomi un’occhiata molto eloquente.
Io abbassai lo sguardo imbarazzata, non sapevo che cosa rispondere a questo suo palese interesse nei miei confronti.
Rimanemmo un po’ in silenzio, percorrendo la stradina sterrata che portava alla piazza principale, e io più che altro stavo pensando a che scusa avrei adottato per raggiungere Damon senza dover informare Stefan. Avremmo dovuto trovarci fuori dal “Prancing pony”, per poi andare chissà dove. Sorpresa.
-Elena..?- cominciò Stefan, interrompendo i miei pensieri.
-Mh? Sì, dimmi.
-Vorrei parlarti.- oramai avevamo raggiunto la piazza e lui fece per prendermi un braccio accompagnandomi ad una panchina per poi invitarmi a sedermi.
Mi guardai intorno preoccupata, nella speranza di trovare qualcuno che conoscevo, ma non di certo Damon.
-Stefan...io…- lui mi interruppe alzando una mano.
-No, lasciami parlare, per favore. Dalla prima volta che ti ho vista ho capito che dentro di me era scattato qualcosa, che tu avevi fatto scattare qualcosa. Qualcosa che non provavo da tempo. Lo so che non è il momento migliore ma io penso che se non farò quello che sto per fare ora impazzirò.- mi fermai a guardarlo con aria interrogativa, non capendo quello che aveva in mente di fare.
Non mi diede neanche il tempo di rispondere o di muovere un muscolo che mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Fu questione di istanti.
Non so se risposi al bacio, e non mi resi nemmeno conto di quanto durò effettivamente. Sta di fatto che scattai in piedi e mi portai una mano alla bocca, sconvolta.
Lui rimase seduto a fissarmi, non sapendo come interpretare il mio comportamento.
E fu in quel momento che lo sentì.
-Che diavolo sta succedendo qui?- a quelle parole chiusi gli occhi, e quando mi voltai e li riaprii me lo trovai davanti. Damon ci aveva visti.
-Damon, che ci fai qui?- chiese tranquillamente Stefan, non immaginando quello che sarebbe successo in seguito.
Lui nemmeno lo guardò, tenendo lo sguardo fisso su di me.
-Damon…non è come pensi. Io…io…-non sapevo come giustificare il fatto che suo fratello fino a qualche istante prima aveva le labbra sulle mie.
Stefan si alzò dalla panchina, portandosi accanto a me, perplesso.
-Elena, tutto bene?- fece per appoggiarmi una mano sulla spalla ma la voce dura di Damon lo fermò.
-Stefan, non toccarla.
-Che problema hai Damon?- Stefan si allontanò un po’ da me, e poi iniziò a guardarci entrambi.
Io con le lacrime agli occhi e il fratello che non smetteva di guardarmi.
E fu in quel momento che capì.
Alzò un braccio indicandoci. Era visibilmente sconvolto.
-Voi…-il suo sguardo passava da entrambi e non ottenne risposta. Ma oramai sapeva e non sarebbero servite le parole.
-Stefan…mi dispiace…- fu tutto quello che riuscii a dire.
-Tu stai zitta. Mi hai lasciato qui come uno scemo, ti ho aperto il mio cuore e tu non hai nemmeno avuto il coraggio di dirmi che te la facevi con mio fratello.
-Stefan, è colpa mia. Non devi prendertela con lei. Avrei dovuto…-
-Tu faresti meglio a sparire dalla mia vista. E dovresti essere mio fratello. La mia famiglia. Mi hai fatto fare la figura dello scemo. E io che mi stavo…-non riuscì nemmeno a finire la frase da quanto era palesemente in collera.
Fece per avvicinarsi pericolosamente al fratello, con così tanta cattiveria che mi misi tra i due senza pensarci due volte.
-Elena, spostati.- disse Stefan, senza smettere di guardare Damon.
-No Stefan, per favore. Non fare stupidate.- alzai le mani appoggiandole al suo petto, contatto che lo fece allontanare e per un istante si voltò. Mi spostai credendo che la situazione fosse sotto controllo ma proprio in quel momento Stefan si girò di nuovo e colpì con un pugno Damon in pieno viso. Tanta era la forza del colpo che il fratello maggiore cadde a terra, con il labbro che sanguinava copiosamente.
Mi inginocchiai accanto a Damon prendendogli la mano, mentre lui con l’altra si tastava la guancia.
Stefan ci guardò ancora un attimo e poi si allontanò, diretto al campo.
 
Da quel pomeriggio Stefan e Damon non si erano più parlati. Facevano di tutto per non incrociarsi nemmeno tra le tende dell’accampamento.
Dire che mi sentivo in colpa era poco. Avevo distrutto un legame fraterno per permettere a me stessa di vivere una relazione d’amore.
Però per quanto potevo sentirmi uno schifo, averlo accanto era l’unica cosa che mi importava veramente e quella sera stessa ne fu la conferma.
 
-Lascia che ti pulisca via un po’ di sangue.- dissi, appoggiando il mio fazzoletto sul labbro ancora sanguinante.
Lui fece per spostarsi ma il mio sguardo di disappunto lo costrinse a stare fermo.
Eravamo ancora per terra in piazza. Per fortuna solo un paio di persone avevano assistito alla scena. Anche se sapevo benissimo che ora della sera mezzo campo sarebbe stato a conoscenza dell’avvenimento, e l’altra metà il giorno dopo.
-Damon…mi dispiace.- ero veramente addolorata e stavo quasi per mettermi a piangere.
Ma lui mi prese dolcemente la mano e la baciò.
-Non è colpa tua. Ho fatto la mia scelta. E se un giorno riuscirò a recuperare il rapporto sarò l’uomo più felice del mondo. Anche se già adesso, avendo te accanto, sono sulla buona strada.- mi sorrise, si alzò in piedi e mi aiutò a fare lo stesso.
-Su forza andiamo.- disse poi.
-E dove scusa?- chiesi.
-A vedere la tua sorpresa!- esclamò lui.
-Ma Damon…non penso che sia il momento più adatto…- mormorai imbarazzata.
-Non credere che non mi dispiaccia per come sono andate le cose tra me e Stefan. Però in questo momento so solo che voglio te accanto. E poi ho preparato tutto con così tanta cura che dovrai pur darmi qualche soddisfazione.- mi fece l’occhiolino e mi trascinò per mano verso la strada che portava al campo.
Lo seguii come una bambina curiosa, senza smettere però di chiedermi se stesse veramente bene e se avrebbe superato la cosa.
 
Quella sera lì avrebbe cambiato per sempre la mia vita.
 
 
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Beh che dire? Vi è piaciuto? Mi spiace un po’ per Stefan però oh diamo un po’ di gioia a sta coppia dato che la Pleccona non ha intenzione di farci felici a noi povere Delena v.v
Spero di ritrovare le mie vecchie seguaci e di trovarne anche di nuove :3
Attendo con ansia commenti!
Besos
kessachan
 
  
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